Analizzando il bilancio comunale, il Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone ha scovato un’altra “forzatura contabile” nella voce di spesa che riguarda i fondi per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi.
E’ obbligo di legge che il 50% dei proventi delle multe debbano essere impiegati per interventi di manutenzione delle strade e dei marciapiedi. Dalla rendicontazione dei fondi, risultava invece che parte di questo 50% dei proventi veniva utilizzato per la copertura di quote per interessi di mutui stipulati negli anni passati dal Comune. Abbiamo approfondito questo tema e sottoposto il nostro quesito al Collegio dei Revisori dei Conti. Alle nostre osservazioni, il Collegio rispondeva che l’Amministrazione avrebbe dovuto allineare i propri equilibri di bilancio per il 2018 (ed anni futuri) destinando il 50% dei fondi derivanti dalla multe alla messa in sicurezza delle strade - quindi ottemperando alle linee guida della Corte dei Conti - e non alla copertura delle quote di interesse dei mutui … ed il Comune ha quindi dovuto fare MARCIA INDIETRO! Da quest’anno in poi, grazie al nostro intervento, i proventi delle multe verranno destinati esclusivamente alla sicurezza stradale invece che per pagare oneri finanziari degli anni precedenti; riteniamo infatti doveroso, viste le condizioni disastrose in cui versano strade e marciapiedi a Cesano, poter destinare tutte le risorse previste per legge alla loro immediate manutenzione a garanzia della sicurezza dei cittadini. In pratica stavamo pagando - con le “entrate” sbagliate - le rate di un prestito per la costruzione di un bene poco durevole e precocemente ammalorato: una gestione dei soldi dei cittadini proprio di un “buon Padre di famiglia”! (ironicamente parlando). Se sto pagando le rate di un bene che si è già ammalorato e da ricostruire, delle due, l’una: O chi in Comune ha chiesto un prestito così lungo non conosce la vita media di una strada/marciapiede (GRAVE) Oppure questa strada/marciapiede l’ha realizzata molto male, dato che dopo pochi anni è già da rifare (GRAVISSIMO). In entrambi i casi non c’è da stare allegri. Cambiare si può. Alle prossime elezioni Comunali puoi scegliere di cambiare. Puoi scegliere il Movimento 5 Stelle. Quindi ottima retromarcia ma occhio a non sbattere ... perché alla fine pagano solo e soltanto i cittadini!
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A differenza delle acque di Lucio Battisti, le acque di questa nuova piscina non sono né azzurre e né chiare: cominciano a essere subito torbide.
Ci sono già molti elementi che fanno pensare che qualche cosa non sia esattamente come il sindaco e la sua giunta vogliono farci credere. Elementi oggettivi che riguardano il progetto ed altri elementi procedurali che a nostro parere non hanno rispettato quanto la legge prescrive. Per quanto riguarda gli elementi di progetto abbiamo già in un altro post fatto le nostre valutazioni sul materiale che è stato reso pubblico. Con riferimento ai pasticci procedurali abbiamo invece presentato una interrogazione al sindaco con richiesta di risposta scritta (obbligatoria entro 30 giorni). In sintesi abbiamo chiesto al sindaco:
Prima di commentare ci aspettiamo una spiegazione valida - e per iscritto - dal sindaco e dalla sua giunta. Niente post su facebook. Vogliamo una risposta scritta su un atto ufficiale e pubblico. Ci aspettiamo una spiegazione realistica e plausibile che spieghi questa incredibile combinazione di sfortunate coincidenze. Ovviamente ci premureremo di pubblicare la risposta non appena la riceveremo. Nel caso le spiegazioni non fossero convincenti o almeno plausibili, resterebbero solo due ipotesi a disposizione: Il dolo oppure l'incompetenza. Scegliete la spiegazione che più vi piace. I più pignoli potranno leggere direttamente il testo integrale dell'interrogazione qui di seguito. Chi di voi ricorda che in data 4 aprile 2016? Su richiesta del nostro consigliere comunale Giancarlo Insinsola e del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Stefano Buffagni, l’ATS (la vecchia ASL tanto per intenderci) aveva effettuato un sopralluogo presso la scuola materna Acacie rilevando una serie di irregolarità presenti nell'edificio. Ebbene, 2 anni dopo - il 4 maggio 2018 - abbiamo fatto una interrogazione al sindaco per verificare cosa era stato fatto. Cliccando sul BOTTONE QUI SOTTO potrete vedere cosa è stato fatto e cosa resta ancora da fare (eh già, dopo due anni resta ancora del lavoro da fare). Noi continueremo a mantenere il fiato sul collo a questa amministrazione affinché concluda tutte le opere necessarie ad assicurare la sicurezza ai bambini e agli operatori che ogni giorno vivono e svolgono la loro attività in questa struttura. Nella nostra interrogazione, già che c'eravamo, abbiamo anche chiesto che ci venisse fornita dall’amministrazione la documentazione riguardante il collaudo statico di tutte le scuole di Cesano, collaudo statico indispensabile per ottenere il certificato di agibilità, cioè il permesso di poter entrare e svolgere qualsiasi tipo di attività all'interno degli edifici. Ebbene, in otto scuole pare non sia rintracciabile questo documento di collaudo statico. In altre due, l’amministrazione lo sta ancora cercando... Con questo non vogliamo ingenerare allarmismi di alcun genere, ma riteniamo comunque doveroso sottolineare il grave fatto che un’amministrazione comunale sembra non essere in possesso della documentazione richiesta dalle attuali leggi in materia che ne attestino e certifichino la sicurezza e la stabilità strutturale. A questo punto la domanda sorge spontanea: mentre da un lato vogliamo essere fiduciosi e credere che le strutture di tutte le scuole siano state calcolate e realizzate al meglio, dall’altro lato non riusciamo a capire come, dal punto di vista burocratico, queste scuole abbiano ottenuto l’agibilità, dato che il certificato di collaudo statico è tra i più importanti (se non il più importante) dei documenti necessari ad ottenere l’agibilità stessa dell’edificio. Non vogliamo gettare la croce addosso all’attuale sindaco e alla sua giunta. Gli edifici scolastici più recenti sono stati costruiti in tempi in cui giocavano ancora Pelè, Rivera e Mazzola e negli stadi i concerti li facevano i Pink Floyd, I Doors e gli Who (bei tempi!). E’ quindi evidente che la responsabilità non è di questo sindaco e nemmeno dell’attuale staff dell’ufficio tecnico comunale. Questa segnalazione vuole soltanto evidenziare una carenza e un vuoto che però deve essere colmato al più presto per mettere le cose in regola. A questo punto sarebbe utile sapere anche se sono state effettuate le relative verifiche sismiche: per le strutture scolastiche vi è infatti l'obbligo di procedere a verifica sismica entro cinque anni dalla data del 20 marzo 2003 (DPCM 21-10-2013). Anche se i termini sono ampiamente scaduti, corre l'obbligo di effettuare questa verifica quanto prima in modo da attuare le necessarie misure antisismiche in occasione di eventuali futuri interventi di manutenzione straordinaria. Considerazione nr.1
Perché in 40 e passa anni nessuno si è preso la briga di verificare se tutti i documenti fossero in ordine? Perchè in 40 e passa anni è venuto in mente solo a noi? Come può un’amministrazione pubblica chiedere e pretendere (giustamente) che tutte le leggi e i regolamenti vengano rispettati quando è prima essa stessa a non rispettarli? Considerazione nr.2 Forse le nostre scuole stanno diventando un pò vecchiotte. Progettate e costruite quando non esisteva il problema del riscaldamento globale e delle emissioni nocive (sono quasi tutte in classe energetica “G”, con un dispendio energetico pari circa a sei volte quello di una scuola in classe energetica “A”), quando la provincia di Milano non era una delle zone più inquinate d’Europa, quando l’Apollo 11, che ci ha portati sulla luna aveva un computer con la potenza di calcolo di gran lunga inferiore a quella di un qualsiasi smartphone che abbiamo in tasca, quando internet non esisteva… è realistico ipotizzare che oggi queste strutture possano presentare criticità non più trascurabili, vista anche la delicatissima “destinazione d’uso” a cui sono destinate. Forse anche la scuola è cambiata e forse queste strutture non sono più funzionali e adatte alla nuova didattica e agli attuali percorsi formativi… Promemoria bipartisan per tutti i governanti a qualsiasi livello e di qualsiasi partito o movimento: se davvero vogliamo cambiare questo paese dobbiamo seminare oggi per raccogliere tra 30 anni. E nel frattempo per quello che si può….. vediamo di limitare i danni. Considerazione nr.3 “Se il tuo obiettivo è un anno, pianta il riso Se il tuo obiettivo sono 10 anni, pianta un albero Se il tuo obiettivo sono 100 anni, apri una scuola.” (Proverbio cinese) Meditate gente, meditate…. Cesano Boscone: la gestione delle aree pubbliche orientata al lusso penalizza un verde diffuso in salute al servizio dei quartieri e di tutti i cittadini. Quando si inaugura un giardino o un parco c’è sempre da festeggiare. Gli alberi, gli arbusti e i prati hanno effetti positivi sulla qualità della vita della cittadinanza e in particolare sui bambini e sugli anziani. Gli scienziati lo hanno messo nero su bianco. La vegetazione urbana abbassa la temperatura durante le estati sempre più torride, assorbe gli inquinanti, combatte il cambiamento climatico, favorisce la biodiversità, migliora il paesaggio e crea spazi che favoriscono la socialità e il gioco (servizi ecosistemici). La festa finisce quando le aree localizzate nel centro della città sono interessate da progettualità molto dispendiose che assorbono gran parte delle risorse economiche dell’ente pubblico a scapito dell’abbandono delle aree più periferiche dove il verde potrebbe, invece, portare grandi benefici. È quello che sta succedendo a Cesano Boscone. I giardini della Costituzione inaugurati in pompa magna nel centro storico il 2 giugno scorso sono un esempio di verde di lusso. Buona parte del “giardino” verso l’ingresso da via Nazario Sauro è ricoperto da pavimentazione in pietra (circa 730 metri quadri senza considerare la superficie adibita a parcheggio) per una spesa che supera gli 80 mila euro solo per la fornitura e la posa della pietra (circa 110 euro per metro quadro). A questi vanno aggiunti i costi di realizzazione del massetto sottostante. Le pavimentazioni in pietra non consentono i corretti scambi gassosi con l’atmosfera da parte degli apparati radicali degli alberi più grandi che non solo assorbono acqua e nutrienti dal terreno ma anche ossigeno. I tre cedri di prima grandezza qui radicati avrebbero sicuramente gradito un’impermeabilizzazione del terreno meno estesa e più discreta attorno ai propri colletti. Il tappeto erboso a rotoli già formato posizionato all’indomani dell’inaugurazione su buona parte dell’area è uno degli elementi di lusso del verde urbano. Si tratta di zolle già radicate allevate da professionisti in altro luogo in condizioni di coltivazione ottimali. Tagli, innaffiature e concimazioni frequenti aumentano il consumo di acqua, di carburanti e di prodotti chimici rilasciati nell’ambiente. E molto spesso questo non basta a garantire l’effetto voluto perché in ambito pubblico la manutenzione puntuale non è sempre garantita. Ed ecco spuntare erbacce, ingiallimenti e macchie di terra nuda dove magari l’impianto d’irrigazione non riesce ad arrivare in modo puntuale anche per colpa di un piccolo guasto riparato dopo pochi giorni. E non finisce qui. Passeggiando lungo il perimetro della nuova area cani si osservano diversi giovani alberi diseccati: Liriodendron, carpini e Lagerstroemia. La messa a dimora di alberi a ridosso del mese di giugno è più che un azzardo, soprattutto se non si provvede ad un adeguato piano acqua durante l’estate che integra l’impianto d’irrigazione. L’effetto pronto a ridosso delle inaugurazioni è sempre molto gradito ma la gestione sostenibile del verde (anche da un punto di vista economico) è un’altra cosa! Dovrebbe prevedere una programmazione che tiene conto dell’alternarsi delle stagioni e le esigenze del benessere vegetale. A tanti input (acqua, carburanti per i frequenti tagli, concimi e nuove piante) utilizzati per i giardini della Costituzione e la relativa inaugurazione corrisponde un vero e proprio stato di abbandono per altre aree verdi, pure strategiche. Un approccio “business class” molto simile è stato adottato per le aiuole vicino al monumento dei caduti in via Repubblica dove arbusti di un certo pregio di non meno di 25-30 anni di età sono stati estirpati, pur ancora in salute, per lasciare il posto a composizioni vegetazionali moderne e molto costose (a causa delle molte piantine per metro quadro). Vogliamo mettere il valore ambientale della bellissima Lagerstroemia che qui era radicata con la distesa di piantine visibile ora? E ancora la pacciamatura di lapillo su tutta la grande aiuola della cabina Enel di via Roma con tanto di erbacee tappezzanti è una delle classi di verde urbano più costose che di solito si progettano per piccolissime superfici dove non vi sono alternative. Eppure in questi spazi un prato fiorito rustico poteva risollevare la situazione a costi molto più contenuti. Spostiamoci gradualmente in “periferia”. La barriera verde lungo la Nuova Vigevanese all’altezza della fermata del 327 costituita da un filare alberato di Lyquidambar e Liriodendron è in condizioni pessime. Molti alberi sono diseccati dall’estate del 2016. Altri ancora sono irreversibilmente piegati. Si tratta di una barriera verde fondamentale in una delle vie più inquinate d’Europa al servizio di una dei quartieri più popolosi di Cesano: questa è una priorità! La sostituzione di alberi di quelle dimensioni e di quella specie è largamente più economica che posare zolle di tappeto erboso a rotoli o di qualsiasi altra pavimentazione di pregio. Restando sempre ai “margini”, il giardino di via Trento davanti alla struttura dei giovani non mostra la presenza neanche di un piccolo arbusto! Passeggiando nei mesi estivi si aveva la sensazione di essere in un vero e proprio deserto! Anche in questo caso il valore economico della messa a dimora di qualche albero e arbusto secondo le buone pratiche è piuttosto modesto! Non finisce qua! Il parco di Boscoquattro nel mezzo del Quartiere Giardino è molto frequentato soprattutto durante i pomeriggi e i fine settimana. Al centro del parco (che purtroppo pochi cesanesi conoscono) c’è un campo da calcio con delle porte danneggiate e del tutto arrugginite. Chissà quanti giovani ringrazierebbero della sistemazione di queste porte e della conseguente migliore vivibilità dell’intero parco. E il Parco Patellani? Un cedro di prima grandezza a pochi metri dalle abitazioni di via Repubblica del tutto diseccato attende da mesi di essere rimosso (e sostituito). Non si tratta di interventi costosi ma “ordinari” che pure condizionano moltissimo il valore ambientale e paesaggistico del patrimonio arboreo cesanese. Sempre il Parco Patellani mostra alberi maturi molto ravvicinati con un evidente effetto bosco. È importante intervenire restituendo luminosità e ariosità alle chiome degli alberi appesantite dal trascorrere del tempo per mezzo di leggere potature di selezione e contenimento. Tutti gli interventi qui descritti che coinvolgono i quartieri e le aree periferiche di Cesano Boscone hanno un valore economico inferiore a quanto speso per la sola realizzazione della pavimentazione dei Giardini della Costituzione!
Quali alternative? Se il tappeto erboso a rotoli fosse stato sostituito da un prato fiorito da seme molto più rustico e meno bisognoso di manutenzione, unitamente alla scelta di camminamenti in materiali economici e filtranti su una superficie più contenuta (visto che accanto c’è già un parcheggio) si sarebbe garantito un buon effetto ambientale paesaggistico rispettando maggiormente i criteri di economicità e magari riservando qualche risorsa in più al verde cesanese diffuso negli altri parchi e nei quartieri. Così come la messa a dimora degli alberi di alto fusto nella stagione corretta avrebbe evitato ulteriori sostituzioni che invece avrebbero potuto interessare altre aree di Cesano più bisognose. Sono scelte importanti che condizionano la città e la qualità della vita dei cesanesi. Gli alberi, gli arbusti e i prati non sono un bene di lusso ed è profondamente sbagliato investire in modo così disforme le risorse su un territorio comunale che non arriva a quattro chilometri quadrati! La stagione della messa a dimora degli alberi e la festa dell’albero sono alle porte. La barriera verde del Tessera sarà ripristinata? L’area verde di via Trento vedrà un poco di ombra la prossima estate? Gli alberi morti dal Parco Patellani saranno rimossi e sostituiti? Il Movimento 5 Stelle è sempre attento alle segnalazioni che i cittadini ci fanno pervenire. Facciamo un esempio? Nell’anno 2015/2016 abbiamo raccolto molte segnalazioni sullo stato e la sicurezza della scuola materna di via delle Acacie. Dopo aver fatto un sopralluogo ,abbiamo chiesto nell’aprile 2016 l’intervento di ATS che a sua volta ha fatto una serie di rilievi che puoi leggere qui. Sono stati effettuati altri due sopralluoghi (luglio e settembre 2016) per verificare lo stato dei lavori e della risoluzione delle criticità, tra cui quella della pericolosità degli infissi esistenti. Infissi che saranno sostituiti a breve, dato che nel marzo 2018 è stata fatta una variazione del bilancio per stanziare i fondi per questa operazione, fondi che arrivano dalle politiche nazionali per la promozione del sistema educativo. Qui di seguito potete leggere la determina che assegna i lavori di rifacimento dei serramenti all’impresa Falegnameria Zanotti S.N.C con sede in Spirano (BG).
A Cesano Boscone si sta ammodernando l’illuminazione pubblica. Si sostituisce la vecchia illuminazione con un sistema a LED più efficiente e meno costoso per le casse comunali.
Il progetto iniziale è stato aggiornato per poter rientrare in un bando regionale molto interessante denominato LUMEN, che se approvato, ne finanzierebbe il 30%. E’ un progetto valido che approviamo, utile per l’intera collettività. Alcuni freddi dati: Il bando, vagliato da apposita commissione costituita anche con componenti esterni al Comune, e’ stato assegnato alla LEGGIO IMPIANTI SRL con sede Via Stazione, 2C, 98060 Oliveri (Messina) per un importo netto di € 1.759.576,18 oltre ad € 55.031,79 per oneri relativi alla sicurezza per complessivi € 1.814.607,97 oltre iva di legge. Inoltre, con determinazione n. 128/2018, e’ stato conferito allo Studio Tecnico Franzese di Cosenza un “incarico professionale per la direzione lavori e coordinatore in materia di salute e sicurezza durante l’esecuzione dei lavori” per un importo pari a € 45.600,00, oltre oneri e spese per complessivi € 67.000,00. Un progetto così importante per Cesano, non poteva non avere dal Movimento 5 Stelle un “occhio di riguardo” e un monitoraggio particolarmente attento, come istituzionalmente richiesto ad un gruppo consiliare della opposizione. Già dall'aprile 2018, abbiamo fatto formale richiesta di accesso agli atti per richiedere documentazione relativa all'appalto come contratti, documentazione di gara del primo e secondo classificato, copia dei sub-appalti, polizza fideiussoria in favore del Comune, crono-programma delle opere, verbale di coordinamento per la sicurezza di cantiere, verbali dei sopralluoghi effettuati dal responsabile della sicurezza. In alcuni casi non abbiamo ricevuto alcuna documentazione (come nel caso del crono-programma aggiornato e il verbale di coordinamento per la sicurezza) in altri casi abbiamo ricevuto la documentazione fuori tempo massimo - ben oltre i 30 giorni di legge - e per di più scarsamente accurata, come nel caso della richiesta dei “verbali di sopralluogo di cantiere” del responsabile per il coordinamento alla sicurezza, che facevano riferimento al cantiere del 23/4/2018 (vie Nilde Iotti/Cavour); successivamente abbiamo ricevuto le copie dei verbali degli altri cantieri, ma senza il numero di protocollo. Stiamo ancora cercando di capire come questi verbali siano giunti ufficialmente in Comune e nelle mani del RUP dato che non v’è traccia del loro passaggio attraverso gli uffici del protocollo generale… Nei mesi scorsi, durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo cominciato a ricevere delle segnalazioni di cittadini Cesanesi riguardanti lo stato dei cantieri e così ci siamo premurati di richiedere l’attenzione delle autorità competenti per monitorare e verificare che le attività dei cantieri rispettassero le normative vigenti. Lo abbiamo fatto con una segnalazione protocollata dall’ATS in data 14 giugno 2018, corredata da documentazione fotografica fornitaci dagli stessi cittadini cesanesi e inviata per conoscenza e trasparenza anche al Sindaco Simone Negri, al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) Arch. Michela Merlini e al professionista incaricato dal Comune per la Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza, ing. Nicola Franzese (con Studio situato a Cosenza). Ha questa nostra segnalazione sortito qualche effetto? Noi pensiamo di si. Un primo effetto lo possiamo riscontrare nel primo “ordine di servizio” che il Coordinatore della Sicurezza ha poi emesso e con il quale si rimarcano le misure di protezione da seguire da parte degli addetti attivi sui cantieri. Un altro “effetto collaterale” lo possiamo interpretare in conseguenza di quanto accaduto a fine giugno, sulla pagina facebook del M5S di Cesano Boscone: abbiamo ricevuto invettive e “avvertimenti” da parte anche del capo cantiere della Leggio Impianti che qui di seguito riportiamo testualmente: “L’unico avvertimento è quello di non superare la legittimità dei vostri interventi. Perché nel malaugurato caso voi lo fareste, state pur certi che vi faremo pagare le conseguenze”; alla nostra richiesta di chiarire il senso di queste parole, il capo cantiere rispondeva che non si trattava di minacce ma di azioni legali come concordato con la direzione lavori. Pensiamo che qualsiasi commento sia superfluo e che il lettore sia in grado di farsi un'opinione a riguardo. Quando si parla di Ambiente ormai, lo sanno tutti, il Movimento 5 Stelle è sempre in prima linea e proprio per questo motivo, sempre con riferimento ai cantieri di questo progetto, in data 21-giugno-2018 abbiamo effettuato un’altra interrogazione al Sindaco in merito alla gestione del materiale da scavo. Il materiale di risulta dello scavo è soggetto a una ben precisa e stringente normativa di tracciabilità che, nel caso non venga rispettata, può arrivare ad avere addirittura dei risvolti penali. La risposta del Sindaco è stata purtroppo deludente e lacunosa. Come risposta ci viene inviata una relazione redatta dall’ingegnere di Cosenza (che il Sindaco dichiara di sottoscrivere in toto) nella quale si dice in buona sostanza che è tutto regolare, è tutto a posto, è tutto “a norma di legge”. Peccato che l’ingegnere che ha redatto questa relazione si sia dimenticato di indicare a quali normative di legge abbia fatto riferimento... Nessun documento ufficiale che comprovasse quanto dichiarato nella relazione. A questo punto abbiamo richiesto formalmente:
Quando avremo acquisito la documentazione investiremo le autorità competenti per un parere sulla regolarità della gestione della terra da scavo prodotta dal cantiere di cui trattasi. Aspettando che il Comune ci fornisca la documentazione mancante e la famigerata copia della “quarta pagina” dei FIR, su sollecitazione del ns portavoce regionale Gregorio Mammi’, abbiamo ricevuto una risposta allo stesso fornita dal Dipartimento ATS (ex ASL) competente per territorio, in relazione alla nostra segnalazione del 14 giugno 2018. Nella risposta si afferma che, data la breve durata dei cantieri, essi non erano più “attivi” al momento del sopralluogo dei tecnici ATS e i 2 sopralluoghi effettuati in altri nuovi cantieri non hanno evidenziato problemi di sicurezza dei lavoratori. Prendiamo atto con piacere di quanto dichiarato da ATS. Allo stesso tempo rimaniamo fermamente convinti che la ns attenzione e il nostro interessamento abbiano portato l’impresa ad adottare tutti i dispositivi di prevenzione degli infortuni previsti dalle leggi vigenti. Vi aggiorneremo sugli sviluppi della vicenda. Il bilancio di previsione del comune di Cesano Boscone per il 2018.
L’interesse e la partecipazione che questa giunta riesce a suscitare nei cittadini è inquietante. Come mai 1.000 cittadini partecipano e decidono come e dove allocare 200.000 euro e 20.000 cittadini non si interessano di capire dove il loro comune spenderà’ circa 20.000.000 di euro l’anno prossimo? Non si interessano forse perché sanno di non poter influire in alcun modo sulle decisioni che verranno prese nelle “stanze dei bottoni” della giunta? Non si interessano perché sanno che i giochi sono già fatti? Non si interessano perché quelli “interessati” (perdonate il gioco di parole) al bilancio hanno già fatto muovere le loro pedine? Comprendiamo che questa maggioranza non è molto abituata a coltivare e gestire la partecipazione dei cittadini, diciamo che non possiede il “know-how” necessario a gestire un bilancio partecipativo e che quindi ha bisogno di incaricare una società di consulenza per la realizzazione di 4 incontri pubblici, ma 13.000 euro per 4 serate ci sembrano un pò eccessive. Ma lasciamoci alle spalle queste considerazioni e proviamo a dare uno rapido sguardo a questo bilancio. Sulle entrate ci sono delle riduzioni, ma la riduzione dell’IMU che ammonta a circa 270.000 euro sulle abitazioni in affitto con contratti regolarmente registrati, riduzione che sembrerebbe a prima vista una buona cosa per i piccoli proprietari di di case, nasconde in realtà un bel regalo con tanto di fiocco fatto alla Società immobiliare ‘Palladium’, che come tutti sanno, qui a Cesano ha un patrimonio immobiliare decisamente importante. Si sarebbero potuti e dovuti trovare dei correttivi. Quello che non si è trovato nel sindaco e la sua giunta è stata la volontà politica di farlo. Per il resto continuano a sbandierare la riduzione del costo del pasto nelle mense scolastiche. Sbandierano un pò meno la contestuale e progressiva riduzione della qualità di questo servizio. Guardiamo le spese. Siamo contenti che si metteranno delle risorse sul trasporto pubblico. Peccato però che la maggioranza, dopo che la scorsa estate aveva accolto una mozione del M5S per il prolungamento della 323 in via Pasubio, si sia completamente dimenticata non solo di destinare delle risorse ma almeno di dirci quanto sarebbe costato e le motivazioni che hanno portato alla bocciatura della nostra proposta. Secondo noi non c’è stata cattiva volontà. Se ne sono proprio dimenticati un pò anche per colpa nostra. Facciamo troppi emendamenti, troppe interrogazioni, troppe mozioni. Non è che possono passare tutto il tempo a risponderci e a motivare le risposte. Ogni tanto qualcuna ne scappa via….Ci spiace solo per i cittadini del rione Pasubio. Per il resto e’ un bilancio che prevede indebitamento con mutui per quasi 2 milioni di euro che e’ il massimo consentito (e meno male) per il bilancio del nostro comune. Questi 2 milioni di euro finiranno in 2 progetti: il meraviglioso parcheggio del centro storico e l’illuminazione pubblica. Per entrambi questi investimenti la giunta ci assicura che si ripagheranno da soli. Ovviamente, oltre alle rassicurazioni, ci piacerebbe vedere delle concrete proiezioni e non credere per fede. Già altre volte ci è stato assicurato che “tranquilli il comune non rischia un euro” e alla fine della fiera non è andata poi così. Prima di fare altri "tuffi" nel vuoto, ci piacerebbe vedere avere qualche dato economico un pelino meno vago. Si si questi grillini parlano parlano, ma non propongono mai nulla. Errore. Abbiamo proposto 4 emendamenti. 2 sulla spesa corrente 2 sugli investimenti Ovviamente, manco a dirlo, tutti bocciati, tranquilli, in scioltezza..... Spesa corrente:
Investimenti:
Dove recuperare questi 150.000 Euro? Attingendo al risparmio ottenuto dall’appalto per il meraviglioso parcheggio del centro, poiché rispetto ai 950.000 euro coperti dal mutuo (debito già fatto), se ne utilizzeranno “solo” 830.000 e per la restante parte attingendo alla vendita delle quote di una società partecipata del comune (Area). Gli emendamenti sono stati tutti validati da tecnici e revisori contabili (anche se questi pareri ci sono stati forniti a consiglio già ampiamente iniziato -ostruzione o dimenticanza- chi lo sa?) e sono stati tutti respinti. Con quali argomentazioni, chiederete voi? Nessuna argomentazione, tesi, osservazione, confutazione, spiegazione, nemmeno uno sbadiglio di stanchezza. Nulla, niente. Zero. Purtroppo ci siamo abituati alla solita sufficienza e arroganza della maggioranza e del Sindaco Negri. Noi, comunque la pensi il sindaco (peccato che il suo pensiero non ci è dato di conoscere), riteniamo sarebbero stati utili alla comunità. Niente di nuovo quindi sotto il sole Cesanese. Il sindaco tira dritto come un treno e va per la sua strada, fa niente se questo treno, nella sua folle corsa, ha messo sotto anche 15 educatrici dei nidi. Noi continueremo a proporre idee e proposte nate dai cittadini e per il bene comune dei cittadini. Speriamo solo che prima o poi, di fronte alla preclusione dialettica e alla pochezza politica di questo sindaco degnamente corroborato della sua compagine di governo e assembleare, i cittadini aprano gli occhi e si rendano conto di potersi meritare qualcosina di meglio. Partiamo dalle origini. La Sala della Trasparenza è una struttura di c.a. 200 mq, di cemento armato, ferro e vetro, alto c.a. 10 m, inserito all’interno di un Parco di c.a. 17.500 mq. Inaugurata il 16 dicembre del 2006 durante “la prima era D’Avanzo”, é sicuramente da considerarsi uno specchio indelebile dei tempi che furono … periodi di “vacche grasse” quando si spendeva senza criterio, tanto i soldi c’erano. Dalle note dell’epoca si evidenzia un fatto sicuramente positivo, forse l’unico relativo alla costruzione in questione, e cioè che l’Amministrazione d’Avanzo volle che il progetto rientrasse in un più ampio piano di architettura partecipata, dove i cittadini potessero dare consigli su cosa e come costruire! Da un punto di vista squisitamente di bilancio energetico, la Sala della Trasparenza non può che essere considerata un fallimento. Cosa c’entra tutto questo con il titolo? Ci arriviamo subito. Uno dei problemi più evidenti di questa struttura si evidenzia durante l’estate in quanto essendo le pareti, per più della metà del perimetro, costituite da vetro, all’interno si genera un “effetto serra” a dir poco “fastidioso” per i frequentatori della Sala. La scoperta dell'effetto serra, o se vogliamo "effetto coperta", è dovuta al fisico-matematico francese Joseph Fourier. Nel 1824 fu infatti lui a capire che l'atmosfera produce un effetto serra sul nostro pianeta. Purtroppo il progettista della Sala della Trasparenza probabilmente non era d’accordo con le teorie di Fourier o probabilmente aveva le sue, sta di fatto che la Sala della Trasparenza d’estate risente proprio di quell’effetto e diventa un forno. Il soffitto della Sala è alto indicativamente 6 metri che moltiplicati per una superficie di 200 mq fanno si che i condizionatori (installati solo successivamente alla costruzione della Sala, anche in questo caso il progettista aveva sicuramente le sue teorie) debbano rinfrescare un volume d’aria pari a 1.200 mc con conseguenti costi energetici elevati; ricordiamoci che d’inverno tale volume d’aria va altresì riscaldato, quindi economicamente, parlando la gestione della Sala della Trasparenza è un SALASSO! Altra questione importante. Dalla data di inaugurazione la struttura è stato data in gestione al Comitato di Quartiere “PASUBIO VIVE”, i cui managers sono molto vicini al Partito Democratico e, per parentela, si può dire che siano “vicinissimi”; le modalità di affidamento sono a noi non note, ma siamo certi che, come sempre è accaduto a Cesano Boscone, sia stata fatta una gara per l’affidamento della struttura e che sia anche stato redatto un contratto chiaro e preciso. Sicuramente sarà così, siamo nel “Paese dei Matti” e quindi il tutto sarà stato gestito in maniera chiara e trasparente … andiamo quindi oltre. Torniamo all’effetto serra. I condizionatori probabilmente, oltre al costo di gestione elevato, non consentono di rendere l’aria respirabile all’interno della struttura, immaginiamo quindi che sia per questo che il Comitato di cui sopra abbia richiesto al Comune di riservargli uno spazio all’esterno per poter realizzare le proprie attività ricreative anche nel periodo estivo. Ovviamente il Comune cosa ha fatto? Ha chiesto ai cittadini il permesso? Ha detto all’Associazione di utilizzate liberamente il parco PUBBLICO come fanno tutti? Bastava piazzare sedie e tavolini ed ecco risolto il problema a costo zero!!! Eh no, a costo zero a Cesano Boscone, giammai!!! Immediatamente, con una velocità che per la Pubblica Amministrazione ha dell’incredibile, il Comune ha eretto, per i suoi “amici” un bellissimo recinto, modello ranch del Far West … apponendo un “bellissimo” e robustissimo lucchetto a tutela dell’area che nel giro di poche ore è passata da pubblica a “privata”. E quando è avvenuto ciò? Tutto ciò è avvenuto ad un mese circa dalle elezioni del 2014! Non ci credete? Se come capita spesso non volete credere alle parole dei “grillini”, andate almeno a leggervi la delibera n. 76/2014 datata 29 aprile 2014, con cui la Giunta D’Avanzo accoglieva la richiesta del Comitato che gestisce la Sala … “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Visto che noi “grillini” siamo sempre tacciati di alzare i toni, di giustizialismo (termine utilizzato oramai a vanvera) questa volta utilizzeremo quanto riportato da terzi sulla questione: potremmo usare, per esempio, le parole del consigliere Fabio Raimondo che ha definito la recinzione in questione una “una marchetta politica” o quelle di un blogger cesanese che ha giustamente fatto ricorso ai principi di legalità … principi cari a tutti solo a parole, poi i fatti dimostrano altro... Per favore cari cittadini fatevi domande, fatevene tante … e cercate le risposte, perché i soldi spesi dall’Amministrazione sono i vostri … sempre e solo i vostri … e attenzione, non sempre le risposte che vi vengono fornite sono quelle corrette! Noi ci fermiamo qui … aggiungendo solo che il costo dell’opera, pagata dai cittadini, è di 4.200,00 € + IVA ... una signora “marchetta”, alla quale oramai non vi è modo di rimediare. Per altre considerazioni vi rimandiamo al nostro editoriale “Racconti Longobardi” del 19/03/2014. http://m5s.weebly.com/editoriali/racconti-longobardi |
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