Sempre più spesso la piattaforma ecologica di Cesano è fatta oggetto di atti vandalici e furti. Abbiamo depositato una interrogazione per avere maggiori notizie. La piattaforma ecologica di Cesano, attualmente ubicata su un terreno privato, da molto tempo ormai è oggetto di atti vandalici e furti. Nei futuri programmi questa piattaforma dovrebbe essere spostata su un terreno di proprietà comunale, quindi la situazione attuale è da considerarsi "provvisoria". Ultimamente però, oltre ai "soliti" furti di materiale da riciclare conferito legalmente dai coscienziosi cittadini cesanesi, si sono registrati anche atti vandalici (porte e inferriate divelte) e furto di attrezzature (computer e altri apparecchi) destinate a tracciare i movimenti e i conferimenti della piattaforma. Il Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone ha quindi presentato una interrogazione al sindaco per avere maggiori informazioni sui fatti e nello specifico:
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Nel solo anno 2016 a Cesano Boscone è stata giocata alle slot machines la somma di € 5.314.040. Il gioco d'azzardo patologico è una piaga che rovina le famiglie. Grazie a un sistema informatico fornito dall'Agenzia delle Dogane e Monopoli, a Roma sarà possibile verificare in tempo reale gli orari di accensione delle VLT (Video Lottery Terminal). Le slot machines, infatti, sono autorizzate a funzionare solo in determinate fasce orarie. Il problema è: chi controlla che queste fasce orarie vengano rispettate?
Al di fuori delle fasce orarie le macchinette devono rimanere senza alimentazione elettrica e scollegate al sistema. Come si può facilmente immaginare, i controlli puntuali e continui fino ad ora erano impensabili. Ora invece, con un semplice clic, sarà possibile individuare i trasgressori e multarli. La Polizia Locale non avrà più bisogno di effettuare controlli fisicamente presso i locali, ma potrà farlo a distanza in qualunque momento e a beneficiarne saranno anche i gestori onesti che rispettano gli orari consentiti. La Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle Maria Pulice ha presentato in data odierna una mozione dove si chiede al Sindaco e alla Giunta di Cesano Boscone di effettuare uno studio di fattibilità per applicare e mettere in funzione questo stesso sistema informatico anche nel territorio comunale di Cesano Boscone. Se vuoi leggere l'intera mozione CLICCA QUI Erano e continuano ad essere noti a tutti i problemi relativi al servizio di refezione scolastica nel nostro territorio sui quali pesa un ricorso esperito da Società Cooperativa Italiana di Ristorazione S.C Siamo in attesa di capirne pienamente i risvolti su come si svolgerà questo servizio delicatissimo in attesa della pronuncia definitiva del consiglio di stato del prossimo 26 ottobre ma ci sembra doveroso ricostruire la vicenda a beneficio dei cittadini cesanesi. Come promesso nell’articolo precedente, per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, passiamo ad illustrare nel dettaglio l’aspetto giurisdizionale e cercando, per quanto sia possibile, di essere brevi. La Cir S.c ha impugnato l’aggiudicazione fatta dal Comune di Cesano Boscone del servizio di ristorazione scolastica poiché ritiene l’aggiudicataria (la Dussmann) carente del del requisito di capacità tecnica richiesto dall’art. 9.8 del bando di gara; il Tar giudica tale ricorso fondato, e addirittura evidenzia in questa mancanza a UNA CAUSA DI ESCLUSIONE di Dussmann Service Srl perfino dalla procedura di gara. L’art. 9.8 del bando di gara stabilisce, infatti, che i concorrenti devono produrre “n. due attestazioni rilasciate dalle amministrazioni committenti o autocertificazione inerente, per dimostrare la capacità tecnica, ovvero esperienza di gestione - effettuata a regola d’arte e con buon esito - del servizio di ristorazione scolastica, di durata non inferiore a 36 (trentasei) mesi continuativi, riferita al periodo 2012-2013-2014, prestato a favore di un ente pubblico con un numero di pasti erogati nel triennio non inferiore a 900.000 (novecentomila)”. Al fine di dimostrare i requisiti richiesti dal bando di gara, la Dussmann ha prodotto due certificazioni, la prima rilasciata da Roma Capitale, la seconda dal Comune di Padova. Tuttavia, mentre i requisiti sono ampiamente soddisfatti nel servizio prestato a favore delle diverse municipalità di Roma, al contrario il requisito non è soddisfatto rispetto al servizio prestato in favore del Comune di Padova. Infatti si tratta di un servizio articolato sugli anni 2013/2014/2015 con l’esclusione dell’anno 2012 e tanto basta, ai giudici del T.A.R. per evidenziate la fondatezza del ricorso della Cir. Il bando di gara è inequivoco nel correlare il possesso del requisito di capacità a tre presupposti: 1) il concorrente deve produrre almeno due certificazioni rilasciate da enti diversi; 2) ciascuna di esse deve riferirsi a servizi analoghi erogati nel triennio 2012-2013-2014; 3) ciascuna di esse deve attestare la produzione di almeno 900.000 pasti nel triennio. Solo quando le tre condizioni sono contemporaneamente soddisfatte può ritenersi sussistente il requisito in esame. E’ infatti lo stesso bando di gara che prescrive, con chiarezza, che deve trattarsi di un servizio prestato anche nel 2012, sicché la circostanza che l’aggiudicataria in tale anno non abbia erogato il servizio in favore del comune di Padova esclude che la relativa certificazione valga a dimostrare il possesso del requisito previsto dall’art. 9.8 del bando. Secondo consolidata giurisprudenza, i chiarimenti dati successivamente dal Comune riguardo la validità dell’anno 2015 sono da ritenersi integrativi degli anni già previsti dal Bando; in nessun caso un chiarimento puo’ né modificare, né integrare, né rappresentare un'inammissibile interpretazione autentica della disciplina di gara. Le regole poste dal bando di gara (cioe’ la “lex specialis”) vincolano sia i concorrenti, sia la stazione appaltante, che non conserva alcun margine di discrezionalità nella loro concreta attuazione. Ne deriva che non è coerente con il contenuto del bando e, pertanto, è illegittima, la valutazione compiuta dalla stazione appaltante, che ha ritenuto sussistente in capo all’aggiudicataria il requisito di capacità previsto dall’art. 9.8 del bando, nonostante il servizio prestato in favore del Comune di Padova non concernesse l’anno 2012. Tutto questo ha carattere assorbente, tanto da escludere in radice la possibilità per la Dussmann perfino di partecipare alla gara. Ora, visto che tale decisione è stata impugnata di fronte al Consiglio di Stato, è necessario aspettare la decisone di tale Tribunale, che ci sarà ad ottobre. Tuttavia è importante considerare che nel mentre, il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla sospensione dell’efficacia della decisone del TAR, ha rigettato tale richiesta, cosi’ argomentando nella sua ordinanza: “ da un primo sommario esame… la sentenza appellata resiste alle censure formulate”. La vicenda e’ arrivata quasi al capolinea ma l’altro aspetto che vogliamo illustrare e’ la strutturazione del bando e i suoi passaggi principali attraverso le delibere di giunta e le determine dirigenziali inerenti al bando “Gestione Servizio di ristorazione scolastica ed altre utenze CIG N. 03755276QD” integrate con accessi agli atti esperiti dal M5S laddove necessario. Il nostro intento e’ quello di fare chiarezza intorno a questo servizio partendo dalla strutturazione del bando. Purtroppo abbiamo notato come sia consuetudine nel comune di Cesano Boscone agire tramite lo strumento delle proroghe del precendente appaltatore invece di strutturarsi per tempo in modo che la nuova assegnazione possa avvenire alla scadenza dell’appalto o quasi. Durante le fase preparatoria delle procedure di gara e per garantire la continuita’ del servizio il contratto con la societa’ Dussmann in scadenza il 31.8.2015 e’ stato prorogato alla Dussmann per ben 2 volte con determinazioni n. 352/2015 (periodo 01-09-2015/31-12-2015) e n. 570/2015 (periodo 01-01-2016/31-01-2016). Parallelamente alla fase di proroga del bando, con determina n. 352/2015, veniva affidato un incarico ad un tecnologo alimentare Istituto per la sicurezza alimentare e la nutrizione di Gerenzano (VA) per il supporto alla stesura del bando per euro 3.904,00. Quindi c’e’ da chiedersi come mai il Comune utilizza una societa’ di consulenza e non riesce a finalizzare il bando in concomitanza alla scadenza dello stesso attivando la proroga dell’appalto precedente. Come se non bastasse con determina n. 510 / 2015 veniva incaricato tecnologo dott. Roberto Chiesa, il quale aveva partecipato alla stesura del bando, come figura di supporto al RUP all’interno della commissione di gara sostenendo un ulteriore di euro 1.800,00 Riportiamo dispositivo della determina: La prima proroga veniva concessa dichiarando che “il giudizio sull’operato di DUSSMANN nei diversi ambiti del Contratto può dirsi complessivamente positivo”. Il servizio di ristorazione si avvale, oltre che della commissione mensa (nella quale sono presenti genitori ed insegnanti di ogni plesso), anche di un’apposita societa’ esterna deputata al controllo di qualita’ del servizio (CONAL) che costa al comune circa 9.000 euro a trimestre. Per capire come dei soggetti professionali giudicassero il servizio, sono stati richiesti i report di controllo redatti dai tecnici CONAL per gli anni 2015/2016 che descrivono il processo dalla produzione pasti alla somministrazione nei diversi plessi. I report redatti sono descrivono per i diversi luoghi di produzione e consumo dei pasti i seguenti aspetti: “organizzazione del servizio ed organico”, “menu e derrate”, “Modalita operative”, “Stato igenico”, “Strutture ed attrezzature” e “documentazione” evidenziando una serie di criticita’. Ne riportiamo qui di seguito alcune a titolo esemplificativo:
Queste irregolarità comportano l’applicazione di penali (art. 81 - CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI) ed in alcuni casi e a determinate condizioni comportano anche la risoluzione del contratto (art. 16 - CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI) Purtroppo, riscontriamo che nonostante i rilevi effettuati dal tecnologo incaricato nel periodo: ottobre 2015/giugno 2016 l’amministrazione non ha applicato nessuna penale o preso nessun provvedimento nei confronti di Dussmann in quanto dall’analisi delle determine sono state comminate solo 2 sanzioni (DET.454/2016 EURO 1.200 – DET. 109/2017 EURO 7.200) che sono al di fuori di tale periodo; se i rilievi fatti da CONAL sono fondati, ci sembra quindi che le segnalazioni sono state ignorate dall’amministrazione che non ha preso gli opportuni e severi provvedimenti lasciando quindi il servizio in balia dell’appaltatore Dussmann. Nell’intento di rinforzare la nostra funzione di controllo abbiamo inoltre presentato 2 interrogazioni. Una di esse verteva sul rifiuto da parte di Dussmann di produrre ad un accesso agli atti del 8/3/2017: “i fogli giornalieri di presenza del personale impiegato presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e sia presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali da settembre 2016 a Febbraio 2017” in quanto spesso CONAL aveva verificato problemi di questa natura. Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta alla quale ha risposto il Sindaco, dicendo in estrema sintesi, che i controlli vengono fatti da un tecnologo esterno a campione sulla base di quanto precisato nel capitolato di controllo Sorvoliamo sul fatto che 8 interventi per 10 mesi sono 80 interventi e non 100, ma in un momento in cui il servizio mostra delle gravi pecche il controllo a campione non e’ piu’ accettabile.
Inoltre il Sindaco propone di fornirci un dato aggregato aggregato ed anonimo, praticamente inutilizzabile per qualsiasi tipo di valutazione o analisi. Nessun problema per il dato anonimo, ma il dato aggregato, ribadiamo, diventa di difficile tracciabilità per il controllo puntuale a cui anche il comune dovrebbe essere interessato. A tutela del nostro diritto di accesso agli atti “non comprimibile”, entreremo in contatto con la Prefettura al fine di capire dove la nostra di richiesta di accesso agli atti violi delle normative e quindi certe informazioni possano essere sottratte all’azione di controllo di un consigliere d’opposizione. In merito alla seconda interrogazione, invece, tra i diversi aspetti disattesi dell’offerta tecnica presentata da Dussmann ci siamo basati su un qualcosa di incontrovertibile ovvero l’impiego di automezzi ecologici. La commissione ha attribuito sulla base di quanto stabilito nell’offerta tecnica un punteggio legato all’impiego in contemporanea di 2 auto elettriche per la consegna dei pasti agli anziani, ma purtroppo dal riscontro dei documenti di circolazione degli automezzi elettrici non risultano questi mezzi ecologici. Questo mancato rispetto dell’offerta tecnica da parte di Dussmann sarebbe sanzionabile da parte del comune a norma dell’art. 9 del CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI oltre a creare un potenziale danno un danno sia agli altri partecipanti che ai cittadini cesanesi fornendo un servizio scadente. Mai tranquilli a Cesano Boscone. E’ di questi giorni la notizia apparsa sui quotidiani locali e sui vari social media riguardante le nuove vicissitudini del Servizio Refezione del nostro Comune. Servizio che interessa sia tutte le scuole di cesano che il servizio mensa per i dipendenti comunali e i pasti a domicilio per gli anziani. E’ come al solito una vicenda complessa (ma perché a Cesano tutte le vicende sono sempre “complesse”?) legata all’ultimo appalto vinto dal Gruppo Dussmann che si è aggiudicata la gara battendo la Società Cooperativa Italiana di Ristorazione (C.I.R. per brevità). Ora, qui di seguito potrete leggere una versione sintetica dell’accaduto. Per non appesantire troppo questo intervento, pubblicheremo a parte, in un altro articolo, tutti gli aspetti tecnici e tutti i riferimenti normativi. La C.I.R. (arrivata seconda alla gara d’appalto) ha fatto ricorso al TAR in quanto a suo dire la Dussmann non aveva i requisiti che rispondevano ai criteri elencati nel Bando della Gara d’Appalto. Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha già giudicato in primo grado di giudizio questo ricorso fondato evidenziando inoltre in questa mancanza a UNA CAUSA DI ESCLUSIONE di Dussmann Service Srl perfino dalla procedura della gara stessa. In pratica, con questi requisiti, se la sentenza verrà confermata dal Consiglio di Stato, la Dussmann non avrebbe nemmeno potuto partecipare alla gara d’appalto. La ditta Dussmann ha fatto immediato ricorso al Consiglio di Stato il quale formulerà la sua decisione sulla vicenda il 26 Ottobre di quest’anno. Teniamo presente che il nostro Comune, con determina n. 352/2015, affidava un incarico ad un tecnologo alimentare Istituto per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione di Gerenzano (VA) per avere il supporto alla stesura del bando per euro 3.904,00. Inoltre, con determina n. 510 / 2015, veniva incaricato il tecnologo dott. Roberto Chiesa a partecipare in qualità di esperto, alla stesura del bando, come figura di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) all’interno della commissione di gara sostenendo un ulteriore di euro 1.800,00. Una struttura, si badi, il cui compito era quello di verificare che tutta la documentazione prodotta dalle ditte in gara fosse conforme a quanto richiesto dal bando. E siamo quindi a 3.904,00 + 1.800,00 = Euro 5.704,00 dei soldi pubblici spesi a questo punto inutilmente ai quali vanno aggiunti altri 9.000,00 Euro di spese legali finora sostenute dal nostro comune per questa vicenda. E arriviamo quindi a 14.704,00 Euro. Altro fatto da rimarcare è l’inspiegabile tendenza dei nostri amministratori comunali a far scadere i contratti di appalto senza preparare per tempo (?) i bandi per le nuove gare. Che cosa succede se un contratto di questo tipo scade senza che ci sia un nuovo appalto aggiudicato? Si attiva in automatico la proroga del vecchio contratto con la vecchia ditta. Durante le fase preparatoria delle nuove procedure di gara e per garantire la continuità del servizio, il contratto con la società Dussmann - in scadenza il 31 agosto 2015 - e’ stato quindi prorogato alla Dussmann per ben 2 volte con determinazioni n. 352/2015 (dal 1 settembre 2015 al 31 dicembre 2015) e n. 570/2015 (dal 1 al 31 gennaio 2016). Ora, come si dice, la domanda sorge spontanea: dato che la redazione del bando non viene realizzata all’interno della struttura comunale e quindi non utilizza risorse umane interne, ma viene affidata a tecnici professionisti esterni, per quale motivo questa amministrazione comunale non riesce a finalizzare il bando in concomitanza con la scadenza dello stesso, attivando così la proroga dell’appalto precedente? Nell’intento di fare chiarezza sulla vicenda e sul rispetto degli standard del servizio erogato dalla Dussmann, il nostro gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Cesano ha richiesto vari accessi agli atti per reperire documentazione ufficiale contenente dati certi ed oggettivi. Prima di esaminare quanto riscontrato è bene ricordare che il controllo e il monitoraggio del rispetto della qualità del servizio è svolto principalmente da due organismi:
I report redatti da CONAL descrivono per i diversi luoghi di produzione e consumo dei pasti i seguenti aspetti: “organizzazione del servizio ed organico”, “menu e derrate”, “modalità operative”, “stato igienico”, “strutture ed attrezzature” e “documentazione” evidenziando una serie di criticità. Ne riportiamo qui di seguito alcune a titolo esemplificativo:
Per tutte queste irregolarità è prevista dal Capitolato di Appalto l’applicazione di penali che, in alcuni casi e condizioni, possono arrivare anche alla risoluzione del contratto. Abbiamo però verificato che a fronte di queste ed altre segnalazioni e rilievi presentati da CONAL all’amministrazione comunale, effettuati dall’ottobre 2015 a giugno 2016, l’amministrazione non ha né applicato alcuna penale né preso alcun provvedimento nei confronti di Dussmann. La conclusione è che le segnalazioni di CONAL (nell’esercizio delle sue funzioni, peraltro retribuite dal nostro comune) sono quindi state ignorate dall’amministrazione che non ha deliberatamente preso alcun provvedimento a riguardo. Al danno del mancato sanzionamento alla Dussmann, si aggiunge quindi la beffa del pagamento a CONAL di una parcella di 9.000,00 Euro a trimestre ( 9.000,00 x 4 = 36.000,00 Euro) per avere informazioni che poi l’amministrazione non utilizza, vuoi per migliorare il servizio, vuoi per comminare alla Dussmann le giuste penali per il mancato rispetto degli standard contrattuali. Nell’intento di adempiere, in quanto gruppo di opposizione in consiglio comunale, alla nostra funzione istituzionale di controllo, abbiamo anche presentato 2 interrogazioni. Dato che CONAL aveva sottolineato molto spesso nei suoi rapporti la carenza di personale addetto alle differenti mansioni e quindi una non adeguata presenza del personale rispetto alle prestazioni richieste, abbiamo chiesto di poter visionare “i fogli giornalieri di presenza del personale impiegato presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e sia presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali nel periodo da settembre 2016 a Febbraio 2017”. Ha risposto il Sindaco, dicendo in estrema sintesi, che i controlli vengono effettuati a campione da un tecnologo esterno sulla base di quanto precisato nel capitolato di controllo e questo bastava. A tutela del nostro diritto di accesso agli atti “non comprimibile”, entreremo comunque in contatto con la Prefettura per capire dove la nostra di richiesta di accesso agli atti violi le normative vigenti e quindi certe informazioni possano essere sottratte all’azione di controllo di un consigliere d’opposizione il quale, ricordiamolo comunque, è tenuto sempre alla riservatezza e alla non divulgazione dei dati acquisiti nell’esercizio delle sue prerogative istituzionali. Andiamo ora alla seconda interrogazione che abbiamo fatto e che verteva su alcuni aspetti tecnici rimasti disattesi nell’offerta tecnica presentata da Dussmann: l’impiego di automezzi ecologici. La commissione ha attribuito sulla base di quanto stabilito nell’offerta tecnica un punteggio legato all’impiego in contemporanea di 2 auto elettriche per la consegna dei pasti agli anziani, ma in realtà, dal riscontro dei documenti di circolazione degli automezzi utilizzati da Dussmann per il servizio, non risulta nessun mezzo elettrico. Questo è un altro aspetto passibile di sanzione, a norma dell’art. 9 del CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI, sanzione neanche questa volta comminata. CONCLUSIONI
Un’ultima considerazione di carattere generale e di cultura istituzionale di base. Nella formazione di un atto amministrativo ci sono delle azioni che sono riservate alla politica, altre invece sono di competenza dei tecnici amministrativi. Le delibere, ad esempio, sono un atto politico, in quanto è il consiglio comunale che decide un’azione da intraprendere, come ad esempio decidere di appaltare a terzi un determinato servizio. La politica invece deve stare al di fuori da tutto il processo (la formazione dell’atto) che serve ad individuare la Società che effettuerà per conto del Comune questo servizio. La politica però, ha il dovere di svolgere una funzione di controllo che questo servizio venga effettuato secondo quanto stabilito dagli atti formali e dai contratti. Questa è un’attività che una maggioranza attenta e competente dovrebbe assolvere, ma che una opposizione altrettanto attenta e ancor più presente ha il diritto-dovere di esercitare. Chi siede nei banchi dell’opposizione ha il diritto e il dovere di controllare, per il bene comune, l’operato della maggioranza. Sempre. Dalla risposta che il Signor Sindaco http://www.simonenegri.it/news.php?extend.196.2 ci ha fornito abbiamo capito che:
Non è l’associazione Koiné che ha proposto questa attività, bensì il Sindaco che l’ha promossa e ha chiesto a Koiné di fornire il suo appoggio gratuitamente. Il Comune mette a disposizione le strutture e Koinè le risorse umane a titolo gratuito. Koiné è responsabile di ciò che avviene all’interno della struttura nel periodo e negli orari di attività durante tutto l’evento. Questo passaggio, ribadisce il Sindaco, è ben individuato nella delibera di giunta 78/2016 e nella successiva convenzione che l'associazione ha siglato con il responsabile di settore. Nota a margine: Il sindaco decide e le associazioni eseguono. Senza nessuna polemica ci limitiamo a constatare che alla prova dei fatti il nuovo regolamento delle associazioni in sostanza si riduce all'accentramento del potere decisionale nelle mani del sindaco. Ovviamente una rondine non fa primavera e speriamo che la giunta riesca a intraprendere un percorso di condivisione con tutte le associazioni cesanesi. Speriamo che il tutto non si risolva in interventi spot e senza da una "regia" generale condivisa e discussa assieme alle associazioni locali. Sempre dalla risposta del Sindaco abbiamo capito che non si crea di conseguenza nessun precedente riguardante l’assegnazione anche temporanea della struttura di via Trento in quanto è il Comune che si è fatto promotore/patrocinatore dell’evento e non vi è stata alcuna richiesta da parte di Koiné. Registriamo inoltre che l’assessore Fulvia Erasmi ha istituito un Forum dei Giovani, “un vero e proprio organismo volto a favorire la partecipazione dei giovani”. Attendiamo di sapere come verrà strutturato e di quale grado di trasparenza delle decisioni verrà dotato. Il Sindaco ci ha anche ricordato che la struttura di via Trento (realizzata con i nostri soldi) giace lì da più di due anni inutilizzata, anche se vari bandi per il suo uso sono stati effettuati e sono andati deserti. Non avere idea di come utilizzare questa struttura pubblica e non sapere nemmeno cosa e come mettere a bando la sua gestione rappresenta un segnale preoccupante sulla scarsa chiarezza di idee che questa amministrazione ha sull’argomento. Sono già passati due anni dall’insediamento di questa giunta e non abbiamo ancora visto azioni e progetti dedicati a quest’area tematica. Che questo Forum dei Giovani sia un primo timido passo verso qualche cosa di più concreto? Lo speriamo davvero. Ci corre l’obbligo però di ricordare che i problemi dei giovani non si limitano a come impiegare le serate in modo frizzante e divertente. I giovani cesanesi, magari non proprio quelli del centro, hanno problemi legati alla mancanza di lavoro, problemi di esclusione sociale, di vita border-line e di contiguità alla malavita organizzata, problemi di analfabetizzazione e di educazione civica, di rispetto della diversità, di orizzonti e di progettualità della loro vita, di integrazione generazionale…. Più che la struttura di via Trento e i campionati europei di Koiné, ai quali va il nostro in bocca al lupo, ci preoccupa la difficoltà che questa amministrazione ha nel muoversi su questo terreno che, per una giunta costituita in gran parte da giovani, risulta essere di difficile comprensione. La condizione giovanile odierna è un tema complesso e molto delicato da affrontare, ma proprio per questo andrebbe adottato un approccio globale, con visioni e strategiche e progetti coordinati, studiati ed elaborati assieme a specialisti del settore. All’interno di questo quadro generale, allora il Forum dei Giovani potrebbe avere una sua missione da compiere ed un percorso da seguire verso una direzione ben precisa e la palazzina di Via Trento, forse, assumerebbe automaticamente un ruolo e una funzione specifica e utile a tutti i giovani. Speriamo infine che questo Forum dei Giovani funzioni davvero e che sia veramente aperto a tutti, se non altro per non gravare eccessivamente sulle spalle di Koiné che, seppur composta da giovanotti volenterosi non può accollarsi il carico di tutte le iniziative che questo Sindaco avrà in animo di realizzare. Non vorremmo che questi ragazzi avessero troppi compiti da svolgere contemporaneamente dato che molti tra loro devono dividere il loro tempo libero anche con le attività del Gruppo Consigliare e della Lista di Futuro in Comune di cui fanno parte. |
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Giugno 2020
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