A Cesano Boscone si sta ammodernando l’illuminazione pubblica. Si sostituisce la vecchia illuminazione con un sistema a LED più efficiente e meno costoso per le casse comunali.
Il progetto iniziale è stato aggiornato per poter rientrare in un bando regionale molto interessante denominato LUMEN, che se approvato, ne finanzierebbe il 30%. E’ un progetto valido che approviamo, utile per l’intera collettività. Alcuni freddi dati: Il bando, vagliato da apposita commissione costituita anche con componenti esterni al Comune, e’ stato assegnato alla LEGGIO IMPIANTI SRL con sede Via Stazione, 2C, 98060 Oliveri (Messina) per un importo netto di € 1.759.576,18 oltre ad € 55.031,79 per oneri relativi alla sicurezza per complessivi € 1.814.607,97 oltre iva di legge. Inoltre, con determinazione n. 128/2018, e’ stato conferito allo Studio Tecnico Franzese di Cosenza un “incarico professionale per la direzione lavori e coordinatore in materia di salute e sicurezza durante l’esecuzione dei lavori” per un importo pari a € 45.600,00, oltre oneri e spese per complessivi € 67.000,00. Un progetto così importante per Cesano, non poteva non avere dal Movimento 5 Stelle un “occhio di riguardo” e un monitoraggio particolarmente attento, come istituzionalmente richiesto ad un gruppo consiliare della opposizione. Già dall'aprile 2018, abbiamo fatto formale richiesta di accesso agli atti per richiedere documentazione relativa all'appalto come contratti, documentazione di gara del primo e secondo classificato, copia dei sub-appalti, polizza fideiussoria in favore del Comune, crono-programma delle opere, verbale di coordinamento per la sicurezza di cantiere, verbali dei sopralluoghi effettuati dal responsabile della sicurezza. In alcuni casi non abbiamo ricevuto alcuna documentazione (come nel caso del crono-programma aggiornato e il verbale di coordinamento per la sicurezza) in altri casi abbiamo ricevuto la documentazione fuori tempo massimo - ben oltre i 30 giorni di legge - e per di più scarsamente accurata, come nel caso della richiesta dei “verbali di sopralluogo di cantiere” del responsabile per il coordinamento alla sicurezza, che facevano riferimento al cantiere del 23/4/2018 (vie Nilde Iotti/Cavour); successivamente abbiamo ricevuto le copie dei verbali degli altri cantieri, ma senza il numero di protocollo. Stiamo ancora cercando di capire come questi verbali siano giunti ufficialmente in Comune e nelle mani del RUP dato che non v’è traccia del loro passaggio attraverso gli uffici del protocollo generale… Nei mesi scorsi, durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo cominciato a ricevere delle segnalazioni di cittadini Cesanesi riguardanti lo stato dei cantieri e così ci siamo premurati di richiedere l’attenzione delle autorità competenti per monitorare e verificare che le attività dei cantieri rispettassero le normative vigenti. Lo abbiamo fatto con una segnalazione protocollata dall’ATS in data 14 giugno 2018, corredata da documentazione fotografica fornitaci dagli stessi cittadini cesanesi e inviata per conoscenza e trasparenza anche al Sindaco Simone Negri, al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) Arch. Michela Merlini e al professionista incaricato dal Comune per la Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza, ing. Nicola Franzese (con Studio situato a Cosenza). Ha questa nostra segnalazione sortito qualche effetto? Noi pensiamo di si. Un primo effetto lo possiamo riscontrare nel primo “ordine di servizio” che il Coordinatore della Sicurezza ha poi emesso e con il quale si rimarcano le misure di protezione da seguire da parte degli addetti attivi sui cantieri. Un altro “effetto collaterale” lo possiamo interpretare in conseguenza di quanto accaduto a fine giugno, sulla pagina facebook del M5S di Cesano Boscone: abbiamo ricevuto invettive e “avvertimenti” da parte anche del capo cantiere della Leggio Impianti che qui di seguito riportiamo testualmente: “L’unico avvertimento è quello di non superare la legittimità dei vostri interventi. Perché nel malaugurato caso voi lo fareste, state pur certi che vi faremo pagare le conseguenze”; alla nostra richiesta di chiarire il senso di queste parole, il capo cantiere rispondeva che non si trattava di minacce ma di azioni legali come concordato con la direzione lavori. Pensiamo che qualsiasi commento sia superfluo e che il lettore sia in grado di farsi un'opinione a riguardo. Quando si parla di Ambiente ormai, lo sanno tutti, il Movimento 5 Stelle è sempre in prima linea e proprio per questo motivo, sempre con riferimento ai cantieri di questo progetto, in data 21-giugno-2018 abbiamo effettuato un’altra interrogazione al Sindaco in merito alla gestione del materiale da scavo. Il materiale di risulta dello scavo è soggetto a una ben precisa e stringente normativa di tracciabilità che, nel caso non venga rispettata, può arrivare ad avere addirittura dei risvolti penali. La risposta del Sindaco è stata purtroppo deludente e lacunosa. Come risposta ci viene inviata una relazione redatta dall’ingegnere di Cosenza (che il Sindaco dichiara di sottoscrivere in toto) nella quale si dice in buona sostanza che è tutto regolare, è tutto a posto, è tutto “a norma di legge”. Peccato che l’ingegnere che ha redatto questa relazione si sia dimenticato di indicare a quali normative di legge abbia fatto riferimento... Nessun documento ufficiale che comprovasse quanto dichiarato nella relazione. A questo punto abbiamo richiesto formalmente:
Quando avremo acquisito la documentazione investiremo le autorità competenti per un parere sulla regolarità della gestione della terra da scavo prodotta dal cantiere di cui trattasi. Aspettando che il Comune ci fornisca la documentazione mancante e la famigerata copia della “quarta pagina” dei FIR, su sollecitazione del ns portavoce regionale Gregorio Mammi’, abbiamo ricevuto una risposta allo stesso fornita dal Dipartimento ATS (ex ASL) competente per territorio, in relazione alla nostra segnalazione del 14 giugno 2018. Nella risposta si afferma che, data la breve durata dei cantieri, essi non erano più “attivi” al momento del sopralluogo dei tecnici ATS e i 2 sopralluoghi effettuati in altri nuovi cantieri non hanno evidenziato problemi di sicurezza dei lavoratori. Prendiamo atto con piacere di quanto dichiarato da ATS. Allo stesso tempo rimaniamo fermamente convinti che la ns attenzione e il nostro interessamento abbiano portato l’impresa ad adottare tutti i dispositivi di prevenzione degli infortuni previsti dalle leggi vigenti. Vi aggiorneremo sugli sviluppi della vicenda.
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Giugno 2020
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