Benvenuti a “Occhio alla piscina parte seconda: la risposta del Sindaco”. Per chi avesse perso le puntate precedenti può recuperare il tutto cliccando su questo bottone. Per chi invece è già al corrente delle news può leggere direttamente qui sotto: Mettiamo qui di seguito le nostre domande (D) e le risposte del sindaco (R). D - Se al momento della risposta alla presente interrogazione, sia stata presentata da RTI la documentazione mancante (asseverazione del piano economico, indagini tecniche, paesaggistiche e urbanistiche e sostenibilità ambientale); R - Ad oggi, agli atti dell’Ente, non risulta depositato alcun documento prodotto dall’operatore, così come richiesto a seguito dell’istruttoria della proposta presentata. D - Se, al momento della risposta alla presente interrogazione, sia stata già versata da RTI la cauzione richiesta dall'Amministrazione Comunale di Cesano Boscone; R - Non risulta ad oggi prodotta dall’operatore alcuna cauzione. D - A quale scopo sono stati assegnati dal Comune di Cesano Boscone 65.000 euro (di cui 15.796,56 già impegnati con dtr.72/2018) al Direttore del Settore Urbanistica e Ambiente, ed in particolare quelle stanziate al capitolo Peg 2435 “spese per la realizzazione studi e progetti”; R - L’assegnazione delle risorse al settore Urbanistica e Ambiente, stanziate al capitolo 2435, sono finalizzate per eventuali incarichi che si rendessero necessari per l’istruttoria della pratica, qualora all’interno dell’ente non vi siano figure professionali con competenze specifiche. D - Se tutti i documenti del progetto saranno analizzati e resi disponibili a tutta la cittadinanza nell’ambito di un “tavolo pubblico” appositamente organizzato dall'Amministrazione Comunale; R - Non è intendimento dell’amministrazione programmare tavoli aperti con la cittadinanza per la disamina della documentazione prodotta dall’operatore, anche perché la normativa non lo prevede. Sarà premura dell’Ente procedere con informazioni adeguate rispetto alle scelte effettuate, nonché rispetto allo stato di attuazione della pratica. Riassumendo: il Sindaco, nella sua pagina Facebook, il giorno 1° Aprile scorso, ha voluto comunicare che “Finalmente stanno per partire i lavori per la piscina comunale”. In realtà, ad oggi, il gruppo di imprese interessate all’operazione, a parte l’espressione di un generico interessamento all’operazione, non ha presentato alcun tipo di documentazione né di progetto, né di fattibilità e sostenibilità economico-finanziaria. Al momento, questo gruppo di imprese virtualmente interessate al progetto, non ha versato al Comune alcuna cauzione. A fronte quindi di una generica presa di contatto, non suffragata da alcun documento di studio, ipotesi di fattibilità o altro documento preliminare, nessuna cauzione versata e nessun altro passo formale attuato da questo gruppo di imprese, il nostro sindaco, sempre previdente e lungimirante, ha pensato bene di assegnare al settore Urbanistica e Ambiente la somma di 65.000 euro per finanziare eventuali ipotetici futuri incarichi che l’Ente dovesse affidare a consulenti professionisti esterni nel caso in cui questa trattativa (che al momento è praticamente inesistente) dovesse avere un qualche sviluppo positivo. Siamo colpiti dalla lungimiranza di questa giunta. Ci piacerebbe però che questa stessa lungimiranza venisse ugualmente applicata anche in altri ambiti nei quali prevedere le spese sarebbe molto più facile, come ad esempio la programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole cesanesi. Ricordiamo per inciso che il rudere del cantiere della piscina (le immagini che avete visto qui sopra si riferiscono ad un nostro sopralluogo effettuato il 22 settembre 2015) ci è già costato più di 1.650.000 Euro [1]. Aggiungiamo le spese legali già sostenute e questi altri ulteriori 65.000 euro. Siamo già attorno a 1.800.000 euro sperperati malamente. A tutto ciò aggiungiamo che il sindaco (quello che va “avanti come un treno”) non ci pensa affatto ad attivare un tavolo pubblico dove discutere i destini di questa opera incompiuta, alla faccia della trasparenza e dell’apertura alla società civile. Non sarebbe meglio aprire un dibattito pubblico preliminare per verificare se quest'opera rappresenti ancora una priorità oppure non convenga dirottare verso un intervento di ridefinizione e riqualificazione funzionale del rudere esistente? Fare un punto della situazione in cui ci troviamo non potrebbe che fare del bene e servirebbe comunque a rafforzare una qualsiasi decisione e/o indirizzo ne scaturisse. Ultima considerazione: abbiamo atteso 4 anni per avere notizie su questo tema e adesso, ad 1 anno dalle prossime elezioni - ma guarda un pò - la piscina torna di moda. A noi pare che al momento non ci sia alcun “arrosto” in vista, per cui sarebbe carino evitare anche il “fumo”, che peraltro inquina e non fa bene alla salute dei cittadini. Errata Corrige [1] è stato cancellato il seguente testo: "che stiamo pagando con un mutuo". Nessun mutuo è stato stipulato per il pagamento della transazione della banca. Ci scusiamo con i nostri lettori per il refuso.
Il PGT di Cesano è stato Approvato. Peccato. Un’altra occasione persa. Una occasione persa per i modi e per i contenuti. Tutto il percorso, così come la legge impone, è stato rispettato. C’è stato il momento della partecipazione, della condivisione, della valutazione delle proposte, della discussione in Commissione Territorio e della votazione in Consiglio Comunale. Tutto bene quindi? No. Il metodo, pur formalmente ineccepibile, in realtà, se si vede alla fine il risultato finale, ha permesso al sindaco e alla sua giunta di non tenere in minimo conto le proposte e le istanze pervenute dai cittadini che avevano partecipato ai vari incontri pubblici, se non per aspetti marginali e ininfluenti per le dinamiche locali e gli assetti territoriali. Il percorso partecipativo, la stanza del PGT, la passeggiata in Via Colombo e gli incontri con le associazioni ritenute rappresentative del territorio cosa hanno prodotto? Nessuna proposta concreta come abbiamo avuto modo di sapere nel consiglio di novembre scorso. Tutto il lavoro di analisi e verifica delle proposte ricevute è servito solamente a fare in modo che nessuna di queste sia riuscita a superare i filtri e le trappole di natura procedurale, normativa e burocratica piazzate sapientemente dai tecnici. Praticamente stessa sorte hanno seguito le raccomandazioni pervenute dai vari enti pubblici interessati territorialmente, come ad esempio quelle dell’ARPA Lombardia sulla qualità delle nuove costruzioni (utilizzo di elementi di architettura bioclimatica) e sulle loro prestazioni energetiche. Ovviamente anche le nostre proposte che seguivano la stessa direzione di quelle dell’ARPA non hanno avuto sorte migliore. Il solo gruppo consiliare che ha presentato osservazioni politiche e’ stato il MoVimento 5 Stelle: in estrema sintesi, le nostre osservazioni sono politiche sono state:
Osservazioni (prot. 3136 del 19 febbraio 2018) Sintesi osservazione Rendere obbligatoria la classe A+ per tutte le nuove costruzioni residenziali e la classe A per tutti gli altri nuovi edifici con altre destinazioni d'uso. Valutazione di merito tecnico ai fini della controdeduzione Il Piano delle Regole già propone la classe A1 come obiettivo di riqualificazione per gli ambiti residenziali obsolescenti; la soluzione proposta, classe A risulta peraltro già condivisa per gli Ambiti di Trasformazione con funzione residenziale AT1 e AT5 e, con riferimento all'osservazione 2, introdotta in sede di controdeduzione con la nuova formulazione dell'AT4. Non accoglibile Come si può leggere la nostra proposta era di rendere obbligatoria la classe A+ (15 Kwh/mq/anno) invece che la semplice Classe A (30 kwh/mq/anno) per tutte le NUOVE COSTRUZIONI.
La risposta fa invece riferimento alle riqualificazioni degli EDIFICI ESISTENTI: diciamo che se fosse stato un compito in classe, il professore lo avrebbe giudicato inclassificabile in quanto “fuori tema”.... ma tant’è e ne prendiamo atto a futura memoria. Il paziente lettore potrà pensare che comunque il dibattito politico si sarebbe dovuto comunque svolgere nella sua sede istituzionalmente idonea, vale a dire la Commissione Territorio. Vero. Purtroppo però ciò non è avvenuto. Le riunioni della Commissione si sono svolte seguendo questo schema: i consulenti o i legali hanno spiegato ai componenti della Commissione (maggioranza e opposizione) tutti i passaggi delle modifiche al PGT e delle decisioni strategiche GIÀ’ PRESE ALTROVE, molto probabilmente in Giunta o anche semplicemente dal Sindaco in perfetta solitudine. Non c’è stato nemmeno un accenno a una discussione, ad un confronto politico sui temi sia generali che particolari, nemmeno una votazione da parte di quei consiglieri che dovrebbero rappresentare gli esperti politici sui temi del territorio. Ebbene si, nemmeno una votazione. Il nulla assoluto politicamente, ma solo una preparazione a ratificare il lavoro dei tecnici e gli spunti legali. Fatto ciò si è passati direttamente in Consiglio Comunale, con il documento del sindaco passato praticamente illibato, indenne da qualsiasi modifica, aggiustamento, miglioria, emendamento. Complimenti! Percorso netto! Questo è il motivo per cui il nostro portavoce consigliere comunale Giancarlo Insinsola, di comune accordo con tutti gli attivisti cesanesi, ha deciso di disertare la seduta del Consiglio Comunale dedicata all'approvazione del PGT. Un documento così fatto-in-Giunta, così “auto-prodotto” dal sindaco può solamente essere “auto-approvato” dalla sua maggioranza. Tanti auguri. Coraggio, che manca solo un anno…. |
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Giugno 2020
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