Ogni anno in inverno la solita storia! non appena le temperature si avvicinano allo zero, gli abitanti del quartiere Tessera si vedono costretti a correre ai ripari con stufette, borse dell’acqua calda, coperte… perché i caloriferi degli stabili non hanno più la capacità di riscaldare gli appartamenti come dovrebbero. Partono in automatico le segnalazioni dei residenti agli uffici di competenza e sui social network. E’ da anni che si vive questo disagio e purtroppo gli interventi sull’impianto di riscaldamento continuano a slittare. L’intervento strutturale risolutivo precedentemente previsto per il 2019 e poi slittato al 2020, oggi sembra addirittura sparito dalla programmazione di Aler Milano. Nell’ultimo piano triennale per la manutenzione straordinaria di Aler 2019/2021 sembra che Cesano Boscone sia addirittura assente, questo è il “peso” dell’Amministrazione Negri. L’attuale Amministrazione sostiene di essere da anni in prima linea nella risoluzione del problema ma i residenti non hanno mai avuto risposte concrete e tantomeno interventi che prevenissero il disagio invernale e come detto Cesano Boscone è addirittura scomparsa a livello Regionale. Come mai tanto interesse della Giunta Negri ora sull’argomento? I cittadini del Quartiere Tessera diventano parte integrante di Cesano Boscone solo quando servono i voti per vincere le elezioni? come al solito tante belle parole senza passare mai ai fatti.
Il Movimento 5 Stelle nella figura del Consigliere regionale Nicola di Marco negli ultimi mesi ha sollecitato più volte la Regione ed Aler ad intervenire sulle rete di riscaldamento del Quartiere Tessera. In ogni interrogazione, in attesa di un intervento risolutivo, ha sollecitato almeno la realizzazione di interventi temporanei che mitighino il disagio che ogni anno è sempre più sentito soprattutto da anziani, bimbi e persone malate. I politici che fino alle elezioni regionali hanno promesso mari e monti in giro per il quartiere sono invece evaporati e si faranno vivi solo tra 5 anni! Il sindaco si sveglia solo ora perché fra pochi mesi a Cesano Boscone si vota! Noi cittadini del Movimento 5 Stelle invece vogliamo risposte concrete da sempre, non è accettabile che a fronte di spese di affitto e riscaldamento costantemente in aumento si debba convivere con una problematica che mette a rischio il bene più prezioso: la salute e il benessere dei cittadini!!!! Vogliamo una Cesano diversa!!!
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Pare che la questione dell piscina abbia toccato nel profondo la sensibilità del nostro sindaco uscente. Lo si capisce dalla quantità di inchiostro (virtuale) che viene da lui versato sui social e dalla sua iperproduttività di considerazioni, valutazioni, deduzioni, come a voler convincere i cittadini della bontà della sua (e sottolineiamo SUA) scelta di voler procedere #avanticomeuntreno nella soluzione del nodo piscina. Il sindaco uscente continua a richiedere alle opposizioni in maniera ossessiva: “ma voi, al posto della piscina, cosa mettereste? Eh? Perché non rispondete? Eh? Sapete dire solo no? Eh?”. Ci sono questioni che entrano nel merito della discussione come le valutazioni puramente tecnico-progettuali ed economico-finanziarie, e poi ci sono questioni di metodo. Questioni di MeritoPer le questioni di merito, abbiamo già abbondantemente fornito al sindaco uscente e alla sua giunta una serie di spunti di riflessione sui quali li consigliamo di riflettere attentamente. Questioni di MetodoPartiamo con una domanda facile facile alla quale il sindaco uscente può rispondere con un si o con un no: Lei, sindaco uscente, è sicuro al 100% che la cittadinanza, dopo 20 anni, vuole ancora una piscina a Cesano? Perché è da qui che parte tutto. 8.500.000 Euro (se tutto va bene e fila liscio senza intoppi) sono un bel po’ dei soldi dei cittadini che verrebbero impegnati nei prossimi 20 anni: non pensa il nostro sindaco che sarebbe giusto coinvolgerli e condividere con loro questa scelta che peserà sulle casse comunali? Noi siamo certi che il sindaco non chiederà mai ai suoi concittadini il loro parere. Perché? Perché dovrebbe prima informarli e dar loro la possibilità di capire i rischi, i costi e i benefici che da questa operazione ne deriverebbero per la collettività. Ciò significherebbe aprire un tavolo pubblico di discussione o un laboratorio di progetto in cui tutte le informazioni attualmente in mano alla giunta vengano rese pubbliche e consultabili, dovrebbe ascoltare le relazioni su idee, proposte, ipotesi di lavoro alternative al progetto piscina, o semplicemente consigli e proposte migliorative del progetto stesso. Dovrebbe in definitiva fare in modo che i cittadini abbiano tutte le informazioni a disposizione per poter decidere in coscienza se fare o no questa benedetta piscina. Questa stessa tesi l’aveva condivisa anche l’attuale Capogruppo PD Ing. Pozza, il quale, in un suo datato intervento sul suo blog “dettopippo” post del 25/10/2015 così scriveva: “E’ indubbio che una buona amministrazione si debba impegnare a rendere il più possibile partecipe e informata la cittadinanza, credo che in questo avvio di legislatura ci si sia mossi nella maniera corretta.” … peccato, diciamo noi, che ogni volta che si è trattato di coinvolgere la cittadinanza lo stesso Ing. Pozza è stato il primo ad essere contrario in quanto, essendo questa una democrazia rappresentativa, ci sono già’, secondo lui, i consiglieri eletti e non servono quindi i cittadini. Come sempre si predica bene e si razzola male. Purtroppo l’auspicio “propagandistico” del capogruppo PD non si è avverato, dato che non e' stato nemmeno completato il percorso delle commissioni sulla vecchia piscina, percorso che prevedeva un tavolo pubblico di discussione (ma guarda un po’) sul futuro della nuova piscina. Tutto ciò il nostro sindaco uscente non lo farà mai. Come facciamo a saperlo? Semplice, ce lo ha detto lui, mettendolo per iscritto in risposta ad una nostra interrogazione in consiglio comunale. Domanda M5S - Se tutti i documenti del progetto saranno analizzati e resi disponibili a tutta la cittadinanza nell’ambito di un “tavolo pubblico” appositamente organizzato dall'Amministrazione Comunale; Risposta Sindaco - Non è intendimento dell’amministrazione programmare tavoli aperti con la cittadinanza per la disamina della documentazione prodotta dall’operatore, anche perché la normativa non lo prevede. Sarà premura dell’Ente procedere con informazioni adeguate rispetto alle scelte effettuate, nonché rispetto allo stato di attuazione della pratica. In pratica vuol dire: I documenti che mi hanno dato me li tengo per me, deciderò io se e quando renderli noti al popolo. Questo vuol dire una cosa sola: il sindaco HA GIA’ DECISO che questa piscina s’ha da fare. Se le cose stanno così, a che serve la richiesta alle opposizioni di fornire una soluzione alternativa, un’idea o una ipotesi di studio diversa da quella che lui ha già autonomamente deciso di seguire?
Buttarla “in caciara” con discussioni da bar sport non è un modo serio di fare le cose e noi certamente non ci prestiamo a partecipare a questo giochino. Il sindaco ha già deciso? Benissimo, può farlo. Il sindaco non vuole informare i cittadini? Benissimo, può farlo. Il sindaco non vuole fare un sondaggio su quello che pensa la cittadinanza? Benissimo, può farlo. Il sindaco assicura personalmente che l’operazione è esente da rischi per il bilancio comunale? Benissimo, può farlo. Il sindaco vuole coinvolgere gli altri gruppi consiliari in questa decisione? Eh NO,questo non può farlo. La decisione è e sarà solamente sua, come è giusto che sia per un sindaco che sin dal primo giorno del suo mandato si è chiuso a riccio rifiutando qualsiasi contatto con il “nemico” seduto ai banchi dell’opposizione. Le conseguenze (di qualsiasi genere) di questa decisione sarannnno una sua responsablità, della sua giunta e della sua maggioranza. A costo di essere noiosamente ripetitivi, auspichiamo che il sindaco uscente si ravveda e segua la giusta strada:
TAVOLO PUBBLICO E PAROLA AI CITTADINI! A differenza delle acque di Lucio Battisti, le acque di questa nuova piscina non sono né azzurre e né chiare: cominciano a essere subito torbide.
Ci sono già molti elementi che fanno pensare che qualche cosa non sia esattamente come il sindaco e la sua giunta vogliono farci credere. Elementi oggettivi che riguardano il progetto ed altri elementi procedurali che a nostro parere non hanno rispettato quanto la legge prescrive. Per quanto riguarda gli elementi di progetto abbiamo già in un altro post fatto le nostre valutazioni sul materiale che è stato reso pubblico. Con riferimento ai pasticci procedurali abbiamo invece presentato una interrogazione al sindaco con richiesta di risposta scritta (obbligatoria entro 30 giorni). In sintesi abbiamo chiesto al sindaco:
Prima di commentare ci aspettiamo una spiegazione valida - e per iscritto - dal sindaco e dalla sua giunta. Niente post su facebook. Vogliamo una risposta scritta su un atto ufficiale e pubblico. Ci aspettiamo una spiegazione realistica e plausibile che spieghi questa incredibile combinazione di sfortunate coincidenze. Ovviamente ci premureremo di pubblicare la risposta non appena la riceveremo. Nel caso le spiegazioni non fossero convincenti o almeno plausibili, resterebbero solo due ipotesi a disposizione: Il dolo oppure l'incompetenza. Scegliete la spiegazione che più vi piace. I più pignoli potranno leggere direttamente il testo integrale dell'interrogazione qui di seguito. |
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Giugno 2020
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