Chi di voi ricorda che in data 4 aprile 2016? Su richiesta del nostro consigliere comunale Giancarlo Insinsola e del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Stefano Buffagni, l’ATS (la vecchia ASL tanto per intenderci) aveva effettuato un sopralluogo presso la scuola materna Acacie rilevando una serie di irregolarità presenti nell'edificio. Ebbene, 2 anni dopo - il 4 maggio 2018 - abbiamo fatto una interrogazione al sindaco per verificare cosa era stato fatto. Cliccando sul BOTTONE QUI SOTTO potrete vedere cosa è stato fatto e cosa resta ancora da fare (eh già, dopo due anni resta ancora del lavoro da fare). Noi continueremo a mantenere il fiato sul collo a questa amministrazione affinché concluda tutte le opere necessarie ad assicurare la sicurezza ai bambini e agli operatori che ogni giorno vivono e svolgono la loro attività in questa struttura. Nella nostra interrogazione, già che c'eravamo, abbiamo anche chiesto che ci venisse fornita dall’amministrazione la documentazione riguardante il collaudo statico di tutte le scuole di Cesano, collaudo statico indispensabile per ottenere il certificato di agibilità, cioè il permesso di poter entrare e svolgere qualsiasi tipo di attività all'interno degli edifici. Ebbene, in otto scuole pare non sia rintracciabile questo documento di collaudo statico. In altre due, l’amministrazione lo sta ancora cercando... Con questo non vogliamo ingenerare allarmismi di alcun genere, ma riteniamo comunque doveroso sottolineare il grave fatto che un’amministrazione comunale sembra non essere in possesso della documentazione richiesta dalle attuali leggi in materia che ne attestino e certifichino la sicurezza e la stabilità strutturale. A questo punto la domanda sorge spontanea: mentre da un lato vogliamo essere fiduciosi e credere che le strutture di tutte le scuole siano state calcolate e realizzate al meglio, dall’altro lato non riusciamo a capire come, dal punto di vista burocratico, queste scuole abbiano ottenuto l’agibilità, dato che il certificato di collaudo statico è tra i più importanti (se non il più importante) dei documenti necessari ad ottenere l’agibilità stessa dell’edificio. Non vogliamo gettare la croce addosso all’attuale sindaco e alla sua giunta. Gli edifici scolastici più recenti sono stati costruiti in tempi in cui giocavano ancora Pelè, Rivera e Mazzola e negli stadi i concerti li facevano i Pink Floyd, I Doors e gli Who (bei tempi!). E’ quindi evidente che la responsabilità non è di questo sindaco e nemmeno dell’attuale staff dell’ufficio tecnico comunale. Questa segnalazione vuole soltanto evidenziare una carenza e un vuoto che però deve essere colmato al più presto per mettere le cose in regola. A questo punto sarebbe utile sapere anche se sono state effettuate le relative verifiche sismiche: per le strutture scolastiche vi è infatti l'obbligo di procedere a verifica sismica entro cinque anni dalla data del 20 marzo 2003 (DPCM 21-10-2013). Anche se i termini sono ampiamente scaduti, corre l'obbligo di effettuare questa verifica quanto prima in modo da attuare le necessarie misure antisismiche in occasione di eventuali futuri interventi di manutenzione straordinaria. Considerazione nr.1
Perché in 40 e passa anni nessuno si è preso la briga di verificare se tutti i documenti fossero in ordine? Perchè in 40 e passa anni è venuto in mente solo a noi? Come può un’amministrazione pubblica chiedere e pretendere (giustamente) che tutte le leggi e i regolamenti vengano rispettati quando è prima essa stessa a non rispettarli? Considerazione nr.2 Forse le nostre scuole stanno diventando un pò vecchiotte. Progettate e costruite quando non esisteva il problema del riscaldamento globale e delle emissioni nocive (sono quasi tutte in classe energetica “G”, con un dispendio energetico pari circa a sei volte quello di una scuola in classe energetica “A”), quando la provincia di Milano non era una delle zone più inquinate d’Europa, quando l’Apollo 11, che ci ha portati sulla luna aveva un computer con la potenza di calcolo di gran lunga inferiore a quella di un qualsiasi smartphone che abbiamo in tasca, quando internet non esisteva… è realistico ipotizzare che oggi queste strutture possano presentare criticità non più trascurabili, vista anche la delicatissima “destinazione d’uso” a cui sono destinate. Forse anche la scuola è cambiata e forse queste strutture non sono più funzionali e adatte alla nuova didattica e agli attuali percorsi formativi… Promemoria bipartisan per tutti i governanti a qualsiasi livello e di qualsiasi partito o movimento: se davvero vogliamo cambiare questo paese dobbiamo seminare oggi per raccogliere tra 30 anni. E nel frattempo per quello che si può….. vediamo di limitare i danni. Considerazione nr.3 “Se il tuo obiettivo è un anno, pianta il riso Se il tuo obiettivo sono 10 anni, pianta un albero Se il tuo obiettivo sono 100 anni, apri una scuola.” (Proverbio cinese) Meditate gente, meditate….
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Il Movimento 5 Stelle è sempre attento alle segnalazioni che i cittadini ci fanno pervenire. Facciamo un esempio? Nell’anno 2015/2016 abbiamo raccolto molte segnalazioni sullo stato e la sicurezza della scuola materna di via delle Acacie. Dopo aver fatto un sopralluogo ,abbiamo chiesto nell’aprile 2016 l’intervento di ATS che a sua volta ha fatto una serie di rilievi che puoi leggere qui. Sono stati effettuati altri due sopralluoghi (luglio e settembre 2016) per verificare lo stato dei lavori e della risoluzione delle criticità, tra cui quella della pericolosità degli infissi esistenti. Infissi che saranno sostituiti a breve, dato che nel marzo 2018 è stata fatta una variazione del bilancio per stanziare i fondi per questa operazione, fondi che arrivano dalle politiche nazionali per la promozione del sistema educativo. Qui di seguito potete leggere la determina che assegna i lavori di rifacimento dei serramenti all’impresa Falegnameria Zanotti S.N.C con sede in Spirano (BG).
Se sei arrivato su questa pagina con il QR Code, sei già informato sulla nostra interrogazione che abbiamo presentato al Sindaco di Cesano Boscone riguardante la Scuola Walt Disney di Cesano Boscone. Continua a leggere qui di seguito. La nostra interrogazione la puoi comunque leggere cliccando su questo bottone. Questa è la risposta del Sindaco. Queste risposte, se così le vogliamo definire, lasciano interdetti. La nostra richiesta di sapere quanti soldi sono stati stanziati (e spesi) per il giardino e la zona giochi della scuola Walt Disney nel triennio 2015/2017 è rimasta inevasa. Nessuna risposta. Come interpretare questo dato?
Alle domande successive si fa un po’ di confusione mescolando quelli che sono interventi di manutenzione ordinaria (potatura delle siepi, semina del tappeto erboso, ossigenazione del terreno) con gli interventi richiesti e necessari di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza dell’intera area (sostituzione dei giochi, posa di una pavimentazione anti trauma). Per la manutenzione ordinaria sono previste le opere presenti nel contratto di appalto di manutenzione del verde pubblico. Per gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, non è previsto nulla, il che vuol dire che l’intera area non sarà messa in sicurezza. Dato che non esiste nemmeno un preventivo di spesa, non si sa né quanto dovrebbe costare questo intervento né i tempi necessari alla sua eventuale realizzazione, il che la dice lunga sulle reali intenzioni dell’Amministrazione. Il capitolo dei giochi non è meno inquietante: Alla domanda se i giochi danneggiati saranno rimossi e sostituiti ci è stata data la risposta che la questione è in fase di valutazione. Facciamo solamente notare che questo punto era stato già portato all’attenzione del Sindaco in un incontro con i genitori nel mese di Novembre 2017. La risposta è arrivata ai genitori dopo 5 (cinque) mesi nel mese di Aprile 2018 ed è stata la seguente: stiamo valutando la situazione. 5 Mesi per arrivare ad una risposta dilatoria di una qualsiasi decisione in merito. 5 Mesi per essere ancora incerti se demolire un gioco vecchio e pericoloso, sostituendolo con uno nuovo oppure lasciare tutto così com'è transennando la zona “pericolosa” dell’area giochi. Capito? Da questo fatto e da molti altri episodi che purtroppo sono già accaduti in altri edifici scolastici cesanesi si possono trarre molte indicazioni e valutazioni.
A tal proposito sottoponiamo due elementi di riflessione: Prima riflessione Ciò di cui stiamo parlando è la sicurezza dei nostri figli, dai più piccoli degli asili nido fino ai più grandi delle scuole medie. Sulla sicurezza non si può risparmiare perché non esistono priorità superiori a questa. I fondi per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici di Cesano Boscone si devono trovare e si deve fare in modo che i locali che accolgono i nostri bambini siano sempre accessibili, sani, sicuri e salubri. Seconda riflessione Le opere di manutenzione possono e devono essere programmate per tempo e devono avvenire PRIMA che avvenga un disservizio o un malfunzionamento. E’ un fatto ormai assodato da decenni sul quale già dalla fine degli anni ‘80 si sono prodotti studi e ricerche. Per chi volesse approfondire l’argomento può leggere una raccolta di interventi curati dal Prof. Claudio Molinari (Politecnico di MIlano) dal titolo “Manutenzione in Edilizia. Nozioni, problemi e prospettive” Franco Angeli Editore - Codice ISBN: 9788820430979. E’ ampiamente dimostrato che la manutenzione programmata permette di risparmiare risorse nel medio lungo periodo riducendo la necessità di interventi di manutenzione straordinaria (molto più costosi). Una manutenzione programmata permette di accantonare anno dopo anno nei bilanci le risorse economiche necessarie a realizzare gli interventi e a realizzarli senza dover far fronte a costose e pericolose emergenze. Il concetto che invece viene applicato è che si aspetta che qualche cosa si rompa per poi cambiarla…. se ci sono i soldi. E se i soldi non ci sono….. si valuterà la situazione per 5 o più mesi. Capito? Prefetto e Difensore Regionale ci danno ragione: "Niente privacy se svolgi un servizio per un ente pubblico"
Come ricorderete, la vicenda delle mense scolastiche di Cesano ha visto la società Dussmann vedersi annullare l’appalto, a causa di irregolarità nella presentazione dei documenti di gara, irregolarità che i funzionari di questa giunta comunale avrebbero dovuto intercettare, assegnando quindi il servizio al fornitore arrivato al secondo posto in gara d’appalto. Ma si sa, questa non è la prima e neanche ultima svista della giunta Negri in fatto di appalti. Il gruppo M5S di Cesano si è fatto, come sempre, portavoce dei cittadini, che in svariate occasioni ci avevano contattato segnalando irregolarità nell’erogazione del servizio mensa sia per qualità e quantità del cibo servito ai nostri ragazzi, che per la sospetta non adeguata copertura da parte degli addetti ai vari ruoli e mansioni, così come previsto da contratto di appalto. Ricordiamo a tal proposito che, in caso di mancato rispetto delle prescrizioni previste nel contratto, era prevista l’opzione per il Comune di comminare alla società inadempiente sanzioni e provvedimenti disciplinari che andavano crescendo fino ad arrivare alla rescissione del contratto di appalto stesso. Opzioni sanzionatorie di cui, peraltro, il Comune non si è mai servito. Abbiamo quindi chiesto, con un'interrogazione urgente al Sindaco ed al Consiglio, una serie di documenti e precisamente la copia dei fogli di presenza dei dipendenti Dussmann impiegati presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali nel periodo Settembre 2016 / Febbraio 2017 Pensavamo di fare cosa gradita ai cittadini espletando pienamente un controllo approfondito sul servizio e pensavamo che l'Amministrazione avrebbe garantito il diritto di accesso agli atti di un Consigliere Comunale. Invece, di fronte alla risposta della Dussmann -il fornitore- di non ottemperare alla richiesta, l'Amministrazione comunale si è trincerata dapprima dietro il silenzio e poi, sollecitata da una nostra interrogazione urgente presentata lo scorso 6 aprile, ha fornito una risposta a firma del Sindaco proponendo un inutile dato aggregato e anonimo. Praticamente il nulla, colpendo a morte non solo un diritto di un accesso agli atti di un consigliere comunale, ma anche la trasparenza nella sua azione. A questo punto ci siamo trovati costretti a ricorrere al Prefetto e al Difensore Regionale per ottenere i dati richiesti dal nostro Consigliere Comunale nell’espletamento del suo compito. Entrambe queste autorità ci hanno dato ragione: il Comune ha l’obbligo di fornirci i dati da noi richiesti. La Dussmann, anche se è una società privata, stava svolgendo per conto del Comune di Cesano un servizio pubblico e quindi non può rifiutarsi di fornire i dati richiesti da un Consigliere Comunale, trincerandosi dietro una pretestuosa e immotivata tutela della privacy. Sembra che il Comune di Cesano abbia chiesto alla Dussmann queste informazioni lo scorso 21 giugno. Sono trascorsi quasi 3 mesi siamo ancora in attesa della documentazione. Pigrizia? Scarsa Efficienza? Mancanza di volontà politica? Paura di trovare “scheletri” in qualche armadietto? Comunque la pensiate questa vicenda non è un bel segnale. Nella migliore delle ipotesi è un segnale della scarsa autorevolezza che questo Comune ha nei confronti dei suoi fornitori. Noi, comunque, non ci fermeremo. Ecco che come da tradizione arriva puntuale a tutti gli studenti (e le loro famiglie) una letterina di auguri per un anno scolastico proficuo e sereno, auguri fatti direttamente dal nostro sindaco.
E che male c’è, direte voi? Niente di male, anche se un occhio un po’ smaliziato non può non notare che questa comunicazione sembra fatta più per i genitori che per i nostri ragazzi. D’altronde i genitori votano e i ragazzi no….. Ci fa piacere leggere che il sindaco e la sua squadra tengano molto alla scuola. Siamo contenti che alcune opere di efficientamento energetico sono state effettuate in alcuni edifici e anche un paio di palestre abbiano beneficiato di interventi di manutenzione straordinaria. Siamo entusiasti del fatto che in alcune scuole (non è dato sapere quante o quali) si stia procedendo al cablaggio delle linee internet nelle classi. Speriamo che questo impeto virtuoso rimanga tale anche per altre faccende sempre relative alle nostre strutture scolastiche, quali ad esempio il monitoraggio della presenza dell’amianto, richiesta fatta dal M5S cesanese da almeno due anni e finora rimasta senza alcuna risposta seria, oppure l’eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono in molti plessi l’accesso dei bimbi con disabilità a varie attività. Speriamo che la velocità di questi interventi non sia come quella della Scuola di via Acacie dove, per ottenere un parziale intervento sulle criticità più importanti, ci sono volute le nostre interrogazioni in consiglio comunale, una richiesta di ispezione da parte del nostro Consigliere Regionale Stefano Buffagni all’ASL competente e vari sopralluoghi del nostro consigliere comunale Giancarlo Insinsola. Sottolineiamo, per dovere di cronaca e completezza dell’informazione, che nella scuola Acacie alcune irregolarità erano già state evidenziate da una precedente ispezione dell’ASL effettuata in data 14/05/2014 e altre che a tutt’oggi non sono state ancora sanate. E’ per questo motivo che leggere la letterina del sindaco ci riempie di gioia. Chissà che questo sia l’anno buono per le scuole cesanesi! Diamo fin d’ora al sindaco e a un rappresentante dell’ufficio tecnico comunale la nostra disponibilità di fare assieme a loro dei sopralluoghi in tutti i plessi scolastici e stilare una lista delle criticità presenti in modo da far sì che organi comunali competenti possano pianificare un calendario dei lavori per mettere in sicurezza le scuole dove ogni giorno i nostri figli vanno a scuola. P.S. Un piccolo promemoria al sindaco riguardo alla questione “mensa”: stiamo ancora aspettando la documentazione da noi richiesta sulle presenze giornaliere dei dipendenti Dussman. Dopo il parere emesso in nostro favore dal Prefetto e dal Difensore Regionale, sono passati circa tre mesi e ancora non abbiamo ricevuto nulla. Come sempre, in questo comune la trasparenza è un optional. Erano e continuano ad essere noti a tutti i problemi relativi al servizio di refezione scolastica nel nostro territorio sui quali pesa un ricorso esperito da Società Cooperativa Italiana di Ristorazione S.C Siamo in attesa di capirne pienamente i risvolti su come si svolgerà questo servizio delicatissimo in attesa della pronuncia definitiva del consiglio di stato del prossimo 26 ottobre ma ci sembra doveroso ricostruire la vicenda a beneficio dei cittadini cesanesi. Come promesso nell’articolo precedente, per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, passiamo ad illustrare nel dettaglio l’aspetto giurisdizionale e cercando, per quanto sia possibile, di essere brevi. La Cir S.c ha impugnato l’aggiudicazione fatta dal Comune di Cesano Boscone del servizio di ristorazione scolastica poiché ritiene l’aggiudicataria (la Dussmann) carente del del requisito di capacità tecnica richiesto dall’art. 9.8 del bando di gara; il Tar giudica tale ricorso fondato, e addirittura evidenzia in questa mancanza a UNA CAUSA DI ESCLUSIONE di Dussmann Service Srl perfino dalla procedura di gara. L’art. 9.8 del bando di gara stabilisce, infatti, che i concorrenti devono produrre “n. due attestazioni rilasciate dalle amministrazioni committenti o autocertificazione inerente, per dimostrare la capacità tecnica, ovvero esperienza di gestione - effettuata a regola d’arte e con buon esito - del servizio di ristorazione scolastica, di durata non inferiore a 36 (trentasei) mesi continuativi, riferita al periodo 2012-2013-2014, prestato a favore di un ente pubblico con un numero di pasti erogati nel triennio non inferiore a 900.000 (novecentomila)”. Al fine di dimostrare i requisiti richiesti dal bando di gara, la Dussmann ha prodotto due certificazioni, la prima rilasciata da Roma Capitale, la seconda dal Comune di Padova. Tuttavia, mentre i requisiti sono ampiamente soddisfatti nel servizio prestato a favore delle diverse municipalità di Roma, al contrario il requisito non è soddisfatto rispetto al servizio prestato in favore del Comune di Padova. Infatti si tratta di un servizio articolato sugli anni 2013/2014/2015 con l’esclusione dell’anno 2012 e tanto basta, ai giudici del T.A.R. per evidenziate la fondatezza del ricorso della Cir. Il bando di gara è inequivoco nel correlare il possesso del requisito di capacità a tre presupposti: 1) il concorrente deve produrre almeno due certificazioni rilasciate da enti diversi; 2) ciascuna di esse deve riferirsi a servizi analoghi erogati nel triennio 2012-2013-2014; 3) ciascuna di esse deve attestare la produzione di almeno 900.000 pasti nel triennio. Solo quando le tre condizioni sono contemporaneamente soddisfatte può ritenersi sussistente il requisito in esame. E’ infatti lo stesso bando di gara che prescrive, con chiarezza, che deve trattarsi di un servizio prestato anche nel 2012, sicché la circostanza che l’aggiudicataria in tale anno non abbia erogato il servizio in favore del comune di Padova esclude che la relativa certificazione valga a dimostrare il possesso del requisito previsto dall’art. 9.8 del bando. Secondo consolidata giurisprudenza, i chiarimenti dati successivamente dal Comune riguardo la validità dell’anno 2015 sono da ritenersi integrativi degli anni già previsti dal Bando; in nessun caso un chiarimento puo’ né modificare, né integrare, né rappresentare un'inammissibile interpretazione autentica della disciplina di gara. Le regole poste dal bando di gara (cioe’ la “lex specialis”) vincolano sia i concorrenti, sia la stazione appaltante, che non conserva alcun margine di discrezionalità nella loro concreta attuazione. Ne deriva che non è coerente con il contenuto del bando e, pertanto, è illegittima, la valutazione compiuta dalla stazione appaltante, che ha ritenuto sussistente in capo all’aggiudicataria il requisito di capacità previsto dall’art. 9.8 del bando, nonostante il servizio prestato in favore del Comune di Padova non concernesse l’anno 2012. Tutto questo ha carattere assorbente, tanto da escludere in radice la possibilità per la Dussmann perfino di partecipare alla gara. Ora, visto che tale decisione è stata impugnata di fronte al Consiglio di Stato, è necessario aspettare la decisone di tale Tribunale, che ci sarà ad ottobre. Tuttavia è importante considerare che nel mentre, il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla sospensione dell’efficacia della decisone del TAR, ha rigettato tale richiesta, cosi’ argomentando nella sua ordinanza: “ da un primo sommario esame… la sentenza appellata resiste alle censure formulate”. La vicenda e’ arrivata quasi al capolinea ma l’altro aspetto che vogliamo illustrare e’ la strutturazione del bando e i suoi passaggi principali attraverso le delibere di giunta e le determine dirigenziali inerenti al bando “Gestione Servizio di ristorazione scolastica ed altre utenze CIG N. 03755276QD” integrate con accessi agli atti esperiti dal M5S laddove necessario. Il nostro intento e’ quello di fare chiarezza intorno a questo servizio partendo dalla strutturazione del bando. Purtroppo abbiamo notato come sia consuetudine nel comune di Cesano Boscone agire tramite lo strumento delle proroghe del precendente appaltatore invece di strutturarsi per tempo in modo che la nuova assegnazione possa avvenire alla scadenza dell’appalto o quasi. Durante le fase preparatoria delle procedure di gara e per garantire la continuita’ del servizio il contratto con la societa’ Dussmann in scadenza il 31.8.2015 e’ stato prorogato alla Dussmann per ben 2 volte con determinazioni n. 352/2015 (periodo 01-09-2015/31-12-2015) e n. 570/2015 (periodo 01-01-2016/31-01-2016). Parallelamente alla fase di proroga del bando, con determina n. 352/2015, veniva affidato un incarico ad un tecnologo alimentare Istituto per la sicurezza alimentare e la nutrizione di Gerenzano (VA) per il supporto alla stesura del bando per euro 3.904,00. Quindi c’e’ da chiedersi come mai il Comune utilizza una societa’ di consulenza e non riesce a finalizzare il bando in concomitanza alla scadenza dello stesso attivando la proroga dell’appalto precedente. Come se non bastasse con determina n. 510 / 2015 veniva incaricato tecnologo dott. Roberto Chiesa, il quale aveva partecipato alla stesura del bando, come figura di supporto al RUP all’interno della commissione di gara sostenendo un ulteriore di euro 1.800,00 Riportiamo dispositivo della determina: La prima proroga veniva concessa dichiarando che “il giudizio sull’operato di DUSSMANN nei diversi ambiti del Contratto può dirsi complessivamente positivo”. Il servizio di ristorazione si avvale, oltre che della commissione mensa (nella quale sono presenti genitori ed insegnanti di ogni plesso), anche di un’apposita societa’ esterna deputata al controllo di qualita’ del servizio (CONAL) che costa al comune circa 9.000 euro a trimestre. Per capire come dei soggetti professionali giudicassero il servizio, sono stati richiesti i report di controllo redatti dai tecnici CONAL per gli anni 2015/2016 che descrivono il processo dalla produzione pasti alla somministrazione nei diversi plessi. I report redatti sono descrivono per i diversi luoghi di produzione e consumo dei pasti i seguenti aspetti: “organizzazione del servizio ed organico”, “menu e derrate”, “Modalita operative”, “Stato igenico”, “Strutture ed attrezzature” e “documentazione” evidenziando una serie di criticita’. Ne riportiamo qui di seguito alcune a titolo esemplificativo:
Queste irregolarità comportano l’applicazione di penali (art. 81 - CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI) ed in alcuni casi e a determinate condizioni comportano anche la risoluzione del contratto (art. 16 - CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI) Purtroppo, riscontriamo che nonostante i rilevi effettuati dal tecnologo incaricato nel periodo: ottobre 2015/giugno 2016 l’amministrazione non ha applicato nessuna penale o preso nessun provvedimento nei confronti di Dussmann in quanto dall’analisi delle determine sono state comminate solo 2 sanzioni (DET.454/2016 EURO 1.200 – DET. 109/2017 EURO 7.200) che sono al di fuori di tale periodo; se i rilievi fatti da CONAL sono fondati, ci sembra quindi che le segnalazioni sono state ignorate dall’amministrazione che non ha preso gli opportuni e severi provvedimenti lasciando quindi il servizio in balia dell’appaltatore Dussmann. Nell’intento di rinforzare la nostra funzione di controllo abbiamo inoltre presentato 2 interrogazioni. Una di esse verteva sul rifiuto da parte di Dussmann di produrre ad un accesso agli atti del 8/3/2017: “i fogli giornalieri di presenza del personale impiegato presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e sia presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali da settembre 2016 a Febbraio 2017” in quanto spesso CONAL aveva verificato problemi di questa natura. Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta alla quale ha risposto il Sindaco, dicendo in estrema sintesi, che i controlli vengono fatti da un tecnologo esterno a campione sulla base di quanto precisato nel capitolato di controllo Sorvoliamo sul fatto che 8 interventi per 10 mesi sono 80 interventi e non 100, ma in un momento in cui il servizio mostra delle gravi pecche il controllo a campione non e’ piu’ accettabile.
Inoltre il Sindaco propone di fornirci un dato aggregato aggregato ed anonimo, praticamente inutilizzabile per qualsiasi tipo di valutazione o analisi. Nessun problema per il dato anonimo, ma il dato aggregato, ribadiamo, diventa di difficile tracciabilità per il controllo puntuale a cui anche il comune dovrebbe essere interessato. A tutela del nostro diritto di accesso agli atti “non comprimibile”, entreremo in contatto con la Prefettura al fine di capire dove la nostra di richiesta di accesso agli atti violi delle normative e quindi certe informazioni possano essere sottratte all’azione di controllo di un consigliere d’opposizione. In merito alla seconda interrogazione, invece, tra i diversi aspetti disattesi dell’offerta tecnica presentata da Dussmann ci siamo basati su un qualcosa di incontrovertibile ovvero l’impiego di automezzi ecologici. La commissione ha attribuito sulla base di quanto stabilito nell’offerta tecnica un punteggio legato all’impiego in contemporanea di 2 auto elettriche per la consegna dei pasti agli anziani, ma purtroppo dal riscontro dei documenti di circolazione degli automezzi elettrici non risultano questi mezzi ecologici. Questo mancato rispetto dell’offerta tecnica da parte di Dussmann sarebbe sanzionabile da parte del comune a norma dell’art. 9 del CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI oltre a creare un potenziale danno un danno sia agli altri partecipanti che ai cittadini cesanesi fornendo un servizio scadente. Mai tranquilli a Cesano Boscone. E’ di questi giorni la notizia apparsa sui quotidiani locali e sui vari social media riguardante le nuove vicissitudini del Servizio Refezione del nostro Comune. Servizio che interessa sia tutte le scuole di cesano che il servizio mensa per i dipendenti comunali e i pasti a domicilio per gli anziani. E’ come al solito una vicenda complessa (ma perché a Cesano tutte le vicende sono sempre “complesse”?) legata all’ultimo appalto vinto dal Gruppo Dussmann che si è aggiudicata la gara battendo la Società Cooperativa Italiana di Ristorazione (C.I.R. per brevità). Ora, qui di seguito potrete leggere una versione sintetica dell’accaduto. Per non appesantire troppo questo intervento, pubblicheremo a parte, in un altro articolo, tutti gli aspetti tecnici e tutti i riferimenti normativi. La C.I.R. (arrivata seconda alla gara d’appalto) ha fatto ricorso al TAR in quanto a suo dire la Dussmann non aveva i requisiti che rispondevano ai criteri elencati nel Bando della Gara d’Appalto. Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha già giudicato in primo grado di giudizio questo ricorso fondato evidenziando inoltre in questa mancanza a UNA CAUSA DI ESCLUSIONE di Dussmann Service Srl perfino dalla procedura della gara stessa. In pratica, con questi requisiti, se la sentenza verrà confermata dal Consiglio di Stato, la Dussmann non avrebbe nemmeno potuto partecipare alla gara d’appalto. La ditta Dussmann ha fatto immediato ricorso al Consiglio di Stato il quale formulerà la sua decisione sulla vicenda il 26 Ottobre di quest’anno. Teniamo presente che il nostro Comune, con determina n. 352/2015, affidava un incarico ad un tecnologo alimentare Istituto per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione di Gerenzano (VA) per avere il supporto alla stesura del bando per euro 3.904,00. Inoltre, con determina n. 510 / 2015, veniva incaricato il tecnologo dott. Roberto Chiesa a partecipare in qualità di esperto, alla stesura del bando, come figura di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) all’interno della commissione di gara sostenendo un ulteriore di euro 1.800,00. Una struttura, si badi, il cui compito era quello di verificare che tutta la documentazione prodotta dalle ditte in gara fosse conforme a quanto richiesto dal bando. E siamo quindi a 3.904,00 + 1.800,00 = Euro 5.704,00 dei soldi pubblici spesi a questo punto inutilmente ai quali vanno aggiunti altri 9.000,00 Euro di spese legali finora sostenute dal nostro comune per questa vicenda. E arriviamo quindi a 14.704,00 Euro. Altro fatto da rimarcare è l’inspiegabile tendenza dei nostri amministratori comunali a far scadere i contratti di appalto senza preparare per tempo (?) i bandi per le nuove gare. Che cosa succede se un contratto di questo tipo scade senza che ci sia un nuovo appalto aggiudicato? Si attiva in automatico la proroga del vecchio contratto con la vecchia ditta. Durante le fase preparatoria delle nuove procedure di gara e per garantire la continuità del servizio, il contratto con la società Dussmann - in scadenza il 31 agosto 2015 - e’ stato quindi prorogato alla Dussmann per ben 2 volte con determinazioni n. 352/2015 (dal 1 settembre 2015 al 31 dicembre 2015) e n. 570/2015 (dal 1 al 31 gennaio 2016). Ora, come si dice, la domanda sorge spontanea: dato che la redazione del bando non viene realizzata all’interno della struttura comunale e quindi non utilizza risorse umane interne, ma viene affidata a tecnici professionisti esterni, per quale motivo questa amministrazione comunale non riesce a finalizzare il bando in concomitanza con la scadenza dello stesso, attivando così la proroga dell’appalto precedente? Nell’intento di fare chiarezza sulla vicenda e sul rispetto degli standard del servizio erogato dalla Dussmann, il nostro gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Cesano ha richiesto vari accessi agli atti per reperire documentazione ufficiale contenente dati certi ed oggettivi. Prima di esaminare quanto riscontrato è bene ricordare che il controllo e il monitoraggio del rispetto della qualità del servizio è svolto principalmente da due organismi:
I report redatti da CONAL descrivono per i diversi luoghi di produzione e consumo dei pasti i seguenti aspetti: “organizzazione del servizio ed organico”, “menu e derrate”, “modalità operative”, “stato igienico”, “strutture ed attrezzature” e “documentazione” evidenziando una serie di criticità. Ne riportiamo qui di seguito alcune a titolo esemplificativo:
Per tutte queste irregolarità è prevista dal Capitolato di Appalto l’applicazione di penali che, in alcuni casi e condizioni, possono arrivare anche alla risoluzione del contratto. Abbiamo però verificato che a fronte di queste ed altre segnalazioni e rilievi presentati da CONAL all’amministrazione comunale, effettuati dall’ottobre 2015 a giugno 2016, l’amministrazione non ha né applicato alcuna penale né preso alcun provvedimento nei confronti di Dussmann. La conclusione è che le segnalazioni di CONAL (nell’esercizio delle sue funzioni, peraltro retribuite dal nostro comune) sono quindi state ignorate dall’amministrazione che non ha deliberatamente preso alcun provvedimento a riguardo. Al danno del mancato sanzionamento alla Dussmann, si aggiunge quindi la beffa del pagamento a CONAL di una parcella di 9.000,00 Euro a trimestre ( 9.000,00 x 4 = 36.000,00 Euro) per avere informazioni che poi l’amministrazione non utilizza, vuoi per migliorare il servizio, vuoi per comminare alla Dussmann le giuste penali per il mancato rispetto degli standard contrattuali. Nell’intento di adempiere, in quanto gruppo di opposizione in consiglio comunale, alla nostra funzione istituzionale di controllo, abbiamo anche presentato 2 interrogazioni. Dato che CONAL aveva sottolineato molto spesso nei suoi rapporti la carenza di personale addetto alle differenti mansioni e quindi una non adeguata presenza del personale rispetto alle prestazioni richieste, abbiamo chiesto di poter visionare “i fogli giornalieri di presenza del personale impiegato presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e sia presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali nel periodo da settembre 2016 a Febbraio 2017”. Ha risposto il Sindaco, dicendo in estrema sintesi, che i controlli vengono effettuati a campione da un tecnologo esterno sulla base di quanto precisato nel capitolato di controllo e questo bastava. A tutela del nostro diritto di accesso agli atti “non comprimibile”, entreremo comunque in contatto con la Prefettura per capire dove la nostra di richiesta di accesso agli atti violi le normative vigenti e quindi certe informazioni possano essere sottratte all’azione di controllo di un consigliere d’opposizione il quale, ricordiamolo comunque, è tenuto sempre alla riservatezza e alla non divulgazione dei dati acquisiti nell’esercizio delle sue prerogative istituzionali. Andiamo ora alla seconda interrogazione che abbiamo fatto e che verteva su alcuni aspetti tecnici rimasti disattesi nell’offerta tecnica presentata da Dussmann: l’impiego di automezzi ecologici. La commissione ha attribuito sulla base di quanto stabilito nell’offerta tecnica un punteggio legato all’impiego in contemporanea di 2 auto elettriche per la consegna dei pasti agli anziani, ma in realtà, dal riscontro dei documenti di circolazione degli automezzi utilizzati da Dussmann per il servizio, non risulta nessun mezzo elettrico. Questo è un altro aspetto passibile di sanzione, a norma dell’art. 9 del CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI, sanzione neanche questa volta comminata. CONCLUSIONI
Un’ultima considerazione di carattere generale e di cultura istituzionale di base. Nella formazione di un atto amministrativo ci sono delle azioni che sono riservate alla politica, altre invece sono di competenza dei tecnici amministrativi. Le delibere, ad esempio, sono un atto politico, in quanto è il consiglio comunale che decide un’azione da intraprendere, come ad esempio decidere di appaltare a terzi un determinato servizio. La politica invece deve stare al di fuori da tutto il processo (la formazione dell’atto) che serve ad individuare la Società che effettuerà per conto del Comune questo servizio. La politica però, ha il dovere di svolgere una funzione di controllo che questo servizio venga effettuato secondo quanto stabilito dagli atti formali e dai contratti. Questa è un’attività che una maggioranza attenta e competente dovrebbe assolvere, ma che una opposizione altrettanto attenta e ancor più presente ha il diritto-dovere di esercitare. Chi siede nei banchi dell’opposizione ha il diritto e il dovere di controllare, per il bene comune, l’operato della maggioranza. Sempre. In data 04 aprile 2016, su segnalazione e richiesta del Consigliere Regionale del Movimento 5 stelle Stefano Buffagni, l’ATS Milano competente (la vecchia ASL tanto per intenderci) ha effettuato un sopralluogo presso la scuola materna “Acacie” di Cesano Boscone, rilevando quanto segue:
Primo Sopralluogo in data 05 luglio 2016In data 05 luglio 2016 è stato eseguito un primo sopralluogo di una delegazione del Movimento 5 stelle di Cesano, alla presenza della dirigenza scolastica e di funzionari del comune. In questo sopralluogo, il cui obiettivo era valutare lo stato di avanzamento dei lavori richiesti dalla ATS Milano, è stato rilevato che dei punti sopra elencati, le situazioni corrette e portate a norma erano: Punto nr 5. Aule in disordine con eccessivo materiale accatastato, il che rende difficili le operazioni di pulizia - Rimesso in ordine. Punto nr 7. I blocchi dei servizi igienici collegati alle aule si presentano con vario materiale accatastato in modo rinfuso. - Rimesso in ordine. Secondo sopralluogo del 04 ottobre 2016In data 04 ottobre 2016, come da precedenti accordi, abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo per verificare gli interventi migliorativi effettuati negli ultimi due mesi. Le correzioni apportate e le opere realizzate sono le seguenti: Punto 9. Lavandini con evidenti tracce di usura e segni neri attorno ai gruppi rubinetti Punto 10. Le vaschette utilizzate per la pulizia dei bambini risultano annerite e danneggiate anche per l'uso promiscuo (lavaggio del materiale didattico) Punto 11. In alcuni bagni non sono stati rilevati il sapone liquido e salviette monouso Punto 12. Portabicchieri in legno colorato con ganci porta asciugamani ad uso personale dei bambini, non sufficienti a garantire una protezione adeguata contro la polvere Punto 13.WC privi di portarotoli. In alcuni casi i rotoli di carta igienica sono appoggiati a terra. Punto 14. Due WC (Classe rossa e gialla) sono rotti ed ostruiti e ricoperti da sacchetti di plastica. Punto 15. Manca uno spazio destinato al primo soccorso e del relativo arredo. Punto 16. E' presente in corridoio un lettino di primo soccorso che viene utilizzato dalle mamme per il cambio dei pannolini (già evidenziato il 16/10/2008 e il 22/11/2011) Punto 20. Manca l'insonorizzazione delle pareti adiacenti al locale dormitorio (magazzino e locale vivande) Punto 21. Il magazzino è in uno stato igienico-sanitario di totale abbandono, con infiorescenze e umidità. Poche scaffalature e tutto il materiale è posizionato a terra, rendendo difficili le operazioni di pulizia. Resta da realizzare/sistemare: Punto 1. Zona esterna: accatastamento materiali, contenitori in plastica e giochi non adeguatamente protetti dalle intemperie Punto 2. Mancanza di parti di intonaco sul cornicione con ferri emergenti trattati con vernice, ma non protetti dall'intonaco Punto 3. Lavori sul cordolo della copertura parzialmente realizzati, ma non portati a termine Punto 4. Alle due porte d'ingresso manca sui vetri la pellicola protettiva di sicurezza Punto 6. Le finestre in alluminio delle aule sono prive di protezione degli spigoli vivi e le porte sono prive di maniglione antipanico Punto 8. I termosifoni sono privi di protezione e vengono usati come ripiani di appoggio (protezione dei caloriferi già richiesta in una precedente nota del 14/5/2014 prot.44587) Punto 17. Manca la piastrellatura nel locale cucina Punto 18. Infiltrazioni d'acqua evidenti nella zona cucina e nello spogliatoio del personale Punto 19. Il locale refettorio è stato adibito a dormitorio. I pasti vengono consumati nelle singole classi Punto 22. Quadro elettrico contiguo a zone di umidità, infiorescenze Note e ConsiderazioniOpere interne L’intervento realizzato si è principalmente concentrato nelle zone dei bagni e dei servizi igienici che, effettivamente, erano quelli che necessitavano di un intervento prioritario e urgente. Mancano i dispenser fissi del sapone nelle classi Rossa, Blu e Arancio. Sono tuttavia presenti dei dispenser mobili in plastica. Restano da realizzare interventi riguardanti la sicurezza come la protezione dei radiatori e degli spigoli vivi delle finestre in alluminio, oltre che l’applicazione di pellicole protettive di sicurezza in corrispondenza delle porte vetrate ad altezza bambino. Restano da monitorare, individuare ed eventualmente intervenire sulle macchie di umidità e infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto che, in alcune zone delicate (ad esempio i quadri elettrici) potrebbero essere potenziali fattori di rischio. Mancano solamente 4 piastrelle nella zona cucina ed è competenza della ditta appaltatrice del servizio mensa provvedere al ripristino. I tecnici comunali si sono fatti carico di seguire la cosa. Opere esterne Non sono previsti al momento lavori per il ripristino del cordolo, delle scossaline del tetto, pare per problemi di budget a disposizione. I ferri dell’armatura delle strutture in calcestruzzo armato restano scoperti, anche se trattati con prodotti specifici protettivi antiruggine. In alcune zone si rilevano distacchi tra le travi a sbalzo in cemento e il tamponamento superiore in laterocemento di contenimento del tetto. Entro la fine di ottobre i tecnici comunali hanno assicurato che verrà terminata la coibentazione del tetto. Riguardo alla eventuale presenza di amianto nel fabbricato ci è stato risposto dai tecnici comunali che l’edificio non è stato ancora monitorato, ma che è inserito in un programma del monitoraggio di tutte le scuole rimanenti non ancora prese in esame. Siamo un po' in ritardo rispetto alle normative vigenti. Sapremo qualcosa di più definito all’inizio dell’anno prossimo. Ad un primo sommario esame visivo, comunque, non sono emerse situazioni o materiali sospetti. Effettueremo un altro sopralluogo alla fine dell’anno scolastico per continuare a monitorare lo stato dei lavori. Abbiamo altresì proposto sia ai tecnici comunali che alla dirigente scolastica di effettuare un monitoraggio simile anche in tutti gli altri plessi in modo da avere un quadro complessivo delle eventuali criticità e delle priorità d’intervento. Gentilissimo Sig. Sindaco,
il Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone è formato – come altre realtà politiche e associative del territorio – da cittadini attenti ai problemi della nostra città. La vicenda dell’esternalizzazione degli asili nido, e in particolare le ricadute lavorative e psicologiche che questa ha ed avrà sulle educatrici, persone stimate dalla comunità cesanese, è un tema molto importante nonché delicato e ha giustamente attirato su di sé l’attenzione dei cittadini che hanno usufruito o usufruiscono di questo prezioso servizio. Siamo certi che la professionalità profusa negli anni dalle lavoratrici e la precarietà lavorativa attuale delle stesse hanno inoltre contribuito ad amplificare l’eco delle scelte della Sua Amministrazione. Ha già avuto modo, nell’ambito dei Consigli Comunali o delle Commissioni, di capire la vicinanza e la solidarietà del Movimento verso le quasi ex lavoratici comunali e di comprendere le motivazioni della nostra opposizione alla scelta della Sua Amministrazione, scelta a nostro avviso fondata sulla fretta di chiudere al più presto una situazione politicamente “spinosa”, sulla insensibilità con cui è stato affrontato il tema delle risorse umane nonché sulla superficialità con cui sono state fatte le valutazioni economico finanziarie. Nonostante nella stesura del bando siano state previste clausole o condizioni a tutela del posto di lavoro e della retribuzione delle lavoratrici, molti rimangono ancora i punti da approfondire che saranno poi definiti in fase di negoziazione, fase alla quale parteciperanno solo le parti coinvolte direttamente ovvero l’Amministrazione comunale e l’assegnatario del bando. Le lavoratrici da chi saranno tutelate in questa fase? Ecco perché le nostre preoccupazioni permangono e giorno dopo giorno, visto il modo di procedere, aumentano. Tuttavia, nulla capita a caso, il decreto n. 113 del 24/06/2016 pubblicato in G.U. ed efficace dal giorno successivo modifica sostanzialmente i presupposti originali di questa iniziativa se, come in più occasioni ha ribadito, non si trattava di una scelta economica ma bensì basata esclusivamente sul blocco delle assunzioni e sul rispetto del rapporto numerico bambini-educatrici. L’apertura verso nuove assunzioni per il triennio 2016-2018, pur condizionata all’equilibrio finanziario, sembra venire incontro ai problemi di personale evidenziati dalla Giunta e in particolare dalla Vice Sindaco. Qui riportato il link che del decreto: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/06/24/16G00126/sg Di seguito le facciamo alcune domande:
Siamo perfettamente al corrente che il decreto dovrà essere convertito in legge, ma non dubitiamo che con uno dei numerosi ricorsi alla fiducia utilizzato dal Governo guidato dal Suo partito, la cosa possa essere rapidamente risolta. Inoltre non dimentichiamo che ancora devono essere pubblicati i decreti attuativi della legge c.d. “buona scuola” (ironia della sorte) che ulteriore impatto avrebbe sull’organizzazione degli asili nido. Cogliamo questa e coglieremo qualunque altra occasione per mettere in discussione una scelta che non condividiamo e che troviamo irrispettosa nei confronti della professionalità profusa dalle educatrici e nei confronti delle famiglie che si potrebbero trovare di fronte ad un servizio che in passato aveva come valori cardini, oltre alla professionalità, la sensibilità e il rapporto umano. Non ci arrendiamo al fatto che al centro di questo servizio, nelle valutazioni della Sua Amministrazione, ci siano oggi solo questioni economiche. Con i migliori saluti. I cittadini del Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone Riguardo alla vicenda dei nidi di Cesano in questi ultimi giorni si è visto, sentito e letto di tutto.
Oramai ognuno si sarà fatto una propria opinione dell’operato del sindaco, della Giunta e dei loro supporters con i fans già coagulati attorno alle varie posizioni dei loro leader, le barricate già erette e i fossati già scavati. Il dato che emerge, l’autocrazia decisionista del nostro sindaco, porta con se la conseguenza di un sindaco che nel bene e nel male le sue decisioni le prende: un uomo solo al comando che tira dritto verso l’obiettivo. Abbiamo inoltre una giunta granitica e compatta che si fa carico e si prende la responsabilità di decidere. Fissatevi bene questo concetto: RESPONSABILITA’. Abbiamo una maggioranza bulgara in perenne adorazione, che sorregge senza esitazione l’operato del Sindaco e della Giunta condividendone tutte le RESPONSABILITA’. RESPONSABILITA’. Mamma che parola pesante da portarsi addosso... Sin dai suoi primi passi, il nostro sindaco ha fatto vedere di che pasta è fatto applicando l’unico comandamento della sua personalissima bibbia: “qui comando io”, spiazzando, con il suo celodurismo decisionista, anche molti dei suoi elettori, aficionados, amici, sodali o semplici simpatizzanti. Non ha invece sorpreso e spiazzato noi che avevamo inquadrato la situazione e il personaggio addirittura prima che vincesse le elezioni, basta andare a rileggersi i nostri editoriali. Ma si sa, noi siamo i “grillini” che sbraitano e urlano … noi siamo i soliti cittadini “normali” che non sanno che cosa sia la vera politica, non sanno cosa vuol dire “sporcarsi le mani” a fare le cose, non sanno che “la politica è l’arte del compromesso”.... e via dicendo con la fiera delle banalità. La realtà è che noi studiamo. E molto. Leggiamo tutte le carte, lavoriamo sodo (e gratis) sempre con l'interesse della comunità come fine ultimo. E non abbiamo paura a chiedere consigli, che anzi e` la nostra forza, del nostro metodo e del nostro gruppo. Erano sempre i soliti grillini che volevano sapere di chi fosse la responsabilità del disastro della piscina, disastro costato ai cittadini la bellezza di 1.650.000 Euro solo per avere a disposizione un rudere inutilizzabile. Erano i grillini che volevano sapere chi ha firmato i nullaosta al pagamento degli stati di avanzamento di lavori mai eseguiti, come si può facilmente leggere dalla pagina 32 in poi dalla Perizia del Tribunale Amministrativo Regionale del 26/01/2012: un atto pubblico, consultabile dal 2012 da chiunque in qualsiasi momento. Questo fatto la dice lunga sulla vera volontà politica delle giunte passate e presenti di andare veramente a fondo di questa vicenda. Sono sempre quegli impertinenti dei “grillini” che fanno presente alla Giunta che prima di firmare una contrattazione di un mutuo sarebbe cosa buona e giusta fare due calcoli per vedere quanto viene a costare … come sono “precisini” questi “grillini” … manco fossero soldi loro! E poi, sempre grillini che protestano per lo scippo di confronto, dibattito e di democrazia perpetuato dalla maggioranza in Commissione Economica per il nuovo sistema di smaltimento rifiuti e il relativo bando, i grillini che si lamentano degli incontri-farsa con la cittadinanza a giochi già fatti. Chi sono, se non i grillini, che sbraitano sul modo di “condividere” in Commissione Istituzionale il nuovo regolamento per le associazioni, regolamento blindato, costringendo le minoranze a proporre i loro emendamenti nel Consiglio Comunale e, ovviamente, a farseli bocciare … tra ilarità e sberleffi di una maggioranza soggiogata al volere del sindaco? Ma dato che a protestare sono solo i grillini (che tanto si sa che fanno casino sempre e comunque) il nostro sindaco ha pensato che questo suo modus operandi fosse stato accettato e “metabolizzato” di cittadini, o quantomeno da quella parte della cittadinanza che lo vota e lo supporta, che dopo tutto è quella che a lui interessa. … e poi arriva il problema dei Nidi. C’è la vertenza dei nidi? Pronti-via e il nostro sindaco va #avanticomeuntreno e applica lo stesso format, che poi è il vecchio trucchetto della “emergenza-urgenza-e-bisogna-decidere-in-fretta-quindi-decido-io-e-va-bene-così”. Solo che questa volta, lui assieme alla sua maggioranza/ologramma pare abbia fatto male i suoi conti. Questa volta non si trattava di Regolamenti o di Gare di Appalti (a queste cose il cittadino medio non si appassiona, anche se sono in ballo vagonate di soldi pubblici), ma si stava giocando con i destini lavorativi ed esistenziali di 16 persone. … e qualcosa è andato storto. Squarciato il velo, apriti cielo, e allora ecco che i cittadini cominciano a capire e iniziano a protestare per la mancanza di democrazia, di assenza di condivisione e concertazione delle scelte, mancanza di trasparenza sui processi decisionali, inesistenza di una anche minima volontà di coinvolgimento della cittadinanza in questa difficile scelta. … che siano diventati di colpo tutti “grillini”? Ma guarda un po’ quando si dice il caso e la combinazione! Ma qualcuno lo sa che nel programma dei “grillini” erano già presenti tutta una serie di strumenti che servivano a facilitare proprio tutti questi processi di partecipazione? i Tavoli di Lavoro Tematici, L’Archivio delle Competenze, L’Archivio delle Associazioni, Le Consultazioni Popolari Comunali, tanto per fare qualche esempio … sarebbe cosa buona e giusta, ogni tanto, prima delle elezioni andare a leggere i programmi, lo sappiamo che non è abitudine farlo, ma forse sarebbe il caso di iniziare a farlo... Ricordiamo ancora i sorrisetti e i commenti del tipo “Belle idee, ma qua siamo in Italia….” o del tipo alla Razzi “Te lo dico da amico, dai retta a me, che la politica a Cesano Boscone si fa in un altro modo...”. Certo che la politica a Cesano Boscone si fa in un altro modo! … e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questo è il motivo per cui vogliamo cambiarla. Cosa abbiamo imparato da questa vicenda? Beh, ad esempio sappiamo chi sono i RESPONSABILI di tutte le decisioni prese, con tanto di nome e cognome, e potremo perciò evitare di votarli la prossima volta. Vi pare poco? Niente più alibi. Abbiamo anche imparato che gli strumenti di partecipazione, condivisione, trasparenza dei processi decisionali, rappresentano un valido presidio democratico alle derive autoritarie e decisioniste del sindaco di turno (a qualsiasi partito appartenga) e che senza di essi si rischia grosso. Abbiamo capito che ricercare e perseguire il bene comune è un processo lento, ma costante, è un lavoro certosino e quotidiano che ogni singolo cittadino deve compiere con l’aiuto di una amministrazione sana, consapevole, aperta e trasparente che ha a cuore il destino delle prossime generazioni. Ci auguriamo che almeno lo spettacolo indecoroso di un’assemblea pubblica militarizzata ci abbia fatto capire con quali persone abbiamo a che fare! E per finire sfatiamo un altro mito. Molti amministratori locali, nostro sindaco compreso, cercano di giustificare le loro scelte impopolari (tipo questa dei nidi) nascondendosi dietro la più classica delle scuse: “Le leggi e i regolamenti regionali, nazionali e le direttive europee ci vietano di fare questo, ci impongono di fare quest’altro…”. Insomma, ragazzi non è colpa mia, io vorrei tanto, ma ho le mani legate….. Detto ciò, vorremmo fare solo qualche domanda al nostro sindaco:
Nel caso in cui qualche “no” venisse invece fuori, l’unica azione onesta, coerente e trasparente del nostro sindaco dovrebbe essere quella di restituire la tessera del suo PD perché non rappresenta più gli ideali per i quali si era iscritto, e ritirarsi a vita privata dato che siamo sicuri che il suo impegno non sia dettato di brama di potere o da percorsi di carriera, ma di servizio alla collettività. Se invece resta dentro “il sistema” sappia il nostro sindaco che sarà ritenuto COMPLICE e RESPONSABILE, di tutto ciò che il suo partito (PD) e i suoi dirigenti avranno realizzato. Chi non si tira fuori è un complice. E questo vale per tutti. A Cesano abbiamo toccato il fondo, ma….. attenzione che questa giunta, al posto di risalire, potrebbe invece cominciare a scavare…. A proposito di scavare, cogliamo l’occasione per ricordare che il 17 aprile, c’è un REFERENDUM per fermare le trivelle nel nostro mare… il PD del nostro sindaco ha detto di stare a casa, noi vi diciamo invece di fare un favore a voi stessi e ai vostri figli: andate a votare e votate SI. |
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Giugno 2020
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