Sulla vicenda della piscina di Cesano abbiamo già abbondantemente versato fiumi d'inchiostro. Le polemiche da bar e le risse da tastiera le lasciamo volentieri ad altri. Concentriamoci su questi ultimi accadimenti. Il sindaco uscente, a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, annuncia urbi et orbi che il progetto piscina verrà finalmente portato a compimento da un gruppo privato. L'operazione verrà finanziata dal gruppo stesso che anticiperà l'intera somma necessaria (circa € 6.500.000). A opera completata il comune pagherà l'intera somma (più gli interessi e spese accessorie = circa € 8.500.000) in 20 anni. Lo stesso gruppo che ha costruito la piscina lo gestirà per 20 anni e verserà al comune un affitto annuale di circa €110.000. Alla fine della fiera il comune, SE TUTTO VA BENE, dovrebbe sborsare ogni anno per 20 anni € 250.000 per pagarsi la piscina. Il comune provvederà a ripianare le eventuali perdite nel bilancio di gestione della piscina. Normalmente questa clausola è presente in tutti i contratti di questo tipo e non v’è motivo per cui anche in questo non ci sia. Questi sono i fatti. Ed ora passiamo alle nostre considerazioni e valutazioni. Il progetto nelle sue componenti compositive e nella distribuzione funzionale, appare più sobrio e con obiettivi meno ambiziosi del primo. Sono state ridotte le attività accessorie con la presenza di una singola zona ristoro.
Passiamo all'accesso alla piscina.
Dopo aver analizzato tutta la documentazione in nostro possesso riteniamo che vi siano ancora troppi rischi da attenuare prima di poter valutare la possibilità di procedere. Un buon padre di famiglia come si comporterebbe? andrebbe avanti comunque a testa bassa? Passiamo poi al capitolo gestione della piscina. Dato che questo gruppo, a sentire il sindaco uscente, ha esperienza consolidata nel settore, avrà sicuramente a disposizione dei dati sui costi di gestione di strutture simili alla nostra. Sarebbe utile conoscerli e sarebbe anche interessante sapere se i centri che già gestiscono hanno un bilancio in attivo, pareggio o in passivo. Non vorremmo che poi a tenere in piedi la baracca fosse il solito Pantalone Comune di Cesano (altri soldi da sottrarre al bilancio). Se questo è un gruppo serio avrà senz'altro fatto delle simulazioni riguardanti l'afflusso di utenti/giorno, le spese del personale (quanti addetti?), dei servizi erogati e delle utenze da pagare, assicurazioni ecc. e avrà senz'altro individuato il prezzo del biglietto da pagare. È lecito chiedere di saperlo prima di accollarsi un debito di tale peso? A tutto ciò si aggiungono altre considerazioni di carattere più generale. Questo progetto nacque (è d'obbligo il passato remoto) vent'anni fa, tre sindaci fa (Brembilla, 2 volte D'Avanzo e Negri). Molto tempo è passato, Cesano è cambiata, l'Italia è cambiata e con essa le priorità e i bisogni dei cittadini sono drasticamente cambiati. Nel frattempo altre piscine pubbliche e private sono sorte attorno a Cesano: Corsico, Trezzano, Milano (appena aperta dietro il Carcere Beccaria a Bisceglie), Muggiano e può essere che il bacino di utenza si sia ridotto al punto di non più sostenere finanziariamente il servizio. Può essere, ripetiamo può essere, che la piscina a Cesano non sia più al centro dei desideri dei suoi cittadini? A corollario di quanto sopra ci corre l’obbligo di evidenziare altri punti, nient’affatto secondari quali:
ConclusioniQui non si tratta di volere o non volere una piscina a Cesano. Chi non la vorrebbe?
Il punto è che al momento nessuno ci ha fornito dati sufficienti per poter valutare in scienza e coscienza i costi e i benefici di questa operazione. Non si può chiedere di deliberare a scatola chiusa e se qualcuno vuole farlo si prenderà le sue responsabilità politiche e penali, nel caso in cui emergessero danni erariali. Non si può chiedere di deliberare fornendo documentazione “all’ultimo minuto”! … ci spiace per il sindaco uscente ma gli irresponsabili in questo momento non siamo noi. Forse chiedere ai cittadini una conferma se la piscina, con tutti i costi e rischi economici sopra menzionati, vada realizzata, costi quel che costi, non sarebbe male. Certo, organizzare un referendum comunale serebbe molto complicato.... Un referendum no, però.... però tra pochi mesi ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco: perché non sfruttare l'occasione e chiederlo direttamente ai cittadini? Se il sindaco uscente ci crede veramente in questa operazione perché non la mette al primo posto del suo programma elettorale? Chiediamo quindi al sindaco uscente di congelare questa decisione per 6 mesi (tanto abbiamo aspettato 20 anni… mese più mese meno) e lasciare al prossimo sindaco l'onere della decisione, sentito prima il parere dei cittadini! Ripetiamo per i duri d'orecchio: PRIMA IL PARERE DEI CITTADINI! Senza questo passaggio, che per noi è alla base della “buona educazione politica”, noi saremo contrari, senza “se” e senza “ma” ad un progetto fumoso, potenzialmente devastante per il futuro dei cesanesi tutti, e daremo voce e rappresentanza a tutti quelli che del loro futuro ne vogliono parlare! In caso contrario il sindaco uscente con il suo #avanticomeuntreno si prenderà le sue responsabilità davanti ai cittadini e ai giudici, ma attenzione: questo treno potrebbe deragliare o arrivare senza freni al capolinea… Siamo ancora in tempo a fermare questa follia senza che nessuno si faccia male, sindaco uscente compreso. In caso contrario, a tutelare i cittadini, ci penseranno quelli del Movimento 5 Stelle!
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Giugno 2020
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