La festa dei 50 anni del Tessera dello scorso aprile è stata come una festa di compleanno senza il festeggiato.
Il Tessera non c’era, c’erano le istituzioni di Cesano Boscone a dimostrare quanto ci tengono al loro quartiere “di periferia” e quanto sono generosi nel celebrarlo. Lo dimostrano le poche fotografie che sono circolate, che non ritraggono certo un quartiere in festa ma solo i sorrisi di chi ha organizzato l’evento. Molti abitanti del Tessera non si sono neanche accorti che ci fosse una festa, non c’è stata la capacità o meglio la volontà di coinvolgere il “cuore” del quartiere, i suoi abitanti, i commercianti, i luoghi più centrali, le strade, le vie principali. Il cuore del quartiere è sempre stata la via Turati con le sue botteghe e con la parrocchia S. Ireneo, le poche feste realmente riuscite organizzate dai commercianti o dalla chiesa riempivano di bancarelle questa zona e vedevano parecchia gente scendere in strada per mangiare una salamella in compagnia, fare quattro chiacchiere, ascoltare un po’ di musica. Per i 50 anni del quartiere niente di tutto questo. I pochi commercianti rimasti si sono sentiti esclusi totalmente dall’organizzazione, si sono visti coinvolti all’ultimo momento in un “Aperitessera” senza alcun preavviso. Le cene, importante momento di aggregazione, sono state organizzate in locali con l’obbligo di entrata con tessera e siti in strutture abusive. La sagra dello gnocco e il mercato agricolo sono stati dislocati in via Gobetti, che non corrisponde esattamente al centro storico del quartiere. La maggior parte degli eventi sono stati organizzati in luoghi chiusi con pochissima pubblicità e senza coinvolgimento della popolazione. La stessa mostra fotografica è consistita in pochissime foto esposte quando invece sarebbe bastato chiedere ai commercianti, con il giusto preavviso, di coinvolgere gli abitanti nella raccolta di vecchie foto con i volti di chi ha fatto realmente la storia del quartiere. Tanti infatti i nomi dimenticati in questa festa, nomi di chi c’è ancora ma anche di chi non c’è più ma che ha fatto tanto per la crescita del Tessera. Gente semplice che qui ha aperto coraggiosamente esercizi commerciali, che ha fatto volontariato al circolo parrocchiale, che ha esercitato la professione medica e tanti altri…... A questo proposito colpiscono i commenti amari rilasciati su Facebook da alcuni di questi a seguito del loro mancato coinvolgimento alla festa. Un medico che ha avuto il proprio ambulatorio in quartiere per ben 35 anni ed è stato eletto per 2 amministrazioni comunali si è sentito offeso e ha ricordato giustamente quello che ha dato a questo quartiere rischiando la vita più volte nel proprio ambulatorio in cui entravano anche personaggi “difficili”da gestire. Non è stato neanche citato nel libro fotografico dei ricordi realizzato per il Tessera, un libro fotografico che era stato realizzato per i 40 anni e che è stato riproposto per i 50, quindi con 10 anni di tempo per essere integrato di nuove foto raccolte tra la popolazione, cosa che ovviamente non è avvenuta. Ci si è invece impegnati nella realizzazione di cartelloni pubblicitari per presentare il progetto di un murales “in dono “ al quartiere e di cui il Tessera non ha sicuramente bisogno. Significativo anche il commento di una delle storiche maestre della scuola elementare del quartiere: “Una festa in tono minore e poco pubblicizzata, ignorata dai più, con pochi e rari segni di festa. Io ho scoperto per caso che si “festeggiavano” i 50 anni del NOSTRO QUARTIERE. Che tristezza! Che amarezza! Che dispiacere per un quartiere difficile sì ma fino a qualche anno fa vivo. Un popolo che non ricorda il passato è un popolo che non ha futuro”. Brava maestra! Con queste poche righe ha espresso l’amarezza che questa festa ha lasciato nella maggior parte degli abitanti del Quartiere Tessera. La ciliegina sulla torta: Per organizzare questo flop il Comune ha stanziato e speso (male) la somma di € 11.490 dei soldi dei contribuenti.
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Gentile Signor Sindaco,
In questi giorni abbiamo appreso con piacere che un gruppo di bravi giovani cesanesi, in occasione dei Campionati Europei di Calcio, riaprirà per un paio di mesi circa la Casa dei Giovani di Via Trento, struttura il cui bando di aggiudicazione per la sua gestione pare sia andato deserto. E’ senz’altro una buona cosa che dei ragazzi con la voglia di spendersi per la comunità si siano presi il compito di tenere aperto questo spazio, seppur a tempo determinato. Ringraziamo quindi Davide, Valerio, Viviana, Daniele, Alessandro, La Brusa, Valeria, Martina, Bietto e qualche altro volontario non meglio identificato per il loro impegno. Se i complimenti vanno a questi ragazzi, qualche domanda ci corre l’obbligo però di farla ai nostri Amministratori e al nostro Sindaco. Premettendo che non vi è nulla di pretestuoso nelle considerazioni che faremo di seguito passiamo subito ai quesiti: Questi ragazzi cesanesi fanno parte di qualche associazione? O meglio, questa operazione estemporanea viene realizzata sotto l’egida di qualche associazione locale? L’associazione Koiné che ha pubblicizzato la iniziativa sui social media, gestisce l’operazione in prima persona? Nel caso né questa Associazione né altre fossero coinvolte, che tipo di rapporto è instaurato tra l’amministrazione che dà in uso una struttura pubblica e questo gruppo di ragazzi? Esiste ad esempio una copertura assicurativa nel malaugurato caso di incidenti o episodi che possono interessare i volontari, gli avventori e le strutture del centro? Esiste un legale responsabile del progetto? La struttura viene concessa in uso a titolo gratuito? Chi paga le spese dell'elettricità, acqua, ecc.? Questo tipo di concessione è prevista e contemplata nel nuovo regolamento delle associazioni che avete appena redatto e votato? Se si a quale articolo fa riferimento? Nel caso in cui sia invece una Associazione la referente del progetto, che tipo di rapporto intercorre tra Koiné (o qualsiasi altra associazione che gestisce l’operazione) e l’Amministrazione Comunale? Esiste un protocollo d’intesa? Dove è possibile informarsi sulla struttura dirigenziale di Koiné? Sono stati concordati degli obiettivi da raggiungere? È prevista una verifica degli obiettivi raggiunti a fine progetto? In caso affermativo chi è la struttura o la persona preposta a farlo in nome e per conto del Comune? Nel rispetto delle elementari norme di trasparenza è possibile dare un cognome ai vari Davide, Valerio, Viviana, Martina, La Brusa ecc.? Vorremmo evitare zone d’ombra su eventuali fantomatici conflitti d’interesse e non vorremmo che questi ragazzi ci andassero incolpevolmente di mezzo. Purtroppo le informazioni parziali lasciano il campo a illazioni, pettegolezzi ed invidie che sembrano essere lo sport nazionale di questa contrada. Supponiamo per un momento che questa operazione non abbia seguito le procedure tipiche di assegnazione via bando, ma sia una sorta di affidamento diretto, seguendo la sensibilità dei nostri amministratori e rispondendo ad una richiesta fatta da questi giovani. Partendo da questa supposizione e se ciò corrispondesse al vero, questa forma di benevola concessione, sebbene animata dalle migliori intenzioni, potrebbe ahinoi creare un pericoloso precedente. Pensiamo per un istante a cosa succederebbe se alla fine degli europei, si presentasse un altro gruppo di ragazzi cesanesi e volesse usufruire degli stessi spazi per altri eventi o se, peggio ancora, ci fossero più gruppi di ragazzi che ambissero ad utilizzare lo stesso spazio. Con quale criterio si dovrebbe scegliere? Quali caratteristiche dovrebbero avere? Quali garanzie dovrebbero offrire? Coperture assicurative? Responsabilità legali? E se fosse una Associazione, dovrebbero presentare un progetto? Con quale valutazione oggettiva si dovrebbe concedere a uno piuttosto che all’altro o anche negare ad entrambi lo stesso spazio già concesso ai ragazzi del Klab? Ripetiamo. I ragazzi del Klab non c'entrano. Vogliamo solo fare chiarezza per evitare spiacevoli situazioni future e strascichi polemici di cui francamente faremmo volentieri a meno. Certi di un suo cortese riscontro e di risposte puntuali ai nostri quesiti, inviamo i nostri più cordiali saluti. Movimento 5 Stelle - Cesano Boscone Con riferimento a quanto indicato nel nostro programma elettorale, abbiamo sviluppato questa proposta di piccola modifica al Regolamento per le Associazioni presenti e operanti nel nostro territorio comunale. Questo documento rappresenta la nostra proposta che a breve presenteremo in Commissione Istituzionale. Invitiamo tutti i cittadini a leggerla per informarsi e soprattutto invitiamo TUTTI i gruppi consiliari a prenderne visione in vista della futura discussione in Commissione. Ognuno ovviamente è libero di avere differenti visioni e di proporre differenti documenti. Questo vuole essere il nostro contributo allo sviluppo di una discussione seria e propositiva su questo tema. Obiettivi
La nostra Proposta Titolo I - FINALITÀ E DIFFUSIONE Art. 1 - Oggetto La concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici di qualunque natura ad enti ed associazioni pubbliche e private viene effettuata dal Comune, nell'esercizio della propria autonomia, secondo le modalità, le procedure ed i criteri stabiliti dal presente regolamento per dare attuazione all’art.12 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ed all'art.22 della legge 30 dicembre 1991, n. 412 e successive modificazioni, assicurando equità, imparzialità e trasparenza all'azione amministrativa e realizzando il miglior impiego delle risorse destinate al conseguimento di utilità sociali per la comunità amministrata ed alla promozione del suo sviluppo. Il Regolamento disciplina altresì i requisiti e le modalità per l’iscrizione all’Albo delle Associazioni, in conformità a quanto previsto dallo Statuto Comunale I sussidi ed ausili finanziari diretti alle associazioni per scopi socio assistenziali e quelli di supporto alla qualificazione delle attività scolastiche sono disciplinati da altri specifici atti dell'Ente. Art. 2 – Osservanza L'osservanza delle procedure, dei criteri e delle modalità stabiliti dal presente regolamento è condizione necessaria per la legittimità degli atti con i quali vengono disposte le concessioni di cui al precedente articolo. Art. 3 - Pubblica diffusione L'Amministrazione dispone le iniziative più idonee ad assicurare la più ampia e diffusa conoscenza del presente regolamento agli Enti, alle Istituzioni pubbliche e private ed all'intera comunità. Questo Albo delle Associazioni dovrà essere pubblicato e aggiornato annualmente a cura dell’Amministrazione Comunale sulle pagine del sito del Comune di Cesano Boscone e su qualsiasi altro mezzo ritenuto idoneo per assicurarne la massima pubblicità. Le Associazioni sono tenute a comunicare tempestivamente all’Amministrazione comunale qualsiasi variazione avvenuta nei dati e documenti pubblicati sul Registro. Titolo II - ALBO DELLE ASSOCIAZIONI, DEGLI ENTI E DELLE ISTITUZIONI Art. 4 - Finalità generali
L’Albo delle Associazioni è suddiviso nelle seguenti sezioni: A. Associazioni di impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani; B. Associazioni socio assistenziali; C. Associazioni formative ed educative; D. Associazioni culturali; E. Associazioni di valorizzazione e tutela dell’ambiente; F. Associazioni sportive; G. Associazioni ricreative; Art. 6 - Iscrizione all’Albo Le Associazioni di cui al precedente articolo 5 indirizzano al Sindaco domanda di iscrizione all’Albo indicando il tipo di attività svolta, la sezione cui vogliono essere iscritte e allegando i seguenti documenti :
Il diniego di iscrizione può essere disposto qualora : a) vengano prodotti documenti falsi o incongruenti; b) la Giunta comunale, con motivato provvedimento, non ravvisi nella richiedente le caratteristiche di cui al comma 2 dell’art. 4 . Il diniego all'iscizione o la cancellazione dall’Albo avviene con motivato provvedimento della Giunta Comunale quando vengano a mancare, per qualsivoglia ragione, gli elementi essenziali necessari per l’iscrizione o quando si verifichi il caso di manifesta indegnità. L’aggiornamento dell’Albo delle Associazioni, degli Enti e delle Istituzioni viene disposto annualmente dalla Giunta Comunale. Gli iscritti all’Albo sono tenuti ogni anno alla presentazione del Bilancio consuntivo e preventivo e alla relazione sull’attività sociale. Ogni eventuale modifica od integrazione dei documenti di cui all’Art.6 dovrà essere tempestivamente comunicata. La mancanza di tale aggiornamento è ragione sufficiente per l’eventuale deliberazione di cancellazione dall’Albo e in ogni caso impedisce le facilitazioni di cui al comma 3 dell’art.4. Art.6 bis Status delle Associazioni richiedenti l’iscrizione all’Albo Viene istituito un database che fotografa e definisce lo status delle Associazioni richiedenti l’iscrizione all’Albo delle Associazioni. Il database dovrà contenere tutte le informazini utili a comprendere lo status della pratica e le eventuali criticità riscontrate: la data di presentazione della domanda, i documenti prodotti e quelli eventualmente mancanti, il responsabile del procedimento. Il database sarà pubblicato su una apposita pagina del sito del Comune e sarà pubblico. Titolo III - CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Art.7 Consulta delle Associazioni Viene creata una Consulta Permanente delle Associazioni il cui compito è quello di:
La Consulta delle Associazioni è così costituita:
Viene poi data la possibilità a tutte le Associazioni di proporre progetti che, nel rispetto delle proprie competenze, attitudini e vincoli statutari, siano funzionali al raggiungimento degli Obiettivi Generali prescelti. Ai fini dell’erogazione dei contributi, la valutazione della qualità dei progetti presentati avverrà tramite una griglia di valutazione che sarà definita dalla Consulta volta per volta in relazione agli Obiettivi Generali determinati. A titolo puramente indicativo elenchiamo alcuni criteri di valutazione che potrebbero essere inseriti nella griglia di valutazione:
Tutti i progetti presentati saranno pubblicati integralmente sul sito web del Comune. Sulla base del Budget a disposizione, della qualità dei progetti proposti, e dei risultati della griglia di valutazione, il rappresentante dell’Amministrazione Comunale nella Consulta provvederà a proclamare i progetti aventi diritto al finanziamento. Tutti I finanziamenti, sotto qualsiasi forma (contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici), verranno comunque erogati dal Comune rispettando le direttive e indicazioni della Consulta delle Associazioni. Art.7bis Statuto e Regolamento della Consulta delle Associazioni Lo statuto e il regolamento della Consulta delle Associazioni verrà redatto dalla Commissione Istituzionale entro 90 giorni dalla data di approvazione del presente Regolamento. Titolo III CONCESSIONE DI BENEFICI FINANZIARI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI ED ASSOCIAZIONI CAPO I - Principi, criteri, destinatari Art. 8 - Finalità degli interventi Il Comune, per mezzo della Consulta delle Associazioni, può intervenire con la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici, nei limiti delle risorse previste in bilancio, a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private che operano per le seguenti finalità, elencate in ordine alfabetico: 1. assistenza e sicurezza sociale; 2. iniziative di solidarietà, di impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani; 3. istruzione, formazione e cultura; 4. promozione della pratica dello sport e di attività ricreative del tempo libero; 5. sviluppo dell'economia e dell'occupazione; 6. tutela dell'ambiente e del paesaggio 7. valorizzazione e conservazione dei beni artistici e storici; La definizione delle finalità di cui al precedente comma non preclude al Comune la possibilità d’interventi di carattere straordinario, quando gli stessi siano motivati da fatti eccezionali o da esigenze di particolare interesse per la comunità o che costituiscano, da parte della stessa, testimonianza di solidarietà verso popolazioni colpite da gravi eventi. Art. 9 - Destinatari La concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici viene disposta per le Associazioni iscritte all’Albo delle Associazioni da almeno un anno. Art. 10 - Interventi straordinari e cooperazione internazionale Nei casi particolari previsti dal secondo comma dell’art.7, l’attribuzione a carattere straordinario di contributi economici può essere effettuata dal Comune ad enti pubblici e privati, associazioni e comitati, per sostenere specifiche iniziative di aiuto e solidarietà verso comunità italiane colpite da calamità od altri eventi eccezionali. Il Comune può destinare, in conformità a quanto previsto dal comma 1 bis dell’art.19 della legge 19 marzo 1993, n. 68, un importo non superiore allo 0,80% della somma dei primi tre titoli delle entrate correnti del bilancio annuale, per sostenere programmi di cooperazione allo sviluppo ed interventi di solidarietà internazionale. CAPO II - CONDIZIONI GENERALI DI CONCESSIONE Art. 11 - Tipologia dei contributi La concessione di contributi, benefici su manifestazioni inerenti l'attività delle Associzioni è di esclusiva competenza della Consulta delle Associazioni. Art. 12 - Contributi annuali ad enti ed associazioni Non è contemplata in alcun caso la concessione di contributi annuali al sostegno della normale attività sociale delle Associazioni. I contributi comunali sono erogati esclusivamente a sostegno di progetti approvati dalla Consulta delle Associazioni. Art. 13 - Patrocini Il patrocinio di manifestazioni, iniziative, progetti consiste nell’informazione alla cittadinanza dell’apprezzamento e del pubblico riconoscimento del valore degli stessi da parte dell’Amministrazione Comunale e deve essere richiesto dal soggetto organizzatore e concesso formalmente ai sensi dell’art. 10 del presente Regolamento. Il patrocinio del Comune non può essere accompagnato dall’erogazione di contributi economici, per manifestazioni, iniziative, progetti deve essere richiesto dal soggetto organizzatore almeno 30 giorni prima dello svolgimento della manifestazione. La richiesta dovrà essere redatta su apposito modulo e sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente o associazione richiedente, inoltrata al Sindaco attraverso il Protocollo Generale. La richiesta di patrocinio dovrà contenere la descrizione dettagliata dell'iniziativa, date, luoghi, finalità, presenza di sponsor, finanziatori o altri patrocini. La risposta scritta del Comune dovrà essere tassativamente inviata al richiedente entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda. Tale risposta potrà essere inviata anche via email all’indirizzo indicato nella domanda presentata dal richiedente. Il diniego motivato dovrà comunque essere comunicato per iscritto al richiedente. La concessione di patrocinio può realizzarsi anche mediante le seguenti facilitazioni:
Il patrocinio viene concesso per singole iniziative e implica l’obbligo ai soggetti organizzatori di citarlo in tutte le forme di pubblicità attraverso l'uso dello stemma municipale e la dicitura "Patrocinio del Comune di Cesano Boscone". Le modalità d’uso dello stemma andranno preventivamente concordate con i responsabili dei vari procedimenti. Il diniego motivato dovrà essere comunicato al richiedente. Art. 14 - Utilizzo di immobili, strutture e beni Laddove non sia regolato da apposite convenzioni, l'utilizzo gratuito o agevolato di immobili o strutture pubbliche da parte di Enti o Associazioni senza scopo di lucro costituisce vantaggio economico a favore dei soggetti utilizzatori e rientra quindi nelle competenze della Consulta delle Associazioni. Esso potrà essere concesso con i criteri e le modalità previsti per l'assegnazione di contributi in relazione alle reali disponibilità ed alle attività programmate dal Comune e alle linee guida determinate dalla Consulta delle Associazioni. Il Comune può consentire l'uso di beni immobili o mobili da parte di Enti o sodalizi organizzati per lo svolgimento di attività a rilevanza sociale. L'uso di tali beni è disposto su istanza dei soggetti interessati alla quale dovrà essere allegata documentata relazione sulla attività da svolgere nonché sull'uso specifico del bene richiesto, nonché la documentazione di cui al successivo art. 19, integrata da copia dello Statuto. La giunta Comunale delibera sulle richieste. L'uso può essere consentito a titolo gratuito ovvero agevolato previa sottoscrizione di apposito atto che garantisca l'integrità e la correttezza dell'uso del bene di pubblica proprietà ed indichi la durata della concessione. Nel caso di utilizzo non occasionale, riferibile ad un uso continuativo, seppure non esclusivo della struttura le spese ordinarie di gestione e manutenzione non dovranno gravare sul Bilancio Comunale, fatte salve specifiche convenzioni. In questo caso è la Consulta delle Associazioni a deliberare. Questo tipo di concessioni dovranno, di volta in volta, essere normate da specifici provvedimenti tesi a disciplinare i rapporti tra le parti. Art. 15- Condizioni generali che regolano gli interventi del Comune L'intervento del Comune non può essere concesso per eventuali maggiori spese impreviste che si verificano per le manifestazioni ed iniziative organizzate dai soggetti di cui all'art. 12, e non può essere accordato per la copertura di disavanzi di gestione delle attività ordinarie degli enti di cui all'art. 11. Il Comune rimane comunque estraneo a qualsiasi rapporto od obbligazione che si costituisca fra persone, enti pubblici o privati, associazioni, fondazioni o comitati nei confronti di soggetti terzi per forniture di beni e prestazioni di servizi, collaborazioni professionali e qualsiasi altra prestazione. Il Comune non assume responsabilità alcuna in merito all'organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni, iniziative e progetti ai quali ha accordato contributi finanziari, così come non assume responsabilità relative alla gestione degli enti pubblici, privati ed associazioni che ricevono dal Comune contributi annuali, anche nell'ipotesi che degli organi amministrativi del soggetto beneficiario facciano parte rappresentanti dallo stesso nominati. Nessun rapporto od obbligazione di terzi potrà esser fatto valere nei confronti del Comune il quale, verificandosi situazioni irregolari o che comunque necessitino di chiarimenti, può sospendere l'erogazione delle quote di contributi non corrisposte e, a seguito dell'esito degli accertamenti, deliberarne la revoca nei limiti predetti. La concessione dell'intervento è vincolata all'impegno del soggetto beneficiario di utilizzarlo esclusivamente per le finalità per le quali è stato accordato. Gli interventi del Comune relativi all'attività ricorrente o straordinaria dei soggetti previsti dal presente regolamento possono avvenire soltanto attraverso l'assegnazione di contributi finanziari o la concessione dell'uso agevolato di immobili, impianti, strutture od attrezzature comunali. Le spese di ospitalità, rappresentanza e simili, effettuate dagli enti predetti sono finanziate dagli stessi nell'ambito del loro bilancio o del budget delle singole manifestazioni, senza oneri per il Comune. Le spese per queste finalità possono essere sostenute dal Comune soltanto per le iniziative o manifestazioni dallo stesso direttamente organizzate o cui direttamente partecipa, nell'ambito dei fondi per le stesse stanziati, direttamente gestiti dall'amministrazione comunale. Art. 16 - Pubblicizzazione degli interventi del Comune Gli enti pubblici e privati e le associazioni che ricevono contributi annuali per l'espletamento della loro attività sociale o per realizzare manifestazioni, iniziative e progetti sono tenuti a far risultare dagli atti attraverso i quali le realizzano o le manifestano all'esterno, che esse vengono realizzate con il concorso del Comune. Art. 17 - Albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica Il Comune, adempiendo a quanto prescritto dall’art. 22 della legge 30 dicembre 1991, n. 412 e successive modificazioni, provvede alla tenuta dell'albo dei soggetti, comprese le persone fisiche di cui ad apposito regolamento, cui siano stati erogati in ogni esercizio finanziario contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica a carico del proprio bilancio. Il Comune provvede anche alla pubblicazione del suddetto Albo sul sito web ufficiale del Comune. CAPO III - PROCEDURE Art. 18 - Modalità e documentazione richiesta per la presentazione delle domande di contributo riferiti ai progetti presentati alla Consulta delle Associazioni. Tutti i progetti presentati dovranno inderogabilmente contenere le seguenti informazioni:
Nelle richieste di contributo e nei rendiconti andranno altresì indicati tutti gli eventuali introiti derivanti da vendita di biglietti, sponsor, contributi da altre associazioni od enti, proventi vari. Nel caso il rendiconto evidenzi una minore spesa rispetto a quella prevista e su cui è stato calcolato l’anticipo il beneficiario è tenuto a rifondere al Comune entro 30 giorni dalla verifica del rendiconto la quota eccedente oppure a vedersi riconosciuta una quota minore di saldo. Sarà cura delle Associazioni inviare alla Consulta delle Associazioni il rendiconto a consuntivo, la quale provvederà entro 15 giorni dal ricevimento alla sua pubblicazione sul sito web del Comune. Le istanze e le proposte per contributi annuali a sostegno dei progetti devono essere presentate dalle associazioni iscritte all’Albo entro 100 giorni dalla data di approvazione degli Obiettivi Generali da parte della Consulta delle Associazioni. Entro i 30 giorni successivi la Consulta delle Associazioni è tenuta a dare formale risposta. Art. 19 - Rendiconto e liquidazione dei contributi Per la liquidazione dei contributi erogati ai progetti approvati dalla Consulta delle Associazioni, in base alle caratteristiche e ai dati del progetto approvato (art.18 comma 4) il soggetto beneficiario presenterà, la seguente documentazione:
Nel caso il rendiconto regolarmente documentato sia inferiore a quanto previsto la liquidazione del contributo sarà ridotta nella proporzione “spesa prevista sta a contributo assegnato come rendiconto documentato sta a contributo effettivamente liquidato”. In caso di revoca per colpa accertata per anomalie o per mancata o irregolare presentazione dei documenti richiesti, i soggetti beneficiari sono tenuti a restituire il contributo eventualmente percepito a titolo di anticipazione. In caso di colpa accertata per anomalie o per mancata o irregolare presentazione dei documenti richiesti, l’associazione beneficiaria non potrà presentare altri progetti o richiedere qualsiasi forma di finanziamento per i successivi due anni. CAPO IV - NORME FINALI Art. 20- Esclusioni Sono esclusi dalla presente disciplina i costi sociali che il Comune assume per i servizi dallo stesso gestiti o che sono eseguiti per suo conto da altri soggetti, essendo gli stessi regolati:
Partiamo dalle origini. La Sala della Trasparenza è una struttura di c.a. 200 mq, di cemento armato, ferro e vetro, alto c.a. 10 m, inserito all’interno di un Parco di c.a. 17.500 mq. Inaugurata il 16 dicembre del 2006 durante “la prima era D’Avanzo”, é sicuramente da considerarsi uno specchio indelebile dei tempi che furono … periodi di “vacche grasse” quando si spendeva senza criterio, tanto i soldi c’erano. Dalle note dell’epoca si evidenzia un fatto sicuramente positivo, forse l’unico relativo alla costruzione in questione, e cioè che l’Amministrazione d’Avanzo volle che il progetto rientrasse in un più ampio piano di architettura partecipata, dove i cittadini potessero dare consigli su cosa e come costruire! Da un punto di vista squisitamente di bilancio energetico, la Sala della Trasparenza non può che essere considerata un fallimento. Cosa c’entra tutto questo con il titolo? Ci arriviamo subito. Uno dei problemi più evidenti di questa struttura si evidenzia durante l’estate in quanto essendo le pareti, per più della metà del perimetro, costituite da vetro, all’interno si genera un “effetto serra” a dir poco “fastidioso” per i frequentatori della Sala. La scoperta dell'effetto serra, o se vogliamo "effetto coperta", è dovuta al fisico-matematico francese Joseph Fourier. Nel 1824 fu infatti lui a capire che l'atmosfera produce un effetto serra sul nostro pianeta. Purtroppo il progettista della Sala della Trasparenza probabilmente non era d’accordo con le teorie di Fourier o probabilmente aveva le sue, sta di fatto che la Sala della Trasparenza d’estate risente proprio di quell’effetto e diventa un forno. Il soffitto della Sala è alto indicativamente 6 metri che moltiplicati per una superficie di 200 mq fanno si che i condizionatori (installati solo successivamente alla costruzione della Sala, anche in questo caso il progettista aveva sicuramente le sue teorie) debbano rinfrescare un volume d’aria pari a 1.200 mc con conseguenti costi energetici elevati; ricordiamoci che d’inverno tale volume d’aria va altresì riscaldato, quindi economicamente, parlando la gestione della Sala della Trasparenza è un SALASSO! Altra questione importante. Dalla data di inaugurazione la struttura è stato data in gestione al Comitato di Quartiere “PASUBIO VIVE”, i cui managers sono molto vicini al Partito Democratico e, per parentela, si può dire che siano “vicinissimi”; le modalità di affidamento sono a noi non note, ma siamo certi che, come sempre è accaduto a Cesano Boscone, sia stata fatta una gara per l’affidamento della struttura e che sia anche stato redatto un contratto chiaro e preciso. Sicuramente sarà così, siamo nel “Paese dei Matti” e quindi il tutto sarà stato gestito in maniera chiara e trasparente … andiamo quindi oltre. Torniamo all’effetto serra. I condizionatori probabilmente, oltre al costo di gestione elevato, non consentono di rendere l’aria respirabile all’interno della struttura, immaginiamo quindi che sia per questo che il Comitato di cui sopra abbia richiesto al Comune di riservargli uno spazio all’esterno per poter realizzare le proprie attività ricreative anche nel periodo estivo. Ovviamente il Comune cosa ha fatto? Ha chiesto ai cittadini il permesso? Ha detto all’Associazione di utilizzate liberamente il parco PUBBLICO come fanno tutti? Bastava piazzare sedie e tavolini ed ecco risolto il problema a costo zero!!! Eh no, a costo zero a Cesano Boscone, giammai!!! Immediatamente, con una velocità che per la Pubblica Amministrazione ha dell’incredibile, il Comune ha eretto, per i suoi “amici” un bellissimo recinto, modello ranch del Far West … apponendo un “bellissimo” e robustissimo lucchetto a tutela dell’area che nel giro di poche ore è passata da pubblica a “privata”. E quando è avvenuto ciò? Tutto ciò è avvenuto ad un mese circa dalle elezioni del 2014! Non ci credete? Se come capita spesso non volete credere alle parole dei “grillini”, andate almeno a leggervi la delibera n. 76/2014 datata 29 aprile 2014, con cui la Giunta D’Avanzo accoglieva la richiesta del Comitato che gestisce la Sala … “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Visto che noi “grillini” siamo sempre tacciati di alzare i toni, di giustizialismo (termine utilizzato oramai a vanvera) questa volta utilizzeremo quanto riportato da terzi sulla questione: potremmo usare, per esempio, le parole del consigliere Fabio Raimondo che ha definito la recinzione in questione una “una marchetta politica” o quelle di un blogger cesanese che ha giustamente fatto ricorso ai principi di legalità … principi cari a tutti solo a parole, poi i fatti dimostrano altro... Per favore cari cittadini fatevi domande, fatevene tante … e cercate le risposte, perché i soldi spesi dall’Amministrazione sono i vostri … sempre e solo i vostri … e attenzione, non sempre le risposte che vi vengono fornite sono quelle corrette! Noi ci fermiamo qui … aggiungendo solo che il costo dell’opera, pagata dai cittadini, è di 4.200,00 € + IVA ... una signora “marchetta”, alla quale oramai non vi è modo di rimediare. Per altre considerazioni vi rimandiamo al nostro editoriale “Racconti Longobardi” del 19/03/2014. http://m5s.weebly.com/editoriali/racconti-longobardi |
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