Pare che la questione dell piscina abbia toccato nel profondo la sensibilità del nostro sindaco uscente. Lo si capisce dalla quantità di inchiostro (virtuale) che viene da lui versato sui social e dalla sua iperproduttività di considerazioni, valutazioni, deduzioni, come a voler convincere i cittadini della bontà della sua (e sottolineiamo SUA) scelta di voler procedere #avanticomeuntreno nella soluzione del nodo piscina. Il sindaco uscente continua a richiedere alle opposizioni in maniera ossessiva: “ma voi, al posto della piscina, cosa mettereste? Eh? Perché non rispondete? Eh? Sapete dire solo no? Eh?”. Ci sono questioni che entrano nel merito della discussione come le valutazioni puramente tecnico-progettuali ed economico-finanziarie, e poi ci sono questioni di metodo. Questioni di MeritoPer le questioni di merito, abbiamo già abbondantemente fornito al sindaco uscente e alla sua giunta una serie di spunti di riflessione sui quali li consigliamo di riflettere attentamente. Questioni di MetodoPartiamo con una domanda facile facile alla quale il sindaco uscente può rispondere con un si o con un no: Lei, sindaco uscente, è sicuro al 100% che la cittadinanza, dopo 20 anni, vuole ancora una piscina a Cesano? Perché è da qui che parte tutto. 8.500.000 Euro (se tutto va bene e fila liscio senza intoppi) sono un bel po’ dei soldi dei cittadini che verrebbero impegnati nei prossimi 20 anni: non pensa il nostro sindaco che sarebbe giusto coinvolgerli e condividere con loro questa scelta che peserà sulle casse comunali? Noi siamo certi che il sindaco non chiederà mai ai suoi concittadini il loro parere. Perché? Perché dovrebbe prima informarli e dar loro la possibilità di capire i rischi, i costi e i benefici che da questa operazione ne deriverebbero per la collettività. Ciò significherebbe aprire un tavolo pubblico di discussione o un laboratorio di progetto in cui tutte le informazioni attualmente in mano alla giunta vengano rese pubbliche e consultabili, dovrebbe ascoltare le relazioni su idee, proposte, ipotesi di lavoro alternative al progetto piscina, o semplicemente consigli e proposte migliorative del progetto stesso. Dovrebbe in definitiva fare in modo che i cittadini abbiano tutte le informazioni a disposizione per poter decidere in coscienza se fare o no questa benedetta piscina. Questa stessa tesi l’aveva condivisa anche l’attuale Capogruppo PD Ing. Pozza, il quale, in un suo datato intervento sul suo blog “dettopippo” post del 25/10/2015 così scriveva: “E’ indubbio che una buona amministrazione si debba impegnare a rendere il più possibile partecipe e informata la cittadinanza, credo che in questo avvio di legislatura ci si sia mossi nella maniera corretta.” … peccato, diciamo noi, che ogni volta che si è trattato di coinvolgere la cittadinanza lo stesso Ing. Pozza è stato il primo ad essere contrario in quanto, essendo questa una democrazia rappresentativa, ci sono già’, secondo lui, i consiglieri eletti e non servono quindi i cittadini. Come sempre si predica bene e si razzola male. Purtroppo l’auspicio “propagandistico” del capogruppo PD non si è avverato, dato che non e' stato nemmeno completato il percorso delle commissioni sulla vecchia piscina, percorso che prevedeva un tavolo pubblico di discussione (ma guarda un po’) sul futuro della nuova piscina. Tutto ciò il nostro sindaco uscente non lo farà mai. Come facciamo a saperlo? Semplice, ce lo ha detto lui, mettendolo per iscritto in risposta ad una nostra interrogazione in consiglio comunale. Domanda M5S - Se tutti i documenti del progetto saranno analizzati e resi disponibili a tutta la cittadinanza nell’ambito di un “tavolo pubblico” appositamente organizzato dall'Amministrazione Comunale; Risposta Sindaco - Non è intendimento dell’amministrazione programmare tavoli aperti con la cittadinanza per la disamina della documentazione prodotta dall’operatore, anche perché la normativa non lo prevede. Sarà premura dell’Ente procedere con informazioni adeguate rispetto alle scelte effettuate, nonché rispetto allo stato di attuazione della pratica. In pratica vuol dire: I documenti che mi hanno dato me li tengo per me, deciderò io se e quando renderli noti al popolo. Questo vuol dire una cosa sola: il sindaco HA GIA’ DECISO che questa piscina s’ha da fare. Se le cose stanno così, a che serve la richiesta alle opposizioni di fornire una soluzione alternativa, un’idea o una ipotesi di studio diversa da quella che lui ha già autonomamente deciso di seguire?
Buttarla “in caciara” con discussioni da bar sport non è un modo serio di fare le cose e noi certamente non ci prestiamo a partecipare a questo giochino. Il sindaco ha già deciso? Benissimo, può farlo. Il sindaco non vuole informare i cittadini? Benissimo, può farlo. Il sindaco non vuole fare un sondaggio su quello che pensa la cittadinanza? Benissimo, può farlo. Il sindaco assicura personalmente che l’operazione è esente da rischi per il bilancio comunale? Benissimo, può farlo. Il sindaco vuole coinvolgere gli altri gruppi consiliari in questa decisione? Eh NO,questo non può farlo. La decisione è e sarà solamente sua, come è giusto che sia per un sindaco che sin dal primo giorno del suo mandato si è chiuso a riccio rifiutando qualsiasi contatto con il “nemico” seduto ai banchi dell’opposizione. Le conseguenze (di qualsiasi genere) di questa decisione sarannnno una sua responsablità, della sua giunta e della sua maggioranza. A costo di essere noiosamente ripetitivi, auspichiamo che il sindaco uscente si ravveda e segua la giusta strada:
TAVOLO PUBBLICO E PAROLA AI CITTADINI!
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Giugno 2020
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