Mai tranquilli a Cesano Boscone. E’ di questi giorni la notizia apparsa sui quotidiani locali e sui vari social media riguardante le nuove vicissitudini del Servizio Refezione del nostro Comune. Servizio che interessa sia tutte le scuole di cesano che il servizio mensa per i dipendenti comunali e i pasti a domicilio per gli anziani. E’ come al solito una vicenda complessa (ma perché a Cesano tutte le vicende sono sempre “complesse”?) legata all’ultimo appalto vinto dal Gruppo Dussmann che si è aggiudicata la gara battendo la Società Cooperativa Italiana di Ristorazione (C.I.R. per brevità). Ora, qui di seguito potrete leggere una versione sintetica dell’accaduto. Per non appesantire troppo questo intervento, pubblicheremo a parte, in un altro articolo, tutti gli aspetti tecnici e tutti i riferimenti normativi. La C.I.R. (arrivata seconda alla gara d’appalto) ha fatto ricorso al TAR in quanto a suo dire la Dussmann non aveva i requisiti che rispondevano ai criteri elencati nel Bando della Gara d’Appalto. Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha già giudicato in primo grado di giudizio questo ricorso fondato evidenziando inoltre in questa mancanza a UNA CAUSA DI ESCLUSIONE di Dussmann Service Srl perfino dalla procedura della gara stessa. In pratica, con questi requisiti, se la sentenza verrà confermata dal Consiglio di Stato, la Dussmann non avrebbe nemmeno potuto partecipare alla gara d’appalto. La ditta Dussmann ha fatto immediato ricorso al Consiglio di Stato il quale formulerà la sua decisione sulla vicenda il 26 Ottobre di quest’anno. Teniamo presente che il nostro Comune, con determina n. 352/2015, affidava un incarico ad un tecnologo alimentare Istituto per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione di Gerenzano (VA) per avere il supporto alla stesura del bando per euro 3.904,00. Inoltre, con determina n. 510 / 2015, veniva incaricato il tecnologo dott. Roberto Chiesa a partecipare in qualità di esperto, alla stesura del bando, come figura di supporto al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) all’interno della commissione di gara sostenendo un ulteriore di euro 1.800,00. Una struttura, si badi, il cui compito era quello di verificare che tutta la documentazione prodotta dalle ditte in gara fosse conforme a quanto richiesto dal bando. E siamo quindi a 3.904,00 + 1.800,00 = Euro 5.704,00 dei soldi pubblici spesi a questo punto inutilmente ai quali vanno aggiunti altri 9.000,00 Euro di spese legali finora sostenute dal nostro comune per questa vicenda. E arriviamo quindi a 14.704,00 Euro. Altro fatto da rimarcare è l’inspiegabile tendenza dei nostri amministratori comunali a far scadere i contratti di appalto senza preparare per tempo (?) i bandi per le nuove gare. Che cosa succede se un contratto di questo tipo scade senza che ci sia un nuovo appalto aggiudicato? Si attiva in automatico la proroga del vecchio contratto con la vecchia ditta. Durante le fase preparatoria delle nuove procedure di gara e per garantire la continuità del servizio, il contratto con la società Dussmann - in scadenza il 31 agosto 2015 - e’ stato quindi prorogato alla Dussmann per ben 2 volte con determinazioni n. 352/2015 (dal 1 settembre 2015 al 31 dicembre 2015) e n. 570/2015 (dal 1 al 31 gennaio 2016). Ora, come si dice, la domanda sorge spontanea: dato che la redazione del bando non viene realizzata all’interno della struttura comunale e quindi non utilizza risorse umane interne, ma viene affidata a tecnici professionisti esterni, per quale motivo questa amministrazione comunale non riesce a finalizzare il bando in concomitanza con la scadenza dello stesso, attivando così la proroga dell’appalto precedente? Nell’intento di fare chiarezza sulla vicenda e sul rispetto degli standard del servizio erogato dalla Dussmann, il nostro gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Cesano ha richiesto vari accessi agli atti per reperire documentazione ufficiale contenente dati certi ed oggettivi. Prima di esaminare quanto riscontrato è bene ricordare che il controllo e il monitoraggio del rispetto della qualità del servizio è svolto principalmente da due organismi:
I report redatti da CONAL descrivono per i diversi luoghi di produzione e consumo dei pasti i seguenti aspetti: “organizzazione del servizio ed organico”, “menu e derrate”, “modalità operative”, “stato igienico”, “strutture ed attrezzature” e “documentazione” evidenziando una serie di criticità. Ne riportiamo qui di seguito alcune a titolo esemplificativo:
Per tutte queste irregolarità è prevista dal Capitolato di Appalto l’applicazione di penali che, in alcuni casi e condizioni, possono arrivare anche alla risoluzione del contratto. Abbiamo però verificato che a fronte di queste ed altre segnalazioni e rilievi presentati da CONAL all’amministrazione comunale, effettuati dall’ottobre 2015 a giugno 2016, l’amministrazione non ha né applicato alcuna penale né preso alcun provvedimento nei confronti di Dussmann. La conclusione è che le segnalazioni di CONAL (nell’esercizio delle sue funzioni, peraltro retribuite dal nostro comune) sono quindi state ignorate dall’amministrazione che non ha deliberatamente preso alcun provvedimento a riguardo. Al danno del mancato sanzionamento alla Dussmann, si aggiunge quindi la beffa del pagamento a CONAL di una parcella di 9.000,00 Euro a trimestre ( 9.000,00 x 4 = 36.000,00 Euro) per avere informazioni che poi l’amministrazione non utilizza, vuoi per migliorare il servizio, vuoi per comminare alla Dussmann le giuste penali per il mancato rispetto degli standard contrattuali. Nell’intento di adempiere, in quanto gruppo di opposizione in consiglio comunale, alla nostra funzione istituzionale di controllo, abbiamo anche presentato 2 interrogazioni. Dato che CONAL aveva sottolineato molto spesso nei suoi rapporti la carenza di personale addetto alle differenti mansioni e quindi una non adeguata presenza del personale rispetto alle prestazioni richieste, abbiamo chiesto di poter visionare “i fogli giornalieri di presenza del personale impiegato presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e sia presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali nel periodo da settembre 2016 a Febbraio 2017”. Ha risposto il Sindaco, dicendo in estrema sintesi, che i controlli vengono effettuati a campione da un tecnologo esterno sulla base di quanto precisato nel capitolato di controllo e questo bastava. A tutela del nostro diritto di accesso agli atti “non comprimibile”, entreremo comunque in contatto con la Prefettura per capire dove la nostra di richiesta di accesso agli atti violi le normative vigenti e quindi certe informazioni possano essere sottratte all’azione di controllo di un consigliere d’opposizione il quale, ricordiamolo comunque, è tenuto sempre alla riservatezza e alla non divulgazione dei dati acquisiti nell’esercizio delle sue prerogative istituzionali. Andiamo ora alla seconda interrogazione che abbiamo fatto e che verteva su alcuni aspetti tecnici rimasti disattesi nell’offerta tecnica presentata da Dussmann: l’impiego di automezzi ecologici. La commissione ha attribuito sulla base di quanto stabilito nell’offerta tecnica un punteggio legato all’impiego in contemporanea di 2 auto elettriche per la consegna dei pasti agli anziani, ma in realtà, dal riscontro dei documenti di circolazione degli automezzi utilizzati da Dussmann per il servizio, non risulta nessun mezzo elettrico. Questo è un altro aspetto passibile di sanzione, a norma dell’art. 9 del CAPITOLATO SPECIALE D'ONERI, sanzione neanche questa volta comminata. CONCLUSIONI
Un’ultima considerazione di carattere generale e di cultura istituzionale di base. Nella formazione di un atto amministrativo ci sono delle azioni che sono riservate alla politica, altre invece sono di competenza dei tecnici amministrativi. Le delibere, ad esempio, sono un atto politico, in quanto è il consiglio comunale che decide un’azione da intraprendere, come ad esempio decidere di appaltare a terzi un determinato servizio. La politica invece deve stare al di fuori da tutto il processo (la formazione dell’atto) che serve ad individuare la Società che effettuerà per conto del Comune questo servizio. La politica però, ha il dovere di svolgere una funzione di controllo che questo servizio venga effettuato secondo quanto stabilito dagli atti formali e dai contratti. Questa è un’attività che una maggioranza attenta e competente dovrebbe assolvere, ma che una opposizione altrettanto attenta e ancor più presente ha il diritto-dovere di esercitare. Chi siede nei banchi dell’opposizione ha il diritto e il dovere di controllare, per il bene comune, l’operato della maggioranza. Sempre.
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Giugno 2020
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