Facciamo il punto sulla situazione attuale della piscinaPiscina si, piscina no....
Alla fine che cosa è stato deciso? Facciamo prima un piccolo passo indietro: Lo scorso gennaio come Movimento Cinque Stelle a Cesano Boscone abbiamo promosso tra i cittadini, cesanesi e non, una petizione che chiedeva al Sindaco, alla Giunta e alla Amministrazione tutta di informare e coinvolgere i cittadini nella decisione di ricostruire la vecchia piscina. La petizione chiedeva che i cittadini venissero informati sul nuovo progetto attraverso la diffusione di idonea documentazione e la promozione di assemblee pubbliche su territorio e che, solo al termine di questo processo, e tenendo conto delle indicazioni degli stessi, venisse preso un indirizzo chiaro in merito all’(eventuale) futuro della vecchia piscina. A distanza di due mesi possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo. I documenti sono stati resi pubblici mediante pubblicazione sul sito del Comune. L’amministrazione ha programmato un incontro sul territorio e, cosa più importante, la decisione sull’(eventuale) futuro della vecchia piscina è rimandato alla prossima Amministrazione. Certo saremmo curiosi di sapere quanto ci è costato questo gioco di consulenze e lavoro degli uffici comunali (sia in termini di denaro che di tempo), però siamo comunque convinti di avere indirizzato con la nostra petizione l’attività dell’Amministrazione e di avere raggiunto lo scopo che i cittadini avevano in mente. Per questo oggi valutiamo che non sia più opportuno depositare la petizione in Comune. Ringraziamo di cuore gli oltre 400 cittadini che con la loro firma hanno voluto far sentire la loro voce e ci piace pensare che questa nostra iniziativa abbia concorso a far prendere a questo sindaco uscente una giusta decisione. Detto questo, visto che siamo in campagna elettorale e il tema della piscina è molto "gettonato" vogliamo ripetere anche in questa sede la nostra posizione in merito. La nostra posizione è che questo progetto, così come è stato presentato e leggendo tutti i documenti pubblicati dal comune, presenta troppi rischi e incognite. Progettazione superficiale e non approfondita, valutazione economica approssimative e rischi di impatto negativo sul bilancio comunale. Otto milioni e mezzo di euro si possono spendere in modo diverso, con ritorni economici per le casse del comune e ricadute positive per tutti i cittadini anche in termini di occupazione. Abbiamo individuato un paio di soluzioni:
Per entrambe le soluzioni salveremmo la struttura esistente che invece nel progetto piscina dovrebbe venire demolita. Altro denaro sprecato. Naturalmente la fattibilità di queste due opzioni andrà studiata e verificata nei minimi dettagli e lo faremo attivando un Tavolo di lavoro pubblico coinvolgendo tutti i cittadini, invitando esperti e studiosi. Un Tavolo Pubblico aperto anche ad altre proposte o idee presentate dai cittadini. Si chiama democrazia partecipata.
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I cittadini di Cesano Boscone, con la petizione del Movimento 5 Stelle, chiedono all’Amministrazione e al Sindaco che vengano istituite delle Assemblee Pubbliche denominate “Forum” il cui fine sia l’esame di tutta la documentazione progettuale ed economico-finanziaria riguardante la proposta di costruzione della nuova Piscina. I cittadini chiedono di potere successivamente esprimere il loro parere vincolante in merito al percorso individuato unilateralmente dalla giunta sulla vicenda della costruzione della piscina comunale.
Si richiede di applicare ciò che è già previsto e contenuto nell'attuale Regolamento Comunale per la consultazione dei cittadini: referendum, denominati “forum”, che possono essere attivati quando le decisioni da prendere riguardano la realizzazione di opere pubbliche (art. 3, c. 2 C). Tutto ciò sarebbe dovuto accadere PRIMA che il Sindaco e la sua Giunta prendessero le loro decisioni, ma come abbiamo potuto sperimentare in questi anni, sulle decisioni importanti questa giunta si è ben guardata di coinvolgere direttamente i cittadini. Di seguito le parole del Sindaco dopo aver appreso della nostra petizione: “Stiamo predisponendo un calendario di incontri pubblici per illustrare anche alla cittadinanza le proposte che il Comune intende rivolgere al Promotore”. “Forniremo ai cittadini tutta la documentazione e le informazioni che si possono pubblicare senza violare le norme sulla proprietà industriale. Detto questo, chi vuole avere informazioni più precise, può individualmente fare accesso agli atti secondo le procedure di legge”. Ci fa piacere che il Sindaco stia predisponendo una serie di incontri con i cittadini: come sempre serve il nostro “pungolo” per rammentargli che esiste una cittadinanza. La formula “per illustrare anche alla cittadinanza le proposte che il comune intende rivolgere al promotore” fa un po’ meno piacere. Ci dimostra una volta di più come la democrazia partecipata non sia presente nel DNA di questo Sindaco e dei suoi assessori. Quello che chiedono i cittadini tramite questa petizione è che questi incontri servano veramente a raccogliere il parere dei cittadini e delle cittadine. Sono inutili i soliti monologhi-farsa pubblici dell’Amministrazione per annunciare una decisione già presa. LA PARTECIPAZIONE E’ UN'ALTRA COSA SIGNOR SINDACO e noi, cittadini tra i cittadini, saremo sempre pronti a ricordarglielo. Con questa petizione i cittadini del Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone chiedono all’Amministrazione di fornire anche tutta la documentazione riguardante la costruzione della nuova Piscina: i preventivi di spesa, i costi di costruzione del nuovo e di demolizione del rudere esistente, le valutazioni dei rischi d’impresa, il parere degli esperti e dei revisori dei conti, le valutazioni finanziarie. Il Sindaco tenta di nascondersi dietro “la proprietà industriale” come se ci fossero in ballo brevetti o possibilità di spionaggio industriale. Vediamo di non cadere nel ridicolo: si tratta di un progetto per la costruzione di un impianto natatorio e verrà pagato con i soldi dei contribuenti di Cesano Boscone! SIGNOR SINDACO, NON ESISTONO SEGRETI INDUSTRIALI QUANDO DI MEZZO CI SONO I SOLDI DEI CITTADINI. Cittadini e cittadine di Cesano Boscone, se vorrete avere tutte le informazioni, anche quelle coperte da “Proprietà Industriale” sul Progetto Piscina e soprattutto sui potenziali rischi associati a questa operazione, non vi restano che due soluzioni: seguire il consiglio del Sindaco e quindi procedere “individualmente” con un accesso agli atti oppure FIRMARE LA PETIZIONE DEL M5S. A tal proposito vogliamo ricordare che noi non siamo contrari a priori, ma che per decidere serenamente e consapevolmente occorre trasparenza e condivisione di tutte le informazioni in possesso dell’Amministrazione comunale. Abbiamo 8,5 milioni di motivi per ottenere piena Informazione. Nota Bene Il Sindaco ha omesso che l’accesso agli atti NON è gratis … quindi ci comunica che chi vorrà sapere dovrà pagare e vi garantiamo neanche poco! Questo è il concetto di trasparenza e partecipazione del PD di Cesano Boscone e soprattutto del Sindaco Uscente Alfredo Simone Negri. Vuoi sapere? Paga! Per firmare questa petizione potete venire ai nostri gazebo che nei fine settimana sono presenti in vari punti di Cesano. Essere informati è un nostro diritto. Facciamoci sentire. P.S. Passate parola... A differenza delle acque di Lucio Battisti, le acque di questa nuova piscina non sono né azzurre e né chiare: cominciano a essere subito torbide.
Ci sono già molti elementi che fanno pensare che qualche cosa non sia esattamente come il sindaco e la sua giunta vogliono farci credere. Elementi oggettivi che riguardano il progetto ed altri elementi procedurali che a nostro parere non hanno rispettato quanto la legge prescrive. Per quanto riguarda gli elementi di progetto abbiamo già in un altro post fatto le nostre valutazioni sul materiale che è stato reso pubblico. Con riferimento ai pasticci procedurali abbiamo invece presentato una interrogazione al sindaco con richiesta di risposta scritta (obbligatoria entro 30 giorni). In sintesi abbiamo chiesto al sindaco:
Prima di commentare ci aspettiamo una spiegazione valida - e per iscritto - dal sindaco e dalla sua giunta. Niente post su facebook. Vogliamo una risposta scritta su un atto ufficiale e pubblico. Ci aspettiamo una spiegazione realistica e plausibile che spieghi questa incredibile combinazione di sfortunate coincidenze. Ovviamente ci premureremo di pubblicare la risposta non appena la riceveremo. Nel caso le spiegazioni non fossero convincenti o almeno plausibili, resterebbero solo due ipotesi a disposizione: Il dolo oppure l'incompetenza. Scegliete la spiegazione che più vi piace. I più pignoli potranno leggere direttamente il testo integrale dell'interrogazione qui di seguito. Benvenuti a “Occhio alla piscina parte seconda: la risposta del Sindaco”. Per chi avesse perso le puntate precedenti può recuperare il tutto cliccando su questo bottone. Per chi invece è già al corrente delle news può leggere direttamente qui sotto: Mettiamo qui di seguito le nostre domande (D) e le risposte del sindaco (R). D - Se al momento della risposta alla presente interrogazione, sia stata presentata da RTI la documentazione mancante (asseverazione del piano economico, indagini tecniche, paesaggistiche e urbanistiche e sostenibilità ambientale); R - Ad oggi, agli atti dell’Ente, non risulta depositato alcun documento prodotto dall’operatore, così come richiesto a seguito dell’istruttoria della proposta presentata. D - Se, al momento della risposta alla presente interrogazione, sia stata già versata da RTI la cauzione richiesta dall'Amministrazione Comunale di Cesano Boscone; R - Non risulta ad oggi prodotta dall’operatore alcuna cauzione. D - A quale scopo sono stati assegnati dal Comune di Cesano Boscone 65.000 euro (di cui 15.796,56 già impegnati con dtr.72/2018) al Direttore del Settore Urbanistica e Ambiente, ed in particolare quelle stanziate al capitolo Peg 2435 “spese per la realizzazione studi e progetti”; R - L’assegnazione delle risorse al settore Urbanistica e Ambiente, stanziate al capitolo 2435, sono finalizzate per eventuali incarichi che si rendessero necessari per l’istruttoria della pratica, qualora all’interno dell’ente non vi siano figure professionali con competenze specifiche. D - Se tutti i documenti del progetto saranno analizzati e resi disponibili a tutta la cittadinanza nell’ambito di un “tavolo pubblico” appositamente organizzato dall'Amministrazione Comunale; R - Non è intendimento dell’amministrazione programmare tavoli aperti con la cittadinanza per la disamina della documentazione prodotta dall’operatore, anche perché la normativa non lo prevede. Sarà premura dell’Ente procedere con informazioni adeguate rispetto alle scelte effettuate, nonché rispetto allo stato di attuazione della pratica. Riassumendo: il Sindaco, nella sua pagina Facebook, il giorno 1° Aprile scorso, ha voluto comunicare che “Finalmente stanno per partire i lavori per la piscina comunale”. In realtà, ad oggi, il gruppo di imprese interessate all’operazione, a parte l’espressione di un generico interessamento all’operazione, non ha presentato alcun tipo di documentazione né di progetto, né di fattibilità e sostenibilità economico-finanziaria. Al momento, questo gruppo di imprese virtualmente interessate al progetto, non ha versato al Comune alcuna cauzione. A fronte quindi di una generica presa di contatto, non suffragata da alcun documento di studio, ipotesi di fattibilità o altro documento preliminare, nessuna cauzione versata e nessun altro passo formale attuato da questo gruppo di imprese, il nostro sindaco, sempre previdente e lungimirante, ha pensato bene di assegnare al settore Urbanistica e Ambiente la somma di 65.000 euro per finanziare eventuali ipotetici futuri incarichi che l’Ente dovesse affidare a consulenti professionisti esterni nel caso in cui questa trattativa (che al momento è praticamente inesistente) dovesse avere un qualche sviluppo positivo. Siamo colpiti dalla lungimiranza di questa giunta. Ci piacerebbe però che questa stessa lungimiranza venisse ugualmente applicata anche in altri ambiti nei quali prevedere le spese sarebbe molto più facile, come ad esempio la programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole cesanesi. Ricordiamo per inciso che il rudere del cantiere della piscina (le immagini che avete visto qui sopra si riferiscono ad un nostro sopralluogo effettuato il 22 settembre 2015) ci è già costato più di 1.650.000 Euro [1]. Aggiungiamo le spese legali già sostenute e questi altri ulteriori 65.000 euro. Siamo già attorno a 1.800.000 euro sperperati malamente. A tutto ciò aggiungiamo che il sindaco (quello che va “avanti come un treno”) non ci pensa affatto ad attivare un tavolo pubblico dove discutere i destini di questa opera incompiuta, alla faccia della trasparenza e dell’apertura alla società civile. Non sarebbe meglio aprire un dibattito pubblico preliminare per verificare se quest'opera rappresenti ancora una priorità oppure non convenga dirottare verso un intervento di ridefinizione e riqualificazione funzionale del rudere esistente? Fare un punto della situazione in cui ci troviamo non potrebbe che fare del bene e servirebbe comunque a rafforzare una qualsiasi decisione e/o indirizzo ne scaturisse. Ultima considerazione: abbiamo atteso 4 anni per avere notizie su questo tema e adesso, ad 1 anno dalle prossime elezioni - ma guarda un pò - la piscina torna di moda. A noi pare che al momento non ci sia alcun “arrosto” in vista, per cui sarebbe carino evitare anche il “fumo”, che peraltro inquina e non fa bene alla salute dei cittadini. Errata Corrige [1] è stato cancellato il seguente testo: "che stiamo pagando con un mutuo". Nessun mutuo è stato stipulato per il pagamento della transazione della banca. Ci scusiamo con i nostri lettori per il refuso.
Ecco un breve aggiornamento sulla vicenda della Piscina di Cesano Boscone.
Dato però che il Sindaco stesso, nella sua pagina Facebook, il giorno 1° Aprile, ha voluto comunicare che “Finalmente stanno per partire i lavori per la piscina comunale”, un dubbio ci assale: è il più classico dei pesci d’Aprile oppure la notizia è vera e allora ci è sfuggito qualche cosa? Per fugare ogni dubbio abbiamo ricercato tra le delibere di giunta qualche documento che facesse luce sull'attuale situazione. Abbiamo recuperato due delibere di giunta (nr. 23 e 24 del 22/2/2018) e in effetti qualche cosa si sta muovendo. Pare si sia fatto avanti un gruppo di imprese interessate. Di sicuro c’è che la giunta comunale ha deliberato di stanziare altri 65.000 Euro per la voce “spese di realizzazione di studi e progetti” inerenti la nostra famigerata piscina. Dato che la delibera non specifica di quali studi e progetti si tratta, abbiamo presentato una interrogazione al Sindaco, interrogazione che potete leggere cliccando qui sotto. Considerazioni
Sarebbe carino che le comunicazioni del Sindaco, oltre che su Facebook, avvenissero anche attraverso canali un po’ più istituzionali. Sarebbe bello se tutte le spese sostenute dal nostro comune e riferite alla piscina fossero adeguatamente rese pubbliche, come ad esempio la spesa di € 15.796,56 per l’affidamento di un incarico professionale ad un legale per assistenza generale nell’ambito dell’iter procedimentale del progetto di realizzazione della piscina. Citiamo le parole del Capogruppo del PD Cesanese - Marco Pozza - in un suo post del 25/10/2015 riferito alla questione piscina: “E’ indubbio che una buona amministrazione si debba impegnare a rendere il più possibile partecipe e informata la cittadinanza, credo che in questo avvio di legislatura ci si sia mossi nella maniera corretta.” Purtroppo l’auspicio del capogruppo PD non si è avverato, dato che non e' stato nemmeno completato il percorso delle commissioni sulla piscina, percorso che prevedeva un tavolo pubblico di discussione sul futuro della piscina. Ma noi siamo ottimisti e siamo certi che il nostro Sindaco starà già organizzando un canale aperto e diretto con i cittadini, con cui condividere tutti i documenti, le delibere, le determine e le somme di denaro pubblico stanziate di questa nuova fase, nonché delle decisioni che verranno via via prese in questa costosa telenovela cesanese. Signor Sindaco, ci va bene anche su facebook…. Noi, comunque, restiamo curiosi, vigili e attenti. Con riferimento a quanto scritto nel post di Marco Pozza, capogruppo PD in consiglio comunale, ci preme puntualizzare alcuni concetti:
Senza alcuna polemica vorremmo evidenziare che lo scrivente Movimento fin dalle sue origini ha sempre cercato il dialogo attraverso innumerevoli proposte chiedendo sempre a gran voce di discuterle e migliorarle tutti insieme, quindi non possiamo che essere felici di questa apertura che finalmente è venuta dal Partito Democratico. Siamo certi che la vera partecipazione popolare darà soddisfazioni a tutti ed in primis ai cittadini. Deve restare però inteso a tutti che cercare di capire lo svolgimento dei fatti e di eventuali responsabilità per la vicenda della piscina è un’azione da noi intrapresa che non abbiamo intenzione nè di interrompere nè di lasciare a metà, perché più si va a fondo nell’esame dei documenti e più emergono responsabilità di varia natura. Non siamo per niente convinti che tutto ciò che si poteva fare per evitare questo disastro sia stato fatto da chi era nelle condizioni/posizioni per poterlo fare. Dato però che non è nostro costume anticipare conclusioni senza avere prima esaminato TUTTI i documenti richiesti all’amministrazione comunale, rimandiamo la nostra lettura e la nostra interpretazione dei fatti ad un incontro pubblico al quale tutti i cittadini saranno invitati. Iniziare a parlare quindi del futuro del cumulo di macerie ricevuto in eredità dalla scorsa amministrazione per noi non vuol dire certamente “scurdammoce o’ passato”.... i responsabili (politici e non) dovranno essere individuati e dovranno rispondere di questo almeno di fronte ai cittadini. Dopo questa doverosa precisazione, veniamo quindi al problema da risolvere. Cercare tutti insieme di trovare una soluzione sostenibile e la meno “economicamente sanguinosa” possibile è un dovere civico a cui tutti gli schieramenti cittadini e soprattutto i cittadini cesanesi dovrebbero aderire senza riserve, ognuno per le sue competenze. Realizzare quest’ultimo punto in un Tavolo “extra-consiliare” pubblico, trasparente e aperto al contributo di tecnici, esperti e cittadini è la sua conseguenza logica, come del resto era logica la nostra richiesta e quella dei 400 cittadini che hanno firmato una petizione sulla creazione di un Tavolo Extra Consiliare che accertasse i fatti della piscina … ci fa molto piacere, quindi, di un’apertura in tal senso del Partito Democratico, la soddisfazione è così tanta che siamo disponibili FIN DA SUBITO per organizzare insieme a quest’ultimo il tavolo in questione. Per chi segue il Movimento 5 Stelle sa perfettamente che quella dei Tavoli di Lavoro Pubblici per noi non è una novità, ma è il normale metodo di lavoro che da sempre applichiamo e abbiamo applicato (per chi non ricordasse, avevamo infatti anche proposto un Tavolo di Lavoro “extra consiliare” in sede di discussione del nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti) E’ altrettanto noto che per noi contano le idee a prescindere da chi le propone, perché per noi davanti a tutto c’è sempre il bene comune e una buona idea non ha colore politico, per questo ribadiamo nuovamente che accogliamo positivamente questo cambio di rotta del Partito Democratico. Speriamo quindi che questa volta alle parole seguano i fatti, noi ci siamo e se “il buon giorno si vede dal mattino” riteniamo che “ci sia” anche il primo partito cittadino. Che bello, lasciatecelo dire, che finalmente anche a Cesano Boscone si possa assaporare una ventata di vera e reale democrazia partecipativa. Il 22 settembre 2015 abbiamo effettuato un sopralluogo nell’ormai “famigerato” cantiere della piscina per toccare con mano e verificare “dal vivo” le sue attuali condizioni.
Come tutti sappiamo, giorni fa il Comune di Cesano è giunto ad un accordo con Montepaschi per chiudere il contenzioso relativo all’escussione della fideiussione di circa 4.000.000 di Euro. L’accordo è stato raggiunto per l’importo di 1.650.000 Euro. Il Comune verserà tale somma nelle casse della Banca in varie tranches, la prima delle quali, già pagata, ammonta a 1.000.000 di Euro e il resto verrà dilazionato nel tempo. Nei mesi scorsi abbiamo seguito diligentemente tutti gli incontri pubblici della Commissione congiunta Territorio ed Economia [n.b. entrambe a guida PD, lo stesso partito che ha promosso questo progetto…] e abbiamo ascoltato la ricostruzione dei fatti così come gli atti pubblici e formali la raccontano. Durante i lavori di questa commissione avevamo chiesto alcuni documenti riguardanti gli Stati di Avanzamento Lavori (SAL) e altri ancora sui capitolati di appalto. Ci è stato risposto che, la pubblicazione di questi dati avrebbe, in quel momento, potuto compromettere le trattative che il Comune aveva in essere con la Banca. Abbiamo quindi aspettato pazientemente che la trattativa terminasse per chiedere informazioni aggiuntive su quanto emerso nella commissione e quindi, un paio di giorni fa a, abbiamo fatto formale richiesta di accesso alla seguente documentazione: Elaborati grafici :
Giorni fa abbiamo ricevuto parte della documentazione richiesta, ma che ancora mancante di materiale importante per poter verificare e confutare quanto accaduto. Abbiamo quindi richesto l’integrazione di questo materiale documentale e siamo ora in attesa di una risposta riguardante alcuni allegati della Consulenza Tecnica di Ufficio del TAR Lombardia e di alcuni documenti relativi al 2°, 3° e 4° Stato di Avanzamento dei Lavori. Non è nostro costume anticipare conclusioni senza aver consultato tutti i documenti e, nello specifico, tutta la corposa documentazione tecnico-progettuale e quella di cantiere. Per noi infatti questa vicenda non è affatto terminata (per intenderci non “voltiamo pagina” come richiesto a gran voce da un esponente del Partito Democratico cesanese) e l’individuazione delle responsabilità resta ancora un punto fondamentale del nostro agire. Fatta questa doverosa e corposa premessa, possiamo così passare al secondo nodo della questione e vale a dire: che fine far fare a quest’opera incompiuta? Ciò che abbiamo visto in cantiere, per usare un eufemismo, non è incoraggiante (avete visto voi stessi le foto qui sopra). Pur non avendo a disposizione il capitolato e la descrizione delle opere, è evidente che moltissime voci (sia di edilizia che di impiantistica) sono ampiamente carenti, e in molti casi inesistenti. Non c’è bisogno di essere un tecnico per capirlo. La domanda infatti è: se la cifra inizialmente preventivata è stata quasi interamente liquidata, che cos'è che abbiamo realmente pagato? Una volta in possesso della documentazione tecnica torneremo quindi sull’argomento e potremo essere più precisi nel merito. Oltre a ciò abbiamo rilevato grosse carenze riguardanti la custodia del cantiere, la prevenzione/dissuasione di atti vandalici, la protezione del patrimonio edilizio stesso. Anche su questo punto, molto importante in quanto potrebbe riscontrarsi un danno dovuto a inerzie e ritardi nella protezione e messa in sicurezza dell’intera proprietà, ci ripromettiamo di tornare sopra non appena esaminati i documenti ufficiali e quindi eventualmente agire di conseguenza per tutelare noi cittadini. Tutto ciò riguarda il passato (neanche troppo remoto), sempre che non si persista con la totale mancanza di custodia del sito! Infatti ad oggi, praticamente chiunque può entrare facilmente e senza rischi nel cantiere e continuare a danneggiare quel che resta dei manufatti esistenti. Ora però guardiamo al presente e possibilmente al futuro. E’ del tutto evidente che questa vicenda non si conclude con l’esultanza del capogruppo PD per aver contenuto le perdite a “soli” 1.650.000 - esultanza che parla addirittura di risparmio per i cittadini ... Comprendiamo, ma non condividiamo, la sua esultanza per lo scampato pericolo. La stessa esultanza di un pilota di formula uno che si schianta sul muretto a 300 km/ora e dice “mamma mia che fortuna! potevo morire sfracellato e invece mi hanno solamente amputato le due gambe!” Questa vicenda non si conclude così. Anzi: inizia adesso. Per quella cifra abbiamo ottenuto uno scheletro di piscina coperta, un aborto di piscina scoperta (prima aperta e poi chiusa e letteralmente cannibalizzata da vandali e affini) e una gran matassa burocratica e legale molto ingarbugliata da sbrogliare. Abbiamo infatti un progetto naufragato, una società fallita, una inutile fideiussione pagata dal Comune, un modello di business non più attuale e riproponibile tal quale, una cittadinanza sempre più sospettosa e diffidente sulle capacità manageriali di questo gruppo dirigente (alcuni dei quali già presenti nelle passate amministrazioni) che attualmente governa il nostro comune. Che fare quindi? Per poter prendere delle decisioni ponderate è necessario avere molte più informazioni di quanto ora ne possediamo. E’ necessario, ad esempio, sapere:
Un concetto importante però ci preme sottolineare: Questo errore è frutto di scelte politiche del partito che a Cesano ha governato da sempre. Se una buona volta questo partito avesse l’onestà intellettuale e la modestia di ammettere ufficialmente e pubblicamente questi errori, sarebbe già un buon primo passo. Dato che l’attuale Sindaco ha sempre affermato che questa “tegola” della piscina non è frutto del suo operato, bensì dell’Amministrazione precedente, vogliamo dargli questa opportunità di dimostrare con i fatti, e non solo con le parole, la sua reale intenzione di cambiare registro e modus operandi, rompendo con le vecchie logiche partitocratiche e investendo sul bene comune, la partecipazione vera e la condivisione. Invitiamo perciò il Sindaco e la sua Giunta ad aprirsi finalmente e veramente ai cittadini, a farli partecipare e a condividere un percorso progettuale, chiaro, lineare e trasparente. Si attivi subito per formare e rendere operativo un Tavolo Pubblico aperto veramente a tutti i gruppi consiliari e a tutti i cittadini in grado di portare la loro competenza ed esperienza tecnica utile in questo progetto. Sono necessarie ed indispensabili moltissime competenze per risolvere questo rebus, competenze che vanno da quelle squisitamente tecnico-progettuali (architettoniche, ingegneristiche, impiantistiche) a quelle gestionali (energy management, building management, sicurezza/salute) a quelle economiche (gestione del budget, accesso a finanziamenti e/o cofinanziamenti statali e/o fondi UE) a quelle di business promotion (modelli di business sostenibili, analisi costi/benefici, rapporti con investitori e istituzioni potenzialmente interessate al progetto) a quelle amministrative comunali (rispetto delle normative vigenti, patto di stabilità, ecc.). C’è bisogno insomma del lavoro e del supporto di tutti i cittadini competenti e attivi. Sarebbe bello se, almeno una volta, il PD accettasse il concetto che anche gli altri gruppi consiliari hanno a cuore i destini di Cesano Boscone e che sono in grado di portare il loro contributo attivo e propositivo per la risoluzione di questo problema che coinvolge tutti i cittadini cesanesi. Qui non si tratta di “piantare bandierine” politiche su questo o quel progetto, questa o quella idea. Si tratta bensì di lavorare tutti assieme per mettere una toppa ad un guaio che oramai c’è e che dovremo trovare un modo brillante di risolvere. Sarebbe bello se poi, alla fine di questo Tavolo di Lavoro, nel caso emergessero più proposte e ipotesi tutte valide, attuabili e sostenibili, facessimo decidere ai cittadini quale strada prendere. Sarebbe bello se, almeno in questo caso, il PD smettesse di fare le barricate sparando a raffica dei “no” a prescindere sempre e comunque alle proposte degli altri cittadini che non facciano parte del loro entourage e dei loro amici sodali. Eh già, sarebbe bello se per una volta governassero e non comandassero … Comprendiamo l’impaccio del PD (dovuto alla scarsa esperienza in queste cose) nell’organizzare questo percorso e perciò diamo loro fin d’ora la nostra disponibilità per aiutarli ad attivarlo. Alla luce di quanto emerso nelle prime due riunioni delle Commissioni congiunta Territorio ed Economica sulla vicenda relativa alla Piscina di Cesano Boscone, emergono già alcuni dati che a nostro avviso comprendono delle responsabilità politiche ben definite. Prima però di entrare nel dettaglio è meglio dare una definizione a due termini che qui di seguito leggeremo spesso: Fidejussione - In diritto, la fideiussione è un negozio giuridico con il quale un soggetto, chiamato fidejussore, garantisce un'obbligazione altrui (es. in luogo del debitore), obbligandosi personalmente nei confronti del creditore del rapporto obbligatorio. In pratica, nel nostro caso specifico, è una garanzia che il comune dà alla banca che concede il prestito al costruttore della piscina. Quindi se il costruttore non paga la banca, allora come garante del prestito accordato, paga il comune. Project Financing - La finanza di progetto (in inglese project financing) è una operazione di tecnica di finanziamento a lungo termine in cui il ristoro del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione dell'opera prevista nel progetto. Il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell'accollo totale o parziale dei costi di opere pubbliche, o opere di pubblica utilità, in vista di entrate economiche future rappresenta la caratteristica principale del project financing. Procediamo con ordine. Il 19 febbraio 2002 il Comune di Cesano pubblica un Avviso di Sollecitazione alla formulazione di una proposta da parte di un promotore per la realizzazione della piscina a Cesano. In parole povere si chiede pubblicamente se c’è qualche promotore privato interessato a realizzare questo progetto utilizzando il modello del project financing. In questo Avviso viene chiaramente indicato il fatto che: “...Il promotore interessato alla realizzazione e gestione della struttura potrà presentare una proposta per la realizzazione di quanto indicato tenuto conto che le opere dovranno essere realizzate senza alcun contributo a carico dell'Amministrazione.” A tal fine il Comune elabora una Convenzione che regoli i rapporti con il Promotore, i contributi comunali al progetto, la durata temporale della concessione e l’acquisizione del Comune della piscina al suo scadere. Ora, il project financing viene utilizzato per fare in modo che un soggetto privato realizzi un’opera pubblica o di pubblica utilità, liberando il comune (e quindi i cittadini) dai rischi d’impresa della sua realizzazione. In cambio il soggetto promotore ha la possibilità di rientrare dell’investimento realizzato attraverso la gestione ventennale dell’attività della piscina. In questo modo il rischio dell’operazione grava esclusivamente sull’impresa promotrice, mentre il comune rimane spettatore neutrale. Questa è l’operazione che è stata presentata ai cittadini da parte della giunta allora in carica: zero rischi, zero investimenti e una piscina nuova di zecca per i cittadini. In realtà, però, le cose sono andate diversamente. Se infatti andiamo a leggere la Convenzione possiamo notare che il Comune di Cesano finanzia parzialmente l’opera. Leggiamo infatti che, a differenza di quanto indicato dell’Avviso di Sollecitazione, nella Convenzione è previsto che a carico del comune ci sono le seguenti voci: Contributo Comunale alla realizzazione di parcheggi. €200.000 Contributo Comunale in favore di strutture per disabili €120.000 Contributo Comunale in favore di altre fasce deboli €160.000 Per un totale di €480.000 Vogliamo però puntualizzare, ad onor del vero, che questi contributi non sono mai stati erogati. Ciò non toglie che facessero parte integrante della Convenzione e che se i lavori fossero andati a buon fine, il Comune avrebbe dovuto versarli. Rileviamo ora, sempre come parte integrante della Convenzione, il fatto più grave ovvero la fidejussione bancaria del Comune (circa €3.500.000) a favore dell’impresa promotrice per un importo pari all’intero valore del progetto (al netto dei 480.000 Euro stanziati già di “tasca propria” che abbiamo appena visto). Questo fatto rappresenta a nostro avviso il nodo principale di tutta la vicenda, ed è un fatto che politicamente rende responsabile tutta la giunta - sindaco in testa. E lo è per due motivi:
A ciò va aggiunto che, dato che il promotore altro non era che una società temporanea costituita dalle imprese appaltate, con un capitale sociale dapprima di 10.000 Euro passati poi a 200.000 (comunque insufficienti rispetto all’ammontare dei lavori di oltre 3.500.000 Euro), la richiesta del Comune di una garanzia finanziaria sulla loro solvibilità e operatività, sarebbe stata ampiamente giustificata. Il Comune di Cesano, per mezzo del sindaco, della giunta e del consiglio comunale che ha votato a favore, si è accollato quindi un rischio d’impresa senza averlo debitamente comunicato ai cittadini e non si è comportato con quella attitudine non diciamo del buon padre di famiglia, ma nemmeno del buon amministratore di condominio. Qualcuno può obiettare “...ma a quei tempi i cittadini chiedevano a gran voce la piscina e il comune si è attivato per realizzarla in qualche modo”. Questa obiezione non regge, perché un amministratore responsabile, una volta verificata l’impossibilità di realizzare una piscina anche utilizzando lo strumento del project financing (quello vero e non quello presentato come tale), come un buon padre di famiglia, avrebbe dovuto spiegare ai cittadini, magari in una pubblica assemblea, i motivi economico-finanziari che ne impedivano la realizzazione. In alternativa, sempre in quella famosa assemblea pubblica, dopo aver spiegato ai cittadini i rischi finanziari di una operazione così come fu poi strutturata, il sindaco avrebbe potuto indire un referendum consultivo per decidere se comunque farla o no questa benedetta piscina e, in caso di vittoria dei si, procedere come da esito referendario. Del resto i nostri vicini di Corsico non hanno forse fatto così per decidere sulla costruzione del loro nuovo Comune? (costruzione che poi è stata bocciata dai cittadini). Non regge nemmeno la versione “... ma in quel periodo tutti facevano così, sia contribuendo finanziariamente all’opera sia concedendo fidejussioni…” Non regge e francamente speriamo non sia vero: vuol dire che abbiamo avuto un’amministrazione che faceva le cose “perché le facevano tutti gli altri?”. Ci dobbiamo allora aspettare altre sorprese, visto quello che hanno fatto gli altri comuni italiani in quegli anni? E non regge nemmeno la versione “...oramai la procedura era iniziata e non era più possibile arrestarla se non pagando le spese del progetto che ammontavano a circa 250.000 Euro”. Bel risparmio che abbiamo fatto: abbiamo risparmiato 250.000 Euro e adesso potremmo dover tirare fuori dalle casse comunali “soltanto” 3.700.000. Al di là di tutti i dettagli amministrativi e i tecnicismi contabili, che pensiamo siano corretti, dato che la Corte dei Conti si è già espressa sulla correttezza formale di tutto il procedimento amministrativo, resta la responsabilità politica di avere portato avanti una operazione ad alto rischio finanziario senza avere informato adeguatamente i cittadini. Una responsabilità politica che evidentemente ha nomi e cognomi, a partire dall’allora sindaco (che ricordiamolo aveva anche la delega al bilancio), passando per le giunte o per essere corretti ai membri delle giunte che hanno votato a favore e per finire ai consiglieri comunali che hanno approvato la concessione della fidejussione. Queste persone sono politicamente responsabili di questo pasticcio che ai cittadini cesanesi costerà molto caro e, se sono ancora presenti a vario titolo nelle istituzioni politiche comunali, dovrebbero avere l’onestà intellettuale di ammettere le loro colpe e la dignità di fare un passo indietro uscendo dalla scena politica comunale. Lungi da noi l’intento di aprire una caccia alle streghe, ma sarebbe bello introdurre a Cesano il concetto che chi sbaglia cominci a subire le conseguenze dei suoi errori, un gesto che sarebbe scontato e inevitabile in altri Paesi più civili del nostro. Un gesto che costa per loro molto poco, rispetto ai 3.700.000 che dovranno tirare fuori dalle loro tasche i cittadini cesanesi. Ricordiamo infine che il carico economico di questa operazione naufragata non si ferma “soltanto” alla eventuale escussione della fideiussione a favore del MPS - e questo lo stabilirà il giudice - ma resta anche il problema del “dopo”, il problema di cosa fare di un’opera incompiuta che abbandonata a se stessa si è già irreversibilmente deteriorata. Una struttura incompiuta, degradata, senza un futuro e senza nemmeno una destinazione o un progetto alternativo economicamente sostenibile. Un’ultima considerazione. Questi ed altri fatti sono emersi e meglio definiti nel loro contesto generale durante i primi due incontri della Commissione Consiliare congiunta Territorio ed Economia che ha il compito di redigere la cronologia degli eventi riguardanti la questione piscina. Ci piace ricordare che questa Commissione è stata attivata per dare una risposta alla mozione del Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone di fare chiarezza su tutta la storia con una Commissione d’Inchiesta specifica e anche a seguito di una petizione (circa 400 firme di cittadini cesanesi) che di fatto chiedevano la stessa cosa. Come vedete la partecipazione dei cittadini unita al controllo continuo, preciso e puntuale del nostro gruppo consiliare, comincia a dare i suoi frutti, frutti di trasparenza e di informazione che vanno a vantaggio di tutti. Siamo sicuri che troveremo altre sorprese nel prosieguo degli incontri. Vi terremo informati. E siamo ancora a parlare della piscina di Cesano ... Ancora attacchi e difese, accuse e schiamazzi, incompetenza, dolo…… no no tranquilli, a questo oramai ci penserà la magistratura ed era l’ora! Ci piace però prendere la vicenda della nostra “bella” piscina come spunto di riflessione per affrontare un tema cruciale per il corretto funzionamento del sistema democratico. Affinché questo sistema di governo che chiamiamo “democrazia” possa esprimersi al meglio, ha bisogno di poggiarsi su alcune robuste fondamenta che ne assicurino la stabilità. Le fondamenta di cui parliamo le conoscete già perché oramai sono anni che ne parliamo … sono anni infatti che solo noi parliamo concretamente di Trasparenza, Informazione, Partecipazione … a queste vorremmo aggiungere un altro pilastro … l’Alternanza. Di questi quattro pilastri, tre sono di immediata comprensione, o almeno dovrebbero:
Se avrete la pazienza o la curisosità di leggere il seguito di questo articolo vi porteremo passo dopo passo a scoprirne il significato. Per spiegarsi meglio ecco che torna utile la nostra cara piscina: “cara” certo … 3.800.000 Euro per un rudere! Non divaghiamo: la costruzione di questa piscina ha attraversato ben tre legislature (la prima Delibera Comunale risale al dicembre 2003). Tutte queste legislature hanno visto il PD (in tutte le sue varie forme, coalizioni e declinazioni) essere la forza preponderante e di gran lunga più importante - nel bene e nel male - che ha guidato queste amministrazioni e questa comunità. Grosso modo le stesse persone, a rotazione, hanno ricoperto in questi tre lustri i vari ruoli e responsabilità di governo comunale. Una specie di gioco dei quattro cantoni che ha potuto prosperare grazie anche al disinteresse dei cittadini alla politica locale attiva e partecipativa. Tirata di orecchie a tutti i cittadini che hanno delegato il loro cervello, non solo il loro volere, a terzi. Abbiamo quindi avuto in questi quindici anni a Cesano (e tuttora abbiamo) una continuità di azioni di governo, una contiguità di interessi e un rafforzamento di posizioni di potere con l’obiettivo di generare consenso. La tipica situazione che trasforma l’amministrazione pubblica in un “sistema” di potere il cui unico fine è quello di autogenerarsi e autoconservarsi al comando. Il sistema si trasforma in un grande tritacarne dove chiunque, anche se armato delle migliori intenzioni, ne viene ingurgitato, tritato, assimilato, integrato e, se non accetta le regole del gioco, sputato. Ma ritorniamo al nostro esempio-piscina. Tutte le decisioni, gli incartamenti, i documenti, i contratti che sono stati prodotti in questi quindici anni per la realizzazione di questa piscina (e non solo!) sono sempre stati maneggiati e gestiti da mani “amiche” di questo sistema. Ora facciamo un’ipotesi e tra tutte scegliamo quella meno grave: mettiamo il caso che in uno o più passaggi dell’iter di questa piscina siano stati commessi degli errori, degli sbagli involontari. Mettiamo il caso che qualcuno interno al “sistema Cesano” si fosse accorto in tempo delle magagne e delle ricadute che questi errori avrebbero potuto avere sul buon fine di tutta l’operazione e che il rendere pubblica la cosa per poter porre rimedio e limitare i danni avrebbe significato un danno d’immagine enorme per il suo stesso partito al governo e un’accusa ai suoi stessi colleghi di partito che a vario titolo erano ancora presenti nella nuova giunta di governo. Sarebbe stata una reazione umana comprensibile (ma non giustificabile) quella di tentare di buttare la cenere sotto il tappeto e di trovare altri modi per non far scoppiare il bubbone. Insomma, un insabbiamento in piena regola. Si, ma…. l’alternanza? Che ci azzecca? Ok adesso ci arriviamo. Facciamo ora l’ipotesi che nella seconda legislatura, al posto della coalizione PD, avesse vinto un altro Partito che chiameremo Partito Gigi (così non facciamo pubblicità a nessuno). I nuovi eletti del Partito Gigi, una volta entrati nelle stanze dei bottoni, avrebbero avuto la possibilità di esaminare a fondo tutti i documenti, avere dei resoconti in prima persona da parte dei dirigenti e del personale amministrativo, avrebbero potuto ascoltare i pareri dei legali e dei consulenti che avevano seguito l’intera vicenda e, se necessario, chiedere altri pareri ad altri professionisti. Insomma nulla a che vedere con la procedura di “accesso agli atti” che viene comunemente sbandierata, da chi sta nelle stanze dei bottoni, come arma letale e definitiva della trasparenza nelle mani dei cittadini e che quasi sempre invece si trasforma in una palude dalla quale difficilmente si esce vivi. Con un ricambio al potere sarebbero quindi emersi gli errori e le magagne di cui sopra e, dato che gli eletti del Partito Gigi non avevano alcun legame e contiguità con quelli della precedente legislatura, non avrebbero esitato a rendere pubblico il problema e a trovare per tempo una soluzione che limitasse al minimo i danni. Capito adesso il valore dell’alternanza? In questo caso il valore non è solo morale, ma quantificabile e contabilizzabile in Euro sonanti! Ma, dato che questi pensieri sono solo parole al vento, facciamo invece un esempio concreto: Prendiamo un “piccolo” Comune come Parma: dopo svariate alternanze e successioni di finti partiti in finta competizione tra loro, vince a sorpresa l’outsider - il Partito Gigi - e poco dopo, ma guarda un po’, come per incanto cominciano a fioccare arresti eccellenti di ex amministratori. (v. Elvio Ubaldi, assieme agli assessori della sua giunta comunale e della successiva giunta del sindaco Pietro Vignali). Sarà un caso? Una coincidenza? Ricordatevi sempre che i politici sono come i pannolini: vanno cambiati spesso, altrimenti puzzano. Al cittadino restano questi compiti da fare a casa:
Magari non è un partito, ma un MoVimento ... Per moralità s'intende la condizione di ciò che è conforme a principi morali.
Dato di fatto … per chi ancora non lo sapesse. “in data 24 settembre 2014” è stato notificato al Comune di Cesano Boscone dal Tribunale di Mantova “un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo dell’entità di 3.714.905,32 euro per via della fidejussione sottoscritta dal Comune a favore di Monte dei Paschi di Siena” per la realizzazione della piscina. “A seguito dell’udienza del 24 febbraio scorso, è stata confermata la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo ed è stato disposto l’esperimento del procedimento di mediazione con l’istituto di credito. “ Potremmo raccontare di tutto e di più sull'affaire piscina ma per permettere ai cittadini un’analisi oggettiva della situazione e quindi poter dare una risposta alle domande che porremo alla fine di questo editoriale senza alcuna influenza da parte nostra ci limiteremo ad un’esposizione asettica dei fatti accaduti nel periodo 2004-2009 (primo “Governo” D’Avanzo), fatti che a nostro avviso hanno portato il Comune a dover, quasi certamente, pagare, nel prossimo futuro, quasi 4 milioni di euro per una struttura (La Piscina) che come tutti sapete non c’è! Premettiamo che dal 2005 al 2009 la Giunta al “Governo” del Comune di Cesano Boscone era la seguente: 1) Vincenzo D’Avanzo – Sindaco 2) Di Giuseppe Lilia – Vice Sindaco 3) Mainardi Massimo – Assessore 4) Capuano Filippo - Assessore 5) Ursino Giuseppe – Assessore 6) Guastafierro Aldo – Assessore 7) Bianco Giovanni – Assessore Ricordatevi quindi che i fatti che riporteremo di seguito sono stati gestiti/autorizzati dalle 7 persone sopra elencate … senza se e senza ma … Ma cos’è successo durante il primo “Regno” D’Avanzo? Il 14 novembre 2005 viene sottoscritta la convenzione per la realizzazione della piscina con contratto n. 3589: “costo complessivo investimento 3.555.000,00 €”. Durata della concessione fino al “31/05/2026”. Articolo 14 della delibera: “… il Comune si costituirà fideiussore solidale a favore dell’istituto mutuante e nell’interesse della Società …” Il 21 febbraio 2007, con delibera Giunta Comunale n. 20, viene approvato il progetto definitivo per la realizzazione dell’impianto sportivo con annessa piscina. Il 12 dicembre 2007, con delibera Giunta Comunale n. 141, “il costo complessivo dell’investimento per realizzare l’opera, così come da calcolo sommario della spesa, è previsto in euro 4.263.954,00 €”; durata concessione fino al 31/12/2032”. … quindi il costo complessivo della piscina aumenta di 708.954,00 € in 2 anni mentre la durata della concessione alla Società che avrebbe dovuto realizzare l’opera viene aumentata di 6 anni. All’articolo 14 della delibera del 14 novembre 2005 dopo le parole “… della Società” vengono inserite le seguenti parole: “per un importo complessivo di euro 3.812.905,05 (tremilioniottocentododicimilanovecentocinque/05) pari al totale complessivo dei lavori al netto del contributo comunale (i.v.a. esclusa)” … per intenderci tale sarà l’importo della fidejussione. Il giorno 19 dicembre 2007 il Responsabile del Procedimento ha proposto al Consiglio Comunale: 1. “di concedere garanzia fideiussoria a favore dell’istituto mutuante e nell’interesse della parte mutuaria “Cesano Sport Management s.r.l.” – con sede in Vigevano (PV), iscritta al registro imprese di Pavia al n. 02110550189 di codice fiscale – per un importo massimo pari all’importo dei lavori al netto del contributo comunale e dell’i.v.a. di legge e per un totale di euro 3.812.905,05” … “ per una durata massima pari a 20 anni;” 2. … 3. “Di autorizzare la Giunta Comunale e i funzionari comunali – ciascuno per la propria competenza – a compiere gli atti necessari a dare esecuzione al presente provvedimento.” Con 11 voti favorevoli ed un astenuto (Consigliere Leonardi) viene approvata la proposta. Vorremmo elencarvi i nomi degli 11 consiglieri che votarono a favore ma il verbale del Consiglio Comunale è molto criptico in tal senso (strano eh!). Vi invitiamo però ad andarlo a leggere, scoprirete che nei banchi della maggioranza sedevano parenti stretti di attuali “membri del Governo cittadino” nonché di attuali consiglieri di maggioranza; a Cesano Boscone la “cosa pubblica” è anche questione di famiglia … ma ne parleremo approfonditamente in altro editoriale dedicato … Il 21 maggio 2009, con delibera Giunta Comunale n. 91, viene approvato il “progetto di variante” … in “soldoni” … l’importo complessivo dei lavori “è il seguente”: “5.394.456,51 €” + i.v.a. Non adiamo oltre nella disamina … riteniamo che quanto appena riportato sia già abbastanza illuminante. Rammentiamo solo che i lavori sono iniziati e che a seguito di presentazione di "stati di avanzamento lavori" la banca ha corrisposto c.a. 4 milioni di euro alla ditta esecutrice ... il risultato lo potete ammirare visitando il sito della piscina e vi preghiamo di farlo ... quello che vedrete, ricordatevi, “potrebbe” costare alla Comunità quasi 4 MILIONI DI EURO! Nel periodo analizzato nel presente editoriale, il 2004-2009, qualcuno, volendo, avrebbe potuto mettere fine a questo progetto, qualcuno avrebbe potuto porsi degli interrogativi, qualcuno avrebbe potuto anche far due passi per vedere il frutto di milioni di euro di pagamenti … infine qualcuno avrebbe potuto porsi almeno delle domande a seguito degli aumenti di costi e di tempi … nessuno però fece nulla; parliamo del Governo cittadino e del suo entourage ovviamente in quanto, ci risulta, che l’opposizione dell’epoca fece molto “rumore”. Le responsabilità civili e penali le lasciamo ovviamente alla magistratura … per quanto riguarda invece le responsabilità politiche le lasciamo al vostro giudizio nonché a chi ha più confidenza con la res politica rispetto a noi semplici cittadini ... Noi invece vorremmo portare la discussione su una questione prettamente morale che in definitiva è quella che ci interessa di più e per farlo vi faremo alcune domande per evitare di esprimere noi giudizi visto che potremmo essere considerati di parte o persecutori. Prima di porvi alcune “semplici” domande, facciamo presente che alcuni di questi Signori, che governarono nel periodo 2004-2009, ancora oggi hanno incarichi nel “Governo” cittadino: uno di questi è Assessore mentre un altro è Presidente del Consiglio Comunale, quindi sono ancora “dotati” di potere decisionale ... Ci siamo … ora tocca a voi ... DOMANDE: 1. Secondo voi cittadini le decisioni “assunte” nel periodo 2004-2009 hanno rispettato il modus operandi del "buon padre di famiglia" e sono state prese nel rispetto del principio inderogabile di un'attenta tutela degli interessi della comunità? 2. L'Assessore Ursino ed il Presidente del Consiglio Bianco, all'epoca entrambi Assessori, hanno dimostrato di essere in grado di gestire gli interessi della comunità durante il loro mandato 2004 - 2009? 3. Noi cittadini dovremmo lasciare ancora a questi Signori la governance della nostra Città? 4. La decisione di dimettersi immediatamente dai loro incarichi istituzionali la lasciamo alla loro coscienza e al loro senso civico? e per finire … 5. come valutate il fatto che quasi 4 milioni di euro di soldi dei cittadini verranno probabilmente spesi senza che venga apportato alcun contributo al benessere dei cittadini? 6. come valutate il fatto che ad oggi non è ancora possibile risalire ad alcuna responsabilità personale e politica? A voi cittadini le risposte … P.S. La nostra sintetica disamina dei fatti non finisce comunque qui ... a breve affronteremo anche il periodo 2009-2014 ... anch'esso molto interessante! |
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