Prefetto e Difensore Regionale ci danno ragione: "Niente privacy se svolgi un servizio per un ente pubblico"
Come ricorderete, la vicenda delle mense scolastiche di Cesano ha visto la società Dussmann vedersi annullare l’appalto, a causa di irregolarità nella presentazione dei documenti di gara, irregolarità che i funzionari di questa giunta comunale avrebbero dovuto intercettare, assegnando quindi il servizio al fornitore arrivato al secondo posto in gara d’appalto. Ma si sa, questa non è la prima e neanche ultima svista della giunta Negri in fatto di appalti. Il gruppo M5S di Cesano si è fatto, come sempre, portavoce dei cittadini, che in svariate occasioni ci avevano contattato segnalando irregolarità nell’erogazione del servizio mensa sia per qualità e quantità del cibo servito ai nostri ragazzi, che per la sospetta non adeguata copertura da parte degli addetti ai vari ruoli e mansioni, così come previsto da contratto di appalto. Ricordiamo a tal proposito che, in caso di mancato rispetto delle prescrizioni previste nel contratto, era prevista l’opzione per il Comune di comminare alla società inadempiente sanzioni e provvedimenti disciplinari che andavano crescendo fino ad arrivare alla rescissione del contratto di appalto stesso. Opzioni sanzionatorie di cui, peraltro, il Comune non si è mai servito. Abbiamo quindi chiesto, con un'interrogazione urgente al Sindaco ed al Consiglio, una serie di documenti e precisamente la copia dei fogli di presenza dei dipendenti Dussmann impiegati presso il centro cottura (cuoco, aiuto cuoco, addetti confezionamento, addetti pulizie, autisti, magazzinieri) e presso nidi, plessi scolastici e mensa dipendenti comunali nel periodo Settembre 2016 / Febbraio 2017 Pensavamo di fare cosa gradita ai cittadini espletando pienamente un controllo approfondito sul servizio e pensavamo che l'Amministrazione avrebbe garantito il diritto di accesso agli atti di un Consigliere Comunale. Invece, di fronte alla risposta della Dussmann -il fornitore- di non ottemperare alla richiesta, l'Amministrazione comunale si è trincerata dapprima dietro il silenzio e poi, sollecitata da una nostra interrogazione urgente presentata lo scorso 6 aprile, ha fornito una risposta a firma del Sindaco proponendo un inutile dato aggregato e anonimo. Praticamente il nulla, colpendo a morte non solo un diritto di un accesso agli atti di un consigliere comunale, ma anche la trasparenza nella sua azione. A questo punto ci siamo trovati costretti a ricorrere al Prefetto e al Difensore Regionale per ottenere i dati richiesti dal nostro Consigliere Comunale nell’espletamento del suo compito. Entrambe queste autorità ci hanno dato ragione: il Comune ha l’obbligo di fornirci i dati da noi richiesti. La Dussmann, anche se è una società privata, stava svolgendo per conto del Comune di Cesano un servizio pubblico e quindi non può rifiutarsi di fornire i dati richiesti da un Consigliere Comunale, trincerandosi dietro una pretestuosa e immotivata tutela della privacy. Sembra che il Comune di Cesano abbia chiesto alla Dussmann queste informazioni lo scorso 21 giugno. Sono trascorsi quasi 3 mesi siamo ancora in attesa della documentazione. Pigrizia? Scarsa Efficienza? Mancanza di volontà politica? Paura di trovare “scheletri” in qualche armadietto? Comunque la pensiate questa vicenda non è un bel segnale. Nella migliore delle ipotesi è un segnale della scarsa autorevolezza che questo Comune ha nei confronti dei suoi fornitori. Noi, comunque, non ci fermeremo.
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Giugno 2020
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