La festa dei 50 anni del Tessera dello scorso aprile è stata come una festa di compleanno senza il festeggiato.
Il Tessera non c’era, c’erano le istituzioni di Cesano Boscone a dimostrare quanto ci tengono al loro quartiere “di periferia” e quanto sono generosi nel celebrarlo. Lo dimostrano le poche fotografie che sono circolate, che non ritraggono certo un quartiere in festa ma solo i sorrisi di chi ha organizzato l’evento. Molti abitanti del Tessera non si sono neanche accorti che ci fosse una festa, non c’è stata la capacità o meglio la volontà di coinvolgere il “cuore” del quartiere, i suoi abitanti, i commercianti, i luoghi più centrali, le strade, le vie principali. Il cuore del quartiere è sempre stata la via Turati con le sue botteghe e con la parrocchia S. Ireneo, le poche feste realmente riuscite organizzate dai commercianti o dalla chiesa riempivano di bancarelle questa zona e vedevano parecchia gente scendere in strada per mangiare una salamella in compagnia, fare quattro chiacchiere, ascoltare un po’ di musica. Per i 50 anni del quartiere niente di tutto questo. I pochi commercianti rimasti si sono sentiti esclusi totalmente dall’organizzazione, si sono visti coinvolti all’ultimo momento in un “Aperitessera” senza alcun preavviso. Le cene, importante momento di aggregazione, sono state organizzate in locali con l’obbligo di entrata con tessera e siti in strutture abusive. La sagra dello gnocco e il mercato agricolo sono stati dislocati in via Gobetti, che non corrisponde esattamente al centro storico del quartiere. La maggior parte degli eventi sono stati organizzati in luoghi chiusi con pochissima pubblicità e senza coinvolgimento della popolazione. La stessa mostra fotografica è consistita in pochissime foto esposte quando invece sarebbe bastato chiedere ai commercianti, con il giusto preavviso, di coinvolgere gli abitanti nella raccolta di vecchie foto con i volti di chi ha fatto realmente la storia del quartiere. Tanti infatti i nomi dimenticati in questa festa, nomi di chi c’è ancora ma anche di chi non c’è più ma che ha fatto tanto per la crescita del Tessera. Gente semplice che qui ha aperto coraggiosamente esercizi commerciali, che ha fatto volontariato al circolo parrocchiale, che ha esercitato la professione medica e tanti altri…... A questo proposito colpiscono i commenti amari rilasciati su Facebook da alcuni di questi a seguito del loro mancato coinvolgimento alla festa. Un medico che ha avuto il proprio ambulatorio in quartiere per ben 35 anni ed è stato eletto per 2 amministrazioni comunali si è sentito offeso e ha ricordato giustamente quello che ha dato a questo quartiere rischiando la vita più volte nel proprio ambulatorio in cui entravano anche personaggi “difficili”da gestire. Non è stato neanche citato nel libro fotografico dei ricordi realizzato per il Tessera, un libro fotografico che era stato realizzato per i 40 anni e che è stato riproposto per i 50, quindi con 10 anni di tempo per essere integrato di nuove foto raccolte tra la popolazione, cosa che ovviamente non è avvenuta. Ci si è invece impegnati nella realizzazione di cartelloni pubblicitari per presentare il progetto di un murales “in dono “ al quartiere e di cui il Tessera non ha sicuramente bisogno. Significativo anche il commento di una delle storiche maestre della scuola elementare del quartiere: “Una festa in tono minore e poco pubblicizzata, ignorata dai più, con pochi e rari segni di festa. Io ho scoperto per caso che si “festeggiavano” i 50 anni del NOSTRO QUARTIERE. Che tristezza! Che amarezza! Che dispiacere per un quartiere difficile sì ma fino a qualche anno fa vivo. Un popolo che non ricorda il passato è un popolo che non ha futuro”. Brava maestra! Con queste poche righe ha espresso l’amarezza che questa festa ha lasciato nella maggior parte degli abitanti del Quartiere Tessera. La ciliegina sulla torta: Per organizzare questo flop il Comune ha stanziato e speso (male) la somma di € 11.490 dei soldi dei contribuenti.
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Il bilancio di previsione del comune di Cesano Boscone per il 2018.
L’interesse e la partecipazione che questa giunta riesce a suscitare nei cittadini è inquietante. Come mai 1.000 cittadini partecipano e decidono come e dove allocare 200.000 euro e 20.000 cittadini non si interessano di capire dove il loro comune spenderà’ circa 20.000.000 di euro l’anno prossimo? Non si interessano forse perché sanno di non poter influire in alcun modo sulle decisioni che verranno prese nelle “stanze dei bottoni” della giunta? Non si interessano perché sanno che i giochi sono già fatti? Non si interessano perché quelli “interessati” (perdonate il gioco di parole) al bilancio hanno già fatto muovere le loro pedine? Comprendiamo che questa maggioranza non è molto abituata a coltivare e gestire la partecipazione dei cittadini, diciamo che non possiede il “know-how” necessario a gestire un bilancio partecipativo e che quindi ha bisogno di incaricare una società di consulenza per la realizzazione di 4 incontri pubblici, ma 13.000 euro per 4 serate ci sembrano un pò eccessive. Ma lasciamoci alle spalle queste considerazioni e proviamo a dare uno rapido sguardo a questo bilancio. Sulle entrate ci sono delle riduzioni, ma la riduzione dell’IMU che ammonta a circa 270.000 euro sulle abitazioni in affitto con contratti regolarmente registrati, riduzione che sembrerebbe a prima vista una buona cosa per i piccoli proprietari di di case, nasconde in realtà un bel regalo con tanto di fiocco fatto alla Società immobiliare ‘Palladium’, che come tutti sanno, qui a Cesano ha un patrimonio immobiliare decisamente importante. Si sarebbero potuti e dovuti trovare dei correttivi. Quello che non si è trovato nel sindaco e la sua giunta è stata la volontà politica di farlo. Per il resto continuano a sbandierare la riduzione del costo del pasto nelle mense scolastiche. Sbandierano un pò meno la contestuale e progressiva riduzione della qualità di questo servizio. Guardiamo le spese. Siamo contenti che si metteranno delle risorse sul trasporto pubblico. Peccato però che la maggioranza, dopo che la scorsa estate aveva accolto una mozione del M5S per il prolungamento della 323 in via Pasubio, si sia completamente dimenticata non solo di destinare delle risorse ma almeno di dirci quanto sarebbe costato e le motivazioni che hanno portato alla bocciatura della nostra proposta. Secondo noi non c’è stata cattiva volontà. Se ne sono proprio dimenticati un pò anche per colpa nostra. Facciamo troppi emendamenti, troppe interrogazioni, troppe mozioni. Non è che possono passare tutto il tempo a risponderci e a motivare le risposte. Ogni tanto qualcuna ne scappa via….Ci spiace solo per i cittadini del rione Pasubio. Per il resto e’ un bilancio che prevede indebitamento con mutui per quasi 2 milioni di euro che e’ il massimo consentito (e meno male) per il bilancio del nostro comune. Questi 2 milioni di euro finiranno in 2 progetti: il meraviglioso parcheggio del centro storico e l’illuminazione pubblica. Per entrambi questi investimenti la giunta ci assicura che si ripagheranno da soli. Ovviamente, oltre alle rassicurazioni, ci piacerebbe vedere delle concrete proiezioni e non credere per fede. Già altre volte ci è stato assicurato che “tranquilli il comune non rischia un euro” e alla fine della fiera non è andata poi così. Prima di fare altri "tuffi" nel vuoto, ci piacerebbe vedere avere qualche dato economico un pelino meno vago. Si si questi grillini parlano parlano, ma non propongono mai nulla. Errore. Abbiamo proposto 4 emendamenti. 2 sulla spesa corrente 2 sugli investimenti Ovviamente, manco a dirlo, tutti bocciati, tranquilli, in scioltezza..... Spesa corrente:
Investimenti:
Dove recuperare questi 150.000 Euro? Attingendo al risparmio ottenuto dall’appalto per il meraviglioso parcheggio del centro, poiché rispetto ai 950.000 euro coperti dal mutuo (debito già fatto), se ne utilizzeranno “solo” 830.000 e per la restante parte attingendo alla vendita delle quote di una società partecipata del comune (Area). Gli emendamenti sono stati tutti validati da tecnici e revisori contabili (anche se questi pareri ci sono stati forniti a consiglio già ampiamente iniziato -ostruzione o dimenticanza- chi lo sa?) e sono stati tutti respinti. Con quali argomentazioni, chiederete voi? Nessuna argomentazione, tesi, osservazione, confutazione, spiegazione, nemmeno uno sbadiglio di stanchezza. Nulla, niente. Zero. Purtroppo ci siamo abituati alla solita sufficienza e arroganza della maggioranza e del Sindaco Negri. Noi, comunque la pensi il sindaco (peccato che il suo pensiero non ci è dato di conoscere), riteniamo sarebbero stati utili alla comunità. Niente di nuovo quindi sotto il sole Cesanese. Il sindaco tira dritto come un treno e va per la sua strada, fa niente se questo treno, nella sua folle corsa, ha messo sotto anche 15 educatrici dei nidi. Noi continueremo a proporre idee e proposte nate dai cittadini e per il bene comune dei cittadini. Speriamo solo che prima o poi, di fronte alla preclusione dialettica e alla pochezza politica di questo sindaco degnamente corroborato della sua compagine di governo e assembleare, i cittadini aprano gli occhi e si rendano conto di potersi meritare qualcosina di meglio. Forse quelli che hanno già passato un numero abbastanza consistente di primavere ricorderanno che verso la fine degli anni ‘70 apparivano alcune scritte sui muri del tipo “Amerikani” oppure “Kossiga”, insomma si inseriva una k al posto della c per dare a quella parola un significato, diciamo sinistramente inquietante….
Forse oggi non sarebbe strano vedere comparire sui social (gli attuali muri dove scrivere) la parola demokrazia e magari per accentuare l’effetto spostare anche l’accento: Demokràzia. Perché di questo stiamo parlando: di una parola nuova che deve esprimere un diverso concetto da quello originario: insomma un po' come “petaloso”.... A Cesano Boscone pare che questa nuova versione di Demokràzia piaccia parecchio all'attuale giunta che guida i destini di questo nostro paesello. Caro paziente lettore, ti invitiamo a leggere il programma elettorale del Partito Demokratico di Cesano per verificare di persona come sia stato infarcito di parole quali Trasparenza, Condivisione, Partecipazione, Associazionismo, Evoluzione, Sostenibilità, Impegno, Legalità, Solidarietà, fino ad arrivare addirittura all'istituzione di un Assessorato alla Cittadinanza attiva…. fin troppo bello! In realtà, caro elettore che magari sei caduto in questo trappolone dei sogni, le cose stanno andando un pochino diversamente da quanto “venduto” in campagna elettorale e magari te ne sei già accorto anche tu. In realtà, caro e-lettore, a Cesano di Trasparenza, Condivisione e Partecipazione, ecc. ecc. se ne è vista ben poca. O meglio se ne è vista, ma in maniera leggermente diversa da quanto tu magari avevi immaginato. Pare che la Condivisione e la Partecipazione sia stata intesa come quella che avviene negli studi televisivi dove il pubblico pertecipa e applaude come da copione, dove il pubblico fa da cornice rassicurante. Qualche esempio? Il nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti, redatto in gran segreto tra le impenetrabili e spesse mura dei gruppi della maggioranza e dei tecnici comunali. Il tutto condito con un paio di incontri farsa di “condivisione” (a cose fatte) con i cittadini, che peraltro non essendo completamente sprovveduti, hanno disertato in massa…. Ciaone sindaco. Vogliamo parlare della piscina e degli incontri organizzati solo dopo pressioni fatte dalle opposizioni che hanno dovuto ricorrere alla raccolta di firme dei cittadini per ottenere qualche ragguaglio esplicativo sulla vicenda? ma poi? com'è andata a finire? Il nuovo regolamento delle associazioni? idem come sopra. Stesso copione. Partecipazione e coinvolgimento delle associazioni uguale a zero, comprensivo anche di salto a piè pari della Commissione Istituzionale. Ciaone Assessora! Vogliamo parlare della fenomenale gestione del problema del personale dei Nidi? Condivisione e partecipazione a mille. Un successone, al punto da avere un incontro pubblico (sempre a cose fatte e a delibere votate) con tanto di vigili urbani e carabinieri a gestire l’ordine pubblico….. L'Ultima perla di questa imbarazzante collana è la “condivisione” e la chiamata a “decidere” dei cittadini su cosa fare della zona del parcheggio in centro. In questo frangente la giunta non si è dimostrata da meno rispetto alle altre performances, anzi questa volta si è superata dato che ha offerto ai cittadini un progetto con 5-dico-5-varianti, tutte peraltro elaborate dallo stesso progettista (?), tra le quali votare. In merito a questo ultimo episodio ci corre l’obbligo di fare qualche considerazione. Considerazione nr.1 Il coinvolgimento dei cittadini deve essere fatto all’inizio del percorso e non alla fine. Non ci pare sia stato chiesto ai cittadini se la sistemazione della piazza e del parcheggio rappresentasse una priorità per il comune. Magari sì, ma sarebbe stato carino chiederlo prima a tutti i cittadini. Ben altro peso avrebbe avuto infatti un voto favorevole, anche di poche persone che si prendono il fastidio di votare su questo tema, ma forse si sarebbero spesi inutilmente dei soldi pubblici, come viene suggerito da Roma….. sono tempi duri e non ci sono soldi da sprecare per consultazioni e referendum.... Per noi il principio di chi vota ha sempre ragione e chi non vota ha sempre torto è e resterà sempre valido. Fatele votare le persone e fate che il loro voto abbia veramente peso e vedrete come parteciperanno in massa. Considerazione nr.2 Perché il progetto e le cinque varianti progettuali sono state elaborate da un unico progettista, tra l’altro lo stesso che ha progettato la Sala della Trasparenza e la Casa della Musica? Da che mondo è mondo un concorso si fa tra vari concorrenti i quali concorrono (con-corrono = corrono assieme) per vincere. Ve lo immaginate un festival di San Remo in cui c’è un unico cantante che canta una sola canzone con cinque arrangiamenti diversi? Chissà chi vincerà? Mumble mumble, difficile dirlo….. Avvisiamo il sindaco, caso mai non lo sapesse, che esiste la possibilità di fare dei concorsi di idee aperti ai progettisti abilitati (anche di altri Paesi della UE) e con commissioni giudicanti estranee al contesto locale in modo da evitare possibili conflitti di interessi. Non sapete come fare? E’ comprensibile, dato che non lo avete mai fatto, ma niente paura, basta fare una telefonata all'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Milano e vi diranno per filo e per segno come organizzarlo. Chiamateli, garantito che non vi mangiano. Considerazione nr.3 Per favore, non tirate fuori la scusa che non c’era tempo. Per la situazione dei nidi non c’era tempo, per il bando della gestione rifiuti i tempi erano strettissimi, per questa piazza non c’era più tempo…. ma accidenti, arrivate sempre tardi? Considerazione nr.4 Non è che il format “democrazia partecipata” sia l’unico sulla piazza a cui volenti o nolenti i partiti e liste civiche si devono uniformare. Esiste anche il format “votami, non te ne incaricare che ci penso io a fare tutto quello che serve a questo paesello e poi ci rivediamo tra 5 anni alle prossime elezioni”.... format che questa giunta del resto sta dimostrando di conoscere bene applicandolo sin dal primo giorno del suo mandato. Se questo modo di governare sta bene al nostro sindaco, buon pro gli faccia e se ai cittadini questo modo di essere governati sta bene, non hanno che da rivotarli alle prossime elezioni, smettendo però di lamentarsi se poi le cose non vanno. Quello che ai cittadini non sta bene è di essere presi in giro da un programma elettorale che dice una cosa e da una azione di governo che va esattamente nella direzione opposta. Ma si sa, questa è una caratteristica tipica del Partito Demokratico a qualsiasi livello… Buona Demokràzia a tutti. Alla Cortese attenzione di
PARTITO DEMOCRATICO di CESANO BOSCONE e p.c. Alla c.a. dell’Egr. Sig. Sindaco Alfredo Simone Negri Cesano Boscone, 03 marzo 2016 Comunicazione prot. n. 20160303-M5S Oggetto: INVITO RIVOLTO AL PARTITO DEMOCRATICO DEL COMUNE DI CESANO BOSCONE Con la presente gli attivisti dello scrivente Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone, con spirito costruttivo e di massima apertura che da sempre li contraddistingue, invitano ufficialmente il Partito Democratico di Cesano Boscone a collaborare insieme per la stesura di un Regolamento per le riprese audio-video dei Consigli Comunali. Questo nostro invito pubblico va visto nell'ottica di una nuova ulteriore apertura ad un confronto costruttivo su tematiche specifiche senza alcun intento di paternità sul documento finale. Quale punto di partenza della collaborazione, proponiamo il testo già da noi redatto, visionabile al seguente indirizzo http://m5s.weebly.com/editoriali/regolamento-per-le-riprese-audio-video-dei-consigli-comunali testo, peraltro, già frutto della collaborazione dei gruppi M5S e PD del Comune di Rozzano. Per quanto già articolato questo testo vuole essere solamente una bozza di lavoro modificabile ed emendabile in ogni sua parte. Nell'accettare questo invito, entrambe le parti si impegnano a rispettare e onorare i seguenti punti:
Rimaniamo in attesa di un riscontro da parte del Partito Democratico di Cesano Boscone e porgiamo i migliori saluti. Movimento 5 Stelle Cesano Boscone Con riferimento a quanto scritto nel post di Marco Pozza, capogruppo PD in consiglio comunale, ci preme puntualizzare alcuni concetti:
Senza alcuna polemica vorremmo evidenziare che lo scrivente Movimento fin dalle sue origini ha sempre cercato il dialogo attraverso innumerevoli proposte chiedendo sempre a gran voce di discuterle e migliorarle tutti insieme, quindi non possiamo che essere felici di questa apertura che finalmente è venuta dal Partito Democratico. Siamo certi che la vera partecipazione popolare darà soddisfazioni a tutti ed in primis ai cittadini. Deve restare però inteso a tutti che cercare di capire lo svolgimento dei fatti e di eventuali responsabilità per la vicenda della piscina è un’azione da noi intrapresa che non abbiamo intenzione nè di interrompere nè di lasciare a metà, perché più si va a fondo nell’esame dei documenti e più emergono responsabilità di varia natura. Non siamo per niente convinti che tutto ciò che si poteva fare per evitare questo disastro sia stato fatto da chi era nelle condizioni/posizioni per poterlo fare. Dato però che non è nostro costume anticipare conclusioni senza avere prima esaminato TUTTI i documenti richiesti all’amministrazione comunale, rimandiamo la nostra lettura e la nostra interpretazione dei fatti ad un incontro pubblico al quale tutti i cittadini saranno invitati. Iniziare a parlare quindi del futuro del cumulo di macerie ricevuto in eredità dalla scorsa amministrazione per noi non vuol dire certamente “scurdammoce o’ passato”.... i responsabili (politici e non) dovranno essere individuati e dovranno rispondere di questo almeno di fronte ai cittadini. Dopo questa doverosa precisazione, veniamo quindi al problema da risolvere. Cercare tutti insieme di trovare una soluzione sostenibile e la meno “economicamente sanguinosa” possibile è un dovere civico a cui tutti gli schieramenti cittadini e soprattutto i cittadini cesanesi dovrebbero aderire senza riserve, ognuno per le sue competenze. Realizzare quest’ultimo punto in un Tavolo “extra-consiliare” pubblico, trasparente e aperto al contributo di tecnici, esperti e cittadini è la sua conseguenza logica, come del resto era logica la nostra richiesta e quella dei 400 cittadini che hanno firmato una petizione sulla creazione di un Tavolo Extra Consiliare che accertasse i fatti della piscina … ci fa molto piacere, quindi, di un’apertura in tal senso del Partito Democratico, la soddisfazione è così tanta che siamo disponibili FIN DA SUBITO per organizzare insieme a quest’ultimo il tavolo in questione. Per chi segue il Movimento 5 Stelle sa perfettamente che quella dei Tavoli di Lavoro Pubblici per noi non è una novità, ma è il normale metodo di lavoro che da sempre applichiamo e abbiamo applicato (per chi non ricordasse, avevamo infatti anche proposto un Tavolo di Lavoro “extra consiliare” in sede di discussione del nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti) E’ altrettanto noto che per noi contano le idee a prescindere da chi le propone, perché per noi davanti a tutto c’è sempre il bene comune e una buona idea non ha colore politico, per questo ribadiamo nuovamente che accogliamo positivamente questo cambio di rotta del Partito Democratico. Speriamo quindi che questa volta alle parole seguano i fatti, noi ci siamo e se “il buon giorno si vede dal mattino” riteniamo che “ci sia” anche il primo partito cittadino. Che bello, lasciatecelo dire, che finalmente anche a Cesano Boscone si possa assaporare una ventata di vera e reale democrazia partecipativa. Sempre più spesso in Italia sentiamo in tv o leggiamo sui giornali pareri preoccupati di politici, sociologi, giornalisti, opinion makers, sulla scarsa partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla vita pubblica. Scarsa partecipazione alle elezioni, ai referendum, alle assemblee pubbliche, agli incontri pubblici, ecc. ecc. La domanda nasce spontanea: come mai, dato che viviamo in un regime formalmente democratico, i cittadini non approfittano del loro diritto/dovere di partecipare? Come mai tanta gente rinuncia al proprio diritto/dovere di cittadino attivo, informato e responsabile? Come mai la “libertà è partecipazione” di Gaber resta solo nelle strofe della sua canzone e non riesce a materializzarsi nella realtà quotidiana? La classica risposta qualunquista a questi interrogativi è questa: “ma se il voto contasse veramente, pensi che ci farebbero votare?” Questa è la classica risposta dello struzzo che ha la testa nella sabbia, ma che, purtroppo per lui, rimane con il sedere scoperto…... Al di là di tutte le teorie complottiste e di supremazia della finanza sulla politica, quello che oggi ci interessa mettere in evidenza è il “format” governativo che viene utilizzato sia a grande scala (Europa) che a quella più piccola di una realtà comunale (Cesano). Il “format” è quello che, nel nome di una non ben identificata efficienza, competenza e urgenza d’intervento, un gruppo ristrettissimo di persone (elette?... ma anche no) decide e legifera in totale e completo isolamento rispetto alla realtà che lo circonda e poi “vende” queste decisioni come un percorso democraticamente condiviso e partecipato da tutti i cittadini. Di esempi l’Italia e il nostro governo attuale ce ne offre a bizzeffe. Vogliamo parlare del jobs act? Oppure preferiamo trattare “la buona scuola”? E se parlassimo della legge elettorale? O forse no, meglio ricordarsi della riforma costituzionale del senato….. Insomma, tanto per capirci, questo è il “renzie-style”, ovvero il metodo della legiferazione tramite fiducia, espropriando il parlamento del suo ruolo costituzionale. Il governo che scippa al parlamento il potere legislativo assommandolo a quello esecutivo che gli è proprio. A breve termine questo approccio delle promesse e dei proclami funziona. A medio e lungo termine le cose però sono un po’ diverse. A medio termine il consenso inizia a diminuire, sia perché quanto promesso non viene mantenuto, sia perché le decisioni prese con un po’ troppa faciloneria e, magari, con un occhio alle lobby di riferimento, cominciano a mostrare limiti ed errori. A lungo termine, il gioco di prestigio svanisce inesorabilmente mettendo in evidenza il vuoto pneumatico che stava dietro le invenzioni di marketinng presentate con tanta enfasi ai cittadini e la realtà delle cose si appalesa in tutta la sua crudezza. E poi ci si meraviglia dello scarso interesse dei cittadini alle cose della politica? Ma questo disinteresse, dirai tu caro lettore, è solo a livello nazionale. A livello locale invece le cose sono diverse. Ne sei davvero sicuro? Vuoi un esempio tipico in salsa Cesanese di applicazione del “renzie-style”? Prendiamo il caso della scelta del nuovo sistema comunale di smaltimento rifiuti con redazione del relativo capitolato di appalto. Apriamo una piccolissima parentesi e andiamo a leggere cosa dice il programma-pinocchio del Sindaco Simone Negri al capitolo 11.Legalità, Trasparenza e Partecipazione - del quale pubblichiamo uno stralcio significativo: Partecipazione …… Si intende perseguire un’amministrazione che rendiconti quanto fa regolarmente e che apra degli spazi di partecipazione ai cesanesi, ad esempio attraverso periodiche assemblee pubbliche su singoli aspetti della vita civile. Questo avverrà in particolare nel caso delle grandi scelte su cui ci sarà un aperto confronto con la gente. Caro lettore, ricorda bene quanto hai appena letto. Chiusa la parentesi e ritorniamo allo smaltimento rifiuti: Ora, caro lettore, tieni presente che:
Ora, caro lettore, prova a metterti nei panni di un cittadino cesanese e cerca di darti una motivazione per andare a “partecipare” e “condividere” il percorso progettuale proposto dalla giunta in cui già tutto è stato deciso. Cerca di trovare una motivazione per uscire di casa, andare a sederti in un posto, ascoltare il relatore, annuire con la testa e alla fine, magari, anche applaudire e farti un “selfie” con l’assessore o con il sindaco. L’hai trovata la motivazione? No? Non preoccuparti, non sei l’unico. All’ultimo dei due incontri programmati non c’era nessuno. Nemmeno gli amici. Nemmeno i parenti stretti. Probabilmente, ripetiamo PROBABILMENTE, se fosse stato attivato un Tavolo Pubblico nel quale effettivamente partecipare e dare il proprio contributo alla redazione della proposta e poi, assistere ad un dibattito aperto a varie idee e posizioni, ascoltando il contributo di esperti, studiosi e imprenditori del settore e quindi farsi un’idea più completa del problema, e poi magari avere anche la possibilità di votarlo alla fine del percorso, probabilmente, dicevamo, qualche persona avrebbe trovato la motivazione per partecipare e dare il suo contributo attivo e propositivo. Ora, qualsiasi ulteriore commento su questo “flop” di partecipazione suonerebbe per i nostri amministratori un po’ come sparare sulla croce rossa, ma soprattutto non avrebbe alcun valore di proposta positiva sul tema. Qualche domanda però, a nostro parere, dovrebbero farsela…... Il punto sul quale ci vorremmo soffermare, prendendo spunto da questa imbarazzante esperienza è invece un altro: chiunque abbia partecipato almeno una volta ad un Consiglio Comunale si sarà reso conto che in realtà, durante il suo svolgimento, a parte le dichiarazioni ufficiali dei vari gruppi consiliari, spazio al dibattito costruttivo e al confronto delle diverse opinioni non ce n’è. Ed in effetti il Consiglio Comunale è il momento in cui il dibattito, avvenuto “altrove”, si ufficializza con una presa di posizione palese (mediante il voto) dei Consiglieri. Allora andiamo alla ricerca di questo “altrove” dove dovrebbe svilupparsi il dibattito: saranno forse le Commissioni? In teoria questo potrebbe essere il luogo giusto dove sviluppare un dibattito e un confronto di idee, un dibattito aperto e pubblico dove il cittadino, anche se non può intervenire, può farsi una idea delle idee e delle proposte in campo, ma soprattutto un luogo dove “tesi” e “antitesi” dovrebbero trovare una “sintesi”. Peccato però che, come nell’esempio di cui sopra, in Commissione si arriva con un testo preconfezionato-blindato-inemendabile, in perfetto “renzie-style”. Manca quindi il momento di apertura al cittadino, alle sue istanze, alle sue proposte, manca quel gradino intermedio fondamentale per dare qualità e autorevolezza alla decisione finale: manca il coinvolgimento e la partecipazione del cittadino alle decisioni importanti che lo riguardano. In definitiva mancano i Tavoli di Lavoro. Soprattutto in situazioni in cui dovranno essere prese soluzioni “difficili e dolorose” rendere partecipe ed informata la cittadinanza sulle scelte da fare (e magari anche coinvolgerla mediante referendum consultivi, perché no) darebbe forza ed autorevolezza alle decisioni prese. E’ un percorso lungo e difficile, ma è l’unico in grado di assicurare la coesione sociale, il rafforzamento della democrazia e della consapevolezza di ogni singolo cittadino. Questa visione di una nuova politica era a noi perfettamente chiara già ai tempi delle elezioni, tant’è che avevamo inserito tra i nostri punti programmatici una serie di strumenti atti a favorire la partecipazione (quella vera) dei cittadini e a esplicitare i processi decisionali. Qualche esempio?
Mentre gli altri si affannavano a confezionare sogni e promesse da propinare ai cittadini in cambio del voto, noi studiavamo come costruire le fondamenta della vera partecipazione e della vera democrazia diretta. Alla fine, in fondo, è questo che manca alla vecchia politica: la volontà di effettuare il vero cambiamento democratico. I cittadini conoscono benissimo la differenza tra un'assemblea e una farsa. Accà nisciun è fess.... Ormai è passato più di un anno dall’insediamento della “nuova” Giunta e quelli che dovevano essere punti di forza nel programma del Sindaco e del suo rapporto con i cittadini [TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, DIALOGO/CONDIVISIONE - n.d.a.], si stanno rivelando ogni giorno che passa un percorso ad ostacoli che obbliga l’Amministrazione comunale a compiere sempre più frequenti e spericolati slalom tra quello che viene raccontato e la realtà dei fatti. Partiamo dal DIALOGO/CONDIVISIONE: prima dell'ultimo Consiglio comunale, l’assenza totale di dialogo ha portato le maestre degli asili nido a dover esporre “striscioni” per attirare l’attenzione del Primo Cittadino e per avere semplicemente la possibilità di esporre i loro problemi e la loro situazione lavorativa. Dopo gli striscioni la “risposta” del Sindaco è finalmente arrivata, con un’apertura al dialogo di questo tenore: “io con voi non parlo fino a quando avrete questa rappresentanza sindacale” … No comment. Non vogliamo entrare nell’argomento (almeno per adesso dato che stiamo studiando approfonditamente la questione), ma anche dal punto di vista squisitamente formale e di bon ton istituzionale, da un Sindaco (che, ricordiamolo sempre, è il Sindaco di tutti i cittadini) ci si attenderebbe un comportamento più rispettoso verso una categoria di lavoratori e lavoratrici (per inciso sono per di più anche suoi diretti dipendenti) che giornalmente lavorano per tanti bambini e soprattutto nei confronti di una sindacalista che richiedeva una cosa molto semplice: sedersi ad un tavolo per dialogare e magari trovare una soluzione a questa intricata vicenda. Forse il Sindaco dimentica che i sindacati sono per legge deputati a fare i mediatori tra azienda e lavoratori (a volte con buoni risultati, altre un po' meno...) e che di norma snobbare i sindacati equivale a snobbare i lavoratori. Probabilmente il Sindaco stesso deve essersi accorto della sua gaffe, dato che ha pensato bene di mandare fuori dagli asili alcuni Consiglieri, parenti e affini di quest’ultimi a volantinare. Ora, vedere volantinaggio di operai e dipendenti al di fuori del posto di lavoro è normale, ma assistere al datore di lavoro che fa fare volantinaggio contro i propri dipendenti, non si era mai visto. Ebbene a Cesano non ci facciamo mancare proprio niente e abbiamo visto anche questo. Passiamo ora alla PARTECIPAZIONE. Bellissima parola, in pratica tutti la nominano … in campagna elettorale viene distribuita a piene mani e senza parsimonia in tutti i programmi elettorali… e poi? Poi, appena conquistate le poltrone, questo concetto comincia a dissolversi lentamente, ma inesorabilmente tra le nebbie della quotidianità delle azioni di governo. E più le questioni risultano “spinose” e più questa nebbia cresce fino a diventare una cortina impenetrabile. Per questioni spinose intendiamo ad esempio la “tragicomica” situazione della piscina (ricordiamo che in ballo ci sono c.a 3.700.000 di euro da rimborsare alle banche) per risolvere la quale l’Amministrazione ha pensato bene di istituire, controvoglia e sotto il “pressing” delle opposizioni e di ben due petizioni popolari, una Commissione consiliare rinunciando, per carità che non si crei un pericoloso precedente, alla partecipazione di competenti professionalità cittadine che avrebbero potuto fornire il loro contributo di esperienza e di idee. Una Commissione con dei vincoli strettissimi di mandato e con obiettivi limitati: insomma il classico contentino a rischio zero in perfetto stile Renziano. Altro esempio? Vogliamo parlare della rinegoziazione dei mutui per mezzo della cassa depositi e prestiti che porterà ad un maggior esborso da parte dell'ente comunale di circa 600.000 euro nei prossimi anni, il tutto all’”insaputa” di Assessori e Consiglieri di maggioranza? … eh già, loro non avevano fatto i compiti … il conto infatti l’hanno dovuto fare i cittadini a cose ormai fatte! Queste cifre i cittadini le hanno ricavate utilizzando un simulatore messo gratuitamente a disposizione della Cassa depositi e Prestiti, dato che il competente assessore Ursino - durante la seduta del Consiglio Comunale - non era stato in grado di fornire delle cifre esatte. Nonostante ciò, la maggioranza, granitica e compatta, non ha ritenuto necessario approfondire la cosa. D’altronde 600.000 Euro in più o in meno che dovranno pagare i nostri figli cosa volete che siano? una maggioranza che ancora una volta si è dimostrata al servizio del “padrone” senza se e senza ma! Facciamo un altro esempio? L’occasione (oramai) persa per un Tavolo di Lavoro veramente partecipato e condiviso sul nuovo sistema per lo smaltimento dei rifiuti di Cesano. In data 12/2/2015 il Movimento 5 Stelle ha protocollato una mozione che voleva impegnare Sindaco e Giunta a istituire un Tavolo di Lavoro pubblico esteso a tutta la cittadinanza per decidere quale strada prendere e quali obiettivi porsi per una gestione più efficiente e virtuosa dei rifiuti urbani. Una meravigliosa occasione per costruire un percorso di idee e proposte condivise con tutti i cittadini. Ad oggi la mozione non è stata ancora discussa in Consiglio Comunale. In compenso, però, la Giunta, con un tempismo strepitoso, nella Commissione Territorio del 7/7/2015, ha presentato (in qualche modo) il progetto-modello elaborato autonomamente. Alla fine della presentazione, come chicca finale, viene comunicato che il consiglio comunale non si occuperà più della discussione di quanto appena presentato, ma sarà compito degli uffici tecnici comunali portare avanti il progetto. Nessuno spazio quindi alla discussione, a proposte, a emendamenti, a migliorie… Complimentoni!!! In compenso, però, verranno promossi ed organizzati degli incontri pubblici, a questo punto esclusivamente propagandistici, per poter portare avanti un discorso "condiviso" con la comunità e sempre con l'intento di sensibilizzare la cittadinanza all'argomento. Ah beh, ora siamo davvero più sereni…. (si fa per dire). Permetteteci solo una considerazione sul concetto di partecipazione che ha questa giunta, Sindaco in testa, che si evince da questo episodio: se partecipazione del cittadino vuol dire invitarlo a fare da comparsa plaudente agli incontri dove è stato già tutto deciso, beh cari signori, siamo proprio fuori strada. Questa non è né partecipazione, né condivisione: questa è una perdita di tempo e una vergognosa presa in giro. Potremmo ancora deliziarvi con altri episodi di questo tipo come ad esempio, parlando di TRASPARENZA, il fatto che a novembre 2014 e' stato chiesto al Sindaco, in Consiglio comunale, a che punto era la situazione del completamento della struttura di Via Vespucci angolo Magellano. Detto per inciso, un’altra impresa che fallisce, dopo quella della piscina e di piazza Monsignor Luigi Moneta: che sia Cesano a portare sfortuna alle imprese? ad oggi, dopo oltre sei mesi, non sappiamo ancora se la richiesta di escussione sia andata a buon fine e che destinazione/finalità sociale avrà la struttura una volta completata. Concludiamo con un auspicio: ci auguriamo che le imminenti ferie verranno utilizzate dal Sindaco e dalla Sua Giunta per riflettere su come stanno operando e cosa stanno facendo in barba a tutte le belle parole spese in campagna elettorale, nella speranza di “avvistare” o almeno di “intravedere” durante il secondo anno di mandato qualche tenue barlume di TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE e DIALOGO. Ce lo auguriamo davvero per il bene della nostra comunità. Con riferimento a quanto indicato nel nostro programma elettorale, abbiamo sviluppato questa proposta di piccola modifica al Regolamento per le Associazioni presenti e operanti nel nostro territorio comunale. Questo documento rappresenta la nostra proposta che a breve presenteremo in Commissione Istituzionale. Invitiamo tutti i cittadini a leggerla per informarsi e soprattutto invitiamo TUTTI i gruppi consiliari a prenderne visione in vista della futura discussione in Commissione. Ognuno ovviamente è libero di avere differenti visioni e di proporre differenti documenti. Questo vuole essere il nostro contributo allo sviluppo di una discussione seria e propositiva su questo tema. Obiettivi
La nostra Proposta Titolo I - FINALITÀ E DIFFUSIONE Art. 1 - Oggetto La concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici di qualunque natura ad enti ed associazioni pubbliche e private viene effettuata dal Comune, nell'esercizio della propria autonomia, secondo le modalità, le procedure ed i criteri stabiliti dal presente regolamento per dare attuazione all’art.12 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ed all'art.22 della legge 30 dicembre 1991, n. 412 e successive modificazioni, assicurando equità, imparzialità e trasparenza all'azione amministrativa e realizzando il miglior impiego delle risorse destinate al conseguimento di utilità sociali per la comunità amministrata ed alla promozione del suo sviluppo. Il Regolamento disciplina altresì i requisiti e le modalità per l’iscrizione all’Albo delle Associazioni, in conformità a quanto previsto dallo Statuto Comunale I sussidi ed ausili finanziari diretti alle associazioni per scopi socio assistenziali e quelli di supporto alla qualificazione delle attività scolastiche sono disciplinati da altri specifici atti dell'Ente. Art. 2 – Osservanza L'osservanza delle procedure, dei criteri e delle modalità stabiliti dal presente regolamento è condizione necessaria per la legittimità degli atti con i quali vengono disposte le concessioni di cui al precedente articolo. Art. 3 - Pubblica diffusione L'Amministrazione dispone le iniziative più idonee ad assicurare la più ampia e diffusa conoscenza del presente regolamento agli Enti, alle Istituzioni pubbliche e private ed all'intera comunità. Questo Albo delle Associazioni dovrà essere pubblicato e aggiornato annualmente a cura dell’Amministrazione Comunale sulle pagine del sito del Comune di Cesano Boscone e su qualsiasi altro mezzo ritenuto idoneo per assicurarne la massima pubblicità. Le Associazioni sono tenute a comunicare tempestivamente all’Amministrazione comunale qualsiasi variazione avvenuta nei dati e documenti pubblicati sul Registro. Titolo II - ALBO DELLE ASSOCIAZIONI, DEGLI ENTI E DELLE ISTITUZIONI Art. 4 - Finalità generali
L’Albo delle Associazioni è suddiviso nelle seguenti sezioni: A. Associazioni di impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani; B. Associazioni socio assistenziali; C. Associazioni formative ed educative; D. Associazioni culturali; E. Associazioni di valorizzazione e tutela dell’ambiente; F. Associazioni sportive; G. Associazioni ricreative; Art. 6 - Iscrizione all’Albo Le Associazioni di cui al precedente articolo 5 indirizzano al Sindaco domanda di iscrizione all’Albo indicando il tipo di attività svolta, la sezione cui vogliono essere iscritte e allegando i seguenti documenti :
Il diniego di iscrizione può essere disposto qualora : a) vengano prodotti documenti falsi o incongruenti; b) la Giunta comunale, con motivato provvedimento, non ravvisi nella richiedente le caratteristiche di cui al comma 2 dell’art. 4 . Il diniego all'iscizione o la cancellazione dall’Albo avviene con motivato provvedimento della Giunta Comunale quando vengano a mancare, per qualsivoglia ragione, gli elementi essenziali necessari per l’iscrizione o quando si verifichi il caso di manifesta indegnità. L’aggiornamento dell’Albo delle Associazioni, degli Enti e delle Istituzioni viene disposto annualmente dalla Giunta Comunale. Gli iscritti all’Albo sono tenuti ogni anno alla presentazione del Bilancio consuntivo e preventivo e alla relazione sull’attività sociale. Ogni eventuale modifica od integrazione dei documenti di cui all’Art.6 dovrà essere tempestivamente comunicata. La mancanza di tale aggiornamento è ragione sufficiente per l’eventuale deliberazione di cancellazione dall’Albo e in ogni caso impedisce le facilitazioni di cui al comma 3 dell’art.4. Art.6 bis Status delle Associazioni richiedenti l’iscrizione all’Albo Viene istituito un database che fotografa e definisce lo status delle Associazioni richiedenti l’iscrizione all’Albo delle Associazioni. Il database dovrà contenere tutte le informazini utili a comprendere lo status della pratica e le eventuali criticità riscontrate: la data di presentazione della domanda, i documenti prodotti e quelli eventualmente mancanti, il responsabile del procedimento. Il database sarà pubblicato su una apposita pagina del sito del Comune e sarà pubblico. Titolo III - CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Art.7 Consulta delle Associazioni Viene creata una Consulta Permanente delle Associazioni il cui compito è quello di:
La Consulta delle Associazioni è così costituita:
Viene poi data la possibilità a tutte le Associazioni di proporre progetti che, nel rispetto delle proprie competenze, attitudini e vincoli statutari, siano funzionali al raggiungimento degli Obiettivi Generali prescelti. Ai fini dell’erogazione dei contributi, la valutazione della qualità dei progetti presentati avverrà tramite una griglia di valutazione che sarà definita dalla Consulta volta per volta in relazione agli Obiettivi Generali determinati. A titolo puramente indicativo elenchiamo alcuni criteri di valutazione che potrebbero essere inseriti nella griglia di valutazione:
Tutti i progetti presentati saranno pubblicati integralmente sul sito web del Comune. Sulla base del Budget a disposizione, della qualità dei progetti proposti, e dei risultati della griglia di valutazione, il rappresentante dell’Amministrazione Comunale nella Consulta provvederà a proclamare i progetti aventi diritto al finanziamento. Tutti I finanziamenti, sotto qualsiasi forma (contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici), verranno comunque erogati dal Comune rispettando le direttive e indicazioni della Consulta delle Associazioni. Art.7bis Statuto e Regolamento della Consulta delle Associazioni Lo statuto e il regolamento della Consulta delle Associazioni verrà redatto dalla Commissione Istituzionale entro 90 giorni dalla data di approvazione del presente Regolamento. Titolo III CONCESSIONE DI BENEFICI FINANZIARI E VANTAGGI ECONOMICI AD ENTI ED ASSOCIAZIONI CAPO I - Principi, criteri, destinatari Art. 8 - Finalità degli interventi Il Comune, per mezzo della Consulta delle Associazioni, può intervenire con la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici, nei limiti delle risorse previste in bilancio, a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private che operano per le seguenti finalità, elencate in ordine alfabetico: 1. assistenza e sicurezza sociale; 2. iniziative di solidarietà, di impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani; 3. istruzione, formazione e cultura; 4. promozione della pratica dello sport e di attività ricreative del tempo libero; 5. sviluppo dell'economia e dell'occupazione; 6. tutela dell'ambiente e del paesaggio 7. valorizzazione e conservazione dei beni artistici e storici; La definizione delle finalità di cui al precedente comma non preclude al Comune la possibilità d’interventi di carattere straordinario, quando gli stessi siano motivati da fatti eccezionali o da esigenze di particolare interesse per la comunità o che costituiscano, da parte della stessa, testimonianza di solidarietà verso popolazioni colpite da gravi eventi. Art. 9 - Destinatari La concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici economici viene disposta per le Associazioni iscritte all’Albo delle Associazioni da almeno un anno. Art. 10 - Interventi straordinari e cooperazione internazionale Nei casi particolari previsti dal secondo comma dell’art.7, l’attribuzione a carattere straordinario di contributi economici può essere effettuata dal Comune ad enti pubblici e privati, associazioni e comitati, per sostenere specifiche iniziative di aiuto e solidarietà verso comunità italiane colpite da calamità od altri eventi eccezionali. Il Comune può destinare, in conformità a quanto previsto dal comma 1 bis dell’art.19 della legge 19 marzo 1993, n. 68, un importo non superiore allo 0,80% della somma dei primi tre titoli delle entrate correnti del bilancio annuale, per sostenere programmi di cooperazione allo sviluppo ed interventi di solidarietà internazionale. CAPO II - CONDIZIONI GENERALI DI CONCESSIONE Art. 11 - Tipologia dei contributi La concessione di contributi, benefici su manifestazioni inerenti l'attività delle Associzioni è di esclusiva competenza della Consulta delle Associazioni. Art. 12 - Contributi annuali ad enti ed associazioni Non è contemplata in alcun caso la concessione di contributi annuali al sostegno della normale attività sociale delle Associazioni. I contributi comunali sono erogati esclusivamente a sostegno di progetti approvati dalla Consulta delle Associazioni. Art. 13 - Patrocini Il patrocinio di manifestazioni, iniziative, progetti consiste nell’informazione alla cittadinanza dell’apprezzamento e del pubblico riconoscimento del valore degli stessi da parte dell’Amministrazione Comunale e deve essere richiesto dal soggetto organizzatore e concesso formalmente ai sensi dell’art. 10 del presente Regolamento. Il patrocinio del Comune non può essere accompagnato dall’erogazione di contributi economici, per manifestazioni, iniziative, progetti deve essere richiesto dal soggetto organizzatore almeno 30 giorni prima dello svolgimento della manifestazione. La richiesta dovrà essere redatta su apposito modulo e sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente o associazione richiedente, inoltrata al Sindaco attraverso il Protocollo Generale. La richiesta di patrocinio dovrà contenere la descrizione dettagliata dell'iniziativa, date, luoghi, finalità, presenza di sponsor, finanziatori o altri patrocini. La risposta scritta del Comune dovrà essere tassativamente inviata al richiedente entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda. Tale risposta potrà essere inviata anche via email all’indirizzo indicato nella domanda presentata dal richiedente. Il diniego motivato dovrà comunque essere comunicato per iscritto al richiedente. La concessione di patrocinio può realizzarsi anche mediante le seguenti facilitazioni:
Il patrocinio viene concesso per singole iniziative e implica l’obbligo ai soggetti organizzatori di citarlo in tutte le forme di pubblicità attraverso l'uso dello stemma municipale e la dicitura "Patrocinio del Comune di Cesano Boscone". Le modalità d’uso dello stemma andranno preventivamente concordate con i responsabili dei vari procedimenti. Il diniego motivato dovrà essere comunicato al richiedente. Art. 14 - Utilizzo di immobili, strutture e beni Laddove non sia regolato da apposite convenzioni, l'utilizzo gratuito o agevolato di immobili o strutture pubbliche da parte di Enti o Associazioni senza scopo di lucro costituisce vantaggio economico a favore dei soggetti utilizzatori e rientra quindi nelle competenze della Consulta delle Associazioni. Esso potrà essere concesso con i criteri e le modalità previsti per l'assegnazione di contributi in relazione alle reali disponibilità ed alle attività programmate dal Comune e alle linee guida determinate dalla Consulta delle Associazioni. Il Comune può consentire l'uso di beni immobili o mobili da parte di Enti o sodalizi organizzati per lo svolgimento di attività a rilevanza sociale. L'uso di tali beni è disposto su istanza dei soggetti interessati alla quale dovrà essere allegata documentata relazione sulla attività da svolgere nonché sull'uso specifico del bene richiesto, nonché la documentazione di cui al successivo art. 19, integrata da copia dello Statuto. La giunta Comunale delibera sulle richieste. L'uso può essere consentito a titolo gratuito ovvero agevolato previa sottoscrizione di apposito atto che garantisca l'integrità e la correttezza dell'uso del bene di pubblica proprietà ed indichi la durata della concessione. Nel caso di utilizzo non occasionale, riferibile ad un uso continuativo, seppure non esclusivo della struttura le spese ordinarie di gestione e manutenzione non dovranno gravare sul Bilancio Comunale, fatte salve specifiche convenzioni. In questo caso è la Consulta delle Associazioni a deliberare. Questo tipo di concessioni dovranno, di volta in volta, essere normate da specifici provvedimenti tesi a disciplinare i rapporti tra le parti. Art. 15- Condizioni generali che regolano gli interventi del Comune L'intervento del Comune non può essere concesso per eventuali maggiori spese impreviste che si verificano per le manifestazioni ed iniziative organizzate dai soggetti di cui all'art. 12, e non può essere accordato per la copertura di disavanzi di gestione delle attività ordinarie degli enti di cui all'art. 11. Il Comune rimane comunque estraneo a qualsiasi rapporto od obbligazione che si costituisca fra persone, enti pubblici o privati, associazioni, fondazioni o comitati nei confronti di soggetti terzi per forniture di beni e prestazioni di servizi, collaborazioni professionali e qualsiasi altra prestazione. Il Comune non assume responsabilità alcuna in merito all'organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni, iniziative e progetti ai quali ha accordato contributi finanziari, così come non assume responsabilità relative alla gestione degli enti pubblici, privati ed associazioni che ricevono dal Comune contributi annuali, anche nell'ipotesi che degli organi amministrativi del soggetto beneficiario facciano parte rappresentanti dallo stesso nominati. Nessun rapporto od obbligazione di terzi potrà esser fatto valere nei confronti del Comune il quale, verificandosi situazioni irregolari o che comunque necessitino di chiarimenti, può sospendere l'erogazione delle quote di contributi non corrisposte e, a seguito dell'esito degli accertamenti, deliberarne la revoca nei limiti predetti. La concessione dell'intervento è vincolata all'impegno del soggetto beneficiario di utilizzarlo esclusivamente per le finalità per le quali è stato accordato. Gli interventi del Comune relativi all'attività ricorrente o straordinaria dei soggetti previsti dal presente regolamento possono avvenire soltanto attraverso l'assegnazione di contributi finanziari o la concessione dell'uso agevolato di immobili, impianti, strutture od attrezzature comunali. Le spese di ospitalità, rappresentanza e simili, effettuate dagli enti predetti sono finanziate dagli stessi nell'ambito del loro bilancio o del budget delle singole manifestazioni, senza oneri per il Comune. Le spese per queste finalità possono essere sostenute dal Comune soltanto per le iniziative o manifestazioni dallo stesso direttamente organizzate o cui direttamente partecipa, nell'ambito dei fondi per le stesse stanziati, direttamente gestiti dall'amministrazione comunale. Art. 16 - Pubblicizzazione degli interventi del Comune Gli enti pubblici e privati e le associazioni che ricevono contributi annuali per l'espletamento della loro attività sociale o per realizzare manifestazioni, iniziative e progetti sono tenuti a far risultare dagli atti attraverso i quali le realizzano o le manifestano all'esterno, che esse vengono realizzate con il concorso del Comune. Art. 17 - Albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica Il Comune, adempiendo a quanto prescritto dall’art. 22 della legge 30 dicembre 1991, n. 412 e successive modificazioni, provvede alla tenuta dell'albo dei soggetti, comprese le persone fisiche di cui ad apposito regolamento, cui siano stati erogati in ogni esercizio finanziario contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica a carico del proprio bilancio. Il Comune provvede anche alla pubblicazione del suddetto Albo sul sito web ufficiale del Comune. CAPO III - PROCEDURE Art. 18 - Modalità e documentazione richiesta per la presentazione delle domande di contributo riferiti ai progetti presentati alla Consulta delle Associazioni. Tutti i progetti presentati dovranno inderogabilmente contenere le seguenti informazioni:
Nelle richieste di contributo e nei rendiconti andranno altresì indicati tutti gli eventuali introiti derivanti da vendita di biglietti, sponsor, contributi da altre associazioni od enti, proventi vari. Nel caso il rendiconto evidenzi una minore spesa rispetto a quella prevista e su cui è stato calcolato l’anticipo il beneficiario è tenuto a rifondere al Comune entro 30 giorni dalla verifica del rendiconto la quota eccedente oppure a vedersi riconosciuta una quota minore di saldo. Sarà cura delle Associazioni inviare alla Consulta delle Associazioni il rendiconto a consuntivo, la quale provvederà entro 15 giorni dal ricevimento alla sua pubblicazione sul sito web del Comune. Le istanze e le proposte per contributi annuali a sostegno dei progetti devono essere presentate dalle associazioni iscritte all’Albo entro 100 giorni dalla data di approvazione degli Obiettivi Generali da parte della Consulta delle Associazioni. Entro i 30 giorni successivi la Consulta delle Associazioni è tenuta a dare formale risposta. Art. 19 - Rendiconto e liquidazione dei contributi Per la liquidazione dei contributi erogati ai progetti approvati dalla Consulta delle Associazioni, in base alle caratteristiche e ai dati del progetto approvato (art.18 comma 4) il soggetto beneficiario presenterà, la seguente documentazione:
Nel caso il rendiconto regolarmente documentato sia inferiore a quanto previsto la liquidazione del contributo sarà ridotta nella proporzione “spesa prevista sta a contributo assegnato come rendiconto documentato sta a contributo effettivamente liquidato”. In caso di revoca per colpa accertata per anomalie o per mancata o irregolare presentazione dei documenti richiesti, i soggetti beneficiari sono tenuti a restituire il contributo eventualmente percepito a titolo di anticipazione. In caso di colpa accertata per anomalie o per mancata o irregolare presentazione dei documenti richiesti, l’associazione beneficiaria non potrà presentare altri progetti o richiedere qualsiasi forma di finanziamento per i successivi due anni. CAPO IV - NORME FINALI Art. 20- Esclusioni Sono esclusi dalla presente disciplina i costi sociali che il Comune assume per i servizi dallo stesso gestiti o che sono eseguiti per suo conto da altri soggetti, essendo gli stessi regolati:
Il 2014 è stato per gli attivisti del Movimento 5 Stelle un anno particolarmente intenso. Prima dei semplici cittadini hanno partecipato ad una lunga ed impegnativa (sia fisicamente che mentalmente) campagna elettorale e poi si sono cimentati con la ruvida realtà delle istituzioni cittadine (consigli comunali, “melina” politica, gossip consiliare, etc.). Immaginavamo già in cosa ci saremmo imbattuti, ma la realtà è stata peggiore delle nostre previsioni. La politica, purtroppo, è da tempo diventata un luogo sgradevole, un mondo a parte, dove conta solo la conquista del potere e dove gli interessi dei cittadini, nella migliore delle ipotesi, vengono messi in fondo alla lista. Come promesso abbiamo iniziato a vigilare sull’operato dell’Amministrazione e parallelamente ci siamo attivati per cercare, pur essendo all’opposizione, di realizzare il nostro programma, quello, per intenderci, votato da più di 1.500 cittadini di Cesano Boscone. In 7 mesi di attività consiliare (giu-dic 2014) abbiamo presentato 8 interrogazioni, 6 mozioni, 5 emendamenti e, insieme ad altre due formazioni presenti in Consiglio Comunale, 2 petizioni:
Parallelamente stiamo portando avanti quell’opera di informazione necessaria a rendere il cittadino consapevole di quanto succede di buono e meno buono nel proprio Comune e, attraverso i nostri attivisti, ci siamo mobilitati per cercare di risolvere o quanto meno portare all’attenzione dell’Amministrazione tutti i problemi che ci vengono segnalati. Come alcuni cittadini oramai sanno, noi ci siamo sempre, 24 ore su 24. Avremmo voluto fare di più questo è certo, ma la maggior parte delle nostre interrogazioni sono rimaste senza risposte concrete mentre quasi tutte le mozioni presentate sono state respinte dalla maggioranza senza giustificate motivazioni. Ma noi non ci arrendiamo, vogliamo che l’Amministrazione lavori per il cittadino e non per il politico ed i suoi amici e siamo certi che ci riusciremo, diciamo che siamo ottimisti, molto ottimisti. Basta pressappochismo, non possiamo più permettercelo vista anche la situazione generale italiana ed europea. In questo primo anno di partecipazione attiva alla vita Amministrativa del nostro Comune, abbiamo purtroppo verificato che anche questa Amministrazione (ahinoi!) deve essere attentamente controllata e costantemente monitorata. In campagna elettorale, come sempre, vi avevano promesso cambiamenti rispetto alle Amministrazioni precedenti ma, come tradizione, le loro promesse sono rimaste bloccate in campagna elettorale. Ci dispiace davvero dirlo, ma non è cambiato nulla … trasparenza poca, partecipazione nessuna … arroganza moltissima! Ricordiamo a tutti i cittadini che se avessero bisogno del nostro supporto possono contattarci alla seguente mail [email protected] o contattare direttamente uno dei nostri attivisti. Noi ci saremo. Sempre. Il trapianto è vita, un dovere verso il nostro prossimo. Con la donazione si regala una nuova vita a qualcuno meno fortunato, che ha bisogno della donazione per vivere. Per avere la possibilità di salvare una o più vite umane (molto spesso giovani), semplicemente con un gesto, basta una semplice dichiarazione di volontà all'espianto dei propri organi in caso di morte. Ricordiamo che stiamo parlando di un espianto che avviene solo e soltanto dopo la morte cerebrale, e che non preclude in nessun modo ogni intervento medico volto a salvare la vita. E ricordiamo anche, visto che qualcuno potrebbe fare un po' di confusione, che non ci risulta che ci siano confessioni religiose contrarie alla donazione degli organi. Oggi in Italia non vige il silenzio assenso, come invece accade in molti altri paesi europei, per cui senza una dichiarazione espressa saranno i familiari a decidere se procedere o no all'espianto. Le modalità per esprimere tale assenso sono diverse: dal famoso tesserino blu del ministero della salute da compilare e tenere insieme ai documenti (è anche possibile scaricarlo da internet), alla registrazione presso le Asl e i medici di famiglia, fino all'iscrizione all'Aido. Va detto però che, come ribadito da un decreto del 2000, qualunque nota scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione. Dunque basta un foglietto di carta per dare il proprio consenso a salvare vite umane dopo la propria morte. Altra cosa importante è parlarne con i propri familiari, informarli sulle proprie idee e cercare magari di condividere con loro l'importanza di questa scelta. In Italia sono ad oggi c.a. novemila i casi di persone in attesa di trapianto, mentre i donatori sono c.a. un quinto. Si può e quindi si deve fare molto di più! E qualcuno lo sta già proponendo e attuando! Donare non è solo un gesto di solidarietà, è soprattutto una scelta consapevole Il Movimento 5 Stelle del Comune di Formignone, nel mese di novembre 2014, ha presentato una mozione per rendere telematica la donazione degli organi. Questa mozione è partita «da una precisa richiesta ricevuta dai cittadini», come ha sottolineato il consigliere Marco Giovanelli. In base al testo è richiesto «al sindaco e alla giunta di attivarsi affinché chi si reca all’anagrafe per richiedere, rinnovare la carta d'identità o in qualsiasi momento, possa segnalare il suo consenso a donare gli organi, la sua adesione venga trasmessa in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti del ministero della Salute e al cittadino oltre che un timbro sulla carta d’identità, venga rilasciato un documento che ne attesti la volontà espressa». «La procedura è molto semplice - ha detto Giovanelli - chi deve fare un documento di identità verrà avvertito dagli addetti al punto di accoglienza dell'Anagrafe della possibilità di dichiararsi donatore e riceverà un pieghevole informativo. Al momento del rilascio della carta, il funzionario dell'anagrafe chiederà se si desidera dare il proprio consenso e, in caso affermativo, provvederà a inviare telematicamente i dati al Sistema Informativo Trapianti del ministero della Salute, e consegnerà al cittadino un documento che attesta la volontà espressa». Sempre nel 2014 il Movimento Cinque Stelle Meetup Grilli di Agrigento ha chiesto alla propria amministrazione di seguire l’esempio di tanti Sindaci italiani che hanno testimoniato da tempo di amare la vita. Grazie all’iniziativa “Una scelta in Comune” è sufficiente firmare un semplice modulo per esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti. Una dichiarazione che può essere formulata all’atto del rinnovo della carta d’identità. Ma anche i “grillini” lombardi si sono attivati … il Comune di Cusano Milanino ha infatti approvato il 27.11.2014 con delibera n. 66 la mozione del Movimento 5 Stelle avente per oggetto “Mozione dichiarazione di volontà per la donazione degli organi e tessuti”. La possibilità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione, introdotta con la Legge n. 25 del 26 febbraio 2010, nota come “Milleproroghe” e dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98, include nelle vigenti modalità di registrazione della propria volontà anche gli uffici anagrafe dei Comuni, quindi perché non dare questa possibilità ai cittadini. Per realizzare al meglio tale progetto alcuni comuni hanno siglato convenzioni con la Federsanità-Anci, con AIDO, con il centro regionale e nazionale trapianti. Quindi … perché non lo facciamo anche noi? Riteniamo che un gesto di tale civiltà non abbia neanche bisogno di una mozione e speriamo quindi che il Comune autonomamente si attivi e lo invitiamo quindi fin da subito a farlo. Aiutateci a migliorare la nostra vita e quella degli altri. |
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