Consultazione Popolare Comunale
La nostra proposta
Referendum Propositivi, Consultazioni Referendarie Locali, Referendum Confirmatori.
La Proposta
Il metodo della consultazione diretta, lasciando decidere alla maggioranza votante dei cittadini, può avere varie finalità tra le quali, ad esempio:
Per facilitare questo processo è necessario operare nella direzione di:
Esistono già molti modi e diverse piattaforme che permettono il voto via web, previa iscrizione (un codice fiscale+nome+un indirizzo email) che potrebbe avvenire una volta sola presso gli uffici comunali. In questo modo le consultazioni potrebbero avvenire molto velocemente e a costi molto vicini allo zero. Ogni cittadino potrà votare da casa e per quelli che non hanno internet potranno farlo accedendo ad appositi spazi creati all'interno degli uffici comunali con personale che spiegano come fare per quelli non abituati all'uso del computer.
Ora lo strumento del referendum propositivo non è ammesso dall’attuale legislazione, ma..... ciò non vuol dire che non sia permesso di “sentire” il parere della gente, “sentire” come la pensa o cosa vuole fare su determinati punti, progetti, problemi, decisioni da prendere.
Sarà poi compito del Consiglio Comunale prendere atto della volontà popolare e adeguare le decisioni, mediante proposte fatte dai consiglieri comunali, e così approvarle con tutti i crismi della legalità.
Il problema della non ufficialità della consultazione popolare, quindi, se lo si vuole, lo si può facilmente superare.
Il metodo della consultazione diretta, lasciando decidere alla maggioranza votante dei cittadini, può avere varie finalità tra le quali, ad esempio:
- Permettere al consiglio comunale di deliberare delle decisioni su questioni controverse o dove esistono forti pressioni ambientali o di potenti gruppi d'interesse.
- Permettere la proposizione di azioni e/o progetti che superano le logiche di contrapposizione tra partiti, nel nome del superiore bene comune e democraticamente accettato dalla comunità.
- Permettere ai Cittadini di proporre in prima persona azioni, proposte, progetti nati all’interno dei Tavoli di Lavoro attivati dall’Amministrazione Comunale.
Per facilitare questo processo è necessario operare nella direzione di:
- ammettere (seppure in modo informale) il referendum propositivo;
- tenere bassa la soglia del quorum per la proposizione della consultazione;
- niente quorum affinché la consultazione sia valida, secondo il principio che decide chi vota. Chi non vota accetta quello che gli altri hanno deciso votando;
- utilizzare il voto elettronico come soluzione innovativa per ridurre al minimo i costi delle consultazioni;
Esistono già molti modi e diverse piattaforme che permettono il voto via web, previa iscrizione (un codice fiscale+nome+un indirizzo email) che potrebbe avvenire una volta sola presso gli uffici comunali. In questo modo le consultazioni potrebbero avvenire molto velocemente e a costi molto vicini allo zero. Ogni cittadino potrà votare da casa e per quelli che non hanno internet potranno farlo accedendo ad appositi spazi creati all'interno degli uffici comunali con personale che spiegano come fare per quelli non abituati all'uso del computer.
Ora lo strumento del referendum propositivo non è ammesso dall’attuale legislazione, ma..... ciò non vuol dire che non sia permesso di “sentire” il parere della gente, “sentire” come la pensa o cosa vuole fare su determinati punti, progetti, problemi, decisioni da prendere.
Sarà poi compito del Consiglio Comunale prendere atto della volontà popolare e adeguare le decisioni, mediante proposte fatte dai consiglieri comunali, e così approvarle con tutti i crismi della legalità.
Il problema della non ufficialità della consultazione popolare, quindi, se lo si vuole, lo si può facilmente superare.