Gentile Signor Sindaco,
In questi giorni abbiamo appreso con piacere che un gruppo di bravi giovani cesanesi, in occasione dei Campionati Europei di Calcio, riaprirà per un paio di mesi circa la Casa dei Giovani di Via Trento, struttura il cui bando di aggiudicazione per la sua gestione pare sia andato deserto. E’ senz’altro una buona cosa che dei ragazzi con la voglia di spendersi per la comunità si siano presi il compito di tenere aperto questo spazio, seppur a tempo determinato. Ringraziamo quindi Davide, Valerio, Viviana, Daniele, Alessandro, La Brusa, Valeria, Martina, Bietto e qualche altro volontario non meglio identificato per il loro impegno. Se i complimenti vanno a questi ragazzi, qualche domanda ci corre l’obbligo però di farla ai nostri Amministratori e al nostro Sindaco. Premettendo che non vi è nulla di pretestuoso nelle considerazioni che faremo di seguito passiamo subito ai quesiti: Questi ragazzi cesanesi fanno parte di qualche associazione? O meglio, questa operazione estemporanea viene realizzata sotto l’egida di qualche associazione locale? L’associazione Koiné che ha pubblicizzato la iniziativa sui social media, gestisce l’operazione in prima persona? Nel caso né questa Associazione né altre fossero coinvolte, che tipo di rapporto è instaurato tra l’amministrazione che dà in uso una struttura pubblica e questo gruppo di ragazzi? Esiste ad esempio una copertura assicurativa nel malaugurato caso di incidenti o episodi che possono interessare i volontari, gli avventori e le strutture del centro? Esiste un legale responsabile del progetto? La struttura viene concessa in uso a titolo gratuito? Chi paga le spese dell'elettricità, acqua, ecc.? Questo tipo di concessione è prevista e contemplata nel nuovo regolamento delle associazioni che avete appena redatto e votato? Se si a quale articolo fa riferimento? Nel caso in cui sia invece una Associazione la referente del progetto, che tipo di rapporto intercorre tra Koiné (o qualsiasi altra associazione che gestisce l’operazione) e l’Amministrazione Comunale? Esiste un protocollo d’intesa? Dove è possibile informarsi sulla struttura dirigenziale di Koiné? Sono stati concordati degli obiettivi da raggiungere? È prevista una verifica degli obiettivi raggiunti a fine progetto? In caso affermativo chi è la struttura o la persona preposta a farlo in nome e per conto del Comune? Nel rispetto delle elementari norme di trasparenza è possibile dare un cognome ai vari Davide, Valerio, Viviana, Martina, La Brusa ecc.? Vorremmo evitare zone d’ombra su eventuali fantomatici conflitti d’interesse e non vorremmo che questi ragazzi ci andassero incolpevolmente di mezzo. Purtroppo le informazioni parziali lasciano il campo a illazioni, pettegolezzi ed invidie che sembrano essere lo sport nazionale di questa contrada. Supponiamo per un momento che questa operazione non abbia seguito le procedure tipiche di assegnazione via bando, ma sia una sorta di affidamento diretto, seguendo la sensibilità dei nostri amministratori e rispondendo ad una richiesta fatta da questi giovani. Partendo da questa supposizione e se ciò corrispondesse al vero, questa forma di benevola concessione, sebbene animata dalle migliori intenzioni, potrebbe ahinoi creare un pericoloso precedente. Pensiamo per un istante a cosa succederebbe se alla fine degli europei, si presentasse un altro gruppo di ragazzi cesanesi e volesse usufruire degli stessi spazi per altri eventi o se, peggio ancora, ci fossero più gruppi di ragazzi che ambissero ad utilizzare lo stesso spazio. Con quale criterio si dovrebbe scegliere? Quali caratteristiche dovrebbero avere? Quali garanzie dovrebbero offrire? Coperture assicurative? Responsabilità legali? E se fosse una Associazione, dovrebbero presentare un progetto? Con quale valutazione oggettiva si dovrebbe concedere a uno piuttosto che all’altro o anche negare ad entrambi lo stesso spazio già concesso ai ragazzi del Klab? Ripetiamo. I ragazzi del Klab non c'entrano. Vogliamo solo fare chiarezza per evitare spiacevoli situazioni future e strascichi polemici di cui francamente faremmo volentieri a meno. Certi di un suo cortese riscontro e di risposte puntuali ai nostri quesiti, inviamo i nostri più cordiali saluti. Movimento 5 Stelle - Cesano Boscone
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Dove eravamo rimasti? Nel precedente editoriale (http://m5s.weebly.com/editoriali/la-deforma-della-costituzione-prima-puntata) ci eravamo “lasciati” con la considerazione che per poter ben comprendere gli effetti che avrà la RIFORMA COSTITUZIONALE è necessario analizzare anche la nuova legge elettorale che sarà operativa solo con l’eventuale introduzione della nuova Costituzione. Andiamo quindi avanti … facendo un passo indietro! Chiariamo un aspetto secondo noi rilevante … Oggi, se si andasse alle elezioni, con quale sistema elettorale si voterebbe? In questo momento, non essendo ancora attuabile l’ITALICUM per i motivi sopra esposti, sarebbe ancora in vigore la legge elettorale n. 270 del 21 dicembre 2005, comunemente nota come Legge Calderoli o, con connotazione dispregiativa, come PORCELLUM; questa legge ha però un problema, il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità di alcune sue parti annullandole formalmente il 16 gennaio 2014. Le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale hanno chiarito che ad essere incostituzionali erano – semplificando molto – l’eccessivo premio di maggioranza, che produceva una «sovra-esposizione della lista di maggioranza relativa» e la mancanza delle preferenze, che secondo la Corte rendeva il voto «sostanzialmente “indiretto”». Quindi, nel caso in cui si dovesse andare a votare oggi si voterebbe con un PORCELLUM senza premio di maggioranza e quindi con una suddivisione proporzionale dei seggi … Perché vi raccontiamo questo? Ve lo raccontiamo, cari concittadini, perché l’incostituzionalità del PORCELLUM ha creato un grosso problema …quanto infatti è stato dichiarato incostituzionale del PORCELLUM è ancora in parte contenuto nell’ITALICUM quindi la modifica della Costituzione renderà operativa una legge che si sa già che sarà in parte incostituzionale. Chi ha scritto l’ITALICUM sa però che il governo che è stato eletto col PORCELLUM è rimasto in carica anche dopo la dichiarazione di incostituzionalità. Come dire, cosa fatta capo ha. Oppure, altro giro altro regalo. Ed ora parliamo dell’ITALICUM! Andiamo quindi ad analizzare la nuova legge (ITALICUM), che entrerà in vigore solo dopo la riforma della Costituzione … e, come detto, sarà verosimilmente bocciata in parte dalla Corte Costituzionale. La versione finale dell’ITALICUM licenziata dal Senato e poi approvata definitivamente dalla Camera prevede: · premio di maggioranza di 340 seggi (54%) alla lista in grado di raggiungere il 40% dei voti al primo turno; · ballottaggio tra le due liste più votate se nessuna dovesse raggiungere la soglia del 40%, senza possibilità di apparentamento tra liste. Il vincitore ottiene 340 seggi; · soglia di sbarramento unica al 3% su base nazionale per tutti i partiti, non essendo più previste le coalizioni; · suddivisione del territorio nazionale in 100 collegi plurinominali, da designare con un decreto legislativo che il governo è delegato a varare entro due mesi dall'entrata in vigore della legge; · designazione di un capolista "bloccato" in ogni collegio da parte di ciascun partito, con possibilità per i capilista di candidarsi in massimo 10 collegi; · possibilità per gli elettori di esprimere sulla scheda elettorale due preferenze "di genere" (obbligatoriamente l'una di sesso diverso dall'altra, pena la nullità della seconda preferenza) da scegliere tra le liste di candidati presentate; · per favorire l'alternanza di genere, l'obbligo di designare capilista dello stesso sesso per non più del 60% dei collegi nella stessa circoscrizione (regione) e di compilare le liste seguendo l'alternanza uomo-donna. Come si potrà notare a prima vista la distorsione della rappresentanza che la Corte Costituzionale ha ravvisato nella legge Calderoli (PORCELLUM) è pienamente confermata dalla proposta Renzi/Berlusconi (ITALICUM). Parimenti la possibilità dell’elettore di scegliere il proprio candidato continua ad essere parziale, in quanto nei 100 collegi i partiti che otterranno i voti necessari eleggeranno automaticamente il loro capolista, che è bloccato e deciso quindi dal Partito. Quindi anche il secondo rilievo di incostituzionalità sollevato dalla Corte non viene risolto dall’ITALICUM. Quindi, quando questo sistema elettorale diventerà operativo, ci troveremo di fronte ad una proposta che riprodurrà gli effetti del PORCELLUM e i vizi di incostituzionalità dello stesso. Non male eh? Vi anticipiamo che l'ITALICUM andrà sicuramente all'esame della Corte Costituzionale in quanto il Tribunale di Messina ha accolto un ricorso presentato contro questa legge. Il ricorso è stato fondato su dubbi di costituzionalità della legge che riguardano: il “vulnus al principio di rappresentanza territoriale“; il “vulnus al principio di rappresentanza democratico“, punto connesso col premio di maggioranza; la “mancanza di soglia minima per accedere al ballottaggio”; la “impossibilità di scegliere direttamente e liberamente i deputati”, questione legata ai capilista bloccati e quindi nominati dalle segreterie dei partiti; le “irragionevoli soglie di accesso al Senato residuate dal PORCELLUM”; la “irragionevole applicazione della nuova normativa limitata solo alla Camera dei Deputati, a Costituzione invariata“, e non al Senato. E’ importantissimo a nostro avviso che, oltre ad essere quindi fortemente a rischio di incostituzionalità, la nuova legge porterà al governo un Premier con una maggioranza schiacciante composta esclusivamente da parlamentari fedeli al Partito e non sicuramente agli elettori andando ben oltre a quanto mai accaduto in Italia basti pensare che la maggior parte della critica “competente” ha definito questa nuova legge peggiore in tal senso della famigerata legge Acerbo, del 1924, varata dopo la marcia su Roma e fortemente voluta dall’allora Presidente del Consiglio. N.B. come l’Italicum anche la legge Acerbo fu approvata nel 1923 in parlamento con l’utilizzo della fiducia; all’epoca il Presidente del Consiglio non si chiamava Matteo Renzi, bensì Benito Mussolini. Arriviamo al dunque…
L’obiettivo di questa legge elettorale è quindi a nostro avviso chiaro, dirigere il Paese verso uno pseudo-presidenzialismo o in questo caso assolutismo, attribuendo pieni poteri al vincente. Trasferendo il potere legislativo dal parlamento al governo che ha già anche il potere esecutivo e… avete mai sentito parlare di attacchi di Berlusconiani/Renziani ai giudici? Il Presidenzialismo, intendiamoci, di per se non è “cattivo” però solo a patto che sia bilanciato da un organo di controllo o da, chiamiamolo, un “contrappeso”, cosa che non avverrà in Italia a seguito di elezioni con l’ITALICUM e soprattutto con la nuova Costituzione a regime; negli Stati Uniti per esempio il Parlamento, eletto indipendentemente dal Presidente, è il solo titolare del potere legislativo. Per controbilanciare il grande potere politico affidato al Presidente, infatti, sempre negli Stati Uniti, ai deputati viene affidata l'esclusiva potestà di iniziativa legislativa cosa che invece il Presidente non può fare. In Italia invece ci troveremo ad avere un Presidente del Consiglio con ampi poteri che ha anche al suo servizio una maggioranza assoluta in parlamento composta da suoi “nominati” … il Presidente del Consiglio potrà quindi nominare il Presidente della Repubblica (dal nono scrutinio basterà la maggioranza assoluta) senza dover rispondere a nessuno … le due più alte cariche dello stato nonché il potere legislativo saranno quindi totalmente nelle mani della stessa persona … un piccolo grande passo verso una dittatura a nostro avviso. … ora è opportuno fermarci nuovamente … vi lasciamo nella speranza di avervi chiarito gli aspetti principali dellaNUOVA LEGGE ELETTORALE (ITALICUM) … Nelle prossima “puntata” parleremo delle modifiche che intende apportare il Partito Democratico alla COSTITUZIONE ITALIANA ...Stay tuned! Nei prossimi mesi cercheremo di spiegare, sui social e presso i nostri banchetti informativi, cosa andremo a votare nel mese di Ottobre 2016 … nella speranza che oltre ad andare a votare il cittadino di Cesano Boscone ci vada informato … Un voto consapevole è la miglior arma di difesa di un cittadino. Cosa si voterà ad ottobre 2016? Il 12 aprile 2016 la Camera dei Deputati ha dato il via libera, con 361 voti favorevoli su 630 totali, alle RIFORME COSTITUZIONALI (o DDL Boschi) volute dal Partito Democratico (di seguito per brevità PD) e soprattutto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Come previsto dalla COSTITUZIONE ITALIANA, dopo l’approvazione definitiva della Camera dei Deputati, sarà compito dei cittadini aventi diritto, attraverso il passaggio referendario, decidere se confermare le RIFORME COSTITUZIONALI del PD (votando SI) o se mantenere l’attuale Costituzione (votando NO). Come funziona il Referendum costituzionale? La legge costituzionale 1/1997 (24 gennaio 1997), nonché l’art. 138 della COSTITUZIONE ITALIANA, indica che il referendum costituzionale viene indetto se: “Entro tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali.” Va ricordato che "non sono soggette a referendum le leggi approvate in seconda deliberazione con la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera" (66%), ma non è questo il caso del DDL Boschi in quanto la riforma in questione è stata votata dalla maggioranza di Governo, più qualche stampella di fortuna, (per un totale di voti favorevoli pari a c.a. il 57% dei Deputati), ricorrendo al sempre più abusato voto di fiducia. Dunque, come chiarito, il prossimo passaggio sarà quello della richiesta formale di referendum. Una volta raccolte le 500.000 firme e quindi presentate nelle sedi competenti, verrà stabilita la data del voto in cui saranno chiamati in causa i cittadini italiani (voci di corridoio fanno pensare per l’appunto al mese di ottobre 2016). Perché sia valido il referendum costituzionale il numero dei votanti deve superare il quorum? Si legge sul sito del Ministero dell'Interno: “Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto di quanto avviene nel referendum abrogativo.” Dunque i cittadini, ripetiamo, saranno chiamati a votare tra due opzioni: confermare (voto SI) o non confermare (voto NO) le modifiche costituzionali del DDL Boschi e non ci sarà quorum: questo significa che non sarà necessaria una soglia minima di votanti, come invece previsto per i Referendum propositivi. A vincere il referendum sarà semplicemente l'opzione più votata tra "SI" e "NO" alla conferma della legge. Quindi, almeno in questo caso, i cittadini “passivi” che non si recheranno a votare, non influiranno sulla validità del voto espresso dai cittadini “attivi” Fermiamoci un attimo … prima di parlare di RIFORMA COSTITUZIONALE è infatti necessario parlare, come già accennato, di Legge elettorale … e vi spieghiamo subito il perché!
Alla riforma della Costituzione è strettamente legata la nuova legge elettorale “legge 6 maggio 2015, n. 52, comunemente nota come ITALICUM”. Per prima cosa vorremmo ricordare che l’ITALICUM è nato dall’accordo politico tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi “siglato” il 18 gennaio del 2014 presso la sede del PD, accordo “noto alle cronache” con il nome di “patto del Nazareno”. Come oramai è noto a tutti questo accordo è frutto di discussioni segrete e probabilmente diinteressi ristretti e non di una discussione democratica in parlamento e quindi, già questo fatto, a nostro avviso, dovrebbe far pensare sulla reale funzione della nuova Legge elettorale. Tornando specificatamente alla nuova Legge Elettorale (ITALICUM), ricordiamo che nel suo testo è inserita una clausola di salvaguardia che posticipa l'applicazione delle sue disposizioni alla riforma della Costituzione, ciò in quanto l’ITALICUM non prevede l’elezione dei rappresentanti del Senato la cui nomina sarà disciplinata dalla nuova Costituzione made by PD o se volete made by Matteo Renzi & Elena Boschi (per rinfrescare la memoria ricordiamo che il Ministro Elena Boschi è quello per il quale il Governo ha partorito il“salva banche” e “affossa risparmiatori” fatto su misura per salvare Pier Luigi Boschi, Padre del Ministro… una garanzia in fatto di tutela dei cittadini!). Quando a ottobre 2016 saremo chiamati quindi a votare sulla RIFORMA COSTITUZIONALE, speriamo che sia oramai chiaro a tutti, che saremo anche indirettamente chiamati a decidere le sorti della nuova legge elettorale che per diventare operativa ha necessariamente bisogno dell’approvazione della riforma della Costituzione Italiana proposta dal Partito Democratico. Per poter quindi ben comprendere gli effetti che avrà la RIFORMA COSTITUZIONALE voluta dal PD è necessario analizzare anche la nuova legge elettorale in quanto, come vedremo, solo analizzando gli effetti congiunti delle due “proposte” si potrà capire appieno il potenziale, a nostro avviso anti-democratico, della nuova Costituzione proposta. … visto che ci sembra di aver già messo abbastanza “carne al fuoco” ci fermiamo qui … Nelle prossime “puntate” discuteremo la NUOVA LEGGE ELETTORALE (ITALICUM) e le modifiche della COSTITUZIONE ITALIANA volute dal Partito Democratico ed oggetto di referendum a ottobre. Prima Premessa Nella classifica della libertà di stampa l'Italia è risultata: nel 2014 al 49esimo posto, nel 2015 al 73esimo posto, nel 2016 al 77esimo posto. Seconda Premessa Berlusconi è diventato famoso e mal tollerato da molti per via del suo impero mediatico utilizzato anche ad uso politico personale. Il suo controllo sui media ci fece piazzare al 49esimo posto. I suoi successori di centro-sinistra (?) controllano i media al punto da farci piazzare al 77esimo posto. Domandiamoci
Questa situazione mi sta bene? se no, cosa posso fare io per invertire la rotta? La nostra non-percezione del cambiamento Il cambiamento può essere rappresentato da una linea retta o curva non importa ma rappresenta un processo ininterrotto e direzionato, non lo governiamo e ci porta dove l’insieme delle forze di sviluppo armonicamente si esprimono. Invece la percezione del cambiamento, la nostra umana percezione delle cose che cambiano, è una linea spezzata a gradini: il cambiamento è in atto ma noi non ce ne rendiamo conto per un buon lasso di tempo, finché - improvvisamente – la distanza tra il mondo reale e il mondo che pensiamo di vivere è troppo ampia per non essere oramai colta. Berlusconi nel 1992 si è imposto come cambiamento. Ha investito enormi risorse per essere percepito come elemento di rottura col passato, ma il cambiamento repentino provoca sempre una frattura psicologica perché agli esseri umani non piace essere scrollati dal proprio tran tran. Quindi si sono formati degli schieramenti – delle tifoserie potremmo dire - con la legge naturale dei contrappesi dove p.e. i giornali storici (corriere e repubblica) erano "nemici" e anche in RAI ai canali 1 e 2 rispondeva rete 3. Il cambiamento del PD invece non è stato percepito ancora, non da tutti almeno, e sicuramente non da chi si professava “comunista” negli anni ‘60 ’70 ‘80. Perché i vecchi comunisti votano ancora per Renzi? Per abitudine e perché hanno messo in soffitta la propria capacità critica dopo 20 anni di schieramenti a favore o contro. Ma il PD ora ha giornali e tutte le televisioni a favore, ecco perché è il cosiddetto partito della nazione ,perché non c'è contrappeso. D’altra parte, provate a digitare Partito Democratico su Wikipedia. Troverete un simpatico schema della storia dei partiti che hanno dato vita al PD nel 2008. Dei partiti della Prima Repubblica non ne manca uno: dai liberali alla “balena bianca”, dal PCI al PSI passando per i repubblicani. Amici e nemici tutti uniti per uno scopo comune, quale? L’orgoglio si sentirsi uguali Per quanto l'indifferenza verso il valore della cosa pubblica sia da sempre cosa nota in Italia (testimoniata da fior di classici), oggi l'indifferenza, l'apatia civile è un fenomeno ben più dilagante. Gli studiosi gli danno un senso psicologico e lo collegano alla rimozione, come suo effetto. La rimozione è sempre mossa da un dolore, ma quale dolore in questo caso? Pensiamo al dolore degli ideali perduti. Le catastrofi del “secolo breve” hanno avuto bisogno di una catarsi che si è realizzata nel secondo dopoguerra - in particolare negli anni ’60 e ‘70 - dove gli essere umani hanno ritrovato il senso della dignità così negata dagli orrori prodotti da guerre e dittature. Ma questa catarsi è durata poco, perché dagli anni '80 l'energia si è affievolita e la restaurazione ha preso il sopravvento. Come il Romanticismo è stato la rimozione del dolore per il fallimento dell'uomo illuminista che poteva ottenere qualunque risultato, l'apatia civile odierna è la rimozione del dolore per l'ennesimo fallimento nella rivendicazione di dignità. L’uguaglianza tra noi esseri umani e quanto di meno “naturale” possa esistere al mondo: nasciamo diversi come sesso, costituzione fisica, salute, razza, condizioni economiche, famiglia di provenienza, nazione, ma da questa naturale disparità che ci separa abbiamo deciso, come comunità umana del XX secolo, di considerarci uguali in dignità e diritti. Questi principi devono essere realizzati concretamente dalla politica, ma la politica non deve avere altri interessi perché questo succeda. Le dittature sono sempre dietro l’angolo Riportiamo un passo di Cvetan Todorov: “Conversazioni appassionate, sugli argomenti più elevati, protratte fino a tarda notte, ci permettevano di vivere nell'illusione della libertà. Probabilmente eravamo ancora troppo giovani per sapere che la frontiera tra privato e pubblico non era né definitivamente stabilita né impermeabile, e che mentre credevamo di sottrarre allo stato totalitario una parte della nostra vita, gli lasciavamo in realtà mano libera per regolamentare a suo piacimento tutta la vita sociale – ossia tutta la vita” E’ solo per contrasto che cito quest’esperienza, ma le tossine di una vita pubblica avvelenata tende a convogliarci verso la vita privata convincendoci di lì trovare la nostra libertà. Ma purtroppo sperimentiamo che l’opacità della vita pubblica può diventare opacità della vita privata fino all'omertà dell’autocoscienza, del rifiutare di vedere quello che è evidente. Cosa posso fare io?
Se è un valore prezioso l’uguaglianza nella dignità e nei diritti, non possiamo pretendere – grazie a Dio - di essere uguali nelle capacità, azioni, sentimenti, risultati, carattere e competenze, questa è la ricchezza della comunità. Ognuno avrà quindi possibilità e propensioni differenti per reagire all'apatia civica che ci avvolge. Ma crediamo che molto possano fare le persone che possono a pieno titolo dirsi educatori perché se non si riparte dalla cultura e dagli ideali sarà sempre “il fatto a prevalere sul valore, la pratica comune sulla norma, il potere sul diritto”. Tra gli educatori comprendiamo a pieno titolo i genitori. Nel nostro piccolo, nelle scelte di tutti i giorni, pensiamo alla formazione civica dei nostri figli e indirizziamoli ad approfondire non solo i fatti che ci circondano ma anche la cultura che ci pervade e origina a partire dalla nostra lingua. Se vi diranno che storia, filosofia, latino e greco non sono più materie utili al mondo attuale, riflettete bene, perché le vostre scelte saranno importanti per la conservazione dei valori ideali e hanno originato la nostra civiltà. |
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