Edifici a Zero Emissioni
La nostra proposta
Tutte le nuove costruzioni dovranno essere realizzate a Emissioni Zero. Si lascia però la possibilità di costruire gli edifici con una classe di efficienza energetica inferiore, a patto di compensare questo gap energetico con interventi gratuiti di efficientamento energetico di pari entità sulle abitazioni esistenti.
Premessa
Perché questa proposta?
Perché, mentre il nuovo patrimonio edilizio verrà realizzato con degli standard di efficienza energetica elevati (classi B o A), il grosso problema resta per gli edifici esistenti che necessitano di interventi anche importanti di riqualificazione energetica, ma che non possono essere effettuati per problemi di budget.
Questa proposta vuole trovare un modo innovativo per promuovere l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente mediante l’apporto delle imprese che intendono costruire il nuovo, in un modo in cui tutti gli attori del processo (costruttori, proprietari dell’esistente, comune) ne traggano un vantaggio. Si attiverebbe quindi un circuito virtuoso utile e proficuo per l’intera collettività.
Obiettivi
Tutte le nuove costruzioni (abitazioni, terziario, produttivo, ecc.) dovranno essere realizzate a Emissioni Zero. Si lascia però la possibilità di costruire gli edifici con una classe di efficienza energetica inferiore, a patto di compensare questo gap energetico con interventi gratuiti di efficientamento energetico di pari entità sulle abitazioni esistenti.
In questo modo la somma dell’efficienza energetica della nuova costruzione + il risparmio energetico ottenuto sull’abitazione esistente sarà pari a quella di una casa a Zero Emissioni.
Costi
Relativi alla creazione di un database delle Quote Energetiche disponibili e all'impiego di risorse di personale esistente per l'accoglimento e protocollo delle pratiche di QEE (Quota Efficienza Energetica)
Benefici
Perché questa proposta?
Perché, mentre il nuovo patrimonio edilizio verrà realizzato con degli standard di efficienza energetica elevati (classi B o A), il grosso problema resta per gli edifici esistenti che necessitano di interventi anche importanti di riqualificazione energetica, ma che non possono essere effettuati per problemi di budget.
Questa proposta vuole trovare un modo innovativo per promuovere l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente mediante l’apporto delle imprese che intendono costruire il nuovo, in un modo in cui tutti gli attori del processo (costruttori, proprietari dell’esistente, comune) ne traggano un vantaggio. Si attiverebbe quindi un circuito virtuoso utile e proficuo per l’intera collettività.
Obiettivi
- Migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti
- Ridurre l’inquinamento ambientale
- Stimolare le piccole e medie aziende legate al settore edile
Tutte le nuove costruzioni (abitazioni, terziario, produttivo, ecc.) dovranno essere realizzate a Emissioni Zero. Si lascia però la possibilità di costruire gli edifici con una classe di efficienza energetica inferiore, a patto di compensare questo gap energetico con interventi gratuiti di efficientamento energetico di pari entità sulle abitazioni esistenti.
In questo modo la somma dell’efficienza energetica della nuova costruzione + il risparmio energetico ottenuto sull’abitazione esistente sarà pari a quella di una casa a Zero Emissioni.
Costi
Relativi alla creazione di un database delle Quote Energetiche disponibili e all'impiego di risorse di personale esistente per l'accoglimento e protocollo delle pratiche di QEE (Quota Efficienza Energetica)
Benefici
- Il costruttore risparmia sui costi di costruzione rispetto alla costruzione di una classe ZERO Emissioni.
- Il proprietario del vecchio appartamento lo avrà reso più efficiente (risparmierà ogni anno sui costi di riscaldamento/raffrescamento e inquinerà di meno)
- La comunità intera si avvantaggia della riduzione generale di emissioni nocive dovute alla maggiore efficienza delle vecchie abitazioni, emissioni nocive che verranno per sempre bloccate, anche con la costruzione di nuovi edifici
- Non esiste alcun trasferimento di denaro a terzi e i benefici passano direttamente da privato a privato sotto forma di lavori e opere realizzate.
- La maggior parte di queste attività di efficientamento possono essere realizzate dalle piccole imprese e artigiani locali che potrebbero così prendere una “boccata d’aria” economica importantissima in questi periodi.