Il comune di Cesano Boscone è significativamente indebitato, parliamo di più di 20 milioni di euro che corrispondono a poco meno di mille euro per ogni abitante – uomo o donna, adulto o lattante, purché residente. Come si sia formato il debito è difficile dirlo perché è frutto di una stratificazione avvenuta nel corso degli anni e, probabilmente, operazioni di accorpamento e ristrutturazione di cui non siamo a conoscenza. La finanza locale è sempre stata piuttosto “allegra” e solo dopo l’ingresso nell’euro lo Stato si è visto costretto a stringere i cordoni della borsa. Il principale veicolo di indebitamento sono state le società partecipate attraverso le quali spesso sono passati finanziamenti ed interessi di parte. Possiamo ipotizzare che a Cesano Boscone i debiti siano stati accesi al servizio delle opere pubbliche, tra cui ricordiamo le più recenti: la Sala della Trasparenza, il rifacimento del centro storico, la Casa della Musica, il Cimitero nuovo, per non escludere manutenzioni straordinarie su immobili e strade che potrebbero essere transitate attraverso la società “cosiddetta” patrimoniale ora liquidata. I mutui sono debiti pluriennali che mirerebbero – nell’ottica finanziaria – ad allineare pagamenti differiti su più anni con acquisto di beni anch’essi di durata pluriennale, esempio ne sia la casa di proprietà in cui si risiede sulla quale generalmente viene richiesto un mutuo per poterla acquistare. E’ facile capire che al costo degli interessi del mutuo corrisponde il beneficio di non dover pagare un affitto e quindi, semplificando, costo e beneficio si compensano nel nostro bilancio familiare. Possiamo dire la stessa cosa per gli investimenti locali sopra citati? Al costo, non lontano da un milione di euro, che la nostra cittadinanza sostiene annualmente e che è ben evidenziato nel bilancio preventivo 2015, corrispondono benefici tali da rendere gli investimenti quanto meno accettabili?, la Casa della Musica è sfruttata adeguatamente?, il rifacimento del centro storico ha comportato un miglioramento della vita comune? Sono domande retoriche, ma è meglio tenerle presenti per farsi un giudizio su come i nostri soldi vengono spesi. Perché costruire conviene sempre, a chi costruisce, ma non sempre a chi subisce la cementificazione. Tornando ai mutui di Cesano Boscone e utilizzando ancora l’esempio della propria abitazione, chi di voi ha rinegoziato il proprio mutuo-casa l’ha fatto senz’altro con lo scopo di pagare meno. Da pochi anni hanno reso possibile chiudere un mutuo con una banca ed aprirlo con una diversa per poter beneficiare di un tasso d’interesse inferiore. Meno interessi con lo stesso capitale e durata significa che alla fine il totale da pagare sarà più basso. Purtroppo non sarà questo il risultato che otterrà la Giunta rinegoziando parte dei debiti del Comune. Degli oltre 20 milioni circa 2,8 sono stati deliberati come soggetti ad una rinegoziazione che consisterà nel posticipare di ben 9 anni il rimborso totale portandoli al 2035. Questo cambia lo scenario, perché più a lungo si tengono i debiti e più interessi si devono pagare, anche se con un tasso di qualche decimo più basso. Abbiamo utilizzato il software messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per confrontare i piani di ammortamento precedenti e successivi alla rinegoziazione e la stima che possiamo fare è di quasi 600 mila euro in più di interessi. Lo scopo dichiarato è di avere una rata annua più bassa, quindi lo scopo della rinegoziazione non è pagare di meno (come nell’esempio del buon padre di famiglia che approfitta di un tasso più basso) ma bensì per correggere gli squilibri di bilancio e consentire l’attuale livello di spese correnti o forse anche qualche aumento di spesa. In buona sostanza, più debiti per finanziare più spese correnti. Come spesso succede nella finanza pubblica si spostano nel futuro i debiti, tanto li pagherà qualcun altro, pur di non porsi il problema di una spesa odierna più efficiente e a vantaggio di tutti. Le giunte M5S di Parma, Livorno e altri comuni insegnano che un’altra strada è possibile. Proprio in questi giorni il sindaco di Parma ha comunicato che la riduzione del debito del comune ammonta al 40% del totale, direi che non è male e che sarebbe bello poterlo fare anche nel nostro comune. Noi a Cesano Boscone continuiamo invece sulla strada della “miopia” contabile, cambiano le giunte ma la gestione rimane sempre la stessa e i cittadini continuano a pagare gli “errori” evidenti dei nostri Amministratori. Vorremmo potervi raccontare che va tutto bene, come fanno quasi tutti, purtroppo non è nostro costume raccontare falsità … non possiamo fare altro che aggiungere anche questi c.a. 600.000,00 Euro al conto degli sprechi che verranno pagati con le tasse dei cittadini … e il conto sale!
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Giugno 2020
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