Ci fa piacere leggere sugli svariati gruppi di facebook e sui blog nostrani che si sia sviluppata una forte sensibilità nei riguardi del progetto "rifiuti" di Cesano Boscone. Forse la decisione di abbandonare l’attuale gestore del servizio e di indire una nuova gara d’appalto ha fatto “drizzare le antenne” a più di qualche cittadino. Non si capisce se questa attenzione derivi da un reale interesse che riguarda l’ambiente oppure da una curiosità morbosa nello spiare attraverso il buco della serratura chissà quali accordi segreti in corso d’opera. Vogliamo credere che l’interesse nasca dalla consapevolezza che tutto il settore della gestione e smaltimento dei rifiuti rappresenti una vera e propria miniera di occasioni virtuose e di possibilità ancora inesplorata, dato che in altri Paesi la gestione dei rifiuti urbani è da tempo una attività che porta tanti soldi nelle casse della comunità. Iniziamo intanto a definire meglio, anche dal punto di vista lessicale, i termini di questa attività. La stragrande maggioranza dei rifiuti è infatti una vera e propria miniera di “materie seconde”, materie cioè in grado di essere recuperate, riusate o riutilizzate in molteplici processi produttivi. Sarebbe bello che l’obiettivo finale fosse quello di “far morire di fame” gli inceneritori, sottraendo loro la maggior parte di rifiuto secco indifferenziato, rifiuto che - tra parentesi - è anche quello che ha un costo più alto di smaltimento, sia in termini economici che soprattutto in termini di salute (micropolveri, nanoparticelle, ecc. ecc..). Prima di intraprendere dei passi decisivi verso la redazione del capitolato e dei termini della gara di appalto, è quindi fondamentale individuare in che direzione si vuole andare e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Una volta definiti gli obiettivi si potranno stabilire le modalità, gli strumenti, e le buone pratiche necessarie al loro raggiungimento. A tal proposito forniamo un paio di spunti di riflessione. Riflessione nr.1 Bisogna spingere il cittadino ad un comportamento consapevole e virtuoso che lo porti a differenziare meglio i propri rifiuti prodotti. Già, ma come ottenere questo? Siamo realisti: siamo a Cesano Boscone e non a Stoccolma, quindi lasciamo da parte (purtroppo) la cultura ambientale, il senso civico e la consapevolezza del cittadino di far parte di una comunità con tutti i doveri derivanti. Niente cultura quindi (che andrebbe seminata invece nelle menti dei giovanissimi nelle scuole) e cerchiamo un’altra leva. L’unica leva che può muovere i cittadini è quella di premiare i comportamenti virtuosi e sanzionare quelli scorretti: il cittadino medio diventa virtuoso solo se gli si tocca (nel bene e nel male) il portafoglio. Partendo da questo presupposto si dovranno quindi trovare i modi giusti (ve ne sono moltissimi e tutti validi) per monitorare il comportamento di ogni singola famiglia. Si dovranno spingere i cittadini a differenziare in modo sempre più accurato quanto consumano e si dovrà far loro toccare con mano che differenziare "rende" anche economicamente. Il mercato delle "materie seconde" è un mercato che, se organizzato per bene, può generare buoni profitti. Si tratta di stabilire questi profitti tra chi devono essere redistribuiti. Riflessione nr.2 Le materie seconde e nuovi modelli di business Altro aspetto importante che esistono una moltitudine di "materie seconde", con diverso valore e diversi mercati di smaltimento/riutilizzo. Pensiamo ad esempio a quelli più comuni come il PET (polietilen-tereftalato) per passare al vetro, alla carta, ai vari metalli, all’alluminio, al legno, per passare poi a quelli su cui cade meno la nostra attenzione come gli sfalci agricoli (che attualmente vengono considerati rifiuti e quindi non utilizzabili nelle centrali a biomassa), come gli olii vegetali (si proprio quelli usati nelle cucine, nei ristoranti, nei fast food, ecc) che potrebbero facilmente essere filtrati e trasformati in biodiesel per alimentare centrali elettriche o impianti di riscaldamento per le nostre scuole e strutture pubbliche, fino a giungere ai cosiddetti rifiuti tecnologici (computer, smartphones, audio-video ecc.) che sono una miniera di metalli preziosi. Utilizzando alcuni processi di combustione in assenza di ossigeno - processi di pirolisi - si possono scomporre in materie seconde riutilizzabili elementi assolutamente "indigesti" come ad esempio i copertoni esausti delle ruote degli autoveicoli senza provocare alcuna emissione nell’ambiente. Esistono inoltre processi e tecnologie -tutte italiane- come ad esempio il mulino Thor realizzato da un’azienda spin-off del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che è in grado di raffinare meccanicamente (niente incenerimento e niente nanoparticelle che girano nell'ambiente) la componente indifferenziata secca (quella rimanente dalla raccolta differenziata e che costa di più smaltire) per ridurla ad un materiale omogeneo purificato dalle parti dannose e caratterizzato da un alto potere calorifico, combustibile utilizzabile con qualsiasi sistema termico. Sistema per di più scalabile a partire da comuni di 20-30.000 abitanti (giusto il taglio dimensionale di Cesano). Vogliamo parlare della componente umida? Realizzare il compost e rivenderlo agli agricoltori del parco sud è la cosa più semplice e conveniente (per tutti). Come si può ben capire il mondo dei rifiuti è molto vario e diversificato: più che un mondo è un vero e proprio universo. Con il massimo rispetto per tutti coloro che siedono in consiglio comunale e che faranno sicuramente del loro meglio per realizzare qualcosa di buono per Cesano, ci permettiamo di suggerire ai nostri amministratori (prima di prendere decisioni avventate che possono avere ripercussioni per molti anni) l'apertura di un Tavolo di Lavoro aperto al contributo e alle proposte sia dei cittadini, che all'apporto di idee/informazioni di esperti del settore che possono meglio rappresentare la realtà dei fatti, le soluzioni attualmente disponibili, i loro vincoli normativi e i limiti tecnologici. L’organizzazione di incontri pubblici dove esperti e professionisti possano illustrare vari aspetti metodologici, possano illustrare casi e progetti già esistenti e operanti, possano spiegare tecnologie innovative e immediatamente applicabili sarebbe un bellissimo percorso dove informare tutti i cittadini sullo stato dell’arte del progetto in corso. Al termine di questo processo siamo convinti che tutti, noi per primi, avremmo le idee più chiare su dove voler arrivare e come ottenere i risultati prefissati. Risulta fin troppo evidente che questo tavolo può essere aperto solamente dalle forze politiche che in questo momento stanno governando Cesano. Sottolineiamo anche l’utile “effetto collaterale” che questo percorso di elaborazione/ condivisione/ partecipazione/ consapevolezza metterebbe al riparo gli amministratori dalle critiche dei “malpensanti” che vedono inciuci e malaffare ad ogni angolo di strada. Come sempre la trasparenza è l’arma migliore contro il sospetto e la calunnia. Questa “Cesano Calling” può rappresentare un vero banco di prova sulla effettiva volontà di cambiare registro e cambiare passo nella gestione della cosa pubblica locale, cambio di passo peraltro promosso e indicato nientemeno anche sul programma elettorale del sindaco neoeletto. Quale occasione più ghiotta per realizzare un punto di programma e avere anche il sostegno delle parti più responsabili dell’opposizione? Avendo organizzato molte piattaforme di condivisione per la elaborazione di progetti e il coordinamento di gruppi di lavoro (uno dei quali è stato anche oggetto di una tesi di laurea all'università di Copenhagen) ci sentiamo di poter affermare che questo approccio non è solo possibile, ma è anche l'unico funzionale al raggiungimento degli obiettivi definiti e condivisi da tutti i cittadini su questo tema. P.S. La peggiore risposta che i politici al governo della nostra città ci possono dare oggi è del tipo “non preoccupatevi, abbiamo già un progetto definito e ci stiamo lavorando per il bene della collettività”. Per piacere, qualsiasi risposta, ma non questa. Grazie.
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Categorie
Tutto
Archivio
Giugno 2020
|