Partiamo da una constatazione inconfutabile: sono tempi duri per gli amministratori pubblici. A tutti i livelli. Ormai la mattina ci svegliamo e la curiosità ci spinge ad accendere la radio, aprire il giornale, andare su internet, aprire facebook, insomma, accedere a una qualsiasi fonte di informazione con una sola domanda: chissà chi hanno arrestato oggi? C'è una sottile e perversa curiosità nel verificare se il corrotto di turno è un personaggio famoso, una personalità di livello nazionale, regionale, provinciale o comunale. Ah, maddai! lo conosco questo qui! E' il vicesindaco del paese qui vicino a noi! C'è poi la variante dell'alta carica dello stato, alti dirigenti della burocrazia, alti gradi delle forze dell'ordine o dell'esercito, presidenti di fondazioni, ricchi rampolli di dinastie industriali.... Insomma, non ci facciamo mancare proprio niente: cappuccino, brioche e arresto mattutino. Bene, adesso cerchiamo di mettere da parte lo sdegno, l'indignazione e l'incazzatura e vediamo di fare un esercizio di logica. Leggiamo che alla notizia di arresti di uomini politici di livello, si attiva immediatamente un fuoco contraereo di dichiarazioni e attestati di stima nei confronti degli arrestati, dichiarazioni di fiducia sull'operato della magistratura e la completa serenità che alla fine tutto verrà chiarito. Molto bene. Solo per un attimo sforziamoci di prendere per buone e vere queste dichiarazioni di solidarietà di colleghi di partito al malcapitato testè ospitato nelle patrie galere o ristretto agli arresti domiciliari. Sforziamoci di pensare che davvero tutte le accuse loro formulate non siano vere. Che cosa abbiamo allora? Che quadro della realtà dobbiamo dipingere? O meglio ancora, quali sono tutte le possibili interpretazioni di questa realtà? Partiamo quindi da analizzare i fatti in modo oggettivo. Osserviamo situzioni nelle quali un gruppo di persone si organizza e crea un sistema illegale per aggiudicarsi appalti, creare fondi neri moltiplicando i costi e le spese, per poi suddividerne il bottino. Abbiamo imprenditori, amministratori pubblici, referenti politici a vari livelli, alti burocrati statali, faccendieri, facilitatori, sottosegretari, servitori dello stato che, in un perfetto ed oliato meccanismo fanno e disfano a loro piacimento i loro affari in barba a tutte le regole e leggi. Questa è la realtà dei fatti. Ora facciamo un altro passettino in avanti con il ragionamento che da qui può prendere due strade:
O i personaggi politici chiave sono colpevoli oppure sono innocenti. Se questi personaggi sono colpevoli, e dato che in tutti partiti, di politici di questa caratura ne vengono fuori sempre di più come funghi dopo la pioggia, dobbiamo dedurre che i partiti non sono in grado di selezionare i loro dirigenti, i loro quadri, i loro rappresentanti, i loro sindaci, ecc.... oppure, al contrario che.... sono bravissimi a trovare quelli "giusti" per questo tipo di attività. E' quindi il Partito stesso che non è in grado di selezionare personale degno di portare a compimento il mandato assegnato dai cittadini, oppure è il Partito che si è organicamente (ed efficientemente) strutturato per portare a termine proprio questo tipo di gesta criminali. E vabbè, direte voi, fin qui abbiamo scoperto l'acqua calda. Esaminiamo ora l'altra ipotesi, che ci pare più interessante, e cioè che davvero queste persone arrestate sono esse stesse vittime inconsapevoli e innocenti di giochi criminali realizzati alle loro spalle. Pensateci bene, perchè questa, paradossalmente, sarebbe l'ipotesi peggiore. Perchè? Perchè vuol dire che anche se mettessimo in quei posti chiave delle persone oneste e rispettabili nulla potrebbero di fronte ad una tale organizzazione criminosa. Chiunque, in quelle posizioni, sarebbe inesorabilmente fagocitato e risucchiato nel tritacarne del malaffare. Ed eccoci quindi arrivati alla considerazione finale che non è altro che la conclusione logica di quanto in precedenza scritto. Il problema vero non sono le persone, ma il sistema. E' il sistema così come si è sviluppato in anni e anni di malgoverno e malaffare che trasforma qualsiasi amministratore pubblico o rappresentante politico in un potenziale malfattore e futuro pregiudicato. I Partiti, così come sono concepiti e strutturati, sono funzionali a questo sistema marcio. Ne fanno parte integrante, a prescindere dalle persone che lo compongono e dalle idee che portano avanti. Questo sistema non può essere modificato da questi partiti perchè loro stessi ne fanno parte integrante e senza di esso si autodistruggerebbero. Chiedere ai Partiti di cambiare questo sistema equivale a chiedere loro di suicidarsi ed estinguarsi. Ma per quale motivo dovrebbero farlo? Ecco perchè il cambiamento vero non può venire da questa gente. Ecco perchè tutti i proclami dei big della politica sulla legalità e sul controllo delle procedure sono solo parole al vento. Cosa vi aspettate che dicano "si è vero s'è preso 'sti milioni perché noi con quelli ci facciamo la bella vita alla faccia vostra, oggi han beccato Tizio ci dispiace per lui, incerti del mestiere, la prossima volta faremo più attenzione"? Le regole del gioco vanno riscritte da capo e coloro dovranno riscriverle non potranno essere gli stessi che fino a oggi hanno rubato e si sono arricchiti sulla pelle e sulla carne viva di tutti gli italiani onesti. Chiisà domani chi arresteranno....
1 Commento
pierluigi poggi
9/6/2014 08:49:16 pm
Che il sistema sia marcio dall'interno è ormai assodato. Ne ha parlato diffusamente anche( Grillo lo dice da sempre) Marco Travaglio in uno dei suoi recenti interventi televisivi per cui è inutile sostituire alcune facce che si sono fatte beccare, bisogna mandare a casa il Partito intero perchè organismo ben lubrificato da un sistema di mazzette che dura da decenni.
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