Domanda: Quanti di noi sanno di vivere in una delle zone più inquinate d’Europa? La solita sparata allarmistica dei grillini? Non proprio. L’ARPA Lombardia, nel suo “Rapporto sulla qualità dell’aria della città metropolitana di Milano” ha decretato che quella Milanese è diventata l’area con la più alta concentrazione di particelle inquinanti della Lombardia con presenze di inquinanti quali il Biossido di zolfo, gli Ossidi di Azoto, il Monossido di carbonio, l’Ozono, il Benzene, le polveri sottili (PM10 e PM2,5). Ma ahinoi non deteniamo solamente il primato dell’inquinamento lombardo, dato che la Lombardia risulta l’area più inquinata dell’intera Europa (fonte: European Environmental Agency - Air quality in Europe del 2016). La stessa Agenzia Europea ha individuato come i settori Commerciale, Industriale e Residenziale siano quelli che maggiormente contribuiscono fino al 73% del totale delle emissioni degli agenti inquinanti e fino al 47% delle emissioni di CO2. CI Governi italiani che via via in questi anni si sono succeduti, hanno tutti confermato la volontà di mettere mano alla questione. Lo testimoniano i numerosi trattati e impegni internazionali che l’Italia ha preso. Ne ricordiamo solo alcuni, come ad esempio l’adesione al Protocollo di Kyoto, il Piano Europa 2020 approvato dalla Unione Europea, la Conferenza sul Clima di Parigi, tutti accordi e impegni in materia ambientale volti a ridurre le emissioni dei gas serra, aumentare l’efficienza energetica, con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale dell’intero pianeta.
Tutte le istituzioni sono quindi chiamate a fare la loro parte per fronteggiare questo problema che, come abbiamo letto qui sopra, è ancora più grave nei nostri territori. Dallo stato nazionale fino all’ultimo comune italiano, ognuno, nelle sue possibilità, deve muoversi e FARE qualcosa per arrestare questo disastro ambientale. Che cosa può fare in concreto il comune di Cesano Boscone? Solo un breve rimando alla Legge Regionale 12/2005, che prevede che i Comuni debbano redigere il Piano di Governo del Territorio (PGT), lo strumento di pianificazione comunale che ha sostituito il vecchio Piano Regolatore Generale (PRG). Il PGT delinea lo sviluppo futuro della città in tutti i suoi ambiti fondamentali: i servizi per i cittadini, gli spazi verdi, la residenza pubblica e privata, i beni paesaggistici e naturali, i settori produttivi e commerciali, ecc. Il PGT a Cesano Boscone è già in vigore e ciò di cui si sta parlando in questi giorni è la variante 2016/2017. Siamo sicuri che in sede di PGT locale sentirete proclami e auspici provenire sia dai banchi della maggioranza che da quelli della minoranza del tipo “consumo zero del territorio”, “basta cemento”, “non un mattone in più a Cesano, lo giuro” “vogliamo una Cesano più verde” e così via. Il sindaco, dal canto suo, molto probabilmente proclamerà che non verrà costruito un metro cubo in più di quanto previsto dal vecchio PGT. E molto probabilmente dirà la verità. Quello che il nostro sindaco si dimenticherà di puntualizzare è che il PGT attuale non è completamente realizzato, il che vuol dire che esistono a Cesano proprietari i cui terreni hanno acquisito legalmente il diritto a costruire secondo le prescrizioni regolamentari e di legge, ma non hanno ancora costruito. Se in futuro quindi vedrete altri cantieri di edifici in costruzione, sappiate che il sindaco non vi ha mentito. Si è solo scordato di dirvi che quel palazzo aveva già acquisito il diritto a costruire, ma doveva essere ancora costruito. Avremo così altre costruzioni che, del tutto legalmente, aumenteranno la produzione di particelle inquinanti aggravando la situazione già pericolosamente compromessa. Vi chiederete, ma allora cosa può fare il sindaco? Ha le mani legate? Non può certo cancellare un diritto acquisito a costruire di un proprietario di un terreno… E’ vero, non può bloccare la costruzione delle volumetrie già concesse, ma può benissimo bloccare le emissioni di inquinanti che queste nuove costruzioni produrranno. Come fare? Basta inserire nel Regolamento Edilizio Comunale (o nel Piano delle Regole del PGT, va bene lo stesso...) una norma che obbliga a realizzare tutte le nuove costruzioni a emissioni Zero, ossia che l’energia da loro consumata dovrà essere prodotta interamente da fonti rinnovabili e ancora meglio se in loco. Tutte le nuove costruzioni, inoltre, (residenziale, terziario, commerciale, industriale) non potranno superare un consumo energetico massimo di 3 kwh/mq/anno. In questo modo, almeno, ridurremo praticamente a zero l’aumento degli inquinanti nella nostra aria cesanese, anche con l’edificazione delle nuove costruzioni già previste dal PGT. E’ una iniziativa che non costa nulla all’amministrazione comunale e si muove in linea con tutte le direttive e accordi internazionali firmati negli ultimi 15 anni dal governo italiano e soprattutto fa un gran bene ai polmoni di tutti i cittadini Cesanesi. Il Movimento 5 Stelle di Cesano Boscone ha presentato in tal senso una mozione che va esattamente in questa direzione e sarà discussa in uno dei prossimi consigli comunali. Sarebbe bello se questa giunta e questa maggioranza avesse la sensibilità e la lungimiranza di prendere una volta tanto una decisione saggia nel nome della salute dell’intera comunità. Sarebbe bello….. E comunque se non lo facesse, questa proposta sarà uno dei nostri primi punti del nostro prossimo programma di governo di Cesano Boscone. Cominciate a prendere appunti.
1 Commento
Neri Argnani
18/6/2017 08:47:19 am
Ottima iniziativa! Speriamo che il comune la recepisca e si attivi seriamente! Aproposito di questo ricordo che a Cesano è in via di completamento il "Parco della Vita", 16 ettari di terreno privato, che è stato negli ultimi anni parzialmente rimboscato con poco meno di ventimila piante fra alberi e arbusti.Ci sono inoltre due aree umide a laghetti e grandi prati. Una bellisssima area verde che contribuisce non poco al disinquinamento dell'area, che la proprietà intende far fruire a tutta la cittadinanza. Peccato che l'apertura al pubblico non sia ancora potuta avvenire per lungaggini burocratiche dovute soprattutto al definitivo completamento del PGT.
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