Fai clic qui Cogliamo l’occasione di una notizia che, come al solito, è passata quasi senza far rumore, ma pensiamo sarà destinata a segnare nella nostra storia un “prima” e un “dopo”. Qualche giorno fa è stata presentata alla Camera dei Deputati la prima proposta di legge scritta direttamente dai cittadini: il tema era l’abolizione del finaziamento pubblico all’editoria. Non è importante il “cosa”, ma è importantissimo il “come”. Lo scheletro della proposta è stato costruito da alcuni deputati del MoVimento 5 Stelle ed è stato pubblicato nella apposita piattaforma di discussione (LEX) alla quale tutti gli iscritti certificati al M5S sono abilitati ad accedere e a interagire. Risultato: gli interventi sono stati 4.456, di cui 3.269 suggerimenti, 639 integrazioni, 137 modifiche, 258 obiezioni e 57 vizi di forma. Questo fatto rappresenta un passaggio epocale, un evento al quale faranno riferimento tutti gli altri movimenti che nel mondo ci stanno seguendo e studiando. Si, ci stanno proprio studiando per capire come possano anche loro implementare questi sistemi nei loro paesi. Siamo il primo Paese al mondo in cui una legge è stata proposta, discussa, emendata, integrata, direttamente dai cittadini. Vedrete che questa proposta di legge verrà respinta dagli altri partiti presenti in parlamento (ne hanno tutto il diritto, per carità), ma ciò non toglie il valore e l’importanza storica del fatto in se stesso, anzi… a ben vedere lo ratifica e lo certifica come passaggio chiave tra il “vecchio” e il “nuovo”. Da oggi abbiamo la certezza che esiste un altro modo di fare politica e di partecipare alla vita del Paese. Da oggi chi vi dice che il modello di democrazia diretta non funziona, mente. Il modello dell’intelligenza condivisa, dopo essere nato nelle università, sviluppato nelle relazioni sociali, cresciuto nel mondo della produzione e dell’informazione, sta prendendo il suo giusto posto anche nel campo più delicato: la politica. Ma allora la politica è morta? La politica, così come è stata intesa, strutturata e praticata dai tempi dell’impero romano fino ad oggi, sicuramente non è più in grado di assolvere alle richieste e ai bisogni dei cittadini di questa società. Ognuno di noi può quotidianamente constatare e misurare quale sia la distanza siderale che separa il Palazzo dai Cittadini. Ma attenzione: la Politica con la P maiuscola, quella dei grandi ideali e quella del bene comune, ritornerà di moda. Il Politico (quello vero, sempre con la P maiuscola) avrà la possibilità (come mai l’ha avuta nei secoli) di combattere la sua battaglia esclusivamente con la forza delle sue argomentazioni, delle sue tesi, delle sue proposte, confutando quelle dei suoi avversari (e non più nemici), con l’unico obiettivo di convincere il maggior numero di cittadini della bontà delle sue tesi. Il cittadino, d’altro canto, avrà la possibilità di seguire tutte le argomentazioni, dando anche il suo personale contributo di idee e di critiche, se lo ritiene utilie, ascoltare tutti i pareri e, solo dopo, votare in piena libertà e coscienza. La Politica potrà riacquistare quella dignità che oramai da moltissimi anni le era stata rubata. Oggi ci sono i mezzi, la tecnologia, la possibilità, la capacità culturale, le competenze e la sensibilità sociale per attuare compiutamente questo percorso-progetto: Trasformare il parlamento in un luogo dove i cittadini, tutti i cittadini attivi, possono dibattere, discutere, informarsi e alla fine decidere e deliberare. Ai parlamentari resterà il compito di ratificare e deliberare sulla base delle decisioni prese dall’intera cittadinanza attiva italiana. Potete facilmente immaginare come questa rivoluzione copernicana vada ad impattare violentemente con gli interessi di chi attualmente tiene saldamente in mano le leve del potere e non mi riferisco solamente alla classe politica che non è altro che la punta di un iceberg ben più complesso e ramificato. Potete altresì facilmente immaginare come questo passaggio verrà osteggiato e ostacolato con tutti i mezzi leciti e anche illeciti. Qui sotto, un breve pro-memoria sempre utile da tenere a mente in questi momenti: Ogni cambiamento passa sempre attraverso tre stadi:
La fase 1 è stata già ampiamente superata dall’esito delle passate tornate elettorali. Non è più possibile ridicolizzare il 25% degli italiani. Ora siamo nel pieno della fase 2, come potete voi stessi verificare quotidianamente. Passerà…. e poi si arriverà inevitabilmente alla fase 3. Il cambiamento è già iniziato e niente e nessuno lo potrà più fermare.
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Giugno 2020
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