Nei prossimi mesi cercheremo di spiegare, sui social e presso i nostri banchetti informativi, cosa andremo a votare nel mese di Ottobre 2016 … nella speranza che oltre ad andare a votare il cittadino di Cesano Boscone ci vada informato … Un voto consapevole è la miglior arma di difesa di un cittadino. Cosa si voterà ad ottobre 2016? Il 12 aprile 2016 la Camera dei Deputati ha dato il via libera, con 361 voti favorevoli su 630 totali, alle RIFORME COSTITUZIONALI (o DDL Boschi) volute dal Partito Democratico (di seguito per brevità PD) e soprattutto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Come previsto dalla COSTITUZIONE ITALIANA, dopo l’approvazione definitiva della Camera dei Deputati, sarà compito dei cittadini aventi diritto, attraverso il passaggio referendario, decidere se confermare le RIFORME COSTITUZIONALI del PD (votando SI) o se mantenere l’attuale Costituzione (votando NO). Come funziona il Referendum costituzionale? La legge costituzionale 1/1997 (24 gennaio 1997), nonché l’art. 138 della COSTITUZIONE ITALIANA, indica che il referendum costituzionale viene indetto se: “Entro tre mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali.” Va ricordato che "non sono soggette a referendum le leggi approvate in seconda deliberazione con la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera" (66%), ma non è questo il caso del DDL Boschi in quanto la riforma in questione è stata votata dalla maggioranza di Governo, più qualche stampella di fortuna, (per un totale di voti favorevoli pari a c.a. il 57% dei Deputati), ricorrendo al sempre più abusato voto di fiducia. Dunque, come chiarito, il prossimo passaggio sarà quello della richiesta formale di referendum. Una volta raccolte le 500.000 firme e quindi presentate nelle sedi competenti, verrà stabilita la data del voto in cui saranno chiamati in causa i cittadini italiani (voci di corridoio fanno pensare per l’appunto al mese di ottobre 2016). Perché sia valido il referendum costituzionale il numero dei votanti deve superare il quorum? Si legge sul sito del Ministero dell'Interno: “Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto di quanto avviene nel referendum abrogativo.” Dunque i cittadini, ripetiamo, saranno chiamati a votare tra due opzioni: confermare (voto SI) o non confermare (voto NO) le modifiche costituzionali del DDL Boschi e non ci sarà quorum: questo significa che non sarà necessaria una soglia minima di votanti, come invece previsto per i Referendum propositivi. A vincere il referendum sarà semplicemente l'opzione più votata tra "SI" e "NO" alla conferma della legge. Quindi, almeno in questo caso, i cittadini “passivi” che non si recheranno a votare, non influiranno sulla validità del voto espresso dai cittadini “attivi” Fermiamoci un attimo … prima di parlare di RIFORMA COSTITUZIONALE è infatti necessario parlare, come già accennato, di Legge elettorale … e vi spieghiamo subito il perché!
Alla riforma della Costituzione è strettamente legata la nuova legge elettorale “legge 6 maggio 2015, n. 52, comunemente nota come ITALICUM”. Per prima cosa vorremmo ricordare che l’ITALICUM è nato dall’accordo politico tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi “siglato” il 18 gennaio del 2014 presso la sede del PD, accordo “noto alle cronache” con il nome di “patto del Nazareno”. Come oramai è noto a tutti questo accordo è frutto di discussioni segrete e probabilmente diinteressi ristretti e non di una discussione democratica in parlamento e quindi, già questo fatto, a nostro avviso, dovrebbe far pensare sulla reale funzione della nuova Legge elettorale. Tornando specificatamente alla nuova Legge Elettorale (ITALICUM), ricordiamo che nel suo testo è inserita una clausola di salvaguardia che posticipa l'applicazione delle sue disposizioni alla riforma della Costituzione, ciò in quanto l’ITALICUM non prevede l’elezione dei rappresentanti del Senato la cui nomina sarà disciplinata dalla nuova Costituzione made by PD o se volete made by Matteo Renzi & Elena Boschi (per rinfrescare la memoria ricordiamo che il Ministro Elena Boschi è quello per il quale il Governo ha partorito il“salva banche” e “affossa risparmiatori” fatto su misura per salvare Pier Luigi Boschi, Padre del Ministro… una garanzia in fatto di tutela dei cittadini!). Quando a ottobre 2016 saremo chiamati quindi a votare sulla RIFORMA COSTITUZIONALE, speriamo che sia oramai chiaro a tutti, che saremo anche indirettamente chiamati a decidere le sorti della nuova legge elettorale che per diventare operativa ha necessariamente bisogno dell’approvazione della riforma della Costituzione Italiana proposta dal Partito Democratico. Per poter quindi ben comprendere gli effetti che avrà la RIFORMA COSTITUZIONALE voluta dal PD è necessario analizzare anche la nuova legge elettorale in quanto, come vedremo, solo analizzando gli effetti congiunti delle due “proposte” si potrà capire appieno il potenziale, a nostro avviso anti-democratico, della nuova Costituzione proposta. … visto che ci sembra di aver già messo abbastanza “carne al fuoco” ci fermiamo qui … Nelle prossime “puntate” discuteremo la NUOVA LEGGE ELETTORALE (ITALICUM) e le modifiche della COSTITUZIONE ITALIANA volute dal Partito Democratico ed oggetto di referendum a ottobre.
2 Commenti
Claudio Pensa
11/5/2016 11:43:00 pm
Mi interessa, perché prima del voto vorrei capire.
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Gianfranco Farina
13/5/2016 12:11:59 am
Molto contento.
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