Cari cittadini cesanesi, la sera del 5 novembre abbiamo avuto finalmente il piacere di vedere chi è realmente dalla parte dei cittadini, mirando puramente alla ricerca della verità e di eventuali responsabilità personali, e chi invece ha come unico obiettivo il voler deviare l’attenzione dall’intera vicenda. PARTIAMO DAI FATTI Il consiglio comunale è stato convocato in via straordinaria su richiesta della minoranza, di cui il Movimento 5 Stelle fa parte, per discutere una mozione inerente il tema piscina. La mozione in questione proponeva di fornire alla cittadinanza un punto di riferimento chiaramente identificabile nonché un interlocutore privilegiato per coloro che desideravano formarsi un’opinione il più possibile oggettiva e aggiornata sui pregressi della vicenda; per far ciò si proponeva quindi di istituire una commissione conoscitiva determinandone finalità, funzioni, composizione, durata, modalità di funzionamento ivi comprese eventuali consulenze esterne. Come ovvio e lecito che dovesse accadere, non potendo solo negare tale Commissione, il Partito Democratico (di seguito per brevità PD) ha pensato di proporre una propria versione, che prevedeva di utilizzare congiuntamente le Commissioni Territorio ed Economia per cercare di fare luce sulla vicenda da circa 4 milioni di euro (meglio ricordarlo sempre). LE AMMISSIONI DI COLPA Tale serata ha visto altresì la comparsa di un evento definibile epocale per le cronache di Cesano Boscone. Il PD, che per anni ha riempito le orecchie di tutti al grido de - tranquilli, è tutto a posto, la piscina non costerà nulla ai cesanesi - ha dovuto fare ammissione di colpa attraverso le parole di suoi due esimi esponenti - Consigliere Bersani e Assessore Ursino - che hanno ammesso diversi errori di valutazione politica su codesta grave situazione. Il Consigliere Bersani ha dichiarato: …“non tutti non potevano non sapere, questo mi riferisco agli uffici e anche all’Amministrazione passata”… “la responsabilità è praticamente di tutti e onestamente bisogna prendersene carico”… … mentre l’Assessore Ursino ha aggiunto: …“ritengo che alcune cose non siano state gestite bene”… Una tardiva ammissione di colpa, forse dovuta al rilevante pressing politico, che dimostra la presenza del legittimo dubbio sul fatto che la questione piscina sia stata condizionata da azioni azzardate, senza valutare con adeguatezza gli effetti delle stesse. Alla luce di queste ammissioni sembra quindi che il Movimento 5 Stelle non sia poi così folle ed in cattiva fede come il PD spesso vuole far credere. In completa e sola visione di suddetti interventi, il Consiglio Comunale, richiesto e voluto fermamente dalla minoranza avrebbe dovuto accettare senza remore e faziosi quanto futili manifesti la richiesta di mettere sotto lente d’ingrandimento l’intera vicenda, dando spazio ad una commissione esterna creata dalla legittima parte lesa: i cittadini. ALLA FINE COSA E’ STATO “PARTORITO” DAL CONSIGLIO COMUNALE Nessuna sorpresa, il PD ha rigettato la proposta della minoranza auto-approvando la propria mozione. APPROFONDIAMO IL DISCORSO LA PROPOSTA DELLA MINORANZA La proposta (mozione) della minoranza in merito al “affaire piscina” consisteva nella creazione di una commissione super partes, composta da cittadini (eletti e non) indicati dai capigruppo avente come unico obiettivo la ricostruzione storica e documentale di tutti i passaggi, fino all’apparire di un rudere che potrebbe costare (ma noi diciamo: costerà) alla cittadinanza la bellezza di 4 milioni di €, circa. I concetti “trasparenza” e “far chiarezza” secondo il Pd: Ben prima del Consiglio comunale in questione, il PD riteneva non necessario ed anzi dannoso, procedere con commissioni che potessero creare interferenze con la causa civile in essere con la Banca MPS (!) Ciò la “dice lunga” sulla questione trasparenza ed accende in noi un’assordante sirena d’allarme. Secondo il nostro credo politico e civile chi non ha nulla da nascondere non rifiuterebbe mai l’istituzione di una commissione d’indagine super partes, che garantirebbe gli interessi dell'intera cittadinanza. Dove la proposta del PD, a nostro parere, fallisce? Pur essendo poco dettagliata e molto fumosa potrebbe essere anche considerata una proposta regolare se questo fosse un paese da guardare “stando eretti”. Peccato che le commissioni che vuole utilizzare il PD sono chiaramente di stampo politico, sotto diretto controllo del PD stesso (entrambi i presidenti sono esponenti di tale partito). Il conflitto d’interesse, quindi, si palesa in tutta la sua luminosità (pardon oscurità). Per altro le commissioni ambiente e territorio, essendo già esistenti ed operanti, nonché oberate da altri (quanto urgenti) lavori, faticheranno ad arrivare velocemente ad una conclusione. Il rischio, secondo noi, è che si vada troppo lunghi con i tempi e che i possibili responsabili possano quindi usufruire della prescrizione giudiziaria. Tutto lavoro, tempo ed energie, che potrebbero essere vanificati dalle nostrane leggi. Che sia voluto? LA PROPOSTA DELLA MINORANZA VISTA DAL PD La proposta della minoranza congiunta è stata vista dal PD come una “caccia alle streghe”; se si avesse prestato attenzione allo scritto si sarebbe dovuta invece approvare senza esitazione in quanto era chiaramente da intendersi anche come assist al PD, per permettergli di dar seguito agli intenti di campagna elettorale ed alle righe programmatiche del mandato elettorale 2014-2019. Tali intendimenti recitavano slogan di completa apertura e trasparenza verso la cittadinanza, nonché massima partecipazione dei cittadini alle questioni comunali. Intenti disattesi immediatamente, alla prima manifestazione di risentimento pubblico. Complimenti per la velocità … CONCLUSIONI In conclusione è comunque chiaro a nostro giudizio che la volontà di questa Amministrazione di portare alla luce le responsabilità politiche ed eventualmente penali/civili/amministrative (caso mai si presentassero), risulta evidentemente mancante. Gli strumenti in possesso della mozione del PD, votata e passata, sono insufficienti e la parvenza è quella che dietro la più volte citata tutela dell’Ente, si nasconda la volontà di preservare se stessi, il partito ed interessi politici futuri. Il muro alzato dal PD non servirà comunque ad arrestare la volontà dei cittadini cesanesi, relativamente alla messa in luce degli eventi scatenanti il “mostro acquatico” in questione. SIGNOR SINDACO: Lasciamo per ultima, ma non per questo di minor importanza, una precisazione per l’Egr. Sig. Sindaco Alfredo Simone Negri. Quanto fatto, e faremo, in futuro non è da intendersi quale attacco personale nei Suoi confronti o come ha gradito leggere in Consiglio comunale “fumus persecutionis”. Non condividiamo questa visione. Ci aspettiamo quindi che il Suo buonsenso, a nostro avviso superiore rispetto ad alcuni esponenti della Sua maggioranza, sappia prevalere.
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Giugno 2020
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