C'era una volta la Repubblica Italiana.
Beh, oggi siamo sottoposti a pressioni che non hanno a che vedere con armate ed eserciti, ma che sono altrettanto potenti, temibili e devastanti: stiamo parlando dell’oppressione che viene esercitata in maniera sempre più profonda ed incisiva dai mercati finanziari che stanno smantellando pezzo dopo pezzo la legalità costituzionale. Possiamo quindi affermare che l’Italia è sotto occupazione straniera esattamente come se nel nostro territorio ci fossero stanziate forze armate nemiche…. il guaio è che non sono ancora in molti ad accorgersene. Fermiamoci un attimo a riflettere: abbiamo un parlamento composto in violazione del diritto di voto uguale, libero e personale che, nonostante una sentenza della Cassazione e una della Corte Costituzionale e, con l’avallo del Presidente della Repubblica (anch’egli al secondo mandato, non previsto dalla Costituzione), non solo non viene sciolto, ma addirittura pretende di modificare la nostra Costituzione. E’ previsto che le Camere, una volta sciolte, rimangano in carica e operare in caso d’urgenze, ma questo regime di prorogatio presuppone l’atto formale dello scioglimento delle Camere, scioglimento che non è stato dichiarato... Il potere politico (la rappresentanza del volere dei cittadini) è quindi totalmente usurpato, fatto che mina alle fondamenta tutto il nostro modello di convivenza democratica. Ma come siamo arrivati a tutto questo? Qui di seguito stralciamo alcune parti di un paio di articoli scritti da Marco Mori su ABC Economics che ci forniscono un quadro storico della situazione. “Per una minima comprensione del problema occorre tornare indietro fino al 1981. Nel febbraio di tale anno il paese infatti perse la propria sovranità monetaria. Il Presidente del Consiglio dei Ministri dell’epoca era Forlani, il Ministro del Tesoro era Andreatta, mentre alla Banca d’Italia vi era un certo Ciampi. [......] Con il divorzio, la Banca d’Italia non garantiva più l’acquisto dei titoli italiani alle aste con la conseguenza che il paese perdeva la propria sovranità monetaria non potendo più fare politica in tale campo secondo le sue sovrane determinazioni. Nei dieci anni successivi il debito pubblico, in conseguenza di tale pazzia e dell’ingresso della Lira nello SME, raddoppiava. Nel 1992, proprio in piena crisi dovuta a quanto appena detto, fu firmato il Trattato di Maastricht con il quale il paese si predisponeva a perdere definitivamente la propria moneta ed ad accettare l’imposizione di politiche economiche decise fuori dai suoi confini, ovvero dall’UE. [....] L’austerità veniva codificata, fin dal poco noto regolamento 1466/97, che poco prima dell’avvento dell’euro, mise le basi per una violenta recessione in quanto, addirittura superando il già recessivo vincolo del 3% del rapporto deficit/pil (il regolamento parla di pareggio in bilancio), poneva le basi per lo smantellamento dell’apparato sociale imponendo, altresì, il ricorso costante all’aumento dell’imposizione fiscale. L’Europa ha imposto tali vincoli all’indebitamento annuale di ogni Stato al lordo degli interessi passivi sul debito con la conseguenza che paesi come l’Italia sono addirittura stati costretti ad un’avanzo primario nei conti pubblici, ovvero a spendere meno di quanto riscosso con le tasse. Quando uno Stato spende meno di quanto tassa, per un’evidenza matematica incontestabile, sottrae ricchezza ai propri cittadini visto che gli stessi non possono ovviamente battere moneta. [...] L’Italia e’ collassata dunque proprio per il suo avanzo primario imposto da Bruxelles e non per la sua dissolutezza. L’Italia e’ collassata perché i conti erano troppo in ordine! Ma qual’è l’interesse dei gruppi finanziari oggi? Non certo il puro profitto, ma qualcosa che va ben oltre. Vogliono cancellare le nazioni, l’Euro è un metodo di governo. La crisi diventa quindi la leva per far accettare ulteriori cessioni di sovranità che comportano la cancellazione progressiva della democrazia costituzionale e la conseguente disattivazione dei diritti fondamentali, lo stato sociale sparirà. [...] Il modello economico scelto dalla nostra Repubblica è quello keynesiano con un liberismo subordinato sempre alla pubblica utilità e con la possibilità dello Stato di fare ogni intervento economico volto al sostegno dell’occupazione. Il libero mercato soccombe in tali casi. I vincoli di bilancio rendono invece impossibile allo Stato lo svolgimento degli obblighi costituzionalmente imposti. La Banca centrale indipendente è poi un ulteriore stupro costituzionale e per comprendere questo basta pensare che, mentre essa è indipendente dagli Stati, le nazioni sono completamente dipendenti da essa in quanto, senza liquidità, non possono finanziarsi se non sottraendo ricchezza ai cittadini tramite un criminale ed incostituzionale livello di pressione fiscale. L’art. 47 della Costituzione recita che la Repubblica coordina e controlla il credito e dunque il modello Costituzionale di una banca centrale indipendente non è giuridicamente legittimo e questo blocca ogni ulteriore possibile considerazione. [...] Menomare la sovranità in violazione della Costituzione o menomare l’indipendenza dello Stato costituiscono comportamenti costituenti specificatamente reato ai sensi dell’art. 241 c.p., reato che è stato commesso con la violenza dell’austerità, poiché proprio la volontaria crisi è divenuta strumento per ottenere lo smantellamento della personalità giuridica della nazione. Uomini come Monti, Draghi e lo stesso Napolitano hanno violentato la Costituzione. Gli stessi hanno addirittura dichiarato espressamente la volontà di cedere la sovranità nazionale….” Ma…. vi siete mai chiesti come funziona giuridicamente l’emissione monetaria? cioè, in parole povere chi è che stampa gli euro e su ordine di chi? Cerchiamo di fare un quadro schematico in modo da capire chi è che veramente comanda…. Il sistema europeo delle banche centrali (SEBC), con al vertice BCE, detiene la sovranità monetaria: I suoi compiti sono definire e attuare la politica monetaria dell’Unione. Le banche centrali che compongono il SEBC sono a loro volta composte dalle banche commerciali private più importanti, le quali determinano le politiche monetarie UE. La banca centrale europea (BCE) e’ indipendente dalle nazioni dalle quali, in base ai Trattati, non può avere neppure consigli, ma dipende interamente dalle decisioni delle banche commerciali private. E’ dunque la BCE che decide la quantità di moneta da immettere in circolazione, a propria totale ed insindacabile discrezione, avendo come obiettivo unicamente il controllo dei prezzi e dell’inflazione, non già la piena occupazione. Ma Ciò che davvero conta e’ che l’emissione monetaria non può avvenire in favore delle singole nazioni. In sostanza tutta la moneta emessa nell’Unione Europea e’ ad appannaggio esclusivo delle banche commerciali. Le nazioni si finanziano unicamente emettendo obbligazioni sui mercati dove le banche commerciali, spesso proprio quelle che votano le decisioni di BCE, ricomprano il debito con enormi profitti. Dunque ricapitoliamo: Ci hanno mai chiesto di votare per eleggere i Consigli di Amministrazione delle Banche Commerciali? No, ovviamente, perchè sono private. Ci hanno mai chiesto di votare per eleggere i Presidenti delle Banche commerciali più importanti? No, ovviamente, perché sono private. Ci hanno mai chiesto di eleggere il Presidente della Banca D’Italia? No, ovviamente perché ormai è un istituto privato indipendente dallo Stato Italiano. Ci hanno mai chiesto di eleggere i componenti del Board del Sistema Europeo delle Banche Centrali? No, ovviamente, perchè sono espressione di gruppi privati. Vi risulta ci sia stata una consultazione popolare per eleggere il presedente della Banca Centrale Europea? No, ovviamente, perché è una istituzione privata indipendente dal potere politico europeo. Ne consegue che tutto il sistema che ha in carico la gestione della politica monetaria, in pratica il sistema che controlla e gestisce la ricchezza che noi cittadini produciamo con il nostro lavoro, è totalmente in mano ad un gruppo di persone che non vengono scelte ed elette dai cittadini, ma vengono nominate direttamente da un gruppo ristretto di banche e di banchieri i quali non sono nemmeno sottoposti, né devono rendere conto del loro operato al potere politico delle istituzioni europee (quelli che ci lasciano eleggere, bontà loro, con le elezioni europee, tanto per intenderci). Ma, alla luce di tutto ciò…. non vi sentite anche voi presi per il culo?
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Partiamo dalle origini. La Sala della Trasparenza è una struttura di c.a. 200 mq, di cemento armato, ferro e vetro, alto c.a. 10 m, inserito all’interno di un Parco di c.a. 17.500 mq. Inaugurata il 16 dicembre del 2006 durante “la prima era D’Avanzo”, é sicuramente da considerarsi uno specchio indelebile dei tempi che furono … periodi di “vacche grasse” quando si spendeva senza criterio, tanto i soldi c’erano. Dalle note dell’epoca si evidenzia un fatto sicuramente positivo, forse l’unico relativo alla costruzione in questione, e cioè che l’Amministrazione d’Avanzo volle che il progetto rientrasse in un più ampio piano di architettura partecipata, dove i cittadini potessero dare consigli su cosa e come costruire! Da un punto di vista squisitamente di bilancio energetico, la Sala della Trasparenza non può che essere considerata un fallimento. Cosa c’entra tutto questo con il titolo? Ci arriviamo subito. Uno dei problemi più evidenti di questa struttura si evidenzia durante l’estate in quanto essendo le pareti, per più della metà del perimetro, costituite da vetro, all’interno si genera un “effetto serra” a dir poco “fastidioso” per i frequentatori della Sala. La scoperta dell'effetto serra, o se vogliamo "effetto coperta", è dovuta al fisico-matematico francese Joseph Fourier. Nel 1824 fu infatti lui a capire che l'atmosfera produce un effetto serra sul nostro pianeta. Purtroppo il progettista della Sala della Trasparenza probabilmente non era d’accordo con le teorie di Fourier o probabilmente aveva le sue, sta di fatto che la Sala della Trasparenza d’estate risente proprio di quell’effetto e diventa un forno. Il soffitto della Sala è alto indicativamente 6 metri che moltiplicati per una superficie di 200 mq fanno si che i condizionatori (installati solo successivamente alla costruzione della Sala, anche in questo caso il progettista aveva sicuramente le sue teorie) debbano rinfrescare un volume d’aria pari a 1.200 mc con conseguenti costi energetici elevati; ricordiamoci che d’inverno tale volume d’aria va altresì riscaldato, quindi economicamente, parlando la gestione della Sala della Trasparenza è un SALASSO! Altra questione importante. Dalla data di inaugurazione la struttura è stato data in gestione al Comitato di Quartiere “PASUBIO VIVE”, i cui managers sono molto vicini al Partito Democratico e, per parentela, si può dire che siano “vicinissimi”; le modalità di affidamento sono a noi non note, ma siamo certi che, come sempre è accaduto a Cesano Boscone, sia stata fatta una gara per l’affidamento della struttura e che sia anche stato redatto un contratto chiaro e preciso. Sicuramente sarà così, siamo nel “Paese dei Matti” e quindi il tutto sarà stato gestito in maniera chiara e trasparente … andiamo quindi oltre. Torniamo all’effetto serra. I condizionatori probabilmente, oltre al costo di gestione elevato, non consentono di rendere l’aria respirabile all’interno della struttura, immaginiamo quindi che sia per questo che il Comitato di cui sopra abbia richiesto al Comune di riservargli uno spazio all’esterno per poter realizzare le proprie attività ricreative anche nel periodo estivo. Ovviamente il Comune cosa ha fatto? Ha chiesto ai cittadini il permesso? Ha detto all’Associazione di utilizzate liberamente il parco PUBBLICO come fanno tutti? Bastava piazzare sedie e tavolini ed ecco risolto il problema a costo zero!!! Eh no, a costo zero a Cesano Boscone, giammai!!! Immediatamente, con una velocità che per la Pubblica Amministrazione ha dell’incredibile, il Comune ha eretto, per i suoi “amici” un bellissimo recinto, modello ranch del Far West … apponendo un “bellissimo” e robustissimo lucchetto a tutela dell’area che nel giro di poche ore è passata da pubblica a “privata”. E quando è avvenuto ciò? Tutto ciò è avvenuto ad un mese circa dalle elezioni del 2014! Non ci credete? Se come capita spesso non volete credere alle parole dei “grillini”, andate almeno a leggervi la delibera n. 76/2014 datata 29 aprile 2014, con cui la Giunta D’Avanzo accoglieva la richiesta del Comitato che gestisce la Sala … “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Visto che noi “grillini” siamo sempre tacciati di alzare i toni, di giustizialismo (termine utilizzato oramai a vanvera) questa volta utilizzeremo quanto riportato da terzi sulla questione: potremmo usare, per esempio, le parole del consigliere Fabio Raimondo che ha definito la recinzione in questione una “una marchetta politica” o quelle di un blogger cesanese che ha giustamente fatto ricorso ai principi di legalità … principi cari a tutti solo a parole, poi i fatti dimostrano altro... Per favore cari cittadini fatevi domande, fatevene tante … e cercate le risposte, perché i soldi spesi dall’Amministrazione sono i vostri … sempre e solo i vostri … e attenzione, non sempre le risposte che vi vengono fornite sono quelle corrette! Noi ci fermiamo qui … aggiungendo solo che il costo dell’opera, pagata dai cittadini, è di 4.200,00 € + IVA ... una signora “marchetta”, alla quale oramai non vi è modo di rimediare. Per altre considerazioni vi rimandiamo al nostro editoriale “Racconti Longobardi” del 19/03/2014. http://m5s.weebly.com/editoriali/racconti-longobardi Spesa sociale perché "nessuno deve restare indietro", ma soprattutto investimenti produttivi per far ripartire l'economia e creare nuovi posti di lavoro: questa è la nostra #finanziAriabuona.Mentre il governo fa inginocchiare il Paese sui ceci dolorosi degli zero-virgola e si piega agli stupidi diktat contabili dell'euro, il M5S dice no a una legge di Stabilità zeppa di nuove tasse (evidenti e occulte) e lancia una visione alternativa della politica economica che serve al Paese. Così è nata la #finanziAriabuona, la prima legge di Stabilità da almeno un ventennio a questa parte che frantuma i totem del consolidamento fiscale per rovesciare la prospettiva: non più riduzione delle uscite (che poi significa abbattimento della spesa buona per investimenti e compressione dei diritti) che finisce per deprimere la produzione di ricchezza, ma piuttosto un taglio degli sprechi per rilanciare i settori del futuro e dare diritti a chi li sta perdendo. Con la #finanziAriabuona stop all'autolesionismo di bilancio imposto dalla moneta unica. Il M5S tira via il tappeto rosso steso da tanti, troppi governi sotto i piedi dell'euro-burocrazia guidata dalla Germania. La crisi impone di sforare il parametro stupido e anacronistico del 3% sul deficit/Pil, perché il benessere degli italiani è più importante di una soglia decisa negli anni '80 da un sconosciuto funzionario del governo di François Mitterand. La #finanziAriabuona distrugge i feticci del pareggio di bilancio strutturale e della riduzione del debito a prescindere. Sostituisce gli inutili 80 euro con ilReddito di cittadinanza che dà dignità ai disoccupati e garanzie il reinserimento nel mercato occupazionale. Abolisce la riforma delle pensioni Fornero che blocca l'ingresso di molti giovani nel mondo del lavoro. Sblocca investimenti per la manutenzione del territorio massacrato dai cataclismi naturali. Potenzia il trasporto locale, taglia 2 miliardi di spese militari in favore di quelle sociali, taglia le missioni armate all'estero per 350 milioni, rafforza la cooperazione allo sviluppo. Poi la #finanziAriabuona toglie l'Irap alle Pmi (mentre il governo favorisce le grandi aziende), riduce le tasse universitarie, difende il vero made in Italy e le giovani partite Iva, chiede l'Imu alle piattaforme petrolifere e taglia le inutili auto di servizio degli enti sanitari. Tanta spesa buona, insomma, che porta il nostro deficit/Pil al 4,4%, esattamente il livello della Francia che difende gelosamente la propria sovranità di bilancio e se ne infischia dei diktat della Merkel. La procedura di infrazione Ue? Nessuno ha mai applicato sanzioni a chi ha sforato, come i francesi e la stessa Germania oltre dieci anni fa. E nessuno, vedrete, punirà oggi Parigi. Anche i mercati finanziari, peraltro, guardano ormai più alla produzione di ricchezza che al contenimento del deficit/debito. Dunque, perché dovremmo temere qualcosa? Prendiamo il coraggio a due mani! La #finanziAriabuona è, in questo senso, una manovra di tipo francese, perché prende esempio dai cugini d'Oltralpe nell'obiettivo di riguadagnare l'orgoglio nazionale perduto, di riprendersi la libertà di spesa per il welfare giusto e per gli investimenti produttivi. E detta la linea (rivoluzionaria) a un'Europa anemica, in cui mancano 500 miliardi di investimenti dal periodo pre-crisi. La #finanziAriabuona dice no a un continente guidato da Juncker, il lussemburghese amico degli evasori transnazionali. Dice no all'austerity della moneta unica. Dice no alla dittatura dello spread. Dice sì agli italiani che vogliono riprendere in mano il loro destino. E la #finanziAriabuona è anche uno dei nostri ormai molti "eventi storici": per la prima volta una forza di opposizione presenta una legge finanziaria, per la prima volta lo fa il MoVimento 5 Stelle che di nuovo non ha paura di confrontarsi con le tematiche più spinose dell'attività di governo. Pensate allora se al governo ci fossimo noi... Cari cittadini cesanesi, la sera del 5 novembre abbiamo avuto finalmente il piacere di vedere chi è realmente dalla parte dei cittadini, mirando puramente alla ricerca della verità e di eventuali responsabilità personali, e chi invece ha come unico obiettivo il voler deviare l’attenzione dall’intera vicenda. PARTIAMO DAI FATTI Il consiglio comunale è stato convocato in via straordinaria su richiesta della minoranza, di cui il Movimento 5 Stelle fa parte, per discutere una mozione inerente il tema piscina. La mozione in questione proponeva di fornire alla cittadinanza un punto di riferimento chiaramente identificabile nonché un interlocutore privilegiato per coloro che desideravano formarsi un’opinione il più possibile oggettiva e aggiornata sui pregressi della vicenda; per far ciò si proponeva quindi di istituire una commissione conoscitiva determinandone finalità, funzioni, composizione, durata, modalità di funzionamento ivi comprese eventuali consulenze esterne. Come ovvio e lecito che dovesse accadere, non potendo solo negare tale Commissione, il Partito Democratico (di seguito per brevità PD) ha pensato di proporre una propria versione, che prevedeva di utilizzare congiuntamente le Commissioni Territorio ed Economia per cercare di fare luce sulla vicenda da circa 4 milioni di euro (meglio ricordarlo sempre). LE AMMISSIONI DI COLPA Tale serata ha visto altresì la comparsa di un evento definibile epocale per le cronache di Cesano Boscone. Il PD, che per anni ha riempito le orecchie di tutti al grido de - tranquilli, è tutto a posto, la piscina non costerà nulla ai cesanesi - ha dovuto fare ammissione di colpa attraverso le parole di suoi due esimi esponenti - Consigliere Bersani e Assessore Ursino - che hanno ammesso diversi errori di valutazione politica su codesta grave situazione. Il Consigliere Bersani ha dichiarato: …“non tutti non potevano non sapere, questo mi riferisco agli uffici e anche all’Amministrazione passata”… “la responsabilità è praticamente di tutti e onestamente bisogna prendersene carico”… … mentre l’Assessore Ursino ha aggiunto: …“ritengo che alcune cose non siano state gestite bene”… Una tardiva ammissione di colpa, forse dovuta al rilevante pressing politico, che dimostra la presenza del legittimo dubbio sul fatto che la questione piscina sia stata condizionata da azioni azzardate, senza valutare con adeguatezza gli effetti delle stesse. Alla luce di queste ammissioni sembra quindi che il Movimento 5 Stelle non sia poi così folle ed in cattiva fede come il PD spesso vuole far credere. In completa e sola visione di suddetti interventi, il Consiglio Comunale, richiesto e voluto fermamente dalla minoranza avrebbe dovuto accettare senza remore e faziosi quanto futili manifesti la richiesta di mettere sotto lente d’ingrandimento l’intera vicenda, dando spazio ad una commissione esterna creata dalla legittima parte lesa: i cittadini. ALLA FINE COSA E’ STATO “PARTORITO” DAL CONSIGLIO COMUNALE Nessuna sorpresa, il PD ha rigettato la proposta della minoranza auto-approvando la propria mozione. APPROFONDIAMO IL DISCORSO LA PROPOSTA DELLA MINORANZA La proposta (mozione) della minoranza in merito al “affaire piscina” consisteva nella creazione di una commissione super partes, composta da cittadini (eletti e non) indicati dai capigruppo avente come unico obiettivo la ricostruzione storica e documentale di tutti i passaggi, fino all’apparire di un rudere che potrebbe costare (ma noi diciamo: costerà) alla cittadinanza la bellezza di 4 milioni di €, circa. I concetti “trasparenza” e “far chiarezza” secondo il Pd: Ben prima del Consiglio comunale in questione, il PD riteneva non necessario ed anzi dannoso, procedere con commissioni che potessero creare interferenze con la causa civile in essere con la Banca MPS (!) Ciò la “dice lunga” sulla questione trasparenza ed accende in noi un’assordante sirena d’allarme. Secondo il nostro credo politico e civile chi non ha nulla da nascondere non rifiuterebbe mai l’istituzione di una commissione d’indagine super partes, che garantirebbe gli interessi dell'intera cittadinanza. Dove la proposta del PD, a nostro parere, fallisce? Pur essendo poco dettagliata e molto fumosa potrebbe essere anche considerata una proposta regolare se questo fosse un paese da guardare “stando eretti”. Peccato che le commissioni che vuole utilizzare il PD sono chiaramente di stampo politico, sotto diretto controllo del PD stesso (entrambi i presidenti sono esponenti di tale partito). Il conflitto d’interesse, quindi, si palesa in tutta la sua luminosità (pardon oscurità). Per altro le commissioni ambiente e territorio, essendo già esistenti ed operanti, nonché oberate da altri (quanto urgenti) lavori, faticheranno ad arrivare velocemente ad una conclusione. Il rischio, secondo noi, è che si vada troppo lunghi con i tempi e che i possibili responsabili possano quindi usufruire della prescrizione giudiziaria. Tutto lavoro, tempo ed energie, che potrebbero essere vanificati dalle nostrane leggi. Che sia voluto? LA PROPOSTA DELLA MINORANZA VISTA DAL PD La proposta della minoranza congiunta è stata vista dal PD come una “caccia alle streghe”; se si avesse prestato attenzione allo scritto si sarebbe dovuta invece approvare senza esitazione in quanto era chiaramente da intendersi anche come assist al PD, per permettergli di dar seguito agli intenti di campagna elettorale ed alle righe programmatiche del mandato elettorale 2014-2019. Tali intendimenti recitavano slogan di completa apertura e trasparenza verso la cittadinanza, nonché massima partecipazione dei cittadini alle questioni comunali. Intenti disattesi immediatamente, alla prima manifestazione di risentimento pubblico. Complimenti per la velocità … CONCLUSIONI In conclusione è comunque chiaro a nostro giudizio che la volontà di questa Amministrazione di portare alla luce le responsabilità politiche ed eventualmente penali/civili/amministrative (caso mai si presentassero), risulta evidentemente mancante. Gli strumenti in possesso della mozione del PD, votata e passata, sono insufficienti e la parvenza è quella che dietro la più volte citata tutela dell’Ente, si nasconda la volontà di preservare se stessi, il partito ed interessi politici futuri. Il muro alzato dal PD non servirà comunque ad arrestare la volontà dei cittadini cesanesi, relativamente alla messa in luce degli eventi scatenanti il “mostro acquatico” in questione. SIGNOR SINDACO: Lasciamo per ultima, ma non per questo di minor importanza, una precisazione per l’Egr. Sig. Sindaco Alfredo Simone Negri. Quanto fatto, e faremo, in futuro non è da intendersi quale attacco personale nei Suoi confronti o come ha gradito leggere in Consiglio comunale “fumus persecutionis”. Non condividiamo questa visione. Ci aspettiamo quindi che il Suo buonsenso, a nostro avviso superiore rispetto ad alcuni esponenti della Sua maggioranza, sappia prevalere. |
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Giugno 2020
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