Con riferimento a quanto scritto nel post di Marco Pozza, capogruppo PD in consiglio comunale, ci preme puntualizzare alcuni concetti:
Senza alcuna polemica vorremmo evidenziare che lo scrivente Movimento fin dalle sue origini ha sempre cercato il dialogo attraverso innumerevoli proposte chiedendo sempre a gran voce di discuterle e migliorarle tutti insieme, quindi non possiamo che essere felici di questa apertura che finalmente è venuta dal Partito Democratico. Siamo certi che la vera partecipazione popolare darà soddisfazioni a tutti ed in primis ai cittadini. Deve restare però inteso a tutti che cercare di capire lo svolgimento dei fatti e di eventuali responsabilità per la vicenda della piscina è un’azione da noi intrapresa che non abbiamo intenzione nè di interrompere nè di lasciare a metà, perché più si va a fondo nell’esame dei documenti e più emergono responsabilità di varia natura. Non siamo per niente convinti che tutto ciò che si poteva fare per evitare questo disastro sia stato fatto da chi era nelle condizioni/posizioni per poterlo fare. Dato però che non è nostro costume anticipare conclusioni senza avere prima esaminato TUTTI i documenti richiesti all’amministrazione comunale, rimandiamo la nostra lettura e la nostra interpretazione dei fatti ad un incontro pubblico al quale tutti i cittadini saranno invitati. Iniziare a parlare quindi del futuro del cumulo di macerie ricevuto in eredità dalla scorsa amministrazione per noi non vuol dire certamente “scurdammoce o’ passato”.... i responsabili (politici e non) dovranno essere individuati e dovranno rispondere di questo almeno di fronte ai cittadini. Dopo questa doverosa precisazione, veniamo quindi al problema da risolvere. Cercare tutti insieme di trovare una soluzione sostenibile e la meno “economicamente sanguinosa” possibile è un dovere civico a cui tutti gli schieramenti cittadini e soprattutto i cittadini cesanesi dovrebbero aderire senza riserve, ognuno per le sue competenze. Realizzare quest’ultimo punto in un Tavolo “extra-consiliare” pubblico, trasparente e aperto al contributo di tecnici, esperti e cittadini è la sua conseguenza logica, come del resto era logica la nostra richiesta e quella dei 400 cittadini che hanno firmato una petizione sulla creazione di un Tavolo Extra Consiliare che accertasse i fatti della piscina … ci fa molto piacere, quindi, di un’apertura in tal senso del Partito Democratico, la soddisfazione è così tanta che siamo disponibili FIN DA SUBITO per organizzare insieme a quest’ultimo il tavolo in questione. Per chi segue il Movimento 5 Stelle sa perfettamente che quella dei Tavoli di Lavoro Pubblici per noi non è una novità, ma è il normale metodo di lavoro che da sempre applichiamo e abbiamo applicato (per chi non ricordasse, avevamo infatti anche proposto un Tavolo di Lavoro “extra consiliare” in sede di discussione del nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti) E’ altrettanto noto che per noi contano le idee a prescindere da chi le propone, perché per noi davanti a tutto c’è sempre il bene comune e una buona idea non ha colore politico, per questo ribadiamo nuovamente che accogliamo positivamente questo cambio di rotta del Partito Democratico. Speriamo quindi che questa volta alle parole seguano i fatti, noi ci siamo e se “il buon giorno si vede dal mattino” riteniamo che “ci sia” anche il primo partito cittadino. Che bello, lasciatecelo dire, che finalmente anche a Cesano Boscone si possa assaporare una ventata di vera e reale democrazia partecipativa.
0 Commenti
Note sulla presenza dell'amianto nel territorio comunale di Cesano Boscone, sulla sua pericolosità, su ciò che non è stato fatto, su ciò che si dovrebbe fare. Il 03 novembre 2014 il Movimento 5 Stelle aveva presentato una mozione (poi trasformata in interrogazione) per chiedere:
L’Amministrazione del Sindaco Alfredo Simone Negri, in data 24 febbraio 2015 (quasi 4 mesi dopo), ci informava che era in corso la nomina del “Responsabile per l’amianto” e che “non è possibile rendere pubbliche le valutazioni dello stato di conservazione dei manufatti forniti dai privati, per ragioni di privacy. Per la stessa motivazione non è possibile pubblicare una mappa tematica che evidenzi gli edifici con presenza di amianto.” In merito al fatto che non era stato ancora eseguito il censimento non potemmo che rilevare come l’Amministrazione avesse disatteso la Legge Regionale della Lombardia n. 14/2012 in quanto la scadenza per l’invio della comunicazione da parte dei soggetti pubblici e dei privati proprietari all’ASL competente per territorio circa la presenza di amianto o di materiali contenenti amianto (MCA) era il 31 gennaio 2013; per quanto riguardava invece le “ragioni di privacy” sapevamo già all’epoca che tali dati erano pubblici e consultabili. Conseguentemente chiedevamo all’Amministrazione di renderli più facilmente accessibili. La domanda sorge spontanea: il cittadino deve essere sempre informato su tutto o solo su quanto deciso dall’Amministrazione? La risposta del Sindaco è frutto d'ignoranza o di malafede? Noi propendiamo per la prima ipotesi, anche se, come tutti sanno, la legge non ammette ignoranza. A tal proposito, per inciso e per colmare eventuali altre lacune informative, ricordiamo che l’Amministrazione può anche richiedere, tramite ordinanza del Sindaco, l’Indice di Degrado a tutti i proprietari di immobili o richiedere tali dati all’ASL. L'Indice di Degrado serve a determinare lo stato di deterioramento dell'amianto ed è molto importante per determinare il grado di pericolosità del materiale preso in esame. Quindi, ricapitolando:
L’amianto (o i materiali contenenti amianto - MCA) a Cesano Boscone c’è, ma non vi era alcun dubbio in merito, e non ce n’è nemmeno poco. Basta infatti fare due passi che la presenza di questo “spiacevole” ospite salta subito all’occhio. Come detto, in rete, è abbastanza semplice verificare anche dov’è l’amianto … e noi abbiamo verificato ed abbiamo tabulato i dati via per via. A proposito, provate a verificare se nella vostra via c’è amianto… Abbiamo rilevato circa 235 siti in cui è presente MCA (dati aggiornati al 23/06/2015), siti distribuiti su tutto il territorio comunale con superfici esposte che vanno da 2 a 8000 metri quadri. Il 53 % di MCA è presente in edifici adibiti ad abitazioni. C.a. il 91% dell’amianto presente è di tipologia compatta (probabilmente eternit) mentre c.a. il 9% è friabile. Chiunque, anche stando comodamente seduto davanti al PC, con una semplice ricerca e un certo numero di ore di lavoro per la tabulazione dei dati, può realizzare un elenco dettagliato (completo di indirizzo e numero civico); capirete anche voi che a questo punto risulta abbastanza semplice realizzare una mappa tematica, che appena possibile faremo. La risposta dell’Amministrazione è stata invece molto semplicistica e sbrigativa: niente da fare. Perché abbiamo fatto ciò? L'amianto, come speriamo saprete, rappresenta un pericolo per la salute e la sua pericolosità sta nella capacità che il materiale ha di rilasciare fibre altamente cancerogene potenzialmente inalabili dall'uomo; se in buono stato di conservazione (stato che viene definito inequivocabilmente con l’Indice di Degrado) l’amianto compatto non è però pericoloso ed è per questo che riteniamo indispensabile conoscere questo dato. Ad oggi abbiamo rilevato, grazie alle informazioni acquisite, che solo l’11% del MCA censito a Cesano Boscone è danneggiato per più del 10% ma questo dato non fornisce comunque alcuna indicazione specifica in quanto l’Indice di Degrado è invece un'altra cosa. In pratica, non basta sapere dove si trova l'amianto. Serve sapere anche in che situazione di degrado si trova. A Cesano non lo sappiamo. Ecco cosa ci dice la Regione Lombardia a riguardo L’amministrazione comunale può scegliere di informare i cittadini e di mettersi a loro disposizione per valutare i fattori di rischio e i singoli pericoli. Può anche scegliere di non farlo e di far passare il tutto sotto silenzio.
Per quanto ci riguarda, quando ci verrà data la possibilità di amministrare questo Comune la salute e la sicurezza dei cittadini sarà al primo posto e proposte che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini, da qualsiasi parte arriveranno, saranno sempre bene accette, accolte e discusse con l'unico fine di realizzare il bene comune. Il 22 settembre 2015 abbiamo effettuato un sopralluogo nell’ormai “famigerato” cantiere della piscina per toccare con mano e verificare “dal vivo” le sue attuali condizioni.
Come tutti sappiamo, giorni fa il Comune di Cesano è giunto ad un accordo con Montepaschi per chiudere il contenzioso relativo all’escussione della fideiussione di circa 4.000.000 di Euro. L’accordo è stato raggiunto per l’importo di 1.650.000 Euro. Il Comune verserà tale somma nelle casse della Banca in varie tranches, la prima delle quali, già pagata, ammonta a 1.000.000 di Euro e il resto verrà dilazionato nel tempo. Nei mesi scorsi abbiamo seguito diligentemente tutti gli incontri pubblici della Commissione congiunta Territorio ed Economia [n.b. entrambe a guida PD, lo stesso partito che ha promosso questo progetto…] e abbiamo ascoltato la ricostruzione dei fatti così come gli atti pubblici e formali la raccontano. Durante i lavori di questa commissione avevamo chiesto alcuni documenti riguardanti gli Stati di Avanzamento Lavori (SAL) e altri ancora sui capitolati di appalto. Ci è stato risposto che, la pubblicazione di questi dati avrebbe, in quel momento, potuto compromettere le trattative che il Comune aveva in essere con la Banca. Abbiamo quindi aspettato pazientemente che la trattativa terminasse per chiedere informazioni aggiuntive su quanto emerso nella commissione e quindi, un paio di giorni fa a, abbiamo fatto formale richiesta di accesso alla seguente documentazione: Elaborati grafici :
Giorni fa abbiamo ricevuto parte della documentazione richiesta, ma che ancora mancante di materiale importante per poter verificare e confutare quanto accaduto. Abbiamo quindi richesto l’integrazione di questo materiale documentale e siamo ora in attesa di una risposta riguardante alcuni allegati della Consulenza Tecnica di Ufficio del TAR Lombardia e di alcuni documenti relativi al 2°, 3° e 4° Stato di Avanzamento dei Lavori. Non è nostro costume anticipare conclusioni senza aver consultato tutti i documenti e, nello specifico, tutta la corposa documentazione tecnico-progettuale e quella di cantiere. Per noi infatti questa vicenda non è affatto terminata (per intenderci non “voltiamo pagina” come richiesto a gran voce da un esponente del Partito Democratico cesanese) e l’individuazione delle responsabilità resta ancora un punto fondamentale del nostro agire. Fatta questa doverosa e corposa premessa, possiamo così passare al secondo nodo della questione e vale a dire: che fine far fare a quest’opera incompiuta? Ciò che abbiamo visto in cantiere, per usare un eufemismo, non è incoraggiante (avete visto voi stessi le foto qui sopra). Pur non avendo a disposizione il capitolato e la descrizione delle opere, è evidente che moltissime voci (sia di edilizia che di impiantistica) sono ampiamente carenti, e in molti casi inesistenti. Non c’è bisogno di essere un tecnico per capirlo. La domanda infatti è: se la cifra inizialmente preventivata è stata quasi interamente liquidata, che cos'è che abbiamo realmente pagato? Una volta in possesso della documentazione tecnica torneremo quindi sull’argomento e potremo essere più precisi nel merito. Oltre a ciò abbiamo rilevato grosse carenze riguardanti la custodia del cantiere, la prevenzione/dissuasione di atti vandalici, la protezione del patrimonio edilizio stesso. Anche su questo punto, molto importante in quanto potrebbe riscontrarsi un danno dovuto a inerzie e ritardi nella protezione e messa in sicurezza dell’intera proprietà, ci ripromettiamo di tornare sopra non appena esaminati i documenti ufficiali e quindi eventualmente agire di conseguenza per tutelare noi cittadini. Tutto ciò riguarda il passato (neanche troppo remoto), sempre che non si persista con la totale mancanza di custodia del sito! Infatti ad oggi, praticamente chiunque può entrare facilmente e senza rischi nel cantiere e continuare a danneggiare quel che resta dei manufatti esistenti. Ora però guardiamo al presente e possibilmente al futuro. E’ del tutto evidente che questa vicenda non si conclude con l’esultanza del capogruppo PD per aver contenuto le perdite a “soli” 1.650.000 - esultanza che parla addirittura di risparmio per i cittadini ... Comprendiamo, ma non condividiamo, la sua esultanza per lo scampato pericolo. La stessa esultanza di un pilota di formula uno che si schianta sul muretto a 300 km/ora e dice “mamma mia che fortuna! potevo morire sfracellato e invece mi hanno solamente amputato le due gambe!” Questa vicenda non si conclude così. Anzi: inizia adesso. Per quella cifra abbiamo ottenuto uno scheletro di piscina coperta, un aborto di piscina scoperta (prima aperta e poi chiusa e letteralmente cannibalizzata da vandali e affini) e una gran matassa burocratica e legale molto ingarbugliata da sbrogliare. Abbiamo infatti un progetto naufragato, una società fallita, una inutile fideiussione pagata dal Comune, un modello di business non più attuale e riproponibile tal quale, una cittadinanza sempre più sospettosa e diffidente sulle capacità manageriali di questo gruppo dirigente (alcuni dei quali già presenti nelle passate amministrazioni) che attualmente governa il nostro comune. Che fare quindi? Per poter prendere delle decisioni ponderate è necessario avere molte più informazioni di quanto ora ne possediamo. E’ necessario, ad esempio, sapere:
Un concetto importante però ci preme sottolineare: Questo errore è frutto di scelte politiche del partito che a Cesano ha governato da sempre. Se una buona volta questo partito avesse l’onestà intellettuale e la modestia di ammettere ufficialmente e pubblicamente questi errori, sarebbe già un buon primo passo. Dato che l’attuale Sindaco ha sempre affermato che questa “tegola” della piscina non è frutto del suo operato, bensì dell’Amministrazione precedente, vogliamo dargli questa opportunità di dimostrare con i fatti, e non solo con le parole, la sua reale intenzione di cambiare registro e modus operandi, rompendo con le vecchie logiche partitocratiche e investendo sul bene comune, la partecipazione vera e la condivisione. Invitiamo perciò il Sindaco e la sua Giunta ad aprirsi finalmente e veramente ai cittadini, a farli partecipare e a condividere un percorso progettuale, chiaro, lineare e trasparente. Si attivi subito per formare e rendere operativo un Tavolo Pubblico aperto veramente a tutti i gruppi consiliari e a tutti i cittadini in grado di portare la loro competenza ed esperienza tecnica utile in questo progetto. Sono necessarie ed indispensabili moltissime competenze per risolvere questo rebus, competenze che vanno da quelle squisitamente tecnico-progettuali (architettoniche, ingegneristiche, impiantistiche) a quelle gestionali (energy management, building management, sicurezza/salute) a quelle economiche (gestione del budget, accesso a finanziamenti e/o cofinanziamenti statali e/o fondi UE) a quelle di business promotion (modelli di business sostenibili, analisi costi/benefici, rapporti con investitori e istituzioni potenzialmente interessate al progetto) a quelle amministrative comunali (rispetto delle normative vigenti, patto di stabilità, ecc.). C’è bisogno insomma del lavoro e del supporto di tutti i cittadini competenti e attivi. Sarebbe bello se, almeno una volta, il PD accettasse il concetto che anche gli altri gruppi consiliari hanno a cuore i destini di Cesano Boscone e che sono in grado di portare il loro contributo attivo e propositivo per la risoluzione di questo problema che coinvolge tutti i cittadini cesanesi. Qui non si tratta di “piantare bandierine” politiche su questo o quel progetto, questa o quella idea. Si tratta bensì di lavorare tutti assieme per mettere una toppa ad un guaio che oramai c’è e che dovremo trovare un modo brillante di risolvere. Sarebbe bello se poi, alla fine di questo Tavolo di Lavoro, nel caso emergessero più proposte e ipotesi tutte valide, attuabili e sostenibili, facessimo decidere ai cittadini quale strada prendere. Sarebbe bello se, almeno in questo caso, il PD smettesse di fare le barricate sparando a raffica dei “no” a prescindere sempre e comunque alle proposte degli altri cittadini che non facciano parte del loro entourage e dei loro amici sodali. Eh già, sarebbe bello se per una volta governassero e non comandassero … Comprendiamo l’impaccio del PD (dovuto alla scarsa esperienza in queste cose) nell’organizzare questo percorso e perciò diamo loro fin d’ora la nostra disponibilità per aiutarli ad attivarlo. |
Categorie
Tutto
Archivio
Giugno 2020
|