Partiamo dalle origini. La Sala della Trasparenza è una struttura di c.a. 200 mq, di cemento armato, ferro e vetro, alto c.a. 10 m, inserito all’interno di un Parco di c.a. 17.500 mq. Inaugurata il 16 dicembre del 2006 durante “la prima era D’Avanzo”, é sicuramente da considerarsi uno specchio indelebile dei tempi che furono … periodi di “vacche grasse” quando si spendeva senza criterio, tanto i soldi c’erano. Dalle note dell’epoca si evidenzia un fatto sicuramente positivo, forse l’unico relativo alla costruzione in questione, e cioè che l’Amministrazione d’Avanzo volle che il progetto rientrasse in un più ampio piano di architettura partecipata, dove i cittadini potessero dare consigli su cosa e come costruire! Da un punto di vista squisitamente di bilancio energetico, la Sala della Trasparenza non può che essere considerata un fallimento. Cosa c’entra tutto questo con il titolo? Ci arriviamo subito. Uno dei problemi più evidenti di questa struttura si evidenzia durante l’estate in quanto essendo le pareti, per più della metà del perimetro, costituite da vetro, all’interno si genera un “effetto serra” a dir poco “fastidioso” per i frequentatori della Sala. La scoperta dell'effetto serra, o se vogliamo "effetto coperta", è dovuta al fisico-matematico francese Joseph Fourier. Nel 1824 fu infatti lui a capire che l'atmosfera produce un effetto serra sul nostro pianeta. Purtroppo il progettista della Sala della Trasparenza probabilmente non era d’accordo con le teorie di Fourier o probabilmente aveva le sue, sta di fatto che la Sala della Trasparenza d’estate risente proprio di quell’effetto e diventa un forno. Il soffitto della Sala è alto indicativamente 6 metri che moltiplicati per una superficie di 200 mq fanno si che i condizionatori (installati solo successivamente alla costruzione della Sala, anche in questo caso il progettista aveva sicuramente le sue teorie) debbano rinfrescare un volume d’aria pari a 1.200 mc con conseguenti costi energetici elevati; ricordiamoci che d’inverno tale volume d’aria va altresì riscaldato, quindi economicamente, parlando la gestione della Sala della Trasparenza è un SALASSO! Altra questione importante. Dalla data di inaugurazione la struttura è stato data in gestione al Comitato di Quartiere “PASUBIO VIVE”, i cui managers sono molto vicini al Partito Democratico e, per parentela, si può dire che siano “vicinissimi”; le modalità di affidamento sono a noi non note, ma siamo certi che, come sempre è accaduto a Cesano Boscone, sia stata fatta una gara per l’affidamento della struttura e che sia anche stato redatto un contratto chiaro e preciso. Sicuramente sarà così, siamo nel “Paese dei Matti” e quindi il tutto sarà stato gestito in maniera chiara e trasparente … andiamo quindi oltre. Torniamo all’effetto serra. I condizionatori probabilmente, oltre al costo di gestione elevato, non consentono di rendere l’aria respirabile all’interno della struttura, immaginiamo quindi che sia per questo che il Comitato di cui sopra abbia richiesto al Comune di riservargli uno spazio all’esterno per poter realizzare le proprie attività ricreative anche nel periodo estivo. Ovviamente il Comune cosa ha fatto? Ha chiesto ai cittadini il permesso? Ha detto all’Associazione di utilizzate liberamente il parco PUBBLICO come fanno tutti? Bastava piazzare sedie e tavolini ed ecco risolto il problema a costo zero!!! Eh no, a costo zero a Cesano Boscone, giammai!!! Immediatamente, con una velocità che per la Pubblica Amministrazione ha dell’incredibile, il Comune ha eretto, per i suoi “amici” un bellissimo recinto, modello ranch del Far West … apponendo un “bellissimo” e robustissimo lucchetto a tutela dell’area che nel giro di poche ore è passata da pubblica a “privata”. E quando è avvenuto ciò? Tutto ciò è avvenuto ad un mese circa dalle elezioni del 2014! Non ci credete? Se come capita spesso non volete credere alle parole dei “grillini”, andate almeno a leggervi la delibera n. 76/2014 datata 29 aprile 2014, con cui la Giunta D’Avanzo accoglieva la richiesta del Comitato che gestisce la Sala … “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. Visto che noi “grillini” siamo sempre tacciati di alzare i toni, di giustizialismo (termine utilizzato oramai a vanvera) questa volta utilizzeremo quanto riportato da terzi sulla questione: potremmo usare, per esempio, le parole del consigliere Fabio Raimondo che ha definito la recinzione in questione una “una marchetta politica” o quelle di un blogger cesanese che ha giustamente fatto ricorso ai principi di legalità … principi cari a tutti solo a parole, poi i fatti dimostrano altro... Per favore cari cittadini fatevi domande, fatevene tante … e cercate le risposte, perché i soldi spesi dall’Amministrazione sono i vostri … sempre e solo i vostri … e attenzione, non sempre le risposte che vi vengono fornite sono quelle corrette! Noi ci fermiamo qui … aggiungendo solo che il costo dell’opera, pagata dai cittadini, è di 4.200,00 € + IVA ... una signora “marchetta”, alla quale oramai non vi è modo di rimediare. Per altre considerazioni vi rimandiamo al nostro editoriale “Racconti Longobardi” del 19/03/2014. http://m5s.weebly.com/editoriali/racconti-longobardi
1 Commento
Flavio
18/11/2014 01:11:31 am
Più che "sala della trasparenza" sarebbe più giusto ribattezzarla "sala della trasmittanza"...
Risposta
Lascia una risposta. |
Categorie
Tutto
Archivio
Giugno 2020
|